martedì 9 aprile 2024

TRIPLO SACRILEGIO


Assistiamo sbalorditi ma non impreparati all’esponenziale incremento di sacrilegi commessi contro quello che di più sacro c’è nella Religione. Dai festival canori ai vescovi promotori di mostre nelle chiese fino, solo per citare le ultime esibizioni, alla gelateria che si fa propaganda con il manifesto del Cenacolo e allo spot che mostra la particola fatta con una patatina data, quando serve per dissacrare, in bocca ad una suora. Ovvio che questo ludibrio continuato non avviene mai contro le false religioni, comprese quelle para-cristiane. Come da bambini, meschinamente, si facevano gli scherzi ai coetanei più deboli, non solo fisicamente, ma soprattutto caratterialmente, così “loro” scelgono la parte più attaccabile, perché ormai inconsistente ma anche più proficua in senso cinicamente economico. Non dobbiamo cadere nel tranello di pensare che in questo modo si fanno “autogol”; loro sono bravissimi a fare le valutazioni costi/benefici e sanno perfettamente che lo scopo viene raggiunto pure quando uno spot viene ritirato.
È l’apoteosi di un triplo sacrilegio: il primo si è compiuto nella ordinazione e promozione di una moltitudine di religiosi, di tutti gli ordini e gradi, pagliacci indegni ed impreparati, abbacinati dalla piega della carne in tutte le sue formulazioni. Il secondo, reiterato e reinventato, fatto da tutte le incalcolabili insulsaggini che loro stessi hanno messo in atto in questi ultimi disastrosi sessant’anni. Il terzo è il sacrilegio continuato di un mondo che, anche per causa dei primi due, ha completamente perso il rapporto con il soprannaturale cadendo nella immensa cloaca della modernità. Si tratta della competizione tra due categorie di pagliacci,  i primi dilettanti allo sbaraglio ciarlatani e maldestri che non fanno neanche ridere, i secondi professionisti, anche se neanche loro fanno ridere, imitatori perfetti dell’antico impostore.
 
 
 
  

 

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