lunedì 21 agosto 2023

LE CAMPANE NON PAGANO

 


I campanili delle nostre chiese sono stati eretti con l’unico scopo di diffondere il suono delle campane, da cui prendono il nome. Annunciavano le ore della liturgia dovuta a Dio, rammentando, con la loro elevazione, che l’unico fine della nostra vita è il Cielo. Ora servono a fare da sponda a miliardi di bit di matrice primariamente anti-cristica. Ma, si sa, le campane non pagano...







giovedì 17 agosto 2023

LA SAGRA SACRA

 




Sembra uno scioglilingua, un ossimoro, un'apparente contraddizione, perché il “sacro”, da “tutto quello che è dovuto a Dio”, è diventato “tutto quello che è dovuto all’uomo” e, in definitiva, al suo depravato suggeritore.
La Chiesa non ha più la forza, né la volontà, per far onorare aspetti, circostanze che riguardano quello che dovrebbe essere il suo principale, se non unico, privilegio, l’esercizio, la custodia del Sacro, in tutte le sue forme. Lo si è visto con la sottomissione prona, ma anche condiscendente, ai decreti governativi nella cosiddetta pandemia, arrivando addirittura a sospendere la Santa Messa il giorno della Pasqua di Nostro Signore. Questo avviene quando si accettano i soldi dello stato, 8 x 1000 e molto altro, come ho potuto constatare domenica mattina 6 agosto a Loreto dove si stavano eseguendo, in un palazzo apostolico di lato alla Basilica, i lavori di ristrutturazione. Così se gli organizzatori di una sagra decidono di utilizzare una chiesa come cucina per preparare la polenta, se il sacerdote non fa nulla di risolutivo per evitarlo, allora vuol dire che un piatto di banale polenta, di maialino con le patate o di salciccia sulla brage, hanno ormai surrogato la loro stessa forma prosaica per elevarsi a modelli di costume “sacrosanti” e irrinunciabili della religione che ha sostituito il culto dovuto a Dio.
Quando ero bambino, almeno ancora nei paesi delle mie parti, ogni festa popolare era una festa religiosa che prevedeva la parte liturgica e la parte festosa, ma quest’ultima non era mai disgiunta dalla prima. La banda musicale accompagnava la processione e poi teneva il concerto, i fuochi d’artificio chiudevano la festa e manifestavano un omaggio al Santo Patrono, mentre la chiesa restava aperta per tutta la sera per consentire ai fedeli di onorare le reliquie del Santo. L’unica eccezione, ma solo apparentemente, era il carnevale. Ma in effetti, almeno “in provincia”, anche il carnevale non era altro che il contraltare della festa religiosa, quasi che la trasgressione potesse rendere più consapevole il pentimento e la maschera al di sotto della quale si dissimulava il lato oscuro della nostra coscienza, più manifesta l’intenzione purificatrice della cenere dell’inizio di Quaresima.
La profanazione delle chiese non l’hanno iniziata loro. Una persona molto anziana del mio paese, molto tempo fa, mi disse che suo nonno gli raccontava una storia che aveva saputo, a sua volta, da suo nonno. Nel corso della Campagna d’Italia le truppe napoleoniche utilizzarono la chiesa di San Lorenzo, una grande chiesa ad unica navata, come una stalla per i cavalli. Il puzzo vi rimase per almeno cinquant’anni. Loro erano i rivoluzionari post-giacobini guidati dal massone Napoleone. Le profanazioni di oggi sono figlie delle profanazioni di allora.
Non dovremmo frequentare le sagre, nessuna sagra, perché derivano dall’estromissione di Dio, di cui ci faremmo complici. Hanno semplicemente sostituito il vitello d’oro con una moltitudine di modelli di maiale di cui le salsicce sono solo la parte meno indigeribile.





giovedì 10 agosto 2023

X AGOSTO

 


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E tu, Cielo, dall’alto dei mondi

sereni, infinito, immortale,

oh!, d’un pianto di stelle lo inondi

quest’atomo opaco del Male!



G. Pascoli, X Agosto



















lunedì 7 agosto 2023

TERZO COMANDAMENTO: RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE


 

Ieri mattina, domenica 6 agosto, ci siamo recati, mia moglie ed io, a Loreto per la messa delle 8.30. Siamo stati fortunati, perché abbiamo potuto parcheggiare nell’unico posto disponibile dell’unico parcheggio non a pagamento e non riservato, a distanza notevole dalla basilica. Ma camminare fa bene e poi si sale ed è un ottimo esercizio di penitenza. Arrivati sotto alla piazza, sul lato sud, abbiamo cominciato ad ascoltare i rumori dei lavori di ristrutturazione del Palazzo Illirico, una grande struttura sul lato destro della Basilica denominata anche Casa del Pellegrino, di proprietà della Delegazione Pontificia di Loreto, come si evince dal verbale della 1^ seduta pubblica telematica della commissione giudicatrice, scaricabile da internet. Dal cartello dei lavori, non si deduce in modo così esplicito chi sia il proprietario e perché il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti risulti il committente e la stazione appaltante dei lavori. Non voglio addentrarmi in questo labirinto ingarbugliato, tipico dei percorsi che prendono quelli che, in definitiva, sono i nostri soldi in questo sventurato paese, ma sarebbe interessante da approfondire perché vi si troverebbe certamente la causa prima di quanto sto per dire e di molto, molto altro...
Arrivati di fronte alla basilica e davanti alla facciata del palazzo, si viene accolti dai rumori di un martello pneumatico proveniente dall’interno dell’edificio in ristrutturazione. Fin qui nulla di male ovviamente, se non fosse che è domenica mattina e viene spontaneo pensare al Terzo Comandamento. Dopo la messa mi sono recato dal frate responsabile della Basilica per chiedere spiegazioni in merito e lui mi ha detto che avrei dovuto parlare con il vescovo. No, non sono andato a parlare con il vescovo Mons. Fabio Dal Cin, primo perché non sarebbe stato facile, secondo perché ho pensato “ma chi sono io per potermi permettere l’impudenza di ricordare al vescovo di Loreto i Comandamenti di Dio ?”. Ma non dicevano, quelli del cosiddetto Risorgimento, “Libera Chiesa in Libero Stato ?”. Di sicuro la Padrona di Casa non gradisce, ma loro hanno un unico padrone.
Claudio Gazzoli


Dal messaggio della Madonna ai Bambini di La Salette:
« "Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e voi non lo volete riconoscere": è questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio [...] se il raccolto si guasta è colpa vostra. Ve lo mostrai l'anno scorso con le patate, ma voi non l'avete considerato. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio. Continueranno a marcire e quest'anno, a Natale, non ce ne saranno più. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa, i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti da tremito e morranno...Se questa gente si convertirà, allora, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi. Dite la vostra preghiera, figli miei? Bisogna dirla bene, mattino e sera [...] d'estate a Messa vanno solo alcune donne anziane. Gli altri lavorano di domenica, tutta l'estate. D'inverno, quando non sanno che cosa fare, vanno a Messa solo per burlarsi della religione...".»





domenica 30 luglio 2023

APOSTASIA

 

Il Vangelo di oggi, che “separa i cattivi dai buoni”, separa anche la parte cattiva dalla parte buona della Chiesa. Anzi, la parte cattiva non è più la Chiesa di Nostro Signore ma un’altra religione affiliata ai poteri demoniaci del mondo, ai padroni di tesori e di perle che, come gli idoli, “hanno occhi ma non vedono, hanno orecchi ma non odono, hanno naso ma non odorano”. In un’atmosfera sventagliata, amplificata e led-illuminata, trasandata e discinta, qualcosa di “sacro” lo si può solo immaginare, magari con l’aiuto di un’opera concepita quando la Chiesa era la Vera Chiesa, come la bellissima pala d’altare della Incoronazione di Maria di Vincenzo Pagani, immaginando di essere lì quando la Messa era la Vera Messa, la luce era quella filtrata dai finestroni, la voce proveniva da chi la pronunciava, il sacerdote era davvero l’Alter Christus, la chiesa era affollata, l’organo accompagnava il canto, quello vero, l’incenso ne riempiva l’aria e ne disegnava la luce e Dio ne era soavemente appagato.

Tutte le volte che ho dovuto ascoltare il commento a questo Vangelo, negli ultimi anni, compreso quello del papa all’Angelus del 26 luglio 2020 (che non ho ascoltato ma letto sulla rete), mai una volta è stata richiamata e commentata la seconda parte, che spiega la prima, il senso vero e, in definitiva, la ragione della Rivelazione di Nostro Signore e della stessa esistenza della Sua Chiesa: “Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti”. Queste parole affilate come la spada di un legionario, risolutive, chiare come il sole, sono agli antipodi del percorso neo-protestante della Chiesa di oggi, pertanto fanno finta di nulla e, disciplinati, affiliati, ubbidienti ci parlano amenamente di tesori e di perle senza il minimo accenno a quello che dobbiamo fare per guadagnarceli. Proni come il frate francescano davanti alla pachamama, sicuri di sé, sono convinti che non dovranno rispondere a nessuno, se non al mondo di cui hanno una mortale paura.





lunedì 3 luglio 2023

UTOPIA

Dieci provvedimenti urgenti che il prossimo papa, se sarà un papa normale, come lo è stato, ad esempio, papa Sisto V, dovrebbe prendere, per far ritornare la Chiesa ad essere Chiesa Cattolica Romana, sale della terra come l’ha voluta Nostro Signore e recuperare la moltitudine di pecore disperse nel bosco cupo e rovinoso dove la sua copia degenere le ha volute portare:

1. Lo stesso giorno dell’elezione, la SOPPRESSIONE sic et simpliciter, con effetto immediato, dell’Ordine dei Gesuiti.

2. Dichiarare NULLO il pontificato di Bergoglio e tutti i provvedimenti, le encicliche, i documenti, le elezioni vescovili e cardinalizie, le nomine ai dicasteri, alle congregazioni e a tutte le cariche della Curia Romana.

3. Dichiarare nullo il Concilio Vaticano Secondo.

4. Togliere il commissariamento agli Ordini Religiosi commissariati da Bergoglio e commissariare tutti gli altri.

5. Eleggere a vescovi i religiosi “perseguitati” ideologicamente da Bergoglio.

6. Sopprimere TUTTE le Conferenze Episcopali, tutti i Sinodi, tutte le associazioni non canoniche, tutti i seminari modernisti, mandando a casa i docenti, quasi tutti, rapiti dal protestantesimo.

7. Abrogare la “messa novus ordo” e ripristinare la Santa Messa Apostolica Romana come Unica Messa della Chiesa, nello stretto intervallo di tempo necessario per istruire i sacerdoti.

8. Ritornare, in tutte le sacre funzioni, alla Liturgia precedente al disastro post-conciliare, reintegrando anche i riti precedenti a papa Pio XII.

9. Ripristinare IL GIURAMENTO ANTIMODERNISTA di San Pio X per tutti i religiosi consacrati, pena la riduzione allo stato laicale.

10. Riorganizzare gli uffici tecnico-amministrativi delle curie vescovili ritornando ad una gestione oculata dei pochi beni rimasti alla Chiesa, nel rispetto assoluto delle volontà degli originari donatori.


P.S.
ci sarebbe un undicesimo provvedimento, ma non meno urgente:
11.  togliere l'approvazione ecclesiastica a TUTTI i movimenti.






domenica 2 luglio 2023

SALTARECCIO

 


Ci andavo da bambino a piedi, percorrendo tre chilometri di strada di campagna da Lapedona, quella con l’erba al centro e la terra battuta sui lati. Era già in stato di abbandono ma, anche per questo, costituiva un richiamo misterioso fatto di silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli, l'evocazione di un passato che immaginavo non compiuto. Sorge su una piccola collina dove, sul lato nord, vi è ancora un bosco di piante di alloro secolari. Era stato un piccolo eremo costruito nel medioevo su un antico santuario pagano. Vi erano stati i monaci e poi i francescani. Ora mi dicono che verrà acquistato da stranieri, quelli con gli euri. Continuiamo a farci del male. Stanno acquistando tutto il nostro passato per farci il nulla assoluto, per azzerarci, ma quel passato non ha mai fine perché scolpito nel granito del lavoro, della preghiera, del rapporto con Dio, mentre questo presente sciatto e desolato passerà come un alito di vento.







venerdì 9 giugno 2023

LA TELEVISIO'

 


la menzogna è la nostra arma più efficace” Lenin.

La maggior parte delle persone che conosco, meritano questo sfacelo, anche perché ne sono completamente inconsapevoli e la inconsapevolezza su temi che riguardano il nostro essere uomini, come lo siamo stati per migliaia di generazioni, è una colpa. A parte la paura della guerra, della “pandemia”, del “riscaldamento globale”, loro pensano di vivere nel migliore dei mondi possibili in quanto, evidentemente, conoscono solo questo, anche per la pianificata opera devastatrice della Storia. Avendo totalmente dimenticato il passato e non avendo alcuna percezione del futuro che ci aspetta, vivono in un eterno presente apparentemente esuberante e invece fosco e triviale, accettando tutto quello che gli concedono coloro a cui hanno affidato i propri giudizi e che pensano per loro. Le costanti della comunicazione sono intrise di “la televisió, lo magnà, lu pallò…”.,

Il livello delle relazioni ha raggiunto abissi oceanici non per un fatto “intellettuale”, ma per un fatto “culturale”.

Le persone che hanno studiato e che svolgono un’attività intellettualmente “elevata” hanno usato male la propria intelligenza, perché l’intelligenza non è saper risolvere nel minor tempo possibile gli innumerevoli test tanto di moda oggi, ma la capacità di saper discernere il vero dal falso e, per questo, servono a poco gli studi. Sono circondato, nel mio lavoro, da “sapientoni” ignoranti che non riescono a guardare oltre il fondo angusto e buio della grotta, senza un barlume di “luce” che rischiari i loro pensieri.

Se non hai capito che ti hanno raggirato con i cosiddetti vaccini perché hai creduto soltanto nella “scienza”, allora hai usato male la tua intelligenza. Se non hai capito che quello non è l’impero del bene ma esattamente il suo opposto, allora hai usato male la tua intelligenza. Se non hai capito che una correlazione statistica in assenza di una relazione fisica non vuol dire proprio niente e che ci stanno clamorosamente raggirando con il “riscaldamento globale”, l’efficacia dei cosiddetti vaccini, la “transizione ecologica”, il "transumanesimo", allora stai impiegando male la tua intelligenza. Se non hai capito che ti hanno estasiato e manovrato con la tecnologia, ora digitale, nella quale ti sai muovere come tuo elemento primordiale, per sopprimere la tua più intima umanità, allora hai usato male la tua intelligenza. Se non hai capito che, facendoti sembrare unico, stanno mutando la tua intelligenza in “intelligenza artificiale” per programmarti come infinitesimo nodo di una rete immensa che solo “loro” gestiscono, allora hai usato male la tua intelligenza. Se non hai capito che tutte queste “cose nuove” che ci circondano sono figlie di una sospensione locale delle Leggi Universali e quindi da usare e poi gettare via senza adorarle come nuovi Dei, allora hai usato male la tua intelligenza. Se non hai capito che tutte le “cose nuove” che riguardano la nostra naturale biologia sono frutto della violazione del principio della vita che Dio ha disposto, allora hai usato male la tua intelligenza. E tu, fine esegeta, devoto osservante, che non hai mai alzato lo sguardo per guardarti intorno mentre demolivano la Chiesa, che a testa bassa condividi tutte le più evidenti stravaganze, le più impudenti ignominie senza che l’ombra di un legittimo dubbio abbia sfiorato il tuo cervello, hai usato male la tua intelligenza.

Non ho mai dato al termine “cultura” un valore intellettuale, quella che, per intenderci, si acquisisce con lo studio. No, la cultura per me è l’insieme delle nozioni acquisite soprattutto per l’esperienza trasmessa che, rielaborate dal proprio giudizio fondato sulla legge di Dio, assume il carattere della saggezza, parola ormai desueta come tante altre, ma che già Aristotele definiva come il saper discernere ciò che è bene e ciò che è male. Ho conosciuto persone di grande “cultura” che sapevano a malapena scrivere. Tutto questo lo abbiamo irrimediabilmente perduto perché è venuta a mancare questa “trasmissione”, sopraffatta dalla cultura di massa, menzognera, pilotata con gli strumenti, televisione in primis, che il diavolo scatenato ha messo a disposizione dei suoi affiliati.

La scorsa settimana un’impiegata di un’azienda, in una stanza dove si era formata, durante la pausa pranzo, una discussione sui costi delle bollette, meravigliata dalla mia bolletta così bassa, mi chiede:     e la televisió ? ” “no, io non ce l’ho la televisione”, “non ciaai laaa televisióooo…. ?, e che facete la sera?,  ma come se fa’ a cambà senza la televisió ?”


Dedicato ai miei colleghi e ai miei ex "amici", ma non solo......









domenica 28 maggio 2023

PERLE DI SAGGEZZA

 


Felice è un vecchio contadino, “l’ultimo contadino” come lui si definisce. Mi racconta storie di un mondo lontano, anche se per me non lo è poi tanto, visto che ho avuto la fortuna di sfiorarlo, prima del ciclone seducente e devastatore della “modernità”.
Mi racconta che suo padre aveva conosciuto un anziano contadino, che la domenica andava a messa a Moregnano, percorrendo un sentiero di tre chilometri che scendeva nel fosso e poi risaliva per raggiungere la chiesa nel centro di questo piccolo castello. Ritornando a casa e ripassando nel fosso si caricava a spalla le pietre che gli servivano per la fondazione di una casetta che voleva costruire:
Tu voi mettee quillu sacrificiu de jii a la messa... invece òggni tutti è voni, a rrivà loco vandi co la machina…”.

(Tu vuoi mettere quel sacrificio di andare alla messa... invece oggi tutti sono buoni ad arrivare davanti alla chiesa con l'auto)







LA MESSA LAICA


L’arrivo trafelato del “capoccia della squadra di animazione" che, senza alcun gesto di riverenza, corre verso l’altare, e uno pensa “chissà cosa sarà successo”… forse senza di lui la messa non poteva cominciare.
La sciatteria delle Letture con il solito avvicendamento (perché bisogna accontentare tutti…), con la tipa capelli bicolore rosso fuoco su una base bianco latte, giacca colore “Barbarella”, scarpette che richiamano i capelli. Bohh, forse sarà la nuova “cotta” prevista per le signore ?
La raccolta delle offerte con i ridicoli inchini “bramitici” nei passaggi davanti all’altare.
La musica di sottofondo alla consacrazione, un violino stonato, molto stonato, suonato da un bambino che suona “piva, piva l’oli d’oliva”, antica filastrocca lombarda, che veniva suonata dai venditori di olio nel periodo natalizio. La prossima volta magari toccherà a Fra Martino Campanaro...
La distribuzione frettolosa della Santa Eucarestia da parte dei Ministri Straordinari. Sembra di stare alla festa di compleanno del più bel gatto del quartiere.

La Liturgia, quella vera, non può subire sconvolgimenti, semmai può avere aggiustamenti ma sempre sulla linea di tendenza che lo Spirito Santo governa. La Vera Liturgia è Forma della Sostanza più sublime che ci sia stata donata, ne supporta degnamente il compimento nella sospensione del nostro tempo, dono che anticipa il passaggio alla dimensione “senza tempo” di Dio. Ogni suo gesto, parola, musica, apparato, paramento, deve essere come Dio li ha voluti e come lo Spirito Santo li ha perfezionati a partire dalle innumerevoli indicazioni date alle guide del popolo fin dai tempi dell’Esodo. Non deve essere come li vuole l’uomo di ogni tempo e soprattutto come li vuole l’uomo confuso e disorientato di oggi.
La parodia della Vera Liturgia a cui ci tocca assistere non ha nulla di Sacro.


P.S.
Ovvio che uno può vestire e acconciarsi come gli pare ma non per fare il servizio durante la Messa.
Certo che i bambini vanno "capiti, aiutati, valorizzati, coccolati, accontentati, giustificati"..... soprattutto per compiacere i loro genitori… ma che c’azzecca con il decoro, il rispetto, il silenzio della Consacrazione ?







L'UOMO MODERNO

 

L’uomo moderno, docile esecutore inconsapevole dei precetti della più potente organizzazione criminale della storia, che nessun potere centrale è riuscito mai a debellare, anche perché essa stessa amalgama di quel potere, con l’illusione di crearsi un paradiso in terra, con la vanagloria di farsi lui stesso come Dio, sta preparando irreparabilmente la sua discesa all’Inferno, quello vero, di cui questo, camuffato da paradiso, è solo una effimera parvenza.






ALLARGA LO SPAZIO DELLA TUA TENDA

 

Prendo spunto dall’intervista che Aldo Maria Valli ha fatto a don Davide Pagliarani, superiore della Fraternità San Pio X. Non voglio parlare della Fraternità, dico solo che “non mi interessa”.
Allarga lo spazio della tua tenda” è un documento di lavoro elaborato per la riflessione dei vescovi nella tappa continentale del cammino sinodale, cioè per i vescovi riuniti a livello dei rispettivi continenti, pubblicato nell’ottobre 2022 dal Segretariato Generale per il Sinodo. Ci sono due passaggi, citati da Pagliarani, che descrivono in modo fumoso ma manifesto, addirittura spassoso ma tragico, dove questi qua vogliono andare a parare, che poi è la fase finale del progetto di dissoluzione della Chiesa di Nostro Signore:
«È importante costruire un modello istituzionale sinodale come paradigma ecclesiale di destrutturazione del potere piramidale che privilegia le gestioni unipersonali. L’unica autorità legittima nella Chiesa deve essere quella dell’amore e del servizio, seguendo l’esempio del Signore ».
«Il mondo ha bisogno di una “Chiesa in uscita”, che rifiuta la divisione tra credenti e non credenti, che rivolge lo sguardo all’umanità e le offre, più che una dottrina o una strategia, un’esperienza di salvezza, un “traboccamento del dono” che risponda al grido dell’umanità e della natura ».
Senti, senti.... chi ha la faccia.... di parlare di "gestioni unipersonali"..... Non sono "fuori di testa", di più... Vorrei chiedere la cortesia, a chi c’ha capito tutto, de facce capì pure a noiatri.









sabato 13 maggio 2023

L'ARTE DEL PRESIEDERE

 


Sono certo di fare cosa molto gradita ai lettori di questo piccolo blog, annunciando una delle tante iniziative "encomiabili" della nostra diocesi di Fermo, in collaborazione con la “CEI”. Occorre dire che di questa "arte" ne sentivamo proprio la mancanza, perché le “assemblee” domenicali in effetti avrebbero bisogno di un’animazione più festosa, una partecipazione più coinvolgente. Colpa dei seminari, dove non si dà abbastanza spazio alle discipline legate allo spettacolo, all’organizzazione di eventi, non si formano in modo adeguato, al passo coi tempi, sacerdoti esperti in “party planner”. Noi fedeli frastornati e annoiati ringraziamo commossi.




P.S.
braccia strappate all'agricoltura... le "dinamiche rituali"... la "proposta di lavoratori" potrebbe infatti essere quella de faie corcia' le maniche e mannalli tutti quanti a mmucnhià le cove iò li cambi....











martedì 18 aprile 2023

DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

 



Una medaglia rovente e beffarda come le monete gettate dal Marchese del Grillo ai seccatori sotto il suo balcone, che rappresentano in modo tragicomico tutti quelli che ci hanno creduto, ustionandosi le mani. Il PD ha un’origine lontana, come la democrazia moderna nata sotto gli auspici delle due grandi rivoluzioni quella francese e quella americana guidate dai Fratelli Massoni. Un partito dove, come era previsto, è confluita tutta l’ala “sinistra” maggioritaria della Democrazia Cristiana, partito che, originato dal quello fondato, guarda caso, da un prete modernista, ha perseguito il disegno di traghettare, in modo solo apparentemente non rivoluzionario, questo sventurato paese verso il comunismo o la sua programmata metamorfosi. Tutto è andato come stabilito: Mani Pulite, la cancellazione dei due partiti di governo e la strada libera per la nascita del partito democratico.
Fratelli D’Italia, un nome un programma, appunto quello della fratellanza degli eletti, nato (può sembrare paradossale ma non lo è…) per far dimenticare le sue stesse origini.
Non due anime distinte della medesima concezione filosofico-politica, ma un’unica anima solo esteriormente dissociata dello stesso perverso sodalizio, partorito (questo sfortunatamente non abortito) allo scopo di portare a compimento la disintegrazione sociale e la cancellazione genetica e culturale di questo paese. Giorgio Almirante si rivolta nella tomba.

P.S.
Non è necessario che Lei faccia, magari una volta tanto, qualcosa di “destra”, sia perché nella “società sinistra” che abbiamo modellato questo non ha più alcun valore, sia perché le tecniche di assoggettamento che abbiamo adottato, soprattutto le ultime basate sulla “paura di morire”, hanno avuto grande successo; pensi che siamo persino riusciti a far accettare per bene tutto quello che è male e a far percepire per male molto di quello che è bene. Solo uno su mille resiste, ma per loro abbiamo già pronti altri metodi che non passano per il cervello.






domenica 16 aprile 2023

IL PIANISTA HA LASCIATO LA NAVE

Villa San Giuseppe - Torino.
Il Pianista ha lasciato la nave, l'hanno sventrata, demolita, rottamata, così come hanno fatto con i nostri ricordi e con le nostre anime, ma le nostre anime non si fanno "rottamare"....
Per me raffigura uno dei "segni" della FINE DELLA STORIA.
Claudio Gazzoli








mercoledì 12 aprile 2023

PREGHIERA PER LA CHIESA IN TEMPO DI APOSTASIA

 

Preghiera per la Chiesa in tempo di apostasia

(di un sacerdote ignoto)

SIGNORE GESU’, Maestro e Pastore delle nostre anime, abbi pietà di noi e della Tua Santa Chiesa: Tu l’hai costituita come sale della terra, luce del mondo e lievito dei popoli; e l’hai affidata a Simon Pietro e ai suoi legittimi Successori.

Ma essa sembra aver perduto il sapore, lo splendore e l’efficacia: non solo per lo smarrimento di molti suoi figli, ma anche per il tradimento di tanti suoi Pastori, al punto che – ormai – confusione e apostasia avvolgono ogni cosa.

Minacciati da una simile tempesta, ti preghiamo, o Signore, con viva fede: confondi e smaschera tutti quei lupi vestiti da agnello, che disperdono il Tuo gregge; abbrevia il tempo della grande tribolazione in cui siamo entrati; alleggerisci il peso della forte purificazione che ci meritiamo; e piega a Te – con l’onnipotenza della Tua grazia – le nostre menti orgogliose, le nostre volontà ribelli e i nostri cuori induriti.

Te lo chiediamo per i meriti infiniti della tua passione, morte e risurrezione, unica causa della nostra salvezza nel tempo e nell’eternità; per le virtù speciali della Tua Santissima Madre, che è anche Madre nostra, Immacolata e Addolorata; e per il coraggio eroico di tanti Tuoi Santi, che hanno testimoniato lo splendore della Verità anche in mezzo a dure persecuzioni, provenienti sia dal basso che dall’alto.

Sorgi, Signore, perché nuovi cinghiali stanno devastando la Tua Vigna.

Sorgi e disperdi i Tuoi nemici. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. 






domenica 2 aprile 2023

I SANTI DIMENTICATI DALLA CHIESA


La Chiesa non parla più del trascendente, si identifica nelle cose del mondo, passeggere rispetto al progetto di Dio, come se non ci fosse una vita oltre la morte, come se fossimo costretti a giocarci tutto quaggiù. Si rotola nel campo dei porci, nelle corruzioni più rivoltanti dei corpi elette a modello, senza pensare minimamente di ritornare al Padre. Ma Gesù l’ha istituita proprio per parlare, all’uomo di ogni tempo, della vita eterna, per istruirlo e prepararlo a fargliela guadagnare. Ormai non c’è un ambito in cui questo non appaia, a volte in modo sconcertante, come nella Santa Messa, dove la vita eterna è del tutto svanita avendo emarginato “il Sacro”, nell'orientamento, nella forma deturpata, nelle letture oltraggiate, nelle vesti trasandate, nei gesti empi, nei canti indecorosi, nella sistematica profanazione delle Sacre Specie, nella sciatteria da balera di borgata. La Chiesa non parla più dei Santi, eppure basterebbe leggere, al posto delle interminabili, improbabili e ideologiche omelie domenicali, una pagina di qualche santo, per esempio Santa Teresa d’Avila:
Tutto ciò che vedo con gli occhi del corpo mi appare sogno e finzione; non desidero se non quello che ormai ho visto con gli occhi dell'anima e, sentendomene ancora lontana, questo, per me, equivale a morire”. Santa Teresa D’Avila “Libro della mia vita”.
Ecco, la Chiesa dovrebbe guidarci a vedere, esclusivamente, con gli occhi dell’anima. Invece è pervasa dei corpi fugaci e putrescibili.