LA NOTTE DELLA CHIESA
Il Corriere
della Sera presenta il cardinale Sarah come “Il porporato africano, punto di
riferimento dei conservatori”:
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/19_ottobre_07/sarah-chi-contro-papa-fuori-chiesa-1ca6f43e-e912-11e9-a351-0f862d63c352.shtml
Il fatto che il maggiore quotidiano nazionale usi categorie politiche di classificazione non meraviglia, ma la medesima tecnica di mistificazione viene usata nella comunicazione della Chiesa.
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/19_ottobre_07/sarah-chi-contro-papa-fuori-chiesa-1ca6f43e-e912-11e9-a351-0f862d63c352.shtml
Il fatto che il maggiore quotidiano nazionale usi categorie politiche di classificazione non meraviglia, ma la medesima tecnica di mistificazione viene usata nella comunicazione della Chiesa.
Sono molti gli
aspetti bizzarri, alcuni anche molto scontati, di questa intervista ma vale la
pena di esaminarne solo alcuni perché molto significativi della situazione
drammatica della Chiesa di oggi.
Colpisce
soprattutto questa frase: “… Chi è
contro il Papa è ipso facto fuori
dalla Chiesa. La Provvidenza ci vede benissimo, sa?..”.
“… la Provvidenza ci vede benissimo, sa…”. Ma
quale provvidenza, quella che si fa chiamare anche “mafia di San Gallo..” ?. Ovvio
che la Provvidenza ci mette del suo, come strumento dello Spirito Santo. Ma poi
gli uomini possono fare scelte diverse….
Personalmente
non sono “contro il papa”. Non potrei esser contro un vecchio di 83 anni che
non conosco neanche personalmente.
Sono contro le
sue dichiarazioni, azioni, decisioni contrarie alla Dottrina e alla Tradizione
della Chiesa Cattolica Romana.
Sono contro la
prassi di stravolgere la Sacra Scrittura per proclamare argomenti di natura
politico/ideologica.
Sono contro la diavoleria
di dichiarare che “Dio è padre di tutte le confessioni”.
Sono contro la bestemmia di
considerare Maria “una come tutte le altre”.
Sono contro il proposito
satanico di rinunciare alla tradizione della Chiesa Cattolica.
Sono contro l’ecumenismo
unilaterale e distruttivo.
Sono contro i sistematici
tentativi di delegittimare la famiglia.
Sono contro la
rivisitazione buonista dei Novissimi.
Sono contro la
riabilitazione fanatica di Lutero e degli abortisti nostrani.
Sono contro l’empia pratica
della desacralizzazione.
Sono contro la profanazione
sistematica dell’Eucarestia, a cominciare dal rifiuto di inginocchiarsi.
Lei, eminenza, usa una tecnica retorica molto antica,
ma noi CATTOLICI NORMALI non ci caschiamo. Quella di rivoltare la realtà accusando
gli altri dei medesimi argomenti di cui è saturo il pontefice regnante,
facendolo passare per pura vittima di fantomatici “borghesi occidentali”... che
pure ci saranno ma ciò porta all’esterno della Chiesa o all'esterno del gruppo di comando, cause che operano, ormai
da anni, al centro di essa.
Quando
dice: «La
verità è che coloro che mi oppongono al Santo Padre non possono presentare una
sola mia parola, una sola mia frase o una sola mia attitudine a sostegno delle
loro affermazioni assurde, direi diaboliche. Il Diavolo divide, oppone la
gente, l’una contro le altre… » lei stesso fa una “affermazione
assurda” perché tutto quello che lei espone, di cui peraltro siamo convinti
tutti, quale “cancro” della Chiesa di oggi, la mette implicitamente, ma molto
chiaramente, in contrapposizione con i concetti, le convinzioni più
volte espresse, i provvedimenti, i messaggi, la prassi di colui che vuole,
ostinatamente ed improbabilmente difendere.
Certo che
il “diavolo divide…” ma questa divisione vi è già. Uno scisma non dichiarato o,
per usare l’espressione di Padre Thomas Weinandy, “uno scisma papale interno”,
non costituisce esso stesso divisione ?
Ora siamo
arrivati ad inventare una fantomatica “congiura” esterna per giustificare le
colossali magagne interne. Proprio come in tutti i regimi fallimentari della
storia. Ma come potrebbe, tale complotto, avere la forza di far nominare più di
200 partecipanti al sinodo, quasi tutti di area progressista ? Come potrebbe
nominare nuovi cardinali, tutti di provenienza ultra-modernista, pro “lgbt”,
pro immigrazione selvaggia, pro “dialogo”, ma sarebbe meglio chiamarla
sottomissione, interreligioso ? Come potrebbe convocare i massimi esponenti ad
una cerimonia dal sapore evidentemente satanico ?
Spostare
argomenti interni distruttivi all’esterno, in modo così evidente, è pura
ipocrisia. Qualcosa di analogo e diabolico è avvenuto qualche giorno fa,
all’interno dei giardini vaticani. L’uso di oggetti, convertiti in simboli, al di fuori del contesto, supera l’aspetto meramente antropologico o divinatorio per assumere quello esclusivamente
esoterico e, perciò, demoniaco. Sono pratiche comuni nella massoneria. Quel rito,
avvenuto nel cuore della cristianità, presenziato da Bergoglio, con tutti i
successivi corollari, come la processione della canoa, assume la valenza di
rito iniziatico della nuova religione.
La sera di
sabato 5 ottobre, dopo aver partecipato, il pomeriggio, alla preghiera in
piazza Giovanni XIII e alla conferenza sull’inginocchiatoio nelle chiese con mons. Nicola Bux, ci siamo recati in piazza San Pietro, dove ho scattato
la foto pubblicata sopra. Da lontano, mentre ci si avvicina, da via della
Conciliazione, lo splendore delle luci offre un senso di accoglienza e di
magnificenza. Poi, sul delimitare delle prime barriere, si viene accolti dallo
stridio fastidioso e lugubre dei gabbiani, che non ti aspetti in quel luogo.
Enormi, come tacchini ingrassati a fare la raccolta differenziata e incuranti, danno un senso di cattivo presagio in contiguità con
quell’informe, oscuro, monumento esaltatorio dell’invasione programmata, messo
lì a presagire ed agognare la fine della nostra civiltà, dove, per fortuna,
hanno cominciato a depositare i loro omaggi ecologici. Ma questo non può
distogliere dall’ammirare, attoniti, una bellezza più volte contemplata ed ogni
volta nuova, sublime omaggio dell’uomo pio ed arrendevole verso il suo unico
Dio. Questa volta però qualcosa di diverso turba il nostro apparente
compiacimento. Il Palazzo Apostolico, quello che per secoli è stato la
residenza dei papi, la sede del governo della Chiesa è, a differenza di tutti
gli altri edifici, splendidamente illuminati, completamente al buio. Mentre
l’umidità della sera fa sembrare la piazza come la superficie riflettente del
mare, la Chiesa appare, oltre la metafora, come una grande nave senza
timoniere, senza governo, nel buio della notte romana.
Al di là
delle disquisizioni teologico/giuridiche, la percezione del semplice fedele
“consapevole” è di un percorso lento, ma costante, fatto di processi a tendenza
lentamente ma, inesorabilmente, deviante, di annunci eretici, di appuntamenti
ammaestrati e fasulli, verso il cambio
di religione o apostasia.
Pertanto,
eminenza, se un papa si mostra manifestamente eretico, pur con le nozioni da
Catechismo di base, dove solo chi non vuol vedere non vede, anche in virtù di
quanto previsto dal codice canonico, non si pone il papa stesso, IPSO FACTO,
fuori dalla Chiesa ?
P.S.
Eminenza cardinale Sarah, ce lo vuole spiegare, una volta per tutte, in modo comprensibile a noi comuni fedeli, in che cosa consisterebbe questa "continuità ermeneutica" tra papa Francesco e i papi che lo hanno preceduto, anche alla luce delle ultime affermazioni del dottor Eugenio Scalfari?
Su questo viaggio a Roma, Aldo Maria Valli ha pubblicato un racconto di padre Gabriele Rossi che era insieme a me e a mia moglie:
https://www.aldomariavalli.it/2019/10/14/diario-romano-il-rosario-in-piazza-e-quella-finestra-buia/
vedere anche:
https://www.marcotosatti.com/2019/10/09/scalfari-il-papa-pensa-che-gesu-non-sia-dio-urge-smentita/
https://www.aldomariavalli.it/2019/10/09/strano-dunque-vero-3/
UNA VOLTA SI PORTAVA IN PROCESSIONE LA MADONNA...
Modella brasiliana in... processione a Santa Maria in Tranpontina, in via Della Conciliazione, a pochi passi da San Pietro.
Che cosa devono ancora fare affinché TUTTI capiscano CHI SONO ???
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