lunedì 29 ottobre 2018

SINODO DEI GIOVANI

mentre al Sinodo dei giovani si balla... migliaia di giovani, nel mondo, vivono
 nel ricordo straziante della violenza subita da parte di religiosi orchi, perversi e indifferenti

si è concluso sabato scorso, dopo il ballo del venerdì sera, il Sinodo dei Giovani.
Non entro nel merito del documento finale, dico soltanto che è molto simile, nella forma e nella tecnica di comunicazione, ad altri documenti di questo pontificato come Amoris Laetitia: non definire, non entrare nel dettaglio, non argomentare... lasciare alla libera interpretazione. Mi ricorda il modo in cui sono scritte alcune norme di legge... Inoltre non c'è alcun accenno allo SCANDALO DELLA PEDOFILIA e della pratica sessuale ed omosessuale da parte di chi dovrebbe invece dare il buon esempio..

Per l'analisi del testo rimando alle ottime considerazioni di Andrea Zambrano:

e di Aldo Maria Valli:


aggiungo una considerazione un po' più generale:

se c’è una virtù degli educatori, a cui i giovani sono molto sensibili, essa è la CREDIBILITÁ, mentre riescono a percepire qualsiasi segnale di ipocrisia, che della credibilità costituisce l’antitesi. Non siete credibili se non vi cospargete, anche fisicamente, di cenere, da capo a piedi, rendendo pubbliche tutte le ignominiose malefatte della carne, se non “avviate un processo” di totale trasparenza ed estirpazione delle metastasi inopinatamente nascoste, se non “uscite” verso la luce del rispetto rigoroso della tradizione e della Dottrina immutabile della Chiesa, dalle tenebre della profanazione ideologica, dove avete barattato la pura aspirazione verso l’Altissimo con il piacere intellettuale dell’utopia del paradiso in terra. Non siete credibili perché per loro, che sanno essere furbi, non è difficile "sgamare" il vero motivo per cui volete far entrare nella norma quello che è fuori dalla norma naturale e soprattutto dalla norma Divina… Tutte queste comprensioni, indulgenze, condivisioni, contiguità, leziosaggini, affinità, attrazioni, seduzioni, ambiguità, amenità, trasgressioni… i giovani ce l’hanno già, compresi chitarre, balli, sballi, bastoni biforcuti, tatuaggi, piercing, braccialetti… Quello che gli manca, spaventosamente, è quello che voi, con premeditazione “ispirata”, avete soppresso: un riferimento certo, un’alternativa santa, pura, incrollabile e perciò edificante, dove riorganizzare la loro vita e risolvere le loro sconfinate insicurezze.







mercoledì 24 ottobre 2018

ALCUNI COMMENTI PUBBLICATI



Il vescovo di Roma torna a parlare del DUBBIO (incontro con i seminaristi del 16 ottobre scorso) quale categoria del pensiero, metodo per arrivare alla verità: "...la croce del dubbio è una croce, ma feconda. Io non ho fiducia nelle persone che non dubitano mai..." . Ma questa è filosofia...! La FEDE non è psicologia, opinione, intellettualismo è ADESIONE TOTALE A GESU' CRISTO! Ma poi, compito del sacerdote non dovrebbe essere quello di accompagnare, senza esitazioni, la mano di chi è in ricerca a toccare il costato di Gesù?

"Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto hanno creduto" Gv 20,29.


Una tale scrive:

"...Voi siete rimasti al concilio di Trento..... il non dubitare è sintomo di ottusità mentale, mente chiusa, e cuore chiuso.... "

il mio commento:
"porto sempre con me il ricordo di alcune donne di paese, in particolare due sorelle, Maria e Anna, che erano costantemente in chiesa quando, di mattina, servivo la prima messa, come chierichetto. Una delle due non sapeva leggere e scrivere, aveva passato la sua vita a servizio, l’altra sapeva soltanto leggere. Vivevano con una piccola rendita, solo una porzione della pensione minima di oggi, erano povere, con i criteri odierni, ma soprattutto “povere in spirito”, come le vuole Gesù. La loro umiltà ammantava tutte le altre virtù. La loro devozione era semplice ma esemplare, edificante, il loro sguardo luminoso, costantemente rivolto verso un punto all'infinito, lasciava trasparire la genuina tensione verso l’Altissimo. Ora, quando penso a loro, le vedo raggianti, alla destra di Dio. Se le “alte gerarchie” avessero anche solo una porzione di briciola della loro fede immensa, incrollabile, senza neanche una irrilevante apparenza del dubbio, non ci troveremmo nelle condizioni sciagurate, paradossali e senza via d’uscita della Chiesa di oggi. Solo la nuova barbarie della modernità può definire “ottusa” quella fede inarrivabile."






Tiziano: amor sacro e amor profano

Alcune suore domenicane, ad un incontro di Albano:

"... per quanto sia fondamentale la conversione pastorale, siamo convinte che questa non basti. Crediamo che la teologia sia chiamata oggi a ripensare con coraggio, secondo la sua specifica vocazione alla ricerca, le questioni relative al mondo LGBT. Non siamo ingenue; siamo ben coscienti della complessità di tali questioni e sappiamo bene come indebite semplificazioni non giovino a nessuno. Crediamo anche di avere chiare le esigenze radicali che la santità, vocazione di tutti, omosessuali ed eterosessuali, richiede: non siamo certo per quella banalizzazione dell’amore e della sessualità alla quale la morale cattolica si è sempre giustamente opposta. Dal momento però che tale morale non ha a fondamento la paura dell’amore, ma il desiderio di aiutare le persone ad amare di più e ad amare meglio, ci pare doveroso chiederci se, allo stato attuale, essa consenta realmente questo alle persone omosessuali; è legittimo dubitare che sia così. Per questo insieme ad altri stiamo pensando a qualche iniziativa che possa sollecitare nei contesti accademici la ricerca teologica alla luce, come sempre, del Vangelo e dell’esperienza umana, e dunque nel fondamentale ascolto e dialogo con tanti, a incominciare dalle persone omosessuali e dalle loro famiglie”.


il mio commento:
amare di più o amare meglio in che senso ? e poi quale “amore” … eros o agape… che cosa vuol dire che per amare meglio ho bisogno di andarci a letto? ma siamo proprio sicuri che l’amore di cui parla Gesù e tutta la dottrina abbia qualcosa a che vedere con la sessualità? vogliamo proprio cadere nell’equivoco satanico di cui è piena la letteratura anticristiana?... se io sono tenuto ad amare i miei nemici… ci devo andare a letto per esplicitarlo meglio? … Porto tutto il rispetto nei confronti di una persona non vedente… ma questo non vuol dire che se lui avesse il desiderio di prendere il brevetto di pilota di jumbo jet, per amore della sua situazione, bisognerebbe per forza darglielo… questo è impedito dalle norme ma, prima di tutto, dalla ragione e dal buon senso che poi è il codice di natura…. Ma perché queste suore non si occupano di più di preghiera, per la salvezza delle anime, soprattutto delle proprie, visti i presupposti…  Se io amo mia moglie, non devo "amare" nessun altra/o perché vorrebbe dire che ci dovrei andare a letto? non è solo confusione mentale è caos favorito alla grande dall'affabulatore rosso fuoco... Non è che per caso l’amore di cui parla ripetutamente il Vangelo è il riflesso dell’amore di Dio per l’uomo… e non credo che si possa parlare di risvolti sessuali !!?.