
FRAGMENTA di Claudio Gazzoli ------- «….Di fronte a tanta vergogna un solo rimedio penso ci possa essere, che i capaci e gli onesti scendano alla tutela dello Stato e delle sue leggi» Cicerone, processo contro Verre. -------- Stiamo svendendo il nostro paese alle potenze del male, alleate di traditori maldestri e tracotanti, in una utopia senza Dio, sotto il patrocinio del principe delle tenebre. Possiamo fare da soli, in un nuovo Rinascimento, con DIO AL CENTRO.
giovedì 23 febbraio 2023
UN MONDO DEFORME
domenica 12 febbraio 2023
I COMUNISTI
LE API SONO MEGLIO DI NOI
Parlavo stamattina con un contadino ultraottantenne; mi diceva che aveva trenta famiglie di api e ora gliene rimangono due. Le api riconoscono i fiori di piante OGM come i girasoli e non vogliono succhiarne il nettare. Quelle poche che lo succhiano muoiono. Inoltre sono disorientate e non riescono a ritornare all’alveare, secondo lui a causa delle onde generate dalle antenne dei telefonini… credo che abbia ragione. Se non ci saranno più le api finirà, ma già sta finendo, la natura così come Dio l’ha creata. Ecco, questo è il mondo che ci hanno regalato quegli stessi che ora impongono la “transizione ecologica” e che vorrebbero farci mangiare focacce fatte con farina di insetti.
L'UOMO CHE FA A MENO DI DIO
sabato 21 gennaio 2023
DEMOCRAZIA
martedì 10 gennaio 2023
LA CHIESA CAPOVOLTA
domenica 18 dicembre 2022
IL TABÙ DELLA VERITÀ
Da qualche tempo ho deciso di non entrare nei ristoranti dove tengono la televisione accesa, ma qualche giorno fa’ non ho potuto farne a meno perché avrei messo in difficoltà alcune persone che erano con me. Così mi è toccato sorbirmi 10 minuti di telegiornale, altrettanti di pubblicità e poi alcuni video di cantanti che pensavo ormai morti e sepolti. Sì, ma che tristezza vedere che non hanno il minimo pudore a fare espressioni, movenze che pure quando erano nel fiore dell’età apparivano patetiche. Però ho potuto sapere che c’è in corso un campionato mondiale di calcio di cui ignoravo pure dove si svolgesse e, quando ho pensato “ma che c’entra!” ho considerato che lì scorrono fiumi di dollari per un “gioco” nel quale mi dicono che un calciatore francese guadagna 100 milioni di euro all’anno e solo per saper dare quattro calci ad una palla di plastica. Un buon motivo per starne alla larga… Dopo l’iniziale sbigottimento in cui mi sono sentito osservato come un Neanderthal con la pelle d’orso e la clava, «come non lo sapevi ?!!... », «no, non lo sapevo», «ma allora non guardi la televisione e non leggi i giornali !», «ehhm, no, non guardo la televisione e non leggo i giornali», «mai seguito il calcio in vita tua ?!», «certo, ho scelto persino di fare l’università nella città della mia squadra del cuore...», «ma allora ?»…. non me la sono sentita di proseguire anche perché non avrebbero capito, ma mi è venuto in mente Qoelet: “un tempo per demolire e un tempo per costruire” e Sant’Agostino: “solo le pietre e gli imbecilli non cambiano mai”.
Ho cercato di non guardarla ma non ho potuto non ascoltarla perché il volume era molto alto e non potevo neanche fare come in chiesa, quando non voglio sentire l’omelia, dove ho imparato a tapparmi gli orecchi e a fare piccole pressioni con le mani per sovrastare gli altoparlanti. Ho provato ad estraniarmi dalle solite discussioni sul calcio, diventato ormai il collante della comunicazione tra persone che, altrimenti, non avrebbero niente da dirsi. Altro che la “seconda navigazione” auspicata da Platone, qui il vento della trivialità soffia costantemente sulle vele spiegate della nave di questa crociera verso il nulla. Ho pensato, ascoltando le parole e alcune immagini della pubblicità e delle canzoni, quale sconfinato oceano ha attraversato l’uomo da quando ero bambino. Il mio era il mondo delle inibizioni, dei tabù, del peccato e tutto ciò aveva un senso se, come sostiene lo stesso Claude Levi Strauss, uno dei padri della moderna antropologia, è grazie ai tabù, in particolare quello dell’incesto, che l’uomo è passato dal “puro stato di natura” alla società umana. Ora tutti i tabù sono stati cancellati, anzi, sono diventati il loro esatto contrario, le licenze, le trasgressioni sulle quali è fondata la nostra epoca, la cultura e persino l’economia. Ma è proprio così? In fondo l’uomo dei tabù non può fare a meno, proprio perché hanno costituito la molla che lo ha affrancato dallo stato animalesco; se vogliamo, per noi credenti, la leva con la quale è risalito dallo stato post Peccato Originale alle prime società organizzate, il riparo subito cercato da Adamo ed Eva per coprirsi le parti nude, diventate subito imbarazzanti. Non è difficile individuare, per chi ha conservato un barlume di consapevolezza, in questi ultimi tre anni, questo nuovo, gigantesco, innominabile tabù, che consiste nel veto assoluto sul discutere di quello che loro chiamano “vaccino” e di tutte le sue implicazioni sanitarie, politiche, morali, religiose.
Ora, nella società che ha liquidato tutti i tabù originari, emerge enorme, spaventoso, vischioso, contagioso, regressivo, annientatore, soggiogante, ipnotizzate, demoniaco, il tabù della verità.
giovedì 17 novembre 2022
Lettera al vescovo di Novara in merito alla sua disposizione di eliminare le celebrazioni in rito tradizionale di Domodossola e Vocogno.
A sua Eccellenza Reverendissima,
Mons. Franco Giulio Brambilla,
Vescovo di Novara
Via Puccini, 11, 28100 Novara.
Claudio Gazzoli – Monterubbiano (FM)
sabato 12 novembre 2022
PULITI FUORI, SPORCHI DENTRO (LO SAPO' DE NA OTA)
venerdì 16 settembre 2022
ERA SEMPRE MEIO
giovedì 15 settembre 2022
PENSIERI LIBERI 5
lunedì 5 settembre 2022
QUANDO LA PEZZA È PEGGIO DEL BUCO
https://www.fermodiocesi.it/it/Archivio_Notizie_dalla_Diocesi/art/6519-comunicato-dell-arcivescovo/
sabato 3 settembre 2022
martedì 16 agosto 2022
DOVE LA CHIESA FIORISCE
La testimonianza di mia moglie Miria, pubblicata da Aldo Maria Valli il 16 luglio 2022.
Testimonianza / Ecco dove la
Chiesa fiorisce. E perché
di Miria Ciucci
venerdì 12 agosto 2022
LASCIATE STARE I SANTI
![]() |
Carducci, Boudelaire e Manzoni |
mercoledì 3 agosto 2022
LO ZELO TEMPESTIVO DEL VESCOVO DI FERMO
domenica 31 luglio 2022
LETTERA APERTA AL VESCOVO DI FERMO
Da un'intervista di CRONACHE FERMANE al vescovo di Fermo mons. Rocco Pennacchio sul "FESTIVAL TRANS-FEMMINISTA" di Monte Urano.
martedì 12 luglio 2022
IL PAPA CHE CI MERITIAMO
Pubblico un mio commento e relative repliche al post di Marco Tosatti che ha avuto il record di commenti, quasi tutti in linea con l'ipotesi che Benedetto XVI sia il vero papa e altre amenità di questo tenore. Il post riguarda la lettera di una suora che si definisce Suor Geltrude.
https://www.marcotosatti.com/2022/07/11/suor-gertrude-se-benedetto-davvero-fu-impedito-allora-il-conclave/
- ANDREA CIONCI
Fantastica, questa me la segno. Il papa persecutore che per contrasto ci riporta alla vera fede. Però è papa a tutti gli effetti. Vada sulla tomba di San Bernardo di Chiaravalle, e gli dica: “San Bernardo mio, ti sei sbattuto inutilmente contro antipapa Anacleto II e antipapa Vittore IV: erano veri papi che riconducevano per contrasto i cattolici alla vera fede”. Grazie grazie grazie.
- BERENICEGrazie Claudio. E’ paradossale ma è così.Il Signore sapeva che avevamo bisogno di una cura-urto per la nostra Fede tiepida, e ha permesso questa situazione aberrante per costringerci a cercare la Verità eterna che non soggiace al PANTA-REI, e risvegliare in noi la fiammella vacillante della Fede, spenta e mortificata dalle deviazioni di 60 anni di Dottrina annacquata e morale degradata.Colpe dei pastori, colpe del gregge: nessuno è immune, il Signore le misura, cura le ferite e va incontro a chi lo cerca, non a chi si crea idoli consolatori e vane chimere per riempire il suo silenzio, che ci mette a dura prova di fedeltà, come oro nel crogiolo, come servi che attendono il ritorno del Padrone coi “fianchi cinti e le lucerne accese”, qualunque cosa accada.Grazie per aver acutamente colto questa realtà soprannaturale dietro il tumulto scenografico e transeunte degli eventi in corso, epilogo drammatico della stagione ANTROPOCENTRICA della Chiesa, avviata dalla sventurata adesione allo SPIRITO DEL MONDO, che l’ha gettata nella caducità come tutte le cose del mondo.