venerdì 24 giugno 2022

LA VERA MESSA - 2







Concordo con quanti sostengono che il Motu Proprio Summorum Pontificum del 2007 di papa Benedetto XVI, assieme ai vari Indulti che lo hanno preceduto, sia stata una pezza assolutamente insufficiente a colmare la voragine provocata dalla adozione della nuova messa da parte di papa Paolo VI, predisposta da una commissione di cui facevano parte almeno cinque teologi protestanti, capeggiata da mons. Annibale Bugnini in forte odore....... di massoneria. Promulgata allo scopo, neanche sottaciuto, di blandire i protestanti in vista di una ipotizzabile riunificazione. Infatti loro non si sono mossi di un dito dalle loro posizioni eretiche, mentre la Chiesa vi è progressivamente confluita nell’ecumenismo a senso unico.
Partecipo, qualche domenica, alla Vera Messa organizzata a Tolentino da parte della confraternita dei Sacconi, devo dire in modo impeccabile e con grande decoro; ma è come se facessi qualcosa di nascosto e non è il nascondimento della persecuzione ma quello dell’aspirazione, legittima per carità, di avere qualcosa che gli altri non hanno, qualcosa di individuale che non tocca l'appartenenza all'intera cristianità. Mi capita di sentirmi come un indiano in una riserva. Non intendo la mia personale gratificazione, imparagonabile a quella evanescente della messa-mensa. È come se cercassi il luogo giusto per non soffrire, per non correre il rischio di vanificare la mia partecipazione con continue critiche, un luogo per evitare di mettermi alla prova. Ho l’impressione che la inevitabile eccezionalità del contesto, e non parlo della messa in sé ma dell’evento, gli tolga quella naturalezza che lo rende unico. E non voglio neanche accennare alla “stranezza” delle persone che vi si incontrano, al clima a volte ai limiti del fanatismo, innaturale....proprio a confermare quello che dico.
Io credo, ma questo è testimoniato da varie rivelazioni, che Gesù ci va ugualmente nelle sacre specie, ma con riluttanza. Voglio dire che mentre nella Vera Messa tutto concorre alla “riproposizione incruenta del Sacrificio”, la liturgia in primis, i paramenti, il silenzio, il decoro, l’ornamento, le parole del messale, la forma della Lettura e del Vangelo che ne fanno prima di tutto preghiere altissime; nella messa-mensa molta parte del contorno, disadorno, desacralizzato, terreno, sembra invece indulgere al Sacrificio in modo cruento. E allora mi chiedo se non dovrei convertire la mia irritazione in sofferenza che partecipa alla contrarietà di Gesù.
Una, due, venti Messe Vere fanno una, due, venti. Tutte le chiese del mondo che celebrano la Vera Messa ne fanno un evento infinito.
È quella l’unica strada, non ce n’è un’altra, se vogliamo, come gli ebrei nel deserto, riconquistare la benevolenza di Dio.





martedì 21 giugno 2022

LA TRIMURTI VATICANA

 



Dopo il francobollo dedicato a Lutero, la moneta dedicata alla Pachamama, con la moneta dedicata al vaccino, il Vaticano ha completato la sua TRIMURTI, ovvero la Trinità alla rovescia.
Ora l'Insediamento... è ultimato.






martedì 14 giugno 2022

ARSENICO E VECCHI MERLETTI

 




Bergoglio ai sacerdoti siciliani, qualche giorno fa:
“A volte portare qualche merletto della nonna va bene, ma a volte. È per fare un omaggio alla nonna, no?”
Solo che non è per fare un omaggio alla nonna... Mi viene in mente il film “Arsenico e vecchi merletti” con Cary Grant, infatti è proprio una battuta all’arsenico… Nel film due anziane zitelle aiutano i loro inquilini a lasciare la vita con il "sorriso sulle labbra" offrendo loro del vino di sambuco corretto con un miscuglio di veleni, come il miscuglio di veleni addolcito con il quale questa Chiesa accompagna una moltitudine di anime all'inferno.
Chi ha la resistenza di leggere la seconda parte dell’Esodo e tutto il Levitico si rende conto che queste parole sono almeno insensate. In questa parte della Bibbia Dio istruisce un popolo di nomadi ignoranti su come allestire la Tenda che doveva contenere l’Arca dell’Alleanza, su come compiere i sacrifici, con una dovizia di particolari che può sembrare esagerata ma che riflette in ogni parola la precisa volontà di Dio che non ha cambiato preferenze per seguire tutte le inclinazioni dell’uomo “moderno”:

Esodo 28
«[2]Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri, che esprimano gloria e maestà. [3]Tu parlerai a tutti gli artigiani più esperti, ai quali io ho dato uno spirito di saggezza, ed essi faranno gli abiti di Aronne per la sua consacrazione e per l'esercizio del sacerdozio in mio onore. [4]Ed ecco gli abiti che faranno: il pettorale e l'efod, il manto, la tunica damascata, il turbante e la cintura. Faranno vesti sacre per Aronne tuo fratello e per i suoi figli, perché esercitino il sacerdozio in mio onore. [5]Essi dovranno usare oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso.»
Il manto
«[31]Farai il manto dell'efod, tutto di porpora viola [32]con in mezzo una scollatura per la testa; il bordo attorno alla scollatura sarà un lavoro di tessitore come la scollatura di una corazza, che non si lacera. [33]Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo porrai sonagli d'oro: [34]un sonaglio d'oro e una melagrana, un sonaglio d'oro e una melagrana intorno all'orlo del manto. [35]Esso rivestirà Aronne nelle funzioni sacerdotali e se ne sentirà il suono quando egli entrerà nel Santo alla presenza del Signore e quando ne uscirà; così non morirà.»

Come la vole la Liturgia Bergoglio ? magari con il prete celebrante (o presidente dell’assemblea) in jeans strappati e maglietta attillata, molto attillata…, tatuaggi a colori, piercing a ciondoli, che arriva in bicicletta all’altare, pardon alla mensa, con un intermezzo di tango accompagnato dalla sua chitarra e l’ostia portata dal drone mentre i boveri fedeli, si fa per dire, desinano gustando le pizze sulle tavole appositamente imbandite, togliendosi ovviamente la museruola, con l’assistenza alla mensa di due lesbiche che si scambiano sguardi di “pace”, mentre fa da sfondo una povera donna crocifissa in un tripudio di luci multicolori...




venerdì 10 giugno 2022

MOVIMENTI FAVORITI E CONFUSI

 




Molti anni fa…, nel periodo in cui lavoravo a Roma, una domenica mattina andai a trovare alcuni miei amici di queste parti che si trovavano in un grande albergo sull’Aurelia per un convegno di RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO, di cui facevano parte. Arrivai la mattina verso le 9.30 quando erano già tutti riuniti nella grande sala convegni dell’albergo che poteva contenere almeno 2000 persone. La sala, a forma di anfiteatro era affollata e, per fortuna, loro si trovavano dietro, nel punto più elevato. Confesso che il mio stato d’animo era di malcelato scetticismo, ammetto pertanto di esserne stato condizionato. Comunque la cosa durò circa tre ore tra orazioni, testimonianze”, così le chiamano, canti mai ascoltati prima, sotto la guida di alcuni frati e mi stavo davvero annoiando. Poi ad un certo punto si è fatto un lungo silenzio e, mentre mi chiedevo il motivo, ho cominciato a sentire degli strani rumori, simili a mormorii di cui non riuscivo a percepire neanche una parola comprensibile. Uno che mi era abbastanza vicino emetteva dei lamenti simili ai vagiti di un neonato. Poi quello che era cominciato in modo sporadico, a poco a poco, prendeva tutti i presenti, tranne i miei amici che si guardavano bene dal partecipare in mia presenza… Non si può descrivere quello che può essere il risultato di duemila persone che emettono, ciascuno, suoni confusi. Mi sono sentito profondamente a disagio, anche perché il lato comico non riusciva ad avere la meglio su quello paradossale e, rivolto ai miei amici, ho chiesto: “ma che stanno a fa’ !?” “schhhhhh, è lo Spirito Santo che parla attraverso di loro!”. Ricordo di aver risposto “aaahhhhh....”, mentre pensavo che erano tutti fuori di testa. Ora so che quel “caos” prefigurava quello che avrebbe sconvolto la Chiesa a partire proprio da quegli anni, favorito da una frammentazione voluta perché funzionale.
La nascita e lo sviluppo dei movimenti non sarebbero stati possibili prima del CVII. In altri tempi i “fondatori” dei movimenti stessi non avrebbero superato la prima indagine della Santa Inquisizione e alcuni di loro avrebbero alimentato la curiosità morbosa degli astanti di Piazza Campo dei Fiori. Ma servivano al progetto di distruzione della Chiesa, frammentare e dissolvere, dunque sono stati appoggiati, con l’abbaglio che potevano servire ad avvicinare molte persone alla fede. Ora che lo scopo è stato raggiunto devono rientrare nel percorso di normalizzazione, pertanto vengono commissariati.