martedì 16 agosto 2022

DOVE LA CHIESA FIORISCE

 


La testimonianza di mia moglie Miria, pubblicata da Aldo Maria Valli il 16 luglio 2022.

Testimonianza / Ecco dove la Chiesa fiorisce. E perché

di Miria Ciucci



Ormai da diversi anni ci definiamo cattolici erranti, come pecore senza pastore in cerca di scampoli di Chiesa viva e vera. E dobbiamo essere grati al Signore che, in questa landa spesso desolata, non ci ha lasciati mai troppo tempo senza incontrare qualche luce e qualche piccola oasi che rinfranchi il cuore. Occorre tener desto il desiderio e investire tempo e spesso macinare parecchi chilometri. E così quattro anni fa, si direbbe quasi per caso, ma piuttosto direi per una di quelle che una nostra amica monaca chiama “Dio-incidenze”, siamo approdati a un corso di esercizi spirituali guidati da un sacerdote mai sentito nominare. Ma il tema degli esercizi, “I Novissimi”, ormai completamente sparito da omelie, catechesi e meditazioni, faceva sperare di poter trovare un pastore ancora degno di tale nome. Nello spazio di condivisione finale mio marito disse: “Faccio volentieri trecento chilometri per incontrare un prete normale”. Già, un prete normale, ed è lui stesso a dire, a chi lo definisce speciale, che non fa altro che proporre quello che la Chiesa ha sempre indicato, ma che purtroppo non propone più, se non in qualche oasi sperduta, come appunto Staggia Senese. Mai sentita nominare prima di questa circostanza questa località che non è neanche un comune, ma una frazione di poco più di duemila abitanti. Ma questo è il metodo del Signore, che sceglie sempre ciò che non è degno di nota, anche in luoghi come Betlemme e Nazaret, per manifestare la Sua gloria.
E cosa è mai accaduto in questo luogo? È arrivato un sacerdote che, iniziando col riunire un gruppo di quattro giovani, si ritrova oggi a guidare una comunità viva dove sono presenti anche giovani famiglie che non hanno paura di mettere al mondo dei figli e, udite udite, nascono anche vocazioni alla vita consacrata. Il segreto di tutto questo non sembra essere qualche sbalorditiva trovata pastorale, ma sano nutrimento con la Parola di Dio ed il Catechismo della Chiesa cattolica, con conferenze per conoscere le nostri radici cristiane e mettere in guardia dalle derive che oggi infestano la nostra realtà, con una scuola parentale per proteggere i più piccoli dall’azione di indottrinamento che ormai è lo scopo principale della scuola di Stato. Aria da respirare a pieni polmoni, per cui da tutta Italia molti partecipano agli esercizi spirituali proposti e accompagnano i loro figli al campo-scuola estivo.
Finalmente quest’anno siamo riusciti anche noi a far partecipare nostra figlia al campo-scuola guidato da don Stefano, anche forzando un po’ la mano perché a tredici anni ormai le proposte dei genitori si accolgono con reticenza, per non parlare della fede che si cerca di trasmettere e che a quell’età viene messa in discussione. Ormai da tempo la nostra piccola, che a cinque-sei anni, con entusiasmo, partecipava al rosario in parrocchia, guidando anche la recita di una posta, andava a messa malvolentieri e rifiutava la proposta di approfondire il catechismo con me per supplire a quello piuttosto banale proposto dalla parrocchia, incentrato sui temi più disparati come amicizia, adolescenza, solidarietà e molto poco su Gesù Cristo e la Sua Chiesa, e ci giudicava strani, quando non pazzi e comunque sempre esagerati. L’abbiamo accompagnata in questo luogo meraviglioso in mezzo al bosco, lasciandola, imbronciata e diffidente, tra una quarantina di ragazzini e ragazzine che non conosceva, con la promessa che se non le fosse piaciuto non ci sarebbe tornata più. In una chiesa di un paesino poco distante ho acceso una candela davanti alla statua della Madonna affidando a Lei questa esperienza. Da una parte eravamo certi che il suo cuore potesse essere raggiunto, ma dall’altra la sua resistenza sembrava così forte da non lasciare spazio a troppe certezze sull’esito.
L’esito, devo dire, è stato migliore di ogni più rosea aspettativa. D’altronde come in tutte le cose che fa il Signore. Se all’andata non vedeva l’ora di venir via, quando è arrivato il momento di ripartire non è stato facile convincerla a salutare e andare. Come non ricordare le parole del salmo 125? “Nell’andare, se ne va e piange, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con giubilo, portando i suoi covoni”. Se le opere si giudicano dai frutti, come giustamente ci indica Gesù, questa è inequivocabilmente opera Sua. Don Stefano è uno strumento, come tutti gli animatori ed aiutanti che mettono a disposizione il loro tempo per supportarlo. L’impressione che ho avuto riprendendo mia figlia e sentendola raccontare questa esperienza è quella di uno sconvolgimento, un mutamento soprattutto di giudizio, dato dall’incontro con qualcosa di nuovo e affascinante che non aveva messo in conto. Il sentimento più evidente che ha manifestato è la meraviglia. “Mamma, tutta un’altra cosa”. Che cosa? “Praticamente tutto”. “Don Stefano è un sacerdote che crede veramente”: evidentemente quelli incontrati sulla sua strada finora non le avevano trasmesso questa certezza della fede. “Quanto è bello stare tra cristiani”: evidentemente non aveva fatto mai esperienza di comunità cristiana. E a noi genitori, prima scartati come pazzi, si è aperta la possibilità di una revisione del giudizio, perché forse l’esperienza che più l’ha toccata è stata quella di sentirsi a casa, di non sentirsi strana.
La nostra società ormai è talmente scristianizzata che chi prova a proporre davvero la fede si sente un extraterrestre. Normale, visto che Gesù stesso ci ha detto “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia” (Gv 15,18-19). Il problema è che questo accade anche dentro le realtà ecclesiali, spesso pervase e corrotte dal pensiero del mondo, in nome dell’inclusione e della misericordia che si traduce nel non distinguere più il bene dal male per non offendere la sensibilità di qualcuno. È la Chiesa liquida, figlia della società liquida dalla quale non vuole sentirsi odiata. Questo processo però mi fa ricordare un passo della Scrittura: “Come pecore sono avviate agli Inferi, sarà loro pastore la morte” (Salmo 49). Se non si distingue il bene dal male, l’uomo, naturalmente inclinato al male, si farà trascinare inevitabilmente verso il basso.
Il campo-scuola, una full immersion di soli cinque giorni, ma evidentemente intensi, ha aiutato nostra figlia a maturare un giudizio sulla sostanza delle cose, o meglio, a distinguere ciò che ha sostanza da ciò che non ne ha, ciò che ha sapore da ciò che non ne ha. Inaspettatamente al ritorno è stata disponibile a riprendere l’approfondimento del catechismo, non come un peso, come gli appariva le poche volte che ero riuscita a proporglielo, ma con interesse e partecipazione. E non è stata l’esperienza giocosa che molti possono immaginare ad entusiasmarla. Ci ha raccontato la giornata: due ore di gruppo studio la mattina e due ore il pomeriggio. Ragazzini dagli undici ai tredici anni. Se quanto proposto non fosse stato ricco di sostanza sarebbero fuggiti a gambe levate. E poi mi ha colpito un’altra cosa del suo racconto: “Nel tempo libero Don Stefano era spesso presente e potevamo fargli delle domande o parlare”, per cui anche il tempo libero che poteva essere dedicato al gioco veniva magari impiegato ad approfondire qualcosa. E, meraviglia delle meraviglie, il momento più bello? Quello del silenzio. Mezz’ora di silenzio per la riflessione personale ogni giorno. Ce li vedete i ragazzini undici-tredici anni? No, perché nessuno li prende sul serio e nessuno gli propone qualcosa di interessante. È il segno della vittoria sul mondo della nostra fede.
Allora io ho un suggerimento per le alte cariche della Chiesa: smettete di inventare strategie pastorali (ho visto addirittura che sono proposti dei master di pastorale!) e di rincorrere il mondo per allargare le fila dei fedeli che puntualmente invece si riducono. Dice sempre mio marito che qualunque azienda con un minimo di spirito di sopravvivenza di fronte agli evidenti risultati fallimentari di questo metodo avrebbe cambiato strategia. Guardate dove crescono i frutti e proponete Gesù, la Sua Parola e la dottrina di sempre della Sua Chiesa e la vedrete fiorire come a Staggia, dove non è stato seminato altro che questo, e da tutta Italia ce ne andiamo a nutrire. E dove fiorisce la Chiesa si incontra Gesù e il nostro cuore e quello di ogni uomo della terra, che ricerca Lui, in Lui trova pace.









venerdì 12 agosto 2022

LASCIATE STARE I SANTI

 

Carducci, Boudelaire e Manzoni


Il 15 luglio, a Lapedona, vicino a Fermo, durante la festa del patrono, nel corso della processione e poi in chiesa, si intonava l’Inno a San Quirico. Credo che si intoni ancora oggi, ma le feste patronali dei nostri paesi hanno completamente perduto l’antico fervore, oltreché il vero significato. Composto intorno gli anni ’30 del novecento, su una base musicale ripresa dall’Inno a Sant’Antonio di Padova, è formato da cinque quartine di endecasillabi dei quali riporto i primi due versi dell’ultima strofa:
Sacri a te salgano le preci e i voti
Dall’alma schiera dei tuoi devoti.
Tutta la poesia è tecnicamente ineccepibile e rivela la maestria e la preparazione del suo compositore, al quale il verso in rima baciata veniva molto bene. Per questo doveva certamente sapere che, per il primo verso dell’ultima strofa, stava facendo la citazione dell’ultima strofa dell’Inno a Satana di G. Carducci:
Sacri a te salgano
Gl'incensi e i voti!
Hai vinto il Geova
De i sacerdoti.
Così una moltitudine di fedeli, da quasi un secolo, intona, senza saperlo, parte di una poesia che Carducci ha composto in una notte, in odio verso la Chiesa Cattolica, in onore e, dico io, su ispirazione del suo grande protettore. Lo dice Carducci stesso in una lettera al Filopanti: «..l’anima mia, dopo anni parecchi di ricerche e di dubbi e di esperimenti penosi, aveva alla fine ritrovato il suo verbo; e “Verbum caro factum est”». Poi, in altra occasione, precisava: «non è mia intensione combattere il cristianesimo, bensì la Chiesa come entità storica, avida di potere, nemica del progresso e timorosa della libertà di pensiero». Come dice Pietro Gibellini in “Giosuè Carducci Tutte le poesie – Newton Compton”: «Il demonio celebrato nelle balzellanti quartine è il principio stesso dell’essere, inteso come idea MASSONICO-POSITIVISTA... La bellezza della natura, lo sguardo di una donna, le gioie dell’amore e i piaceri del convito, gli ardimenti dell’animo e della mente, l’ispirazione poetica, tutto è ricondotto a Satana».
Non vi sono dubbi che il filo conduttore di quasi tutti gli scrittori della seconda metà dell’Ottocento fosse l’appartenenza alla Massoneria. Sei anni prima di questa composizione, nel 1857, un grande poeta francese, Charles Boudelaire, pure lui FRAMASSONE, pubblicava le Litanie di Satana, di cui riporto la “preghiera” finale:
Gloria e lode a te, Satana, nell’alto
dei Cieli, ove regnasti, e nel profondo
dell’Inferno, ove, vinto, sogni in silenzio!
Fa’ che un giorno la mia anima riposi accanto a te
sotto l’Albero della Scienza, quando sulla tua fronte,
come nuovo Tempio, si spanderanno i rami!.
Quando ci dicono, primariamente a scuola, che la nostra letteratura, ma più in generale la nostra cultura moderna, è figlia dei fermenti “positivi” e romantici dei primi dell’Ottocento che, “finalmente” hanno dato una spallata alla vecchia concezione della vita che la Chiesa aveva inculcato per secoli, tarpando le ali alle “magnifiche sorti e progressive”, dobbiamo ricordare che tutto quello che ha portato alla situazione odierna è stato sistematicamente, oscuramente, implacabilmente pilotato dalla MASSONERIA. E pure per il “padre” della nostra letteratura moderna, della evoluzione della lingua, Alessandro Manzoni, FRAMASSONE anche lui, vale quanto affermato da B. Croce, chiaramente insospettabile,  nel 1941: «Alessandro Manzoni, ricco dei più velenosi succhi dell'illuminismo francese, non vede nel Cattolicesimo se non un umanitarismo sociale con dei riti da godere più che da approfondire…». Sembra scritta per la Chiesa di oggi e, infatti, proprio qui occorreva arrivare.
Ma allora perché inserire, in un inno innocuo del patrono di un paesino irrilevante, un verso il cui senso doveva per forza passare quasi del tutto ignorato ? Per attuare una strategia di lungo periodo che, in tre secoli, gradualmente, impercettibilmente ci ha portato nella landa desolata, ricoperta di cenere, in cui siamo ora, con una tecnica che, come altre volte ho detto, può essere chiamata “drogaggio”. Il drogaggio è il metodo che ha praticamente dato avvio all’elettronica dei semiconduttori e consiste nell’inserire particelle infinitesimali di elementi estranei, ad esempio arsenico, su una base di un materiale molto comune, silicio, mutandone in modo significativo le proprietà elettriche. Esso può essere diretto o esplicito oppure indiretto o subdolo, contaminante e in quest'ultima modalità è stato utilizzato nell'inno. Se si prendono, uno per uno, i documenti del Concilio VII, si può constatare quanto questa tecnica è stata utilizzata in modo diretto, ora possiamo dire, con successo. Se prendiamo, ad esempio, la Costituzione Apostolica NOSTRA AETATE, su di un tessuto certamente in linea rispetto alla tradizione della Chiesa, pur trattando un argomento delicato, ad un certo punto si legge, a proposito del rapporto con tutte le altre religioni: «La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è VERO E SANTO in queste religioni». Ecco l’elemento estraneo, l’arsenico, introdotto per modificare in modo sostanziale la Dottrina millenaria della Chiesa.
L'introduzione di questi elementi estranei ha prodotto un avvelenamento lento del nostro sentire il rapporto con Dio, facendo via via cadere le pecore nel precipizio, come il gregge del pastore Oak, del bellissimo “Via dalla Pazza Folla” di Thomas Hardy.






mercoledì 3 agosto 2022

LO ZELO TEMPESTIVO DEL VESCOVO DI FERMO

 



Un episodio di cronaca locale sollecita il vescovo di Fermo ad emettere un comunicato per far osservare un minuto di silenzio, in sostituzione dell’omelia, durante la messa di domenica. Si tratta di un episodio di violenza individuale che viene, al solito, utilizzato per panegirici di carattere generale. Pertanto un popolo reso completamente remissivo fino all’autodistruzione, che accetta tutto sulla propria pelle, dalla sostituzione etnica alla demolizione totale del proprio passato, dalla omologazione più triviale alla normalizzazione di depravazioni distruttive, fino all’autocommiserazione, fino alla inoculazione coatta, viene trattato, per fini di sporca ideologia, come la più vile delle genie.
Ora a parte il fatto che sarebbe opportuno che tutte le omelie di ogni domenica venissero sostituite dal silenzio, perché il Vangelo trasmette ad ognuno molto di più delle sciatterie che siamo costretti ad ascoltare, io mi chiedo e vorrei chiedere a sua eccellenza, se solo ne avessi la possibilità, perché mai un analogo silenzio non viene adottato per gli italiani che subiscono la medesima sorte, per le chiese che vengono profanate, distrutte, incendiate, per i milioni di esseri umani uccisi, ogni anno, prima di nascere, per le migliaia di cristiani che, ogni anno, vengono massacrati (solo in Nigeria 4.650 l’anno scorso, il 78% dei fedeli ammazzati in tutto il mondo), per la sistematica, costante demolizione della famiglia, così come l’ha voluta Nostro Signore, di cui il festival di Monte Urano costituisce una vicina manifestazione, per lo scandalo delle carnevalate che, nel mese di giugno, molestano le nostre città, per la partecipazione deferente del papa di Santa Romana Chiesa e di una decina di cardinali e vescovi ad un rito di stregoneria, con tanto di evocazione degli “spiriti”, per la manifesta violazione del primo dei Comandamenti di Dio e la conseguente, prevedibile ricaduta su tutto il suo popolo, esattamente come già avvenuto con l'adorazione della pachamama sulla tomba dell'Apostolo ?


P.S. ho postato questo commento sul portale della Diocesi di Fermo, lunedì scorso, ma, ovviamente, non è stato pubblicato. Strano perché loro sono aperti a tutte le "aperture", a tutte le "inclusioni", loro sono "non divisivi".







domenica 31 luglio 2022

LETTERA APERTA AL VESCOVO DI FERMO

Da un'intervista di CRONACHE FERMANE al vescovo di Fermo mons. Rocco Pennacchio sul "FESTIVAL TRANS-FEMMINISTA" di Monte Urano.


La frase finale dell’intervista pubblicata su “Cronache Fermane” è una sintesi del pensiero di don Rocco Pennacchio, come vuole essere chiamato, perché, come il suo diretto superiore, la neo-chiesa rifiuta i titoli che, si badi bene, non sono dei cliché messi lì tanto per abbellimento, ma la designazione di un ruolo che Gesù stesso ha attribuito ai pastori:
«Il FemFest potrebbe aiutarci a prendere coscienza di una realtà che va rapidamente cambiando e che, se non cerchiamo di conoscerla, andrà comunque avanti per la sua strada. Mi dispiacerebbe che questa strada non incrociasse la vita delle nostre comunità cristiane».
No don Rocco, a me non interessa “incrociare” la strada di chi si pone volontariamente fuori dal cammino che Gesù e i padri della Chiesa ci hanno indicato. E non mi interessa neanche conoscere i “dettagli” di questa stramberia. Quello che io voglio, pecora smarrita in questa desolata gola lunare, è che il mio pastore sappia condurre me e le altre pecore fuori dalle secche riarse di erbe velenose, verso pascoli sicuri, di solo trifoglio, in cui nutrire le nostre anime affamate e disorientate. Quello che io mi aspetto da lei è che sia fedele alla promessa fatta durante il rito di consacrazione episcopale, pur nella nuova formulazione di Paolo VI:
«Vuoi custodire puro e integro il deposito della fede, secondo la tradizione che nella Chiesa si è conservata costante e universale fin dai tempi degli apostoli?». E poi «Vuoi dunque, fratello carissimo, adempiere fino alla morte il ministero che a noi è stato trasmesso dagli apostoli, e che noi oggi per mezzo dell’imposizione delle mani trasmettiamo a te con il dono dello Spirito Santo?».
Se lei e tutti quelli come lei non ve la sentite di “adempiere fino alla morte al ministero trasmesso dagli apostoli”, perché ritenete più pressante il mandato della modernità, perché avete paura, non di morire, non se ne parla, ma di fare brutta figura, andatevene dalla Chiesa di Nostro Signore, fondatevi una vostra congrega affiliata a tutte le inclinazioni depravate che si “incrociano” nelle gallerie sotterranee che non vogliamo frequentare.     Claudio Gazzoli











martedì 12 luglio 2022

IL PAPA CHE CI MERITIAMO


Pubblico un mio commento e relative repliche al post di Marco Tosatti che ha avuto il record di commenti, quasi tutti in linea con l'ipotesi che Benedetto XVI sia il vero papa e altre amenità di questo tenore. Il post riguarda la lettera di una suora che si definisce Suor Geltrude.
https://www.marcotosatti.com/2022/07/11/suor-gertrude-se-benedetto-davvero-fu-impedito-allora-il-conclave/


CLAUDIO GAZZOLI

Eppure se non ci fosse non avremmo capito… avremmo continuato apaticamente a vivere la nostra fede piccola piccola in una Chiesa sempre più subordinata, indulgente, umana, tollerante, afona. Ha rimescolato la patina secca del letame depositato da oltre cinquant’anni facendo venir fuori un puzzo insopportabile. Tra le ceneri di una catastrofica esplosione vulcanica spiccano i colori dei fiori. È stato grazie a lui che ho riscoperto la grandezza infinita della Vera Messa contro le sciatterie di quella nuova, il rigore cristallino dei Comandamenti di Dio, la linearità genuina del Catechismo, quello vero, la indispensabile deferenza verso la Tradizione della Chiesa, la inevitabilità della talare, l’importanza della Comunione dei Santi, la ineluttabilità del giudizio di Dio.
I fautori della nullità del conclave che ha eletto questa “sciagura” possono avere tutte le ragioni del mondo ma nulla può cambiare, nella forma e nella sostanza, fino a quando non ci sarà una dichiarazione ufficiale, che può venire solo dai cardinali, su come sono effettivamente andate le cose, tale da considerare nulla quella elezione.
Bergoglio è papa con il nome di Francesco I, con buona pace di chi crede che il vero papa sia l’altro che, per certi versi, è stato peggiore di questo. Non è papa solo per un gruppo di intellettuali che pensano di essere loro a decidere le sorti della Chiesa. Conosco persone di grande fede e umiltà, pure di cuore come chiede Gesù, che non hanno mai letto Michael Crichton o Agatha Christie, che, pur avendo la percezione che “qualcosa non va”, offrono i loro sacrifici e le loro preghiere per il bene della Chiesa, senza minimamente porsi il problema di chi sia il papa vero.
È il papa che ci meritiamo, per la nostra tracotanza, per la vanagloria di sentirci migliori di Dio, per la pretesa di fare a meno dell’anima, per la nostra grettezza nel credere che possiamo modificare le regole che Dio ci ha dato, perché abbiamo accettato, senza fiatare, con pigrizia e, a volte, con tornaconto, con l’illusione di autogiustificarci, la rivoluzione degli ultimi 60 anni, perché non abbiamo fatto nulla quando hanno sconvolto le nostre chiese demolendo i meravigliosi altari, distruggendo le balaustre, perché abbiamo accettato svogliatamente, di assistere a liturgie, omelie, di atei marxisti, pederasti, depravati di ogni perversione, ipocriti, protestanti, idolatri, bestemmiatori, sacrileghi, profanatori. È il papa che ci aiuta a capire da che parte stare, se con il comandante della nave, ubriaco assieme a tutto il suo equipaggio, che oltraggia sistematicamente il codice della navigazione e che comunque siamo tenuti a riconoscere come tale perché non spetta a noi rimpiazzarlo, o con l’Armatore. È il papa che scuote fino alle midolla la nostra tiepidezza, l’assuefazione con la Chiesa mite e buonista degli ultimi 60 anni, di cui BXVI è stato il paladino con la sua distanza abissale tra il dire e il fare, per gli equilibrismi tra modernismo e tradizione, per l’ambiguità di certe aperture, per il suo indecisionismo, per aver rinunciato proprio mentre il nemico minacciava gli ultimi bastioni, per non aver fatto, prima delle proprie dimissioni, comunque inopportune, nomine che avrebbero potuto arginare il fiume in piena dei nemici interni ed esterni. È il papa che ci costringe, non per analogia ma per contrapposizione, a prenderci sulle spalle un infinitesimo del peso di quella croce, costi quello che costi, su quella salita che, prima o poi, anche la Chiesa avrebbe dovuto percorrere.


  • ANDREA CIONCI

    Fantastica, questa me la segno. Il papa persecutore che per contrasto ci riporta alla vera fede. Però è papa a tutti gli effetti. Vada sulla tomba di San Bernardo di Chiaravalle, e gli dica: “San Bernardo mio, ti sei sbattuto inutilmente contro antipapa Anacleto II e antipapa Vittore IV: erano veri papi che riconducevano per contrasto i cattolici alla vera fede”. Grazie grazie grazie.

  • BERENICE

    Grazie Claudio. E’ paradossale ma è così.
    Il Signore sapeva che avevamo bisogno di una cura-urto per la nostra Fede tiepida, e ha permesso questa situazione aberrante per costringerci a cercare la Verità eterna che non soggiace al PANTA-REI, e risvegliare in noi la fiammella vacillante della Fede, spenta e mortificata dalle deviazioni di 60 anni di Dottrina annacquata e morale degradata.
    Colpe dei pastori, colpe del gregge: nessuno è immune, il Signore le misura, cura le ferite e va incontro a chi lo cerca, non a chi si crea idoli consolatori e vane chimere per riempire il suo silenzio, che ci mette a dura prova di fedeltà, come oro nel crogiolo, come servi che attendono il ritorno del Padrone coi “fianchi cinti e le lucerne accese”, qualunque cosa accada.
    Grazie per aver acutamente colto questa realtà soprannaturale dietro il tumulto scenografico e transeunte degli eventi in corso, epilogo drammatico della stagione ANTROPOCENTRICA della Chiesa, avviata dalla sventurata adesione allo SPIRITO DEL MONDO, che l’ha gettata nella caducità come tutte le cose del mondo.




venerdì 24 giugno 2022

LA VERA MESSA - 2







Concordo con quanti sostengono che il Motu Proprio Summorum Pontificum del 2007 di papa Benedetto XVI, assieme ai vari Indulti che lo hanno preceduto, sia stata una pezza assolutamente insufficiente a colmare la voragine provocata dalla adozione della nuova messa da parte di papa Paolo VI, predisposta da una commissione di cui facevano parte almeno cinque teologi protestanti, capeggiata da mons. Annibale Bugnini in forte odore....... di massoneria. Promulgata allo scopo, neanche sottaciuto, di blandire i protestanti in vista di una ipotizzabile riunificazione. Infatti loro non si sono mossi di un dito dalle loro posizioni eretiche, mentre la Chiesa vi è progressivamente confluita nell’ecumenismo a senso unico.
Partecipo, qualche domenica, alla Vera Messa organizzata a Tolentino da parte della confraternita dei Sacconi, devo dire in modo impeccabile e con grande decoro; ma è come se facessi qualcosa di nascosto e non è il nascondimento della persecuzione ma quello dell’aspirazione, legittima per carità, di avere qualcosa che gli altri non hanno, qualcosa di individuale che non tocca l'appartenenza all'intera cristianità. Mi capita di sentirmi come un indiano in una riserva. Non intendo la mia personale gratificazione, imparagonabile a quella evanescente della messa-mensa. È come se cercassi il luogo giusto per non soffrire, per non correre il rischio di vanificare la mia partecipazione con continue critiche, un luogo per evitare di mettermi alla prova. Ho l’impressione che la inevitabile eccezionalità del contesto, e non parlo della messa in sé ma dell’evento, gli tolga quella naturalezza che lo rende unico. E non voglio neanche accennare alla “stranezza” delle persone che vi si incontrano, al clima a volte ai limiti del fanatismo, innaturale....proprio a confermare quello che dico.
Io credo, ma questo è testimoniato da varie rivelazioni, che Gesù ci va ugualmente nelle sacre specie, ma con riluttanza. Voglio dire che mentre nella Vera Messa tutto concorre alla “riproposizione incruenta del Sacrificio”, la liturgia in primis, i paramenti, il silenzio, il decoro, l’ornamento, le parole del messale, la forma della Lettura e del Vangelo che ne fanno prima di tutto preghiere altissime; nella messa-mensa molta parte del contorno, disadorno, desacralizzato, terreno, sembra invece indulgere al Sacrificio in modo cruento. E allora mi chiedo se non dovrei convertire la mia irritazione in sofferenza che partecipa alla contrarietà di Gesù.
Una, due, venti Messe Vere fanno una, due, venti. Tutte le chiese del mondo che celebrano la Vera Messa ne fanno un evento infinito.
È quella l’unica strada, non ce n’è un’altra, se vogliamo, come gli ebrei nel deserto, riconquistare la benevolenza di Dio.





martedì 21 giugno 2022

LA TRIMURTI VATICANA

 



Dopo il francobollo dedicato a Lutero, la moneta dedicata alla Pachamama, con la moneta dedicata al vaccino, il Vaticano ha completato la sua TRIMURTI, ovvero la Trinità alla rovescia.
Ora l'Insediamento... è ultimato.






martedì 14 giugno 2022

ARSENICO E VECCHI MERLETTI

 




Bergoglio ai sacerdoti siciliani, qualche giorno fa:
“A volte portare qualche merletto della nonna va bene, ma a volte. È per fare un omaggio alla nonna, no?”
Solo che non è per fare un omaggio alla nonna... Mi viene in mente il film “Arsenico e vecchi merletti” con Cary Grant, infatti è proprio una battuta all’arsenico… Nel film due anziane zitelle aiutano i loro inquilini a lasciare la vita con il "sorriso sulle labbra" offrendo loro del vino di sambuco corretto con un miscuglio di veleni, come il miscuglio di veleni addolcito con il quale questa Chiesa accompagna una moltitudine di anime all'inferno.
Chi ha la resistenza di leggere la seconda parte dell’Esodo e tutto il Levitico si rende conto che queste parole sono almeno insensate. In questa parte della Bibbia Dio istruisce un popolo di nomadi ignoranti su come allestire la Tenda che doveva contenere l’Arca dell’Alleanza, su come compiere i sacrifici, con una dovizia di particolari che può sembrare esagerata ma che riflette in ogni parola la precisa volontà di Dio che non ha cambiato preferenze per seguire tutte le inclinazioni dell’uomo “moderno”:

Esodo 28
«[2]Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri, che esprimano gloria e maestà. [3]Tu parlerai a tutti gli artigiani più esperti, ai quali io ho dato uno spirito di saggezza, ed essi faranno gli abiti di Aronne per la sua consacrazione e per l'esercizio del sacerdozio in mio onore. [4]Ed ecco gli abiti che faranno: il pettorale e l'efod, il manto, la tunica damascata, il turbante e la cintura. Faranno vesti sacre per Aronne tuo fratello e per i suoi figli, perché esercitino il sacerdozio in mio onore. [5]Essi dovranno usare oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso.»
Il manto
«[31]Farai il manto dell'efod, tutto di porpora viola [32]con in mezzo una scollatura per la testa; il bordo attorno alla scollatura sarà un lavoro di tessitore come la scollatura di una corazza, che non si lacera. [33]Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo porrai sonagli d'oro: [34]un sonaglio d'oro e una melagrana, un sonaglio d'oro e una melagrana intorno all'orlo del manto. [35]Esso rivestirà Aronne nelle funzioni sacerdotali e se ne sentirà il suono quando egli entrerà nel Santo alla presenza del Signore e quando ne uscirà; così non morirà.»

Come la vole la Liturgia Bergoglio ? magari con il prete celebrante (o presidente dell’assemblea) in jeans strappati e maglietta attillata, molto attillata…, tatuaggi a colori, piercing a ciondoli, che arriva in bicicletta all’altare, pardon alla mensa, con un intermezzo di tango accompagnato dalla sua chitarra e l’ostia portata dal drone mentre i boveri fedeli, si fa per dire, desinano gustando le pizze sulle tavole appositamente imbandite, togliendosi ovviamente la museruola, con l’assistenza alla mensa di due lesbiche che si scambiano sguardi di “pace”, mentre fa da sfondo una povera donna crocifissa in un tripudio di luci multicolori...




venerdì 10 giugno 2022

MOVIMENTI FAVORITI E CONFUSI

 




Molti anni fa…, nel periodo in cui lavoravo a Roma, una domenica mattina andai a trovare alcuni miei amici di queste parti che si trovavano in un grande albergo sull’Aurelia per un convegno di RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO, di cui facevano parte. Arrivai la mattina verso le 9.30 quando erano già tutti riuniti nella grande sala convegni dell’albergo che poteva contenere almeno 2000 persone. La sala, a forma di anfiteatro era affollata e, per fortuna, loro si trovavano dietro, nel punto più elevato. Confesso che il mio stato d’animo era di malcelato scetticismo, ammetto pertanto di esserne stato condizionato. Comunque la cosa durò circa tre ore tra orazioni, testimonianze”, così le chiamano, canti mai ascoltati prima, sotto la guida di alcuni frati e mi stavo davvero annoiando. Poi ad un certo punto si è fatto un lungo silenzio e, mentre mi chiedevo il motivo, ho cominciato a sentire degli strani rumori, simili a mormorii di cui non riuscivo a percepire neanche una parola comprensibile. Uno che mi era abbastanza vicino emetteva dei lamenti simili ai vagiti di un neonato. Poi quello che era cominciato in modo sporadico, a poco a poco, prendeva tutti i presenti, tranne i miei amici che si guardavano bene dal partecipare in mia presenza… Non si può descrivere quello che può essere il risultato di duemila persone che emettono, ciascuno, suoni confusi. Mi sono sentito profondamente a disagio, anche perché il lato comico non riusciva ad avere la meglio su quello paradossale e, rivolto ai miei amici, ho chiesto: “ma che stanno a fa’ !?” “schhhhhh, è lo Spirito Santo che parla attraverso di loro!”. Ricordo di aver risposto “aaahhhhh....”, mentre pensavo che erano tutti fuori di testa. Ora so che quel “caos” prefigurava quello che avrebbe sconvolto la Chiesa a partire proprio da quegli anni, favorito da una frammentazione voluta perché funzionale.
La nascita e lo sviluppo dei movimenti non sarebbero stati possibili prima del CVII. In altri tempi i “fondatori” dei movimenti stessi non avrebbero superato la prima indagine della Santa Inquisizione e alcuni di loro avrebbero alimentato la curiosità morbosa degli astanti di Piazza Campo dei Fiori. Ma servivano al progetto di distruzione della Chiesa, frammentare e dissolvere, dunque sono stati appoggiati, con l’abbaglio che potevano servire ad avvicinare molte persone alla fede. Ora che lo scopo è stato raggiunto devono rientrare nel percorso di normalizzazione, pertanto vengono commissariati.




lunedì 30 maggio 2022

UN CONTINUATO PECCATO MORTALE

 



Non bisogna tanto girarci intorno. Dare la propria preferenza elettorale ai partiti che promuovono, approvano e governano leggi contrarie alla morale cattolica, quella vera, è COOPERAZIONE DIRETTA AL MALE e, come tale, se non confessata, costituisce PECCATO MORTALE. Infatti, come dice San Pietro in (At 5,35), «Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini”.
Il giorno 17 maggio si è svolta, nelle scuole, una giornata dedicata alla cosiddetta propaganda LGBT (termine che sono costretto ad utilizzare ma che mi fa venire il vomito senza passare per la nausea), vale a dire la esplicitazione del peccato più grave che l’uomo possa commettere e che grida vendetta agli occhi di Dio. E tutto questo organizzato da quei satanisti al potere che sono l’espressione di quella ideologia perversa che si è impastata, negli ultimi 60 anni, ma è iniziato molto prima, con il pensiero Cattolico.
Pertanto, visto che la stragrande maggioranza dei religiosi, monache, monaci, suore, frati, preti danno il proprio consenso elettorale a questi partiti, indotti pure dai propri vescovi, certificando in tal modo la loro complicità, senza minimamente ravvedersi, anzi, cavalcando con tracotanza queste dottrine sostenute persino dai media vaticani, la Chiesa si trova nella particolare, miserabile situazione in cui la maggior parte dei suoi componenti è in PALESE PECCATO MORTALE, commettendo CONTINUATI SACRILEGI quando, come sacerdoti, celebrano e consacrano. Che cosa possiamo aspettarci ?






giovedì 26 maggio 2022

PENSIERI LIBERI 4

 




26 maggio 2022
PERFIDIA E BANALITÀ
Mio nonno paterno è stato "immigrato" negli Stati Uniti nel primo novecento e certamente non vi ha portato la mafia, ma il suo lavoro, anzi la sua fatica. Ha lavorato 12 ore al giorno in una fabbrica di scarpe di Filadelfia, privandosi di tutto per mantenere la sua famiglia nel mio paese, tra cui un figlio che ha fatto studiare per diventare sacerdote. Uno che si esprime in questo modo, con banalità fatte di luoghi comuni, anche se "fa" il papa, è una persona sprovveduta, analfabeta, ottusa, ingiusta, bieca, cattiva che sta facendo un male immenso ai corpi (il "vaccino" è un atto d'amore....) ma soprattutto alle anime del nostro paese e non solo. Un campionario di banalità che non si ascoltano neanche nelle birrerie di periferia. Ci sono segnali evidenti e ostinati. Io penso che sia posseduto dal maligno. 

Bergoglio, riferendosi agli immigrati statunitensi, dice: "Gli irlandesi hanno portato il whisky, gli italiani hanno portato la mafia".


25 maggio 2022
IL NUOVO SEGRETARIO
Non volevo fare commenti sul nuovo segretario della CEI……, perché sinceramente è "inguardabile", perfettamente in linea con gli scopi della cei (lo so che è peccato... ma non se ne po’ piùùùù….). Poi mi è capitata la risposta, pubblicata da Aldo Maria Valli, data a "padre Fabio Fazio", in merito alla domanda, ovviamente Faziosaaaa... "Lei crede nell’inferno o la misericordia di Dio lo esclude?":
"L’inferno è una cosa su cui misurarci seriamente. L’inferno te lo costruisci da solo ed è quando sei talmente diffidente che non credi più all’amore e non lasci entrare la misericordia. L’individualismo ti porta perfino a giudicarti da solo. Questo credo sia l’inferno. Ma poi la misericordia fa cose impossibili".
Ovvio che non ci crede... comunque se qualcuno cià capito checcosa, lo pregherei o la pregherei di aiutarmi…


25 maggio 2022
IL NUOVO (FALSO) PARADISO
L’uomo post-rivoluzionario si è ricreato il proprio Eden, con ogni sorta di piaceri, ausili tecnologici, farmaci miracolosi, campionati di calcio, con i simulacri dell’albero della conoscenza e dell’albero della vita rinsecchiti a celebrare la propria vittoria sulle proibizioni di Dio; anche perché l’uomo stesso si è fatto Dio, con la solerte complicità della Chiesa Cattolica che si è completamente riconvertita. Ma Dio ha altri progetti… A Santa Rita da Cascia, che chiedeva di partecipare alle Sue sofferenze, dopo aver ascoltato, nel 1432, un’omelia sulla Passione di Gesù di San Giacomo Della Marca, non gli è arrivato il “video” della salita sul Calvario, ma una spina che, alla velocità di un proiettile, gli procurava una frattura ed una ferita dolorosissima non rimarginabile in fronte.
Il piacere fine a sé stesso ha bisogno dell'idolatria che porta all’inferno; la consapevolezza della fugacità dei piaceri nel loro dissolversi davanti alla Passione, conduce a Dio.


20 maggio 2022
CALZINI ARCOBALENO
Come ha fatto l’uomo a cadere così in basso ? la risposta è nel Salmo 48 versetto 13: “Ma l'uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono”. Tutti i calciatori del campionato di calcio francese si sono prestati alla pagliacciata del 17 maggio indossando calzini "arcobaleno", tranne uno, un mussulmano nigeriano, il quale è ora sottoposto a intimidazioni e sanzioni. Ora, è pensabile che su migliaia di calciatori ce ne sia uno solo che ha il coraggio di seguire il proprio intelletto ? o magari, per denaro, si può rinunciare completamente ad avere un giudizio autonomo, si può rinunciare ai propri pensieri per affidarli ad altri che pensano per loro: in fondo che importanza ha “pensare” ? Meglio godere, apparire, piacere, festeggiare, come se l'istante della vita fosse illimitato; che importa se occorre far finta di credere che la neve scotta ? Il benessere, questo benessere dei container, senza più legame tra la materia e la sua faticosa trasformazione, ha fatto ritornare l’uomo allo stato animale, gli ha fatto misconoscere la propria anima, come i miei gatti, che la mattina sembrano assatanati attorno alla scodella delle crocchette e per i quali solo in quello consiste inesorabilmente tutto il loro universo. Una minoranza che non supera l’1 % sta condizionando il mondo, sta provocando guerre, finte pestilenze, spacciate per vere, una depravazione morale collettiva come mai nella storia. O forse questa sparuta minoranza di disagiati penosi è stata efficacemente impiegata per la demolizione del diritto naturale, presupposto imprescindibile per l'attuazione del NWO, assurta a paradigma dei diritti dell’uomo che vuole farsi Dio ?



17 MAGGIO TRA LOBBY E VERGOGNOSO OBLIO
di Mario Adinolfi
Ma quale giornata della omotransfobia, il 17 maggio io ricordo i 50 anni dall’omicidio di Luigi Calabresi, colpevolmente dimenticato dalle istituzioni. Ma al ministero dell’Istruzione ci sono quelli che oggi lisciano il pelo alla lobby Lgbt e ieri stavano con chi firmava gli appelli affinché “il macellaio Calabresi” fosse isolato e poi ucciso. Un commissario di polizia di appena 34 anni, cattolico, padre di tre figli, che fu colpito con una pistolettata alle spalle da un vile che campa libero da oltre 15 anni perché graziato da un presidente della Repubblica che decise di farlo uscire di corsa dal carcere come primo atto del suo settennato. Questo è lo Stato italiano che oggi vuole obbligare al gay pride i bambini delle elementari e dimentica i suoi servitori che hanno dato la vita. La circolare che doveva arrivare nelle scuole per il 17 maggio doveva chiedere ai docenti di ricordare il sacrificio di Luigi Calabresi mezzo secolo fa, che fu preludio all’uccisione di 442 tra poliziotti, carabinieri, magistrati, avvocati, manager, industriali, politici, giornalisti, docenti in stragrande maggioranza cattolici la cui unica colpa era credere nelle istituzioni cioè in tutti noi. Sono stati ripagati con un vergognoso oblio e il 17 maggio viene appaltato alle lobby alla moda. Non bastavano Raiuno e il festival di Sanremo? Da italiano arrossisco di vergogna.


12 maggio 2022
RIPRENDIAMOCI L'ITALIA
Valle dei Templi di Agrigento - Pompei, Ercolano e Stabia – Castel Del Monte – Le Dolomiti – Le Isole Eolie – Costiera Amalfitana ed altri 52 siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO mass…...
NOOO !!! PATRIMONIO ITALIANO !!!



11 maggio 2022
dal commento di un anonimo:
"L'OCCIDENTE HA SCELTO DI ABOLIRE I VALORI TRADIZIONALI MILLENARI, LA RUSSIA INVECE LI DIFENDE.
Gli Stati Uniti d’America, soprattutto dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica, hanno curato solo la loro esclusività, umiliando così non solo tutto il mondo, ma anche i propri Paesi satelliti, che sono costretti a far finta di non accorgersi di nulla e a inghiottire tutto questo docilmente, ma noi siamo un Paese diverso.
La Russia ha un altro carattere. Non rinunceremo mai all’amore per la Patria, alla fede e ai valori tradizionali, alle usanze degli antenati, al rispetto verso tutti i popoli e le culture, mentre in Occidente, a quanto pare, hanno deciso di abolire questi valori millenari: un degrado morale che è diventato la base di ciniche falsificazioni della storia della Seconda Guerra Mondiale, della fomentazione della russofobia, dell’esaltazione dei traditori, arrivando a cancellare il coraggio di coloro che ottennero tra le sofferenze la Vittoria".
Vladimir Vladimirovič Putin



9 maggio 2022
STATO CONFUSIONALE GRAVE
Ieri sera, messa ai Cappuccini a Fermo, dove mi ero ripromesso di non andare più, ma non si può violare il precetto per un puntiglio. Sempre uno strazio minimo rispetto al Calvario…
Circa ottanta persone, ero l’unico senza maschera. Un’omelia che non finiva mai del frate celebrante (ora sono quasi tutti sacerdoti… ma San Francesco non lo era…) grondante di sdolcinatezze, melensaggini, ammore “…perché Dio ci ama a tal punto che ci perdona ancora prima che ci confessiamo…”. Ma allora a che serve la confessione ? e infatti quasi tutti i presenti si sono comunicati. Quando vado a confessarmi da loro non c’è mai nessuno, come l’altro giorno. Ho suonato il campanello, come da indicazioni, e il frate portinaio, sorpreso: “chi è ?”, “che cosa vuole?”, “vada in chiesa e aspetti”, mi sono sentito insolito, ma forse lo sono…
Il ritmo cadenzato della chitarra, con i giri di do di Blue Moon e Sapore di Sale, ha accompagnato tutta la celebrazione, a parte i 45 secondi dedicati alla Consacrazione. Il popolo è contento, esce rinfrancato, allietato, tranquillizzato, considerato, "illuminato" dai riflettori da balera di periferia.
In questa Chiesa la CONFUSIONE è metodo...



29 aprile 2022
Liberté, Egalité, Fraternité
I parrucconi della Corte Costituzionale dichiarano illegittime le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre.
Un altro, forse l'ultimo, passo verso la distruzione della nostra Civiltà.
Prossima sentenza, già in discussione, sarà dichiarare incostituzionale che le donne debbano fare i figli e gli uomini no.


22 aprile 2022
IL POZZO SENZA FONDO DELLE NEFANDEZZE
Lo avevo scritto (rivolto ai "gerarchi" della Chiesa) dopo il "Sinodo dei Giovani" del 2018, anticamera delle nefandezze che sarebbero avvenute dopo, compresa la cosiddetta pandemia e questa vergognosa esibizione di una oscena nullità a Piazza San Pietro:
"...se c’è una virtù degli educatori, a cui i giovani sono molto sensibili, essa è la CREDIBILITÁ, mentre riescono a percepire qualsiasi segnale di ipocrisia, che della credibilità costituisce l’antitesi. Non siete credibili se non vi cospargete, anche fisicamente, di cenere, da capo a piedi, rendendo pubbliche tutte le ignominiose malefatte della carne, se non “avviate un processo” di totale trasparenza ed estirpazione delle metastasi inopinatamente nascoste, se non “uscite” verso la luce del rispetto rigoroso della tradizione e della Dottrina immutabile della Chiesa, dalle tenebre della profanazione ideologica, dove avete barattato la pura aspirazione verso l’Altissimo con il piacere intellettuale dell’utopia del paradiso in terra. Non siete credibili perché per loro, che sanno essere furbi, non è difficile "sgamare" il vero motivo per cui volete far entrare nella norma quello che è fuori dalla norma naturale e soprattutto dalla norma Divina… Tutte queste comprensioni, indulgenze, condivisioni, contiguità, leziosaggini, affinità, attrazioni, seduzioni, ambiguità, amenità, trasgressioni… i giovani ce l’hanno già, compresi chitarre, balli, sballi, tatuaggi, piercing, braccialetti… Quello che gli manca, spaventosamente, è quello che voi, con premeditazione “ispirata”, avete soppresso: un riferimento certo, un’alternativa santa, pura, incrollabile e perciò edificante, dove riorganizzare la loro vita e risolvere le loro sconfinate insicurezze."


18 aprile 2022
IL CAMPIONATO MONDIALE DELL’IPOCRISIA
Penso che al campionato mondiale dell'IPOCRISIA, Radio Maria vincerebbe a mani basse... Riporto un commento apparso oggi sul blog di Tosatti. Qualche anno fa', quando ero ancora un po' ingenuo...., ascoltavo qualche volta Radio Maria, e, in diretta, un ascoltatore fece una domanda sul papa, un po' scomoda, ma non più di tanto, a Padre Livio e subito si interruppe per almeno un minuto la trasmissione che poi riprese come nulla fosse....
SILVIA
21 Aprile 2022 alle 20:26
A Radio Maria, verso le 18, ci sono alcuni minuti a disposizione di chi vuole chiamare e recitare una preghiera. Stasera ho sentito questo:
Conduttore: “Pronto?”
Ascoltatrice: “Buonasera, sono ….”
C: “Benvenuta … ”
A: “Vorrei dire una preghiera per le vittime del vaccino”
… silenzio…
C: “Pronto?”
… silenzio…
C: “È caduta la linea.”
E sono passati oltre.


18 aprile 2022
LEGATI AD UNA MACINA DI MULINO
Non sanno più parlare di Nostro Signore e quindi fanno riferimento ai “miti” della modernità, quelli concepiti, sponsorizzati, proposti dal suo malefico antagonista.
Nessuna meraviglia per l’esibizione di oggi, voluta dalla CEI a Piazza San Pietro, di un cantante a me sconosciuto ma che mi dicono ama esibirsi in abbigliamenti, gesti, parole depravati, davanti a 60000 adolescenti… perfettamente in linea con i precetti del loro padrone e ispiratore. Una volta tanto mi sento di aiutarli, segnalando agli organizzatori una grossa macina, di circa 5 tonnellate, in un vecchio mulino abbandonato sul fiume Tenna, dalle mie parti, e procurargli, visto che è una parte del mio lavoro, un robusto cavo di acciaio con il quale legarsi tutti insieme al suo foro centrale. Devono solo cercarsi un passaggio in una grossa nave, ma questo non dovrebbe essere un problema, visto che hanno parecchi amici armatori specializzati in trasporti umani...



11 aprile 2022
La MADONNA DEL PINO
Ora ad Avola, sul luogo delle apparizioni, rimane una piccola cappella in legno abbandonata, distrutta dai satanisti e meta di messe nere.
Giuseppe Auricchia era un vecchio agricoltore semianalfabeta di 92 anni (morto nel 2012). Chi avrebbe potuto prevedere questo, nel 2010, se non Lei ? Ma i"puristi" si tengono ben lontani dalle "rivelazioni private"... io non sono un purista.

Avola 30 maggio 2010
IL MIO RESTO FEDELE SEGUE IL PAPA ATTUALE, BENEDETTO XVI, CHE VOGLIONO ELIMINARE.
CONTINUATE A SEGUIRLO E A RIMANERE FEDELI A LUI E ALL'INSEGNAMENTO DELLA MIA CHIESA, STABILITO DAGLI APOSTOLI. NON FATEVI SVIARE DALL'APOSTASIA E DALLE ERESIE.
VI DICO CHE IL PROSSIMO PAPA SARÀ L'IMPOSTORE E LE FORZE MALIGNE STANNO DIETRO A QUESTO SCISMA.
Avola 28 marzo 2010 Coloro che si sono allontanati seguiranno l'impostore. Fate attenzione! NON SEGUITELO! NON OBBEDITE ALLE SUE PAROLE, seguite in questi tempi il Mio figlio, Papa Benedetto XVI, circondato da nemici e traditori, PREGATE STATE VICINO A LUI CON LA VOSTRA PREGHIERA CHE NON SIA SOSTITUITO. Lui vi guiderà alla salvezza delle vostre anime e di tutta la Chiesa. Benedicendovi (Maria la Madre Addolorata)

Avola, 9 Aprile 2010 Giuseppe Auricchia: "A queste parole la Santa Vergine mi mostra la piazza e la basilica di S. Pietro e poi una stanza dove il santo Padre Benedetto XVI accasciato, era seduto su una poltrona. Egli sembra molto malato e preoccupato, mentre due prelati, vestiti di porpora rossa con i cappelli rotondi in testa, dopo essere entrati, portano un documento e cercano dì farlo firmare al Papa. Quel documento il Papa non lo firma. La Vergine Santa mi spiega:"
Madonna: "Vi sono molti traditori nella città santa che prevalgono molto sul santo Padre, che circondato da nemici, è sottoposto ad una grande prova. Quelli di cui può fidarsi possono essere contati sulla punta delle dita di una sola mano. E' strano vedere la vostra casa caduta nelle mani di satana, la casa è la Chiesa".

Avola, 26 Febbraio 2012 Madonna: "Cari figli, al Mio messaggero gli è permesso di dire queste parole dopo aver ricevuto un messaggio segreto che pubblicherà il 25 Marzo. Gli uomini che governano si sentono sapienti, non riconoscono che sono guidati da satana. Tra di loro esiste un gruppo di pianificatori che vuole costruire una REPUBBLICA UNIVERSALE. Il loro piano è quello di ELIMINARE la vera Chiesa di Dio. ESSI LA OTTERREBBERO MOLTO CELERMENTE SE IL SEGGIO DI PIETRO FOSSE ABBANDONATO, ecco perché vi annunciano la morte del Papa, ma sappiate che essi non sanno più studiare all'interno di se stessi come salvarsi. L'umanità si trova coi piedi sul banco degli imputati e aspetta la sua sentenza davanti il Tribunale di Dio".

Avola, 25 Marzo 2012 Signore Gesù: "Figlio Mio, è tempo che sia rivelato a Roma il capovolgimento politico che vivete e la lotta interna degli uomini, ma più importante è stata una cospirazione dell'errore e dell'inganno, che satana e i principi delle tenebre ordineranno un giorno per distruggere la Mia Casa, per stabilire un'unione sotto un GOVERNO MONDIALE UNICO, UNA SOLA CHIESA DI DIO CHE SARÁ SENZA DIO. Vorranno togliere di mezzo il Mio Vicario per farsi comandare da chi odia il Figlio di Dio".







lunedì 11 aprile 2022

LA SETTIMANA SANTA

 





L’inizio della Settimana Santa, con la Domenica delle Palme, significava, per il mio paese e certamente per tutti gli altri, entrare nella Passione di Nostro Signore con uno spirito insolito, una temporanea, inconsapevole mutazione dei pensieri, dei suoni, una direzione univoca del nostro vivere quotidiano, del nostro sentire, verso l’altare e quindi il Calvario della chiesa dove si sarebbero svolti i riti che riproponevano in modo simbolico, ma reale nella loro drammaticità, la Passione.
A partire dal Giovedì Santo persino l’aria mutava, perché una cappa, impalpabile ma opprimente, sovrastava le normali attività rendendo afoni i rumori, le voci, per la partecipazione delle persone pie e per quella inconsapevole ma dovuta dei più recalcitranti come me. Un silenzio anomalo avvolgeva le cose e le persone rotto soltanto dal suono secco e stonato della “scannala”* che annunciava l’inizio dei riti liturgici per le strade del paese. La “scannala” ci rievocava la totale perdita dell’armonia, simboleggiata dalle campane legate, nei suoni, nelle occupazioni, nella natura intera, nella nostra vita, per l’abbandono di Dio che la nostra indifferenza aveva crudelmente provocato.
Ricordo lo sviluppo tragico della liturgia del Giovedì, la lentezza dolorosa, la tensione penosa che si scioglieva nel Pange Lingua finale e nella successiva spoliazione dell’altare scanditi dal rigore, dalla riverenza nobilissima della lingua del rito antico.
Poi il Venerdì Santo con le intercessioni essenziali, senza sentimentalismi capziosi o diversivi politico-sociologici, di cui ricordo ancora l’intercalare ripetuto “Oremus, Flectamus Genua, Levate”, nel tono lamentoso di noi colpevoli che neanche lontanamente possiamo osare della dignità dolorosa ma sublime di Maria sotto la Croce.
Ora tutto è una parentesi effimera tra montagne di colombe, uova sgargianti di tutti i colori, da simboli a contenuto vero, finzione, teatrino dell’idolatria più sfrenata, intenzionalmente orchestrata.


* la "scannala" era una tavola con un manico provvista di due maniglie di ferro, libere di ruotare attorno alle loro cerniere fino a percuotere un bottone, sempre di ferro, che veniva fatta ruotare producendo un suono metallico e stonato percorrendo le vie del paese per annunciare l'inizio delle cerimonie, in sostituzione delle campane.





PENSIERI LIBERI 3

 



"La verità è un discorso semplice" Euripide - Fenice

 

DPCM
Senza entrare nel merito dei dpcm, dvr, circolari adottati dal governo e sulla ovvia inopportunità di utilizzare una terapia sperimentale, per non rischiare di trovarmi la digos di notte a casa…, da semplice cittadino che conta solo come la polvere che si deposita sulle spalline delle giacche e dei tajer dei "potenti".

Quello che avrebbe dovuto fare il governo:
1. organizzare squadre di pronto intervento, utilizzando le strutture già esistenti come croci rosse, gialle, azzurre, verdi, turchine... composte ognuna da un medico e da infermiere, con lo scopo di visitare a domicilio i pazienti già nelle primissime fasi dell’influenza e proporre le cure adeguate ad ogni singolo caso.
2. tenere sotto controllo l’evoluzione della malattia anche con tecniche di teleassistenza, coinvolgendo in modo operativo i medici di base.
3. scegliere 5 medici di base, tra i più competenti (non è vero che sono tutti uguali) per formare una vera commissione tecnica con lo scopo di raccogliere informazioni sulle cure messe in atto dai colleghi più professionali... e più preparati, anche con tecniche statistiche vere ma non solo... e predisporre protocolli continuamente aggiornati per le cure domiciliari.
4. scegliere 5 medici ospedalieri dei reparti di terapia intensiva, pneumologia, medicina generale, a costituire una commissione tecnica con lo scopo di raccogliere informazioni sulle cure più efficaci messe in atto negli ospedali nei confronti dei casi gravi ricoverati ed elaborare in modo dinamico protocolli per le cure ospedaliere.
5. vietare alle televisioni, alle radio, ai giornali di dare informazioni in merito all'evoluzione della malattia.
Fornire periodicamente bollettini ufficiali sulla VERA evoluzione dei casi, delle cure, delle ospedalizzazioni. Chiedere ad Organismi indipendenti di levatura internazionale la certificazione della esattezza ed attendibilità delle informazioni fornite.

Quello che avrebbe dovuto fare la Chiesa:
1. Occuparsi ESCLUSIVAMENTE della CURA DELLE ANIME
2. chiedere il RISPETTO dei Patti Lateranensi e confermare sistematicamente la extraterritorialità delle chiese.
3. PREGARE, PREGARE, PREGARE, PREGARE, PREGARE, PREGARE… ovviamente senza museruole, per non cadere nel ridicolo davanti a Dio e chiedere ripetutamente, solennemente la CONVERSIONE delle anime, degli Stati, del mondo intero.




da un commento di padre LUIS EDUARDO RODRÍGUEZ, molto in tema.....

San Pio da Pietrelcina al suo confessore Padre Agostino, 7 aprile 1913:

Venerdì mattina ero ancora a letto, quando mi apparve Gesù. Era tutto malconcio e sfigurato. Egli mi mostrò una grande moltitudine di sacerdoti regolari e secolari, fra i quali diversi dignitari ecclesiastici; di questi, chi stava celebrando, chi stava parando e chi stava svestendo delle sacre vesti. La vista di Gesù in angustie mi dava molta pena, perciò volli domandargli perché soffrisse tanto.
Nessuna risposta n’ebbi. Però il suo sguardo si riportò verso quei sacerdoti; ma poco dopo, quasi inorridito e come se fosse stanco di guardare, ritirò lo sguardo ed allorché lo rialzò verso di me, con grande mio orrore, osservai due lagrime che gli solcavano le gote. Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande espressione di disgusto sul volto, gridando: “Macellai!”.
E rivolto a me disse: “Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata di tre ore, no; io sarò per cagione delle anime da me più beneficate, in agonia sino alla fine del mondo.
Durante il tempo della mia agonia, figlio mio, non bisogna dormire. L’anima mia va in cerca di qualche goccia di pietà umana, ma ohimè mi lasciano solo sotto il peso della indifferenza. L’ingratitudine ed il sonno dei miei ministri mi rendono più gravosa l’agonia. Ohimè come corrispondono male al mio amore!
Ciò che più mi affligge è che costoro al loro indifferentismo, aggiungono il loro disprezzo, l’incredulità.
Quante volte ero lì per lì per fulminarli, se non ne fossi stato trattenuto dagli angioli e dalle anime di me innamorate…
Scrivi al padre tuo e narragli ciò che hai visto ed hai sentito da me questa mattina. Digli che mostrasse la tua lettera al padre provinciale…”. Gesù continuò ancora, ma quello che disse non potrò giammai rivelarlo a creatura alcuna in questo mondo.
Questa apparizione mi cagionò tale dolore nel corpo, ma più ancora nell’anima, che per tutta la giornata fui prostrato ed avrei creduto di morirne se il dolcissimo Gesù non mi avesse già rivelato…
Gesù purtroppo ha ragione di lamentarsi della nostra ingratitudine! Quanti disgraziati nostri fratelli corrispondono all’amore di Gesù col buttarsi a braccia aperte nell’infame setta della massoneria!




ALTARI
Il vescovo di Ancona ha deciso di sperperare circa 300.000 euro (alla faccia dei boveri...!!) per smantellare l’altare maggiore del duomo di San Ciriaco e riadattarlo a mensa per la celebrazione della cena della nuova religione. O forse vuole soltanto ripristinare l’antico altare del tempio di Afrodite, che vi sorgeva nel IV secolo a.c., visto che alla dea Afrodite e a tutti i suoi “rituali” sono così avvinghiati e allupati. È l’ultimo atto, ma solo in ordine di tempo, della furia devastatrice di questi giacobini travestiti da preti (si fa per dire…) che hanno invaso la Chiesa da molto tempo. Non è solo furia iconoclasta, è la consapevolezza che quell’altare costituisce il baluardo invalicabile per il loro grande protettore, perché edificato al prezzo di un indicibile Sacrificio che ha rimpiazzato, in un colpo solo, tutti i sacrifici che Dio aveva preteso, a suggello di un’Alleanza peraltro mai onorata. Sono riusciti, in meno di sessanta anni, ad imporre una nuova religione a quasi tutti i fedeli, anche se il risultato più evidente è stato quello di far perdere completamente la fede. Neanche i mussulmani, nella Spagna meridionale ed in Sicilia, erano riusciti a tanto.



LA NOSTRA ARMATURA
Anche se si tratta di un passo famoso della Lettera agli Efesini, è consigliabile impararlo a memoria... sembra che San Paolo lo abbia scritto per noi, per questi tempi di feroce battaglia spirituale (e non solo...), in questo "mondo di tenebra":

Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua Potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del Vangelo, del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere.” (Efesini 6, 10-20).




LA GUERRA
se la guerra, nei piani di Dio, è anche un'occasione di purificazione di un'umanità orrendamente corrotta, davanti alla quale Sodoma e Babilonia potevano sembrare città modello, allora preghiamo e speriamo che possa mettere la parola fine a questa farsa romana, vergognosa e lugubre, sia al di qua che al di là del Tevere.




IL PRETE PODISTA
Un mio commento inviato al blog di Marco Tosatti che pubblica tutte le tappe del prete che si sta recando a piedi a Roma da Bergamo per protestare contro il greeeeen paaasssss...

Claudio Gazzoli    27 Febbraio 2022 alle 11:12

Ritorno sull’argomento perché lo considero centrale rispetto alla situazione CAOTICA della Chiesa. Penso che il dott. Tosatti sia un appassionato di "podismo", altrimenti non si giustificherebbe questa costante attenzione…
Premesso che ognuno è libero di manifestare le proprie ragioni come meglio crede, penso che il ruolo del “sacerdote” sia soprattutto quello di fare da intermediario tra la terra e il Cielo, utilizzando tutti gli strumenti che la propria consacrazione gli consente, compresa la “talare”, unico segno esteriore ma sostanziale che lo identifica come tale. Tra questi strumenti vi dovrebbe essere quello di coinvolgere i fedeli alla preghiera, in tutte le sue forme, adorazioni, invocazioni, processioni, recita continua del Santo Rosario, nella consapevolezza che solo Dio può risolvere una situazione spaventosa, con aspetti sicuramente diabolici, altrimenti irrimediabile con gli strumenti umani, comprese le marce di protesta o le lettere invocatorie. Chiedo a questi sedicenti sacerdoti perché non usano le proprie energie per condannare pubblicamente, per esempio l’adorazione della pachamama e tutte le porcate che ogni giorno avvengono nella Chiesa, che non occorre qui elencare, anche perché servirebbe tutto lo spazio del blog, come quella di un religioso delle mie parti, nei pressi di Macerata, che scrive articoli, senza minimamente essere richiamato dal proprio Vescovo, sostenendo che quelli di Gesù non erano miracoli e che la salvezza c’è per tutti perché l’inferno non esiste. E sarebbe in coerente, sacrosanta applicazione del vero mandato di Nostro Signore. Se Gesù avesse anche solo accennato ad una qualche forma di rimostranza nei confronti del potere, magari recandosi a Gerusalemme con in mano una petizione per far abbassare le tasse da parte dell’autorità Romana, quanto pensate che sarebbe durata la sua missione ? E se avesse, anche solo minimamente, accennato a contenuti di tipo politico o sociologico, come quelli di cui è impregnata, anzi strutturata, la Chiesa di oggi, davanti ai cinquemila che lo seguivano sulle sponde del lago di Tiberiade, che non passavano certo inosservati agli informatori del Governatore che non hanno potuto cavare uno straccio di prova da presentare al processo intentato, non ce lo dimentichiamo, dai sacerdoti ebrei, quanto pensate che sarebbe durata la sua missione ? Non più di tre giorni e Pilato non avrebbe avuto bisogno di lavarsi le mani…





OMICIDIO VOLONTARIO
L’aborto al nono mese approvato nella Repubblica di San Marino non è sostanzialmente più efferato di quello al secondo o al terzo mese. Viene comunque soppressa una vita umana. Cambia il livello di orrore, se è lecito dare una scala all’orrore.
Il bambino, che viene squartato nel ventre di sua madre, è lo stesso che di lì a qualche giorno comincerà a respirare da solo.
È come la piccola sagoma di mia figlia che l’ostetrica aveva appoggiato sulla pancia di sua madre quando mi hanno fatto entrare, mentre vedevo il sorriso del personale lì presente, perché anche se lo hanno fatto migliaia di volte, ogni volta è un evento unico e miracoloso. Eppure questi qua, peggio del personale addetto alle camere a gas naziste o alle purghe staliniane, non si fanno scrupolo a far uscire un bimbo squartato vivo e senza anestesia per non rovinare il prelievo, perché così si possono subito refrigerare o congelare gli organi e i tessuti utilizzati dall’industria farmaceutica, cosmetica e chissà da quali altri scopi a noi inimmaginabili. Mi chiedo che cosa accadrebbe se vedessero qualcuno uccidere i gattini nel ventre della loro madre all'ultimo mese di gravidanza e poi gettarli giù dalla scarpata. Certamente rischierebbe il processo per oltraggio agli animali. E già, ma noi non siamo animali..., siamo peggio... !!
Un sacrificio umano più efferato di quelli pre-colombiani perché almeno loro gli davano un colpo in testa prima di bruciarlo. Un sacrificio umano sull’altare del "mostro con la testa fatta di 100 teste, sormontata da enormi picche viventi, con al centro un occhio di fuoco", come descritto da Santa Veronica Giuliani nel suo “viaggio” all’Inferno. Un mostro implacabile, inappagabile, che ha trovato nei governi e nella stessa Chiesa i suoi zelanti procacciatori di olocausti, sempre più solleciti, anche grazie alla sua intronizzazione nei Giardini Vaticani il 4 ottobre 2019.
Una legge che, come sostiene Andrea Cionci, avrebbe potuto non essere approvata o bocciata al referendum, se solo la Chiesa avesse gridato risolutamente e coraggiosamente da ogni pulpito contro questa pratica che rovescia alla radice il diritto naturale, sostituendolo con una miriade di falsi diritti ripugnanti, una pratica che certamente grida vendetta agli occhi di Dio. Invece la Chiesa, da una parte sostiene che l’aborto è un omicidio, ma piano, pianissimo… dall’altra lo incoraggia, complice, con tutti i suoi mezzi di informazione quindi attribuisce premi ed elogi a chi ha cavalcato e legalizzato questo drago mostruoso.


il commento di Maria Rita:
Ho lavorato 20 anni in un reparto di pediatria,gli ultimi 10 fissa in patologia dove si accolgono neonati che nascono con problemi di salute. Nel nostro ospedale, non si praticano aborti grazie a Dio. Ho visto piangere di gioia ma anche di dolore e preoccupazione per una vita che nasce, ho consolato mamme e padri, ho accudito questi piccoli esseri soli e indifesi dentro una "scatola" che prende il posto del grembo materno. Il giorno più bello era quando il piccolo finalmente usciva in braccio alla mamma per andare a casa. Non dimenticherò mai l'alba in cui una bimba bellissima e sana nacque senza battito cardiaco, l'abbiamo rianimata fino allo stremo... niente, il cuore non è mai "partito" seppi in seguito,che la coppia, aspettava questa bambina come una benedizione, poiché arrivava dopo anni di attesa. Non riuscivo a capacitarmi immaginando il dolore dei genitori. Ancora oggi mi viene da piangere. Mai e poi mai riuscirei ad uccidere un neonato e prego perché ginecologi ostetriche e infermieri si ravvedano molti di loro non conoscono Dio e non credono.


Il commento di Maria Grazia:
I bambini mai nati. Sono gli angeli più vicini a Dio. Sono le vittime innocenti. Sono le vittime pure. Sono le vittime immacolate. Sono come Gesù. Sono Gesù. Per questo li vogliono uccidere. Sono gli stessi che hanno ucciso Gesù, che lo vogliono uccidere ancora. In loro. Dice Viganò che aborto è un rito satanico. Bisogna dirlo chiaro alle madri, quello che fanno. Non è un aborto del figlio. E' un aborto della loro anima. E' la loro anima che viene scavata, strappata, spezzata, squartata e gettata nei rifiuti. La loro anima. Non solo il figlio. Il figlio abortito è il suo angelo che la può aiutare a riprendersela, la sua anima. Che può soffrire con lei. Piangere con lei. Pregare con lei. E in lei. E salvare la sua anima.
Chiediamo a tutti i bambini abortiti, a tutti quegli angeli vicini a Dio, di combattere vicino a noi, in questa battaglia. E sono tantissimi. Loro sono il nostro esercito spirituale. Pensavano di averli eliminati. Invece gli hanno dato la possibilità di combattere la battaglia spirituale in prima fila con noi. Per noi. Loro così piccoli, sono più forti di noi. Sono il Paradiso che scende in terra. A fianco di Dio.





MIGLIORI DEL DEMONIO

Ritorno su questo signore, si fa per dire, sedicente teologo molto vicino al papa e volto noto delle televisioni di regime, che dichiara, tra le altre oscenità, “non sappiamo cosa facessero nel letto Giuseppe e Maria”. Ci ritorno perché questa, oltre ad essere un’eresia, è anche una bestemmia, delle più efferate, non soltanto alla Vergine Maria ma alla Terza Persona della Santissima Trinità. Bestemmia per noi ma per loro omaggi al loro maestro che vogliono superare. Sì perché loro si sentono migliori (peggiori) di Lucifero. Così mentre quest’ultimo ha provato a sostituirsi a Dio, loro vogliono addirittura superarlo, senza sapere però che si attireranno pure le sue ire, in quanto fanno quello che neppure lui oserebbe, visto che ha una paura tremenda della Madonna.
Mi dice un’amica che, fino a qualche tempo fa, alcuni gruppi di “fedeli” andavano da costui, organizzando dei pulman, per partecipare alle sue conferenze. Dopo qualche tempo questi “fedeli” chiedevano a lei: “ma tu credi ancora alla Resurrezione di Gesù?, ma tu credi ancora alla resurrezione di Lazzaro?, ma tu credi ancora nella Presenza Reale?......”
Per molto meno Salman Rushdie si sta ancora nascondendo, dopo 25 anni, per proteggersi dalla decapitazione... ma noi siamo più civili.... Così accade che nessuno interviene nella scala gerarchica a partire dal grado più alto. Non intervengono perché sono d’accordo, perché pure loro aspirano a mettersi al posto del diavolo. Ma basta andarsi a leggere Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio per sapere che cosa pensa (e che cosa farebbe) la Prima Persona della Santissima Trinità, della quale ci dimentichiamo spesso…, di costoro.
Un tempo la Santa Inquisizione li avrebbe messi al rogo. E’ solo per ovvie ragioni di applicabilità giuridica che non sarei d’accordo. Ora la Santa Inquisizione non esiste più, perché gli Stati sono diventati “laici”, senza Dio ma con un altro protettore e non esiste più neanche il Santo Uffizio, perché sarebbe di intralcio al progetto di distruzione della Dottrina e della Chiesa. Esiste comunque lo strumento canonico della scomunica, ma questa è divenuta uno strumento politico di parte, serve solo a scomunicare o sospendere chi non la pensa come loro, cioè i sacerdoti e religiosi che, con coraggio, difendono la retta Dottrina.
Preti, vescovi e cardinali che non intervengono per condannare queste bestemmie se ne rendono irrimediabilmente COMPLICI.




LA NEVE di colore VIOLA
il mondo che ci ritroviamo, liberal neocomunista, accoglie tutti... depravati, sodomiti, multisessuali e pedofili, orchi e vampiri, ipocriti e terroristi, assassini di bambini nel ventre materno, sciamani e vudù, sostenitori del colore viola della neve fresca... tutti tutti... tranne quelli che non la pensano come loro, che sostengono, perché la vedono, che la neve è bianca... questi possono essere perseguitati in tutti i modi e, possibilmente, tolti di mezzo...



da un commento su "Chiesa e Post Concilio"
Terzo segreto di Fatima e rivoluzione liturgica.
Suor Lucia di Fatima, riferendosi al Messaggio di Fatima, disse che sarebbe sopraggiunto un disorientamento diabolico nella Chiesa. E non c’è nulla che si possa fare di più per produrlo, che una rivoluzione liturgica che stabilisca alieni principi in una liturgia apparentemente cattolica. E’ un dato di fatto, non c’è più spazio per un interrogativo su un disorientamento diabolico.
Mi riferisco alla parte del Terzo Segreto di Fatima, che non è stato ancora rivelato. Io so che questo è un dato di fatto, perché ho personalmente parlato con un teologo tedesco, Rettore di seminario, che è da lungo tempo amico intimo di Papa Benedetto. Quando Papa Benedetto era ancora il cardinale Ratzinger, intorno al 1990 ha rivelato al suo amico che nel Terzo Segreto di Fatima la Madonna avverte di non cambiare la liturgia: letteralmente, non mescolare elementi estranei alla liturgia cattolica.
Ora, ovviamente, con la Nuova Messa di Paolo VI è esattamente quello che è stato fatto. Sono stati introdotti elementi del Protestantesimo, sia nel simbolismo sia nella formulazione della liturgia, e sono stati mescolati in un contesto cattolico, al punto che i creatori del nuovo Rito hanno categoricamente dichiarato che questo non è più il Rito Romano, ma si tratta di una nuova creazione.
Padre Paul Kramer





GRADUATORIE
Ho tentato, inutilmente, di stilare una graduatoria di merito per alcune categorie che si sono particolarmente distinte con il loro atteggiamento nei confronti della cosiddetta epidemia e della guerra Russo-Ucraina. Non ci sono riuscito, eppure anche questo fa parte del mio lavoro. Ho capito perché: l’assoluto non è classificabile, nell'uno e nell'altro senso, come dire, meglio la Callas o Hella Fitzgerald, Raffaello o Rembrant, Gengis Khan o Tamerlano... e noi, per quanto peccatori, siamo molto lontani dall'assoluto. Pertanto, escludendo ovviamente i politici e i magistrati, fuori gara perché di altra categoria..., ho pensato di dare il pari merito per la FALSITÁ, ACCATTONAGGIO, faziosità, ipocrisia, opportunismo, cialtroneria, ignominia, bassezza, meschinità, codardia, alle seguenti 3 categorie: giornalisti, medici, religiosi.

P.S. tuttavia i giornalisti risultano primi al fotofinish




Angelus di oggi, 20 marzo 2022.

https://www.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2022/documents/20220320-angelus.html

«Tutto questo è disumano! Anzi, è anche sacrilego, perché va contro la sacralità della vita umana, soprattutto contro la vita umana indifesa, che va rispettata e protetta, non eliminata, e che viene prima di qualsiasi strategia! Non dimentichiamo: è una crudeltà, disumana e sacrilega!»
Ovviamente i morti non sono tutti uguali: nessuna parola per le decine di migliaia di cristiani ammazzati nel mondo ogni anno. Nessuna parola o solo qualche innocuo cinguettio per i milioni di bambini fatti a pezzi ogni anno, pure al nono mese, come in Argentina. A proposito perché non ci va mai ? potrebbe essere questa l'occasione.... Nessuna parola per i morti delle guerre che ogni giorno si combattono nel mondo molte delle quali fomentate dai suoi amici... E poi a sentire costui che parla di sacrilegio viene da pensare a Landru che si scaglia contro la macellazione dei conigli...




La Consacrazione

Non ho la pretesa di liquidare in poche righe una situazione complessa, profondamente radicata nella storia degli ultimi 250 anni, né di essere condiviso perché sarebbe, in questo caso, superbia intollerabile. Si tratta solo di una mia personalissima valutazione.
Chiedendo di consacrare la Russia, nel luglio 1917, quindi 4 mesi prima della fine della rivoluzione, iniziata in febbraio, per evitare i mali e gli errori che il comunismo avrebbe sparso nel mondo, Nostra Signora ha inteso salvaguardare l’umanità da una ideologia perversa, ha voluto avvisarci del pericolo mortale di metterci dalla parte del suo antagonista. Ma ora la Chiesa, intrisa di quegli errori, da un luogo profanato dall’idolatria, non riconsacrato, senza aver prima chiesto perdono a Dio per tutto il suo presente operato, da una matrice prima illuminista e poi marxista, nel crogiolo del relativismo, dell’antropocentrismo, dell’indifferentismo religioso, della desacralizzazione, farà una consacrazione alla rovescia.
Confondendo l’implorante con la causa, a chi risulterà rivolta la consacrazione ?


Quello che gli direi il giorno prima della "consacrazione".
Si riappropri del titolo di Vicario di Cristo, lasci le due camere di Santa Marta e ritorni alle stanze di pertinenza del Pontefice di Santa Romana Chiesa, ponendo termine a questa miserevole pagliacciata fatta passare, ipocritamente, per autentica umiltà. Regali la vecchia ford focus a qualche “bovero” appiedato, e si faccia accompagnare con l’auto che il Vaticano ha avuto in omaggio da una nota casa tedesca… che cosa vuole che siano qualche centinaio di euro risparmiati in carburante a confronto con i 300 milioni di sterline che avete perso con le vostre speculazioni londinesi con i quali avreste potuto sfamare un paese africano per un anno intero, anche perché queste, magari, erano le intenzioni di chi vi aveva contribuito. Riaccenda finalmente le luci del Palazzo Apostolico perché quelle luci sono il solo faro di speranza che può illuminare il destino dell’umanità intera nell’unica infinita Verità dell’unica religione.




da un commento sul blog di Marco Tosatti. .... altari bellissimi demoliti (come quello di San Ciriaco ad Ancona o quello di San Francesco a Fermo o la Collegiata di Monterubbiano)...... balaustre divelte...

Franco
24 Marzo 2022 alle 13:04
Malachi Martin (colui che lesse il terzo segreto di Fatima) scrisse un libro intitolato “Windswept house” – La casa spazzata dal vento – Un romanzo sul Vaticano. Un libro dal contenuto terrificante. Si descrive “l’intronizzazione di Lucifero nella Cappella Paolina in Vaticano”, mediante la celebrazione di due messe nere.
Il testo descrive dettagliatamente la doppia messa nera, celebrata a Roma e a Charleston nella Carolina del sud (necessaria per poter operare il sacrificio non possibile a Roma: stupro di una bambina figlia di un adepto da parte del vesvovo Leo), azione perpetrata da alti dignitari vaticani tra cui laici, monsignori, vescovi, cardinali come il Segretario di Stato cardinal Villot e il cardinale della ostpolitik Casaroli ambedue massoni presenti al rito, giusto una settimana dopo la proclamazione a papa di Paolo VI, il 29 giugno del 1963 giorno della festa di S.Pietro e Paolo.
Oltre Malachi Martin, autore del libro qui trattato “Windswept house” – (mai fu tradotto in italiano) ce lo conferma padre Amorth nelle testimonianze dei suoi esorcismi, don Villa nel suo “Paolo VI beato?”, la dott.ssa Randy Engel nel suo libro edito nel 2006 intitolato: “The Rite of Sodomy – Homosexuality and the Roman Catholic Church” con 1.282 pagine, 4.523 note e più di 350 libri di bibliografia, descrive, anche nei dettagli più scabrosi, il mondo di corruzione e perversione sessuale di una parte del clero cattolico americano e non che sembra aver raggiunto limiti inimmaginabili, constatabili oggi purtroppo nei fatti.
La Grande Apostasia profetizzata da S.Paolo nella 2°Lettera ai Tessalonicesi è entrata ufficialmente nella Chiesa con i papi modernisti in particolare Giovanni XXIII, ma soprattutto Paolo VI ambedue massoni dei Rosacroce.
A differenza dei suoi predecessori pre-cociliari, Paolo VI non era soddisfatto della Chiesa cattolica istituita da Cristo e decise di crearne un’altra piu’ a sua immagine e somiglianza fondando una chiesa progressista, molto diversa da quella tradizionale di S.Pietro con il fine di distruggere la cattolica.
Ha trasformato il Cristianesimo in una religione orizzontale legata alla terra e al culto dell’uomo, piuttosto che una religione verticale legata al Cielo cioè a Dio come è sempre stata per duemila anni.
Ma il piu’ grande tradimento di Paolo VI fu la creazione della sua “nuova messa” e l’eliminazione del tradizionale Santo Sacrificio della Messa. Difatti, i “frutti” derivati da questo nuovo rito sono gli innumerevoli sacrilegi, le messe nere, le oscenità commesse dopo il Vaticano II, gli abusi dei preti che sono spesso loro il centro dell’attenzione, non piu’ il Crocifisso, il Tabernacolo che in molte chiese è stato sbolognato in qualche altare laterale, grazie proprio alla nuova liturgia. C’è stata dopo il sessantanove, anno d’inizio di questo nuovo rito, una rivoluzione iconoclastica nelle chiese: cori secolari distrutti, balaustre artistiche divelte, paramenti sacri venduti, altari bellissimi inutilizzati e al posto di questi un tavolino.
Durante il pontificato, Paolo VI si circondò di collaboratori massoni, come lui, i seminari si riempirono di omosessuali, come lui, (il cardinal Palazzini portò alla Congregazione delle cause dei Santi i nomi degli ultimi tre amanti del papa per ostacolarne la beatificazione) che oggi molti sono vescovi e cardinali i quali hanno creato una lobby omosessuale potentissima che oltre a dare l’avvio agli immani scandali di omosessualità e pedofilia, ha sempre combattuto san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI tanto da indurlo a dare le dimissioni nel febbraio del 2013.
Per secoli i capi della Massoneria avevano auspicato “un papa secondo i loro bisogni” che li avrebbe aiutati a compromettere la Chiesa cattolica per inaugurare un nuova era di “democrazia massonica universale”.
Essi l’hanno trovato in Paolo VI.
Ed oggi abbiamo un suo degno successore, Bergoglio il papa dei Pachamama, il liquidatore finale della Chiesa cattolica, che farebbe meglio a evitare questa consacrazione che fatta da lui non sarebbe altro che una blasfemia che ci attirerebbe addosso prima del tempo l’ira di Dio. Anche Cornacchiola veggente delle Tre Fontane in Roma ci parla di un suo sogno del 21 sett. 1988:
“Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine” (op. cit., p. 218).

Qui sotto posto il video di Art Bell che intervista Malachi Martin:
https://youtu.be/cHEyoc9rMsA





LO ZELO DEL VESCOVO
A me leggere queste parole di quello che dovrebbe essere il mio vescovo: "in molti hanno riconosciuto alla Chiesa di essere stata esemplare nell'aver accolto CON DOCILITÁ le restrizioni..." fa venire la nausea, per non dire altro... Vorrei chiedergli, ma non credo che mi andrò a cercare l'opportunità: "in molti chi ??” le fecce che governano questo paese, i comunisti, i liberalcomunisti, i cattocomunisti, i depravati di tutte le risme che avete accolto a "braccia aperte", e mi limito alle braccia..., la stragrande maggioranza di religiosi che si sono messi il privilegio della loro Unica Sottomissione sotto le scarpe, non sotto la tonaca che non portano più, i massoni che gongolano nell'esultanza di essere riusciti dopo 250 anni, passando per il cosiddetto risorgimento prima e la cosiddetta democrazia poi, a distruggere la Chiesa Cattolica, pudica associazione asservita, che come sosteneva Cavour, costituiva un ostacolo "quasi" insormontabile al trionfo del progresso, alla liberazione dell'uomo nuovo.....????

Occorre prendere atto che hanno vinto loro... ma non è finita....



PUNITI ED UMILIATI PER AVER DIFESO LA VERITÀ

Questa è la motivazione che, ieri, ha dato il ministro per i rapporti con il parlamento in risposta ad una interrogazione sul rientro in servizio dei docenti non vaccinati, i quali non verranno riammessi alle lezioni in classe:

«….Si tratta di un messaggio forte che si è voluto dare ai nostri giovani, gli insegnanti inadempienti disattendono il patto sociale ed educativo su cui si fondano le comunità nelle quali sono inseriti. IL PURO E SEMPLICE RIENTRO IN CLASSE AVREBBE COMPORTATO UN SEGNALE ALTAMENTE DISEDUCATIVO.» Così, impunemente, senza alcun pudore. Ma certo... come fanno questi qua ad avere "pudore"....
Così un insegnante che non si è vaccinato per i motivi che conosciamo bene, tra cui, in qualche caso, anche quelli morali, costituirebbe per gli alunni un esempio altamente diseducativo. Chi non si allinea ai dettami del potere rosso è immorale, depravato, da emarginare e possibilmente da “rieducare” come i loro amici cinesi sanno fare molto bene. Il mondo alla rovescia in tutte le sue espressioni.
Invece sono esempi luminosi di sana “educazione” gli insegnanti che rimescolano ogni disciplina, ogni argomento con questa ideologia “sinistra”. Quelli che propongono di scambiarsi i vestiti tra maschi e femmine, perché tanto gli attributi sessuali sono solo una fatalità di una natura matrigna che ha costretto la femmina a “rischiare” di rimanere in cinta, tanto l’eventuale accidente si può eliminare e tra un po’ anche al nono mese o anche fino al 24°. Gli sfaccendati, gli incompetenti, gli impreparati, i buonisti e i perdonisti per vocazione, i giustificazionisti. Prosegue implacabile l'indottrinamento di regime. Come dice Conrad Lorentz, nel suo "Il Declino dell'uomo", vogliono una società di persone geneticamente ed artificialmente predisposte alla "arrendevolezza all'indottrinamento e all'assoggettamento acritico".

P.S. Ho lasciato in tempo la scuola una decina di anni fa'... credo che mi avrebbero "eliminato" o, al più, emarginato, come hanno fatto con un mio ex collega, il miglior insegnante di quella scuola per la materia più importante, togliendogli l'insegnamento e mettendolo a fare l'aiutante all'ufficio di ragioneria...







Don Dolindo Ruotolo era in "contatto" diretto con Nostro Signore…

Non vi è un apostolato più bello di una Messa celebrata bene e santamente. La rovina del mondo è dovuta principalmente alla Messa celebrata male! E' un orrore che non distrugge l'essenza della Messa, ma ne devasta la fioritura.
C'è tanto da purificare fra gli Ordini religiosi, tanto da rinnovare. Se si entrasse nei migliori ordini religiosi, oggi, a... spazzare un poco, si solleverebbe un uragano di polvere!
[c'è la necessità di] purificare la Chiesa degli elementi guasti. Perché tenere a forza tanti Sacerdoti nel seno della Chiesa, quando dovrebbero essere accompagnati fuori, direi quasi, con la banda e la grancassa, lieti tutti di liberare la Chiesa degli elementi marciti?
Studiando, lo confesso, mi sono accorto con pena della pericolosa deviazione degli studi moderni, che si orientano sempre più, dolorosamente, al razionalismo dissidente e alla filosofia tedesca
Bisognerebbe intensificare le preghiere e la devozione a Maria SS.ma, ma dolorosamente la devozione a Maria SS. è decaduta in tante anime, che credono, così, di avvicinare alla Chiesa i separati, quando, col loro atteggiamento, si avvicinano agli errori dei dissidenti e non se ne accorgono... E' una immensa pena per la povera anima mia.
Si stampano su riviste cattoliche e da Sacerdoti, errori, veri errori contro la Madonna e le cose più sante delle tradizioni della Chiesa. Si parla di aggiornamento ai tempi, ma c'è in realtà un aggiornamento al mondo ed allo spirito satanico. Non cooperate alla demolizione di quello che fa del vostro Ordine uno dei più belli della Chiesa. Rimanete puntello della Chiesa in questi tempi così pericolosi. Occorrono le parole che disse Pio XII ai Gesuiti: « O rimanete quali siete, nello spirito del fondatore, o è meglio che non siate più ». Parole di grande attualità per tutti gli Ordini religiosi.

[Pensieri di Don Dolindo Ruotolo (1882-1970), tratti da "Fui chiamato Dolindo che significa dolore"].




OLTRE IL RIDICOLO
Mons. Delpini, vescovo di Milano, la stessa cattedra di Sant'Ambrogio che faceva inginocchiare gli imperatori davanti ad essa, scrive, nelle indicazioni pastorali in applicazione dell'ultimo decreto covid, testuale:
-1 metro di distanza tra gli sposi durante la celebrazione del matrimonio -
Chissà se la medesima raccomandazione verrà data per la inevitabile "consumazione"..... ?!!!