venerdì 22 dicembre 2023

BUON NATALE !


L’ultimo augurio, ieri, il solito “Buone Feste”, che è come il “buona serata”, “buona giornata” declamati ormai da tutti i preti dopo l' "andiamo in pace" finale della nuova messa. “Buone feste”, come “buona serata”, è inclusivo, estensivo, rassicurante, corretto, rispettoso. Rispondo sempre “Buon Natale”, che ormai è diventato esclusivo, riduttivo, allarmante, scorretto, irriguardoso e mi guardano come un povero nostalgico da compatire, uno che, alla sua età, crede ancora nelle favole.

Buon Natale a tutti i miei indulgenti lettori.






UN EVENTO SCONVOLGENTE

...è per me ancora un mistero, un evento imprevedibile e sconvolgente, come sia stato possibile che una banda di criminali, depravati e idolatri, in massima parte "diversamente uomini", guidati da un super-criminale apparentemente dimesso ma in realtà straccione, si sia impossessata completamente della Chiesa. E che abbiano tutti questi seguaci che sbavano per loro... ma questo invece lo posso capire...



sabato 18 novembre 2023

BUFFONI CIARLATANI E MALDESTRI

 

Non sono posseduti, sono una razza strana di diavoli, rossi di squame e di pensieri, mi verrebbe da dire pagliacci ma i pagliacci sono artisti nel loro campo; no, sono buffoni ciarlatani e maldestri, con le corna e i piedi di porco, un'armata Brancaleone, ma non fa neanche ridere, di depravati puzzolenti, adoratori di sé stessi in effigi infernali, che hanno insozzato milioni di seguaci e preti senza più la tonaca, suore senza più la veste, che si è impossessata della Chiesa.

 

 

 

 

 

LA REGALITÁ DI NOSTRO SIGNORE

Sulla Regalità di Nostro Signore, che i modernisti vorrebbero limitare alla sfera spirituale, ci sarebbe molto da approfondire.
A mio modestissimo parere Gesù, con la Sua risposta a Pilato: "Tu non avresti nessun potere su di me se non ti fosse dato dall'alto.." Gv 19,11, le sue non risposte alle domande insistenti di Erode, la Sua volontà di inviare Pietro e Paolo a Roma dove avrebbero subito il martirio e la Chiesa avrebbe messo la sua base terrena, ma soprattutto con la Sua scelta di venire al mondo sotto l'Impero Romano, sembra legittimare l'Impero stesso.
Ma qual'è la soglia oltre la quale non si può attribuire ad una autorità temporale una legittimazione Divina, come è stato, per esempio, con il Sacro Romano Impero ? Cito due risposte, la prima di mons. Viganò, la seconda di dom Prosper Guéranger, monaco benedettino abate della prestigiosa abbazia di Solesmes nella seconda metà dell'800, autore di una monumentale opera sull’Anno Liturgico:

«...l’esercizio dell’autorità regale – e più in generale di governo – deve essere quindi coerente con la volontà di Dio stesso, dal Quale essa promana. Questa coerenza implica il riconoscimento, da parte della pubblica autorità, della suprema potestà di Dio e l’obbligo di conformare le Leggi dello Stato alla Legge naturale e divina.»


«...non vi possono essere leggi contro Dio, contro Cristo, e la sua Chiesa e, da quando l'uomo che comanda non ha più Dio con sé, la sua potenza è solo forza brutale. Un principe o un'assemblea che pretendano regolare i costumi di un paese contro Dio, hanno solo il diritto alla rivolta e al disprezzo di ogni uomo ragionevole e dare il nome sacro di legge alle loro tiranniche elucubrazioni è indegna profanazione del cristiano e degli uomini liberi.».

Ovvio che se l'autorità non viene da Nostro Signore viene da qualcun altro.... Non può esservi spazio per venditori di gassose o imbonitrici de la Garbatella…

 

 

 

 

 

martedì 24 ottobre 2023

DEMOCRAZIA

DEMOCRAZIA

Cronaca passata, ma attuale, di una ordinaria follia. Ovvero la rivoluzione catto-comunista nella scuola. 

5 5 5 6 6 3 5 5 6 … La preside: « i 5 si possono portare a 6, tanto è il giudizio quello che conta e su quello possiamo lavorare… Professore, da dove viene quel 3 ?»,
«preside, non sa fare le operazioni più elementari… Senta, visto che mi aspettavo la sua domanda, ho portato l’ultimo compito in classe, guardi lei, non occorre la laurea in matematica per capire quegli strafalcioni … »
2a + 3a = 6a                x + y = xy              x+1=2 → x=3
«E allora? non vogliamo tenere conto delle condizioni ambientali, della famiglia dove vive questo povero ragazzo ? la base di partenza è uguale per tutti… e poi… quelle equazioni così difficili… lei professore non ha ancora capito che la scuola è cambiata» (e io che pensavo tra me e me: certo, me n’ero accorto che è cambiata… dalla “palestra” alla latrina…).
«e poi grazie, un ragazzo di buona famiglia che non ha problemi economici o familiari può pure passare tutto il pomeriggio a studiare… ma mettetevi nelle sue condizioni, poverino…, quanti pomeriggi sconsolati…». E poi la frase attesa, classica come l’olio sull’insalata, «TUTTO DIPENDE DAL CONTESTO, il giudizio non è mai ASSOLUTO, mica siamo come Dio, è sempre relativo ! E poi anche voi insegnanti fate parte del contesto e quindi siete in una certa misura responsabili.»
«Quindi se lui non sa fare 2+2 sarebbe colpa mia !»
«Mettiamo ai votiii: chi è fa vo re vo le alla promozioneee ?»
Cerco di guardare in viso tutti i colleghi ma non incontro lo sguardo di nessuno. Due di loro guardano il soffitto, altri fanno finta di scrivere, il prof di Religione ha un’espressione tra il compiaciuto e il patetico, solo una collega mi guarda sconsolata, come a dire «ma che devo fa’…!».
«1 2 3 4 5 6 7, sette favorevoli, chi è contrario ? Uno. Solo lei professore, sempre lei, a causa sua ci tocca verbalizzare una promozione a maggioranza !. E ora il giudizio, deve essere dettagliato; professoressa, lei che è brava in italiano, visto che lo insegna…, lo detti lei:
«Allora… possiamo dire che… l’alunno ha mostrato, nella seconda parte dell’anno scolastico, segni di ripresa, infatti reagisce agli stimoli, dimostra un atteggiamento a volte frizzante ed una partecipazione adeguata. Si mostra interessato ad alcune attività sportive, soprattutto il calcio; inoltre si è distinto nelle attività parascolastiche quali organizzazione della festa della scuola e le giornate sportive; anche se il suo rendimento non è stato costante in tutte le discipline, nel complesso può essere ritenuto idoneo a frequentare la classe successiva».
Sì, ma che c’azzecca, pensavo, pure una lumaca, se stimolata, reagisce… e la preside:
«E ora attenzione a scrivere bene il verbale… mi raccomando deve essere mooolto mooolto circostanziato… e poi professoressa, ma com’è che questi verbali sono sempre così sgualciti ?».
Allora, ricordando una battuta di Antonio Albanese, in una scenetta che rappresentava proprio un consiglio di classe, suggerisco: «preside, si potrebbero plastificare !» e lei: «bravo professore, vedo che in qualcosa è costruttivo, certo, ottimo suggerimento, I VERBALI VANNO PLA STI FI CA TI !».
Non sono uscito sconsolato, anzi divertito, sapevo di non avere speranza; un altro buon motivo per lasciare la scuola.

Claudio Gazzoli









venerdì 20 ottobre 2023

PROCLAMARE LA VERITÁ

 

Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». 37 Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». 38 Gli dice Pilato: «Che cos'è la verità?». Gv 18, 36-38
Si può dire che la condizione predominante di quel contesto è una smisurata, inaudita menzogna. La menzogna interessata dei Farisei, la menzogna del popolo che avevano radunato, sempre pronto in ogni epoca, anche senza la televisione, a bere quello che i loro capi gli offrono, la menzogna del procuratore, incapace di accettare il dato di fatto, a dimostrazione perenne che la politica è sempre menzogna.
Gesù davanti a Pilato non si nasconde, avrebbe potuto farlo e invece proclama la Verità, ad ogni costo, a costo della sua condanna. Quella verità non è servita a risparmiagli la Passione, ma quella Verità ha costituito l’origine della storia della nostra Salvezza. Una Verità che oltrepassa i limiti del tempo, che rincuora per sempre l’uomo immeritevole.
Senza la Tua Verità siamo amebe in un catino di brodo stomachevole.
Ora gli stessi farisei di allora, crogiolanti nella menzogna; lo stesso potere politico che usa la menzogna come cinico strumento di potere; lo stesso sommo sacerdote che rigurgita bestemmie.
Per la verità c’è sempre un prezzo da pagare, non sarebbe verità se non lo avesse. Ora invece quelli che dovrebbero proclamarla o si nascondono, o bisbigliano. La Verità non può essere nella domanda, la Verità è una risposta.
È più grave NON PROCLAMARE LA VERITÁ O RISCHIARE DI PROVOCARE UNA FRATTURA ? 






domenica 8 ottobre 2023

TRADITORI A LORETO


Una signora di nostra conoscenza ha riferito, a mia moglie e a me, che ieri mattina, 7 ottobre, all'interno della Santa Casa di Loreto, dove si era recata alle 7.30 per assistere alla Santa Messa nel giorno della festa della Beata Vergine Maria del Rosario, il frate cappuccino celebrante, durante l’omelia, ha dichiarato che quelli che sono soliti recitare tanti rosari al giorno sono malati di mente.
Certo che non avrebbe potuto scegliere luogo migliore e giorno migliore per spararla così grossa, ma ormai non ci meraviglia più nulla.
I custodi della Santa Casa di Loreto, per questa e per altre ignominie, sono TRADITORI del loro mandato.
Il povero Padre Pio, del suo stesso ordine religioso, che era solito recitare un centinaio di rosari al giorno, avrebbe dovuto, visto che non erano ancora stati soppressi, essere rinchiuso in manicomio, con tanto di camicia di forza e terapia intensiva.
 
 
 
 
 
 
 

giovedì 5 ottobre 2023

4 OTTOBRE 2019 PER NON DIMENTICARE


 


4 OTTOBRE 2019 PER NON DIMENTICARE
La più grande offesa a Dio dalla cacciata dal Paradiso Terrestre, dopo la Passione e Morte di Nostro Signore.
Sono passati 4 anni e ne è passata di acqua sotto i ponti...
Acqua sporca, lurida, infettata, ma non del virus della cosiddetta pandemia, di un altro virus molto più letale perché letale per le nostre anime.


A guardare meglio quelle facce, mi vengono in mente due spiegazioni (tertium non datur):
o hanno passato, prima dell’evento, qualche ora in una camera “humage”, come quelle dei centri termali, respirando vapori di oppio, e allora sarebbero in parte inconsapevoli;
oppure sono perfettamente lucidi e consapevoli di fare un atto di sottomissione a Lucifero.





 

venerdì 29 settembre 2023

CRONACHE DA UN FUNERALE


LA CHIESA CHE DIALOGA CON TUTTI, PURE CON LA MASSONERIA

Provo a fare una sintesi, molto “sintetica” solo una delle tante che si possono ipotizzare. La Massoneria è Rivoluzione, progressismo, modernismo, liberalismo, comunismo, sia in senso costitutivo che cronologico. Il comunismo (ora "democrazia") è l’altra faccia dell’assolutismo, assolutismo in forma pura, funzionale all’attuazione del piano. Ma senza la distruzione della Chiesa Cattolica il piano non sarebbe riuscito, perché da sempre la Chiesa, quella vera, ha esercitato un indirizzo potente sulla coscienza individuale che invece loro volevano solo per sé. Il DIALOGO è solo uno degli strumenti che loro hanno messo in campo per questo progetto ispirato ovviamente dal Principe di questo mondo. E' il mezzo, non il fine. Hanno cominciato negli anni trenta ad infiltrare nei seminari ragazzi… diciamo diversamente maschi…, hanno stravolto la visione unitaria del rapporto tra fedeli e Dio con il CVII, hanno seppellito la Vera Messa sostituendola con una funzione chiaramente protestante, hanno liquefatto i Comandamenti di Dio, hanno abrogato il peccato, hanno introdotto nella liturgia elementi di sistematica profanazione quando non sacrilegio, hanno accolto e “giustificato”, anche con lo scopo di autogiustificarsi, condotte che “gridano vendetta al cospetto di Dio” (966. Catechismo Maggiore), hanno convinto i sacerdoti all’abbandono della talare, senza neanche minimamente tener conto dei numerosi ammonimenti della Madonna in questo senso, hanno rinunciato, in Italia, a far valere le prerogative sancite dagli accordi tra Stato e Chiesa, in tema di insegnamento della religione cattolica, autogoverno delle chiese e delle parrocchie, indipendenza in tema di liturgia e molto altro ancora.
Ora è tutto così palese e alla luce del sole (si fa per dire perché l’atmosfera nera e cupa marcata di rosso… ricordava il set del film Eyes Wide Shut) che non voler vedere e soprattutto non capire non ha più giustificazione. Hanno pervaso del loro puzzo da solfatara tutto il nostro mondo (solo l’altro giorno mi sono accorto di aver portato al collo per anni una “medaglietta miracolosa” che sono riusciti a produrre falsificandola), solo La Vergine Maria, vincitrice di mille battaglie, ci può salvare.
(De' proteggi da tanti perigli i Tuoi figli o Regina del Ciel! ).
 
 
P.S.
Quello che più sconcerta di ciò che è stato proclamato in quella sala massonica, in un contesto massonico, da parte del cardinalone e del vescovo che si vergogna del crocefisso e, prima, da parte del loro diretto superiore, che si vergogna del Segno della Croce, mentre non si vergogna del gesto massonico palesemente ostentato, non è soltanto la legittimazione cristiana dell’ateismo ma, soprattutto, lo SCANDALO, che dalla sua diffusione davanti a tutto il mondo deriva, verso una moltitudine di anime ormai incapaci di intendere e di volere.
Ma non si legheranno una macina di mulino al collo...
Sancte Michael Arcangele defende nos in proelio...
 


 
 
 
 
 

giovedì 21 settembre 2023

L'IMPERO DELLA MENZOGNA


"Continuare impassibili nella menzogna."
Loro sanno perfettamente che l’unico modo per mantenere in piedi un castello di carte è evitare di soffiare anche il sospiro più impercettibile, facendo come se niente fosse. Così come hanno fatto con le precedenti gigantesche menzogne, il Risorgimento, la Grande Guerra, la resistenza, la democrazia, il terrorismo, il CVII, vanno avanti imperturbabili con le loro facce improbabili, maschere svelate di musi marci e raccapriccianti.
Facile gioco ingannare un popolo soggiogato, reso schiavo delle robe innumerevoli che gli rovesciano dallo sciame di container, delle frottole rilucenti, delle scemenze trivialii nazionaltelevisive, preparato nella scuola neomaoista dell’educazione ideologica, puzzolente e incontrastabile, aspirato nel corpo e risucchiato nell’anima. 

 

 

 

 

lunedì 18 settembre 2023

ACCOGLIENZA

 

Se potessi darei un consiglio alle decine di migliaia di "invasori", erroneamente chiamati migranti o rifugiati: visto che la capacità di accoglienza sociale e materiale di questo paese è agli sgoccioli, perché non chiedete in massa di essere accolti in Vaticano ?

Lì potete essere certi di trovare un grande capo che vi accoglierà a braccia aperte, che tiene così tanto a voi da nominarvi ogni cinque parole che escono dalla sua bocca. Si tratta di un piccolo stato, è vero, ma usufruendo della grande piazza per il montaggio delle tende, messe a disposizione dal solerte custode della basilica, la basilica medesima, visto che ormai non la usano più per cerimonie religiose, il palazzo apostolico completamente vuoto, i musei e i giardini, aggiustandovi un po', anche con i letti a castello, potreste starci in almeno duecentomila.

Lì potete stare certi di trovare cardinali, vescovi e prelati talmente disposti ad accogliervi che saranno entusiasti di dividere, molti di loro, persino la camera all'Hotel Santa Marta, con voi.

Lì potete tranquillamente continuare a palesare  la vostra religione come se foste a casa vostra, anzi vi concederebbero volentieri la grande basilica partecipando con grande devozione alle vostre preghiere. Inoltre non dovrebbero avere grossi problemi di risorse economiche per il vostro sostentamento, infatti si sa che sono soliti scialare alla grande, comprare palazzi per centinaia di milioni di sterline senza mostrare il minimo disappunto quando questi investimenti si rivelano completamente fallimentari. Sono talmente abituati a scialare che non si vergognano di spendere milioni per far decorare basiliche e santuari con dipinti e mosaici dorati di argomento blasfemo pure per la vostra religione, da loro “artisti” depravati stupratori seriali. Certo questo potrebbe essere l’unico elemento a sfavore, ma tant’è, mica sono obbligati a farveli vedere.

Infine dareste a loro la grande opportunità, per la quale stravedono, di applicare alla lettera i precetti che continuamente vanno dichiarando, l’ammore, l’inclusione, l’accoglienza, la tolleranza, l’attenzione per l’altro, la condivisione, l’uguaglianza, la fraternità, la povertà… certo sarete affollati, ma a loro piacciono tanto le grandi ammucchiate !

 

 

 

 

 

giovedì 14 settembre 2023

UNA SEQUOIA SINTETICA

 

Ero in auto nella zona di Ascoli quando ho visto questo grande albero. Il primo pensiero, ma è durato poco, è stato: “perbacco… ma che ci fa una sequoia di 40 metri dalle nostre parti ?”. Poi mi sono fermato a fotografarlo e ho sgamato… Un albero finto per nascondere le antenne del 5G che sparano onde elettromagnetiche fino a 40 GHz, venti volte la frequenza di un forno a microonde. Penso che sia una delle cose più ripugnanti che ho visto negli ultimi 10 anni. Gli stessi che vorrebbero (e ci riusciranno) farci mangiare vermi liofilizzati e farina di grillo (ma quale grillo… ??) e che ci impongono il cosiddetto vaccino per un virus sintetico ci stanno beffeggiando con alberi sintetici per cuocerci a fuoco lento, lento… seducendoci con i piaceri e la tecnologia profusa a piene mani da colui che si ingozza di ossa e carne tenera di bambini che loro copiosamente gli procurano.

 

 




LA MODIFICA ALLA 194


Non intendo firmare la proposta di legge sulla modifica della 194. Non dico che sono contrario, dico solo che non voglio partecipare. Uno degli argomenti a favore è il fatto che l’azzeramento completo della legge non è proponibile, sia per un fatto di numeri sia perché “scoppierebbe la guerra civile”…. Questo è il costume politico del “male minore”, su un argomento che, tra l’altro, ha un fortissimo contenuto ideologico, conservando comunque alla madre la decisione ultima sulla vita o la morte del nascituro. Ora mi chiedo, se ci sono i numeri per presentare questa proposta nell’auspicio che trovi il consenso della maggioranza del parlamento e con questo sensibilizzare l’opinione pubblica sulla “inopportunità” della legge medesima, gli stessi numeri non potrebbero essere impiegati per presentare una proposta di legge o, magari con un maggiore impegno,  un referendum abrogativo ? Con quella legge legalizzante un omicidio che, come dice mons. Viganò, è il sacramento di Satana, non voglio averci niente a che fare perché se, da una parte, potrei contribuire alla salvezza di molti bambini, dall’altra mi renderei complice della eliminazione di tutti gli altri.

 

 

 

venerdì 1 settembre 2023

VIVERE IN UN PAESE STRANIERO



Alla mia età, non esiste più la “teoria”, esiste solo la pratica di una moltitudine di circostanze che ho dovuto conoscere, affrontare, combattere, patire, subire.
Non so se avete notato, ma non si fanno più domande… e non si ricevono… Forse perché si ha paura delle risposte. Le risposte potrebbero scuotere dal torpore che il “senso comune” opportunamente ha suscitato, facendo trovare il malcapitato davanti alla realtà, dove tutti quelli che sembravano profumi diventano puzze insopportabili.
Facevo un sacco di domande alle persone anziane tanti anni fa’ e mi rammarico di non averne fatte molte di più, perché la maggior parte di quello che noi siamo viene da lì o meglio, veniva da lì, prima della eliminazione giacobina e comunista della Storia, prima della trinciatura dei cervelli da parte dei mezzi di comunicazione massonici che ha convinto tutti, ovviamente, che:
ahhhhh, voi mette ? mica ce l’avìamo la televisió, lu friguriferu, la lavatrice, la lavastoviglie, lu riscallamentu, lu centru commerciale, lu vagnu co lu bidè, lu trattore e quilli che te dice sembre quello che devi fa’, quello che è justo e quello che è sbajato, lo vero e lo fazo!”.
Non voglio barare, molte di quelle cose là, a parte la televisiò, le uso pure io, ma sto attento a non farle diventare “idoli”. Quello che intendo è su un altro piano!.
Se qualcuno dovesse chiedermi, ma non accadrà, che cosa condivido della situazione politica attuale, dell’organizzazione dello Stato, della scuola, della pubblica amministrazione, della giustizia, in una parola dei tempi che viviamo, la mia risposta sarebbe semplice, lapidaria: NIENTE.
Se poi qualcuno dovesse chiedermi che cosa condivido della Chiesa di oggi, ovviamente nella sua parte terrena, la mia risposta sarebbe altrettanto semplice e lapidaria: NULLA.







UN PAESE DI PECORE… che fanno “booohhh”.


Uno dei primi provvedimenti, ma già sono qualche migliaio, che prenderò quando andrò al potere (quindi mai) sarà la eliminazione del libro di testo.
Stamattina sono andato ad acquistare i primi libri per la nuova scuola di mia figlia. Ho speso 141 euro per cinque libri. Sua sorella ha fatto la stessa scuola 7 anni fa e nessuno dei libri da lei usati risulta utile perché, nel frattempo, tutti sono cambiati. Ora mi chiedo, da ingenuo…, ma che cosa può essere cambiato in 7 anni nella grammatica del latino o del greco, nella chimica di base, nella storia antica, nella struttura della lingua italiana, nella matematica e nella geometria, nei “classici” della letteratura, nella storia dell’arte ? Niente, è ovvio, secondo i nostri ragionamenti di persone normali che vorrebbero che la scuola fornisca a loro i “fondamentali” sui quali costruire il proprio pensiero, il proprio giudizio, la propria personalità, o, per dirla con Plutarco “la scintilla che accenda e infonda nella mente l'impulso della ricerca e un amore ardente per la VERITÀ".
Diverso tempo fa, quando facevo parte di quella congrega, in un “collegio dei docenti”, uno di quei luoghi del potere dove si va a ratificare decisioni già prese… con l’illusione di partecipare ad un incantevole consesso democratico, proposi ad una collega, che indicava di cambiare il testo della Divina Commedia suggerendone uno al costo di 28 euro, di adottare l’equivalente libro della Newton Compton al prezzo di 2 euro. Apriti cielo, tra gli improperi che ricevetti ricordo quelli che dicevano “e i commenti al testo ?”, ed io “ma allora l’insegnante che ci sta a fare !”; ma, come diceva un vecchio del mio paese: “è come fa’ a cappellate co li passeri”. Fui l'unico, su 110 insegnanti, a votare contro.
Ma le mie superflue perplessità si risolvono immediatamente (lo sapevo già…) aprendo a caso, non sto barando, uno di questi cinque libri, quello di Storia Geografia, Educazione civica. Sì perché ora si studiano tutte insieme, è la cosiddetta “interdisciplinarietà”, o meglio, il caos, la Torre di Babele, l’ammucchiata come si usa oggi. Lo spirito è: “io non ti do gli strumenti per trarre da solo le conseguenze o per fare i dovuti collegamenti tra fatti solo apparentemente distanti, per farti un tuo giudizio autonomo, in base alle tua sensibilità, alla tua disposizione interiore, alle tue, se pur germoglianti, convinzioni; no, io ti do già le conclusioni, perché voglio che tu sia “uguale” a tutti gli altri”.
A pagina 107 di questo libro della “Bruno Mondadori” si legge:
«Biodiversità e Pandemie: che cosa ci insegna il Covid 19 – Secondo molti scienziati, la pandemia di Covid-19 manifestatasi in Cina nel dicembre 2019 e che nei mesi successivi ha drammaticamente colpito il nostro paese e il resto del mondo non è altro che un tassello di un problema più grande: la grave crisi ambientale che affligge il nostro pianeta.».
Ma certo, semplicemente, si chiama INDOTTRINAMENTO e, per questa loro ideologica, perversa gestione della scuola pubblica, fanno pagare a me 141 euro e non è finita.



P.S.
"Secondo molti scienziati", quelli che scelgono loro e che gli fanno comodo, ovviamente, mica propongono altre interpretazioni di altri scienziati e non...
Sui contenuti ideologici, esilaranti, di questi libri, ci ritornerò...


Non avevo notato che sulla copertina del libro è scritto in bella evidenza: INSIEME VERSO IL 2030, INCLUSIONE SOSTENIBILITÁ COMPETENZE.
"inclusione" non mi è nuovo..., "competenze" de ché !





DEMOCRAZIA, ovvero l'altra faccia della RIVOLUZIONE

 


Sia Trump che la “premier” di questo infelice paese, pur essendo o apparendo “conservatori”, sono favorevoli o “non sfavorevoli” all’aborto. Per ragioni ideologiche ? nohh; per la difesa dei cosiddetti “diritti delle donne” ? nohh; esclusivamente per ragioni di consenso elettorale. Questa è la democrazia. Per poter vincere le elezioni occorre condividere le opinioni della maggioranza degli elettori, anche quando queste sono false, efferate, contronatura, infondate, interessate, perché, tra l’altro, queste “opinioni” sono state create artificialmente da quegli stessi che poi chiederanno a loro il voto. Ma non abbiamo inventato nulla di nuovo, questa modalità di esercizio del potere nell’antica Grecia veniva chiamata Demagogia. Per ovvie ragioni di costruzione del consenso, in un sistema a suffragio universale, non può esserci democrazia senza demagogia, essa ne costituisce la struttura, il codice genetico. Non è un caso che Aristotele, nella sua “Politica”, non usa il termine “demagogia” ma solo “democrazia”, per indicare la peggiore di tutte le forme di governo. Si potrebbero fare decine di altri esempi, ne cito solo alcuni, lo Stato sociale (socialcomunista, comunista...), il cosiddetto “reddito di cittadinanza”, il 110%, la cosiddetta parità di genere.
Bisogna riconoscere che il Movimento Sociale Italiano, da cui vengono, volenti o nolenti, quelli di Fratelli D’Italia, che ora fanno i salti mortali per rinnegare il passato pur di farsi riconoscere “progressisti”, prese una posizione molto chiara sia nei confronti dell’aborto, sia nei confronti del divorzio.

Dal sito “Barbadillo”:
L’11 aprile 1985, Giovanni Paolo II, durante un’udienza partecipata da 30 mila persone, si avvicinò a 16 parlamentari europei dell’ultradestra, Capeggiati dall’italiano Giorgio Almirante e dal francese Jean-Marie Le Pen, rivolgendo loro le seguenti parole: “Continuate il vostro combattimento contro l’aborto in conformità alla dottrina della Chiesa e continuate a combattere contro la decadenza dei valori morali in Europa“. Questo episodio, il cui ricordo farà certo storcere il naso a qualche benpensante anima pia, è però sintomatico dell’assenza di pregiudizio da parte di Giovanni Paolo II, che anche in quell’occasione preferì lasciare da parte ogni tipo di retropensiero, per puntare dritto all’essenza di una questione basilare.









lunedì 21 agosto 2023

LE CAMPANE NON PAGANO

 


I campanili delle nostre chiese sono stati eretti con l’unico scopo di diffondere il suono delle campane, da cui prendono il nome. Annunciavano le ore della liturgia dovuta a Dio, rammentando, con la loro elevazione, che l’unico fine della nostra vita è il Cielo. Ora servono a fare da sponda a miliardi di bit di matrice primariamente anti-cristica. Ma, si sa, le campane non pagano...







giovedì 17 agosto 2023

LA SAGRA SACRA

 




Sembra uno scioglilingua, un ossimoro, un'apparente contraddizione, perché il “sacro”, da “tutto quello che è dovuto a Dio”, è diventato “tutto quello che è dovuto all’uomo” e, in definitiva, al suo depravato suggeritore.
La Chiesa non ha più la forza, né la volontà, per far onorare aspetti, circostanze che riguardano quello che dovrebbe essere il suo principale, se non unico, privilegio, l’esercizio, la custodia del Sacro, in tutte le sue forme. Lo si è visto con la sottomissione prona, ma anche condiscendente, ai decreti governativi nella cosiddetta pandemia, arrivando addirittura a sospendere la Santa Messa il giorno della Pasqua di Nostro Signore. Questo avviene quando si accettano i soldi dello stato, 8 x 1000 e molto altro, come ho potuto constatare domenica mattina 6 agosto a Loreto dove si stavano eseguendo, in un palazzo apostolico di lato alla Basilica, i lavori di ristrutturazione. Così se gli organizzatori di una sagra decidono di utilizzare una chiesa come cucina per preparare la polenta, se il sacerdote non fa nulla di risolutivo per evitarlo, allora vuol dire che un piatto di banale polenta, di maialino con le patate o di salciccia sulla brage, hanno ormai surrogato la loro stessa forma prosaica per elevarsi a modelli di costume “sacrosanti” e irrinunciabili della religione che ha sostituito il culto dovuto a Dio.
Quando ero bambino, almeno ancora nei paesi delle mie parti, ogni festa popolare era una festa religiosa che prevedeva la parte liturgica e la parte festosa, ma quest’ultima non era mai disgiunta dalla prima. La banda musicale accompagnava la processione e poi teneva il concerto, i fuochi d’artificio chiudevano la festa e manifestavano un omaggio al Santo Patrono, mentre la chiesa restava aperta per tutta la sera per consentire ai fedeli di onorare le reliquie del Santo. L’unica eccezione, ma solo apparentemente, era il carnevale. Ma in effetti, almeno “in provincia”, anche il carnevale non era altro che il contraltare della festa religiosa, quasi che la trasgressione potesse rendere più consapevole il pentimento e la maschera al di sotto della quale si dissimulava il lato oscuro della nostra coscienza, più manifesta l’intenzione purificatrice della cenere dell’inizio di Quaresima.
La profanazione delle chiese non l’hanno iniziata loro. Una persona molto anziana del mio paese, molto tempo fa, mi disse che suo nonno gli raccontava una storia che aveva saputo, a sua volta, da suo nonno. Nel corso della Campagna d’Italia le truppe napoleoniche utilizzarono la chiesa di San Lorenzo, una grande chiesa ad unica navata, come una stalla per i cavalli. Il puzzo vi rimase per almeno cinquant’anni. Loro erano i rivoluzionari post-giacobini guidati dal massone Napoleone. Le profanazioni di oggi sono figlie delle profanazioni di allora.
Non dovremmo frequentare le sagre, nessuna sagra, perché derivano dall’estromissione di Dio, di cui ci faremmo complici. Hanno semplicemente sostituito il vitello d’oro con una moltitudine di modelli di maiale di cui le salsicce sono solo la parte meno indigeribile.





giovedì 10 agosto 2023

X AGOSTO

 


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E tu, Cielo, dall’alto dei mondi

sereni, infinito, immortale,

oh!, d’un pianto di stelle lo inondi

quest’atomo opaco del Male!



G. Pascoli, X Agosto



















lunedì 7 agosto 2023

TERZO COMANDAMENTO: RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE


 

Ieri mattina, domenica 6 agosto, ci siamo recati, mia moglie ed io, a Loreto per la messa delle 8.30. Siamo stati fortunati, perché abbiamo potuto parcheggiare nell’unico posto disponibile dell’unico parcheggio non a pagamento e non riservato, a distanza notevole dalla basilica. Ma camminare fa bene e poi si sale ed è un ottimo esercizio di penitenza. Arrivati sotto alla piazza, sul lato sud, abbiamo cominciato ad ascoltare i rumori dei lavori di ristrutturazione del Palazzo Illirico, una grande struttura sul lato destro della Basilica denominata anche Casa del Pellegrino, di proprietà della Delegazione Pontificia di Loreto, come si evince dal verbale della 1^ seduta pubblica telematica della commissione giudicatrice, scaricabile da internet. Dal cartello dei lavori, non si deduce in modo così esplicito chi sia il proprietario e perché il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti risulti il committente e la stazione appaltante dei lavori. Non voglio addentrarmi in questo labirinto ingarbugliato, tipico dei percorsi che prendono quelli che, in definitiva, sono i nostri soldi in questo sventurato paese, ma sarebbe interessante da approfondire perché vi si troverebbe certamente la causa prima di quanto sto per dire e di molto, molto altro...
Arrivati di fronte alla basilica e davanti alla facciata del palazzo, si viene accolti dai rumori di un martello pneumatico proveniente dall’interno dell’edificio in ristrutturazione. Fin qui nulla di male ovviamente, se non fosse che è domenica mattina e viene spontaneo pensare al Terzo Comandamento. Dopo la messa mi sono recato dal frate responsabile della Basilica per chiedere spiegazioni in merito e lui mi ha detto che avrei dovuto parlare con il vescovo. No, non sono andato a parlare con il vescovo Mons. Fabio Dal Cin, primo perché non sarebbe stato facile, secondo perché ho pensato “ma chi sono io per potermi permettere l’impudenza di ricordare al vescovo di Loreto i Comandamenti di Dio ?”. Ma non dicevano, quelli del cosiddetto Risorgimento, “Libera Chiesa in Libero Stato ?”. Di sicuro la Padrona di Casa non gradisce, ma loro hanno un unico padrone.
Claudio Gazzoli


Dal messaggio della Madonna ai Bambini di La Salette:
« "Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e voi non lo volete riconoscere": è questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio [...] se il raccolto si guasta è colpa vostra. Ve lo mostrai l'anno scorso con le patate, ma voi non l'avete considerato. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio. Continueranno a marcire e quest'anno, a Natale, non ce ne saranno più. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa, i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti da tremito e morranno...Se questa gente si convertirà, allora, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi. Dite la vostra preghiera, figli miei? Bisogna dirla bene, mattino e sera [...] d'estate a Messa vanno solo alcune donne anziane. Gli altri lavorano di domenica, tutta l'estate. D'inverno, quando non sanno che cosa fare, vanno a Messa solo per burlarsi della religione...".»





domenica 30 luglio 2023

APOSTASIA

 

Il Vangelo di oggi, che “separa i cattivi dai buoni”, separa anche la parte cattiva dalla parte buona della Chiesa. Anzi, la parte cattiva non è più la Chiesa di Nostro Signore ma un’altra religione affiliata ai poteri demoniaci del mondo, ai padroni di tesori e di perle che, come gli idoli, “hanno occhi ma non vedono, hanno orecchi ma non odono, hanno naso ma non odorano”. In un’atmosfera sventagliata, amplificata e led-illuminata, trasandata e discinta, qualcosa di “sacro” lo si può solo immaginare, magari con l’aiuto di un’opera concepita quando la Chiesa era la Vera Chiesa, come la bellissima pala d’altare della Incoronazione di Maria di Vincenzo Pagani, immaginando di essere lì quando la Messa era la Vera Messa, la luce era quella filtrata dai finestroni, la voce proveniva da chi la pronunciava, il sacerdote era davvero l’Alter Christus, la chiesa era affollata, l’organo accompagnava il canto, quello vero, l’incenso ne riempiva l’aria e ne disegnava la luce e Dio ne era soavemente appagato.

Tutte le volte che ho dovuto ascoltare il commento a questo Vangelo, negli ultimi anni, compreso quello del papa all’Angelus del 26 luglio 2020 (che non ho ascoltato ma letto sulla rete), mai una volta è stata richiamata e commentata la seconda parte, che spiega la prima, il senso vero e, in definitiva, la ragione della Rivelazione di Nostro Signore e della stessa esistenza della Sua Chiesa: “Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti”. Queste parole affilate come la spada di un legionario, risolutive, chiare come il sole, sono agli antipodi del percorso neo-protestante della Chiesa di oggi, pertanto fanno finta di nulla e, disciplinati, affiliati, ubbidienti ci parlano amenamente di tesori e di perle senza il minimo accenno a quello che dobbiamo fare per guadagnarceli. Proni come il frate francescano davanti alla pachamama, sicuri di sé, sono convinti che non dovranno rispondere a nessuno, se non al mondo di cui hanno una mortale paura.





lunedì 3 luglio 2023

UTOPIA

Dieci provvedimenti urgenti che il prossimo papa, se sarà un papa normale, come lo è stato, ad esempio, papa Sisto V, dovrebbe prendere, per far ritornare la Chiesa ad essere Chiesa Cattolica Romana, sale della terra come l’ha voluta Nostro Signore e recuperare la moltitudine di pecore disperse nel bosco cupo e rovinoso dove la sua copia degenere le ha volute portare:

1. Lo stesso giorno dell’elezione, la SOPPRESSIONE sic et simpliciter, con effetto immediato, dell’Ordine dei Gesuiti.

2. Dichiarare NULLO il pontificato di Bergoglio e tutti i provvedimenti, le encicliche, i documenti, le elezioni vescovili e cardinalizie, le nomine ai dicasteri, alle congregazioni e a tutte le cariche della Curia Romana.

3. Dichiarare nullo il Concilio Vaticano Secondo.

4. Togliere il commissariamento agli Ordini Religiosi commissariati da Bergoglio e commissariare tutti gli altri.

5. Eleggere a vescovi i religiosi “perseguitati” ideologicamente da Bergoglio.

6. Sopprimere TUTTE le Conferenze Episcopali, tutti i Sinodi, tutte le associazioni non canoniche, tutti i seminari modernisti, mandando a casa i docenti, quasi tutti, rapiti dal protestantesimo.

7. Abrogare la “messa novus ordo” e ripristinare la Santa Messa Apostolica Romana come Unica Messa della Chiesa, nello stretto intervallo di tempo necessario per istruire i sacerdoti.

8. Ritornare, in tutte le sacre funzioni, alla Liturgia precedente al disastro post-conciliare, reintegrando anche i riti precedenti a papa Pio XII.

9. Ripristinare IL GIURAMENTO ANTIMODERNISTA di San Pio X per tutti i religiosi consacrati, pena la riduzione allo stato laicale.

10. Riorganizzare gli uffici tecnico-amministrativi delle curie vescovili ritornando ad una gestione oculata dei pochi beni rimasti alla Chiesa, nel rispetto assoluto delle volontà degli originari donatori.


P.S.
ci sarebbe un undicesimo provvedimento, ma non meno urgente:
11.  togliere l'approvazione ecclesiastica a TUTTI i movimenti.






domenica 2 luglio 2023

SALTARECCIO

 


Ci andavo da bambino a piedi, percorrendo tre chilometri di strada di campagna da Lapedona, quella con l’erba al centro e la terra battuta sui lati. Era già in stato di abbandono ma, anche per questo, costituiva un richiamo misterioso fatto di silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli, l'evocazione di un passato che immaginavo non compiuto. Sorge su una piccola collina dove, sul lato nord, vi è ancora un bosco di piante di alloro secolari. Era stato un piccolo eremo costruito nel medioevo su un antico santuario pagano. Vi erano stati i monaci e poi i francescani. Ora mi dicono che verrà acquistato da stranieri, quelli con gli euri. Continuiamo a farci del male. Stanno acquistando tutto il nostro passato per farci il nulla assoluto, per azzerarci, ma quel passato non ha mai fine perché scolpito nel granito del lavoro, della preghiera, del rapporto con Dio, mentre questo presente sciatto e desolato passerà come un alito di vento.







venerdì 9 giugno 2023

LA TELEVISIO'

 


la menzogna è la nostra arma più efficace” Lenin.

La maggior parte delle persone che conosco, meritano questo sfacelo, anche perché ne sono completamente inconsapevoli e la inconsapevolezza su temi che riguardano il nostro essere uomini, come lo siamo stati per migliaia di generazioni, è una colpa. A parte la paura della guerra, della “pandemia”, del “riscaldamento globale”, loro pensano di vivere nel migliore dei mondi possibili in quanto, evidentemente, conoscono solo questo, anche per la pianificata opera devastatrice della Storia. Avendo totalmente dimenticato il passato e non avendo alcuna percezione del futuro che ci aspetta, vivono in un eterno presente apparentemente esuberante e invece fosco e triviale, accettando tutto quello che gli concedono coloro a cui hanno affidato i propri giudizi e che pensano per loro. Le costanti della comunicazione sono intrise di “la televisió, lo magnà, lu pallò…”.,

Il livello delle relazioni ha raggiunto abissi oceanici non per un fatto “intellettuale”, ma per un fatto “culturale”.

Le persone che hanno studiato e che svolgono un’attività intellettualmente “elevata” hanno usato male la propria intelligenza, perché l’intelligenza non è saper risolvere nel minor tempo possibile gli innumerevoli test tanto di moda oggi, ma la capacità di saper discernere il vero dal falso e, per questo, servono a poco gli studi. Sono circondato, nel mio lavoro, da “sapientoni” ignoranti che non riescono a guardare oltre il fondo angusto e buio della grotta, senza un barlume di “luce” che rischiari i loro pensieri.

Se non hai capito che ti hanno raggirato con i cosiddetti vaccini perché hai creduto soltanto nella “scienza”, allora hai usato male la tua intelligenza. Se non hai capito che quello non è l’impero del bene ma esattamente il suo opposto, allora hai usato male la tua intelligenza. Se non hai capito che una correlazione statistica in assenza di una relazione fisica non vuol dire proprio niente e che ci stanno clamorosamente raggirando con il “riscaldamento globale”, l’efficacia dei cosiddetti vaccini, la “transizione ecologica”, il "transumanesimo", allora stai impiegando male la tua intelligenza. Se non hai capito che ti hanno estasiato e manovrato con la tecnologia, ora digitale, nella quale ti sai muovere come tuo elemento primordiale, per sopprimere la tua più intima umanità, allora hai usato male la tua intelligenza. Se non hai capito che, facendoti sembrare unico, stanno mutando la tua intelligenza in “intelligenza artificiale” per programmarti come infinitesimo nodo di una rete immensa che solo “loro” gestiscono, allora hai usato male la tua intelligenza. Se non hai capito che tutte queste “cose nuove” che ci circondano sono figlie di una sospensione locale delle Leggi Universali e quindi da usare e poi gettare via senza adorarle come nuovi Dei, allora hai usato male la tua intelligenza. Se non hai capito che tutte le “cose nuove” che riguardano la nostra naturale biologia sono frutto della violazione del principio della vita che Dio ha disposto, allora hai usato male la tua intelligenza. E tu, fine esegeta, devoto osservante, che non hai mai alzato lo sguardo per guardarti intorno mentre demolivano la Chiesa, che a testa bassa condividi tutte le più evidenti stravaganze, le più impudenti ignominie senza che l’ombra di un legittimo dubbio abbia sfiorato il tuo cervello, hai usato male la tua intelligenza.

Non ho mai dato al termine “cultura” un valore intellettuale, quella che, per intenderci, si acquisisce con lo studio. No, la cultura per me è l’insieme delle nozioni acquisite soprattutto per l’esperienza trasmessa che, rielaborate dal proprio giudizio fondato sulla legge di Dio, assume il carattere della saggezza, parola ormai desueta come tante altre, ma che già Aristotele definiva come il saper discernere ciò che è bene e ciò che è male. Ho conosciuto persone di grande “cultura” che sapevano a malapena scrivere. Tutto questo lo abbiamo irrimediabilmente perduto perché è venuta a mancare questa “trasmissione”, sopraffatta dalla cultura di massa, menzognera, pilotata con gli strumenti, televisione in primis, che il diavolo scatenato ha messo a disposizione dei suoi affiliati.

La scorsa settimana un’impiegata di un’azienda, in una stanza dove si era formata, durante la pausa pranzo, una discussione sui costi delle bollette, meravigliata dalla mia bolletta così bassa, mi chiede:     e la televisió ? ” “no, io non ce l’ho la televisione”, “non ciaai laaa televisióooo…. ?, e che facete la sera?,  ma come se fa’ a cambà senza la televisió ?”


Dedicato ai miei colleghi e ai miei ex "amici", ma non solo......









domenica 28 maggio 2023

PERLE DI SAGGEZZA

 


Felice è un vecchio contadino, “l’ultimo contadino” come lui si definisce. Mi racconta storie di un mondo lontano, anche se per me non lo è poi tanto, visto che ho avuto la fortuna di sfiorarlo, prima del ciclone seducente e devastatore della “modernità”.
Mi racconta che suo padre aveva conosciuto un anziano contadino, che la domenica andava a messa a Moregnano, percorrendo un sentiero di tre chilometri che scendeva nel fosso e poi risaliva per raggiungere la chiesa nel centro di questo piccolo castello. Ritornando a casa e ripassando nel fosso si caricava a spalla le pietre che gli servivano per la fondazione di una casetta che voleva costruire:
Tu voi mettee quillu sacrificiu de jii a la messa... invece òggni tutti è voni, a rrivà loco vandi co la machina…”.

(Tu vuoi mettere quel sacrificio di andare alla messa... invece oggi tutti sono buoni ad arrivare davanti alla chiesa con l'auto)







LA MESSA LAICA


L’arrivo trafelato del “capoccia della squadra di animazione" che, senza alcun gesto di riverenza, corre verso l’altare, e uno pensa “chissà cosa sarà successo”… forse senza di lui la messa non poteva cominciare.
La sciatteria delle Letture con il solito avvicendamento (perché bisogna accontentare tutti…), con la tipa capelli bicolore rosso fuoco su una base bianco latte, giacca colore “Barbarella”, scarpette che richiamano i capelli. Bohh, forse sarà la nuova “cotta” prevista per le signore ?
La raccolta delle offerte con i ridicoli inchini “bramitici” nei passaggi davanti all’altare.
La musica di sottofondo alla consacrazione, un violino stonato, molto stonato, suonato da un bambino che suona “piva, piva l’oli d’oliva”, antica filastrocca lombarda, che veniva suonata dai venditori di olio nel periodo natalizio. La prossima volta magari toccherà a Fra Martino Campanaro...
La distribuzione frettolosa della Santa Eucarestia da parte dei Ministri Straordinari. Sembra di stare alla festa di compleanno del più bel gatto del quartiere.

La Liturgia, quella vera, non può subire sconvolgimenti, semmai può avere aggiustamenti ma sempre sulla linea di tendenza che lo Spirito Santo governa. La Vera Liturgia è Forma della Sostanza più sublime che ci sia stata donata, ne supporta degnamente il compimento nella sospensione del nostro tempo, dono che anticipa il passaggio alla dimensione “senza tempo” di Dio. Ogni suo gesto, parola, musica, apparato, paramento, deve essere come Dio li ha voluti e come lo Spirito Santo li ha perfezionati a partire dalle innumerevoli indicazioni date alle guide del popolo fin dai tempi dell’Esodo. Non deve essere come li vuole l’uomo di ogni tempo e soprattutto come li vuole l’uomo confuso e disorientato di oggi.
La parodia della Vera Liturgia a cui ci tocca assistere non ha nulla di Sacro.


P.S.
Ovvio che uno può vestire e acconciarsi come gli pare ma non per fare il servizio durante la Messa.
Certo che i bambini vanno "capiti, aiutati, valorizzati, coccolati, accontentati, giustificati"..... soprattutto per compiacere i loro genitori… ma che c’azzecca con il decoro, il rispetto, il silenzio della Consacrazione ?







L'UOMO MODERNO

 

L’uomo moderno, docile esecutore inconsapevole dei precetti della più potente organizzazione criminale della storia, che nessun potere centrale è riuscito mai a debellare, anche perché essa stessa amalgama di quel potere, con l’illusione di crearsi un paradiso in terra, con la vanagloria di farsi lui stesso come Dio, sta preparando irreparabilmente la sua discesa all’Inferno, quello vero, di cui questo, camuffato da paradiso, è solo una effimera parvenza.






ALLARGA LO SPAZIO DELLA TUA TENDA

 

Prendo spunto dall’intervista che Aldo Maria Valli ha fatto a don Davide Pagliarani, superiore della Fraternità San Pio X. Non voglio parlare della Fraternità, dico solo che “non mi interessa”.
Allarga lo spazio della tua tenda” è un documento di lavoro elaborato per la riflessione dei vescovi nella tappa continentale del cammino sinodale, cioè per i vescovi riuniti a livello dei rispettivi continenti, pubblicato nell’ottobre 2022 dal Segretariato Generale per il Sinodo. Ci sono due passaggi, citati da Pagliarani, che descrivono in modo fumoso ma manifesto, addirittura spassoso ma tragico, dove questi qua vogliono andare a parare, che poi è la fase finale del progetto di dissoluzione della Chiesa di Nostro Signore:
«È importante costruire un modello istituzionale sinodale come paradigma ecclesiale di destrutturazione del potere piramidale che privilegia le gestioni unipersonali. L’unica autorità legittima nella Chiesa deve essere quella dell’amore e del servizio, seguendo l’esempio del Signore ».
«Il mondo ha bisogno di una “Chiesa in uscita”, che rifiuta la divisione tra credenti e non credenti, che rivolge lo sguardo all’umanità e le offre, più che una dottrina o una strategia, un’esperienza di salvezza, un “traboccamento del dono” che risponda al grido dell’umanità e della natura ».
Senti, senti.... chi ha la faccia.... di parlare di "gestioni unipersonali"..... Non sono "fuori di testa", di più... Vorrei chiedere la cortesia, a chi c’ha capito tutto, de facce capì pure a noiatri.









sabato 13 maggio 2023

L'ARTE DEL PRESIEDERE

 


Sono certo di fare cosa molto gradita ai lettori di questo piccolo blog, annunciando una delle tante iniziative "encomiabili" della nostra diocesi di Fermo, in collaborazione con la “CEI”. Occorre dire che di questa "arte" ne sentivamo proprio la mancanza, perché le “assemblee” domenicali in effetti avrebbero bisogno di un’animazione più festosa, una partecipazione più coinvolgente. Colpa dei seminari, dove non si da abbastanza spazio alle discipline legate allo spettacolo, all’organizzazione di eventi, non si formano in modo adeguato, al passo coi tempi, sacerdoti esperti in “party planner”. Noi fedeli frastornati e annoiati ringraziamo commossi.




P.S.
braccia strappate all'agricoltura... le "dinamiche rituali"... la "proposta di lavoratori" potrebbe infatti essere quella de faie corcia' le maniche e mannalli tutti quanti a mmucnhià le cove iò li cambi....











martedì 18 aprile 2023

DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

 



Una medaglia rovente e beffarda come le monete gettate dal Marchese del Grillo ai seccatori sotto il suo balcone, che rappresentano in modo tragicomico tutti quelli che ci hanno creduto, ustionandosi le mani. Il PD ha un’origine lontana, come la democrazia moderna nata sotto gli auspici delle due grandi rivoluzioni quella francese e quella americana guidate dai Fratelli Massoni. Un partito dove, come era previsto, è confluita tutta l’ala “sinistra” maggioritaria della Democrazia Cristiana, partito che, originato dal quello fondato, guarda caso, da un prete modernista, ha perseguito il disegno di traghettare, in modo solo apparentemente non rivoluzionario, questo sventurato paese verso il comunismo o la sua programmata metamorfosi. Tutto è andato come stabilito: Mani Pulite, la cancellazione dei due partiti di governo e la strada libera per la nascita del partito democratico.
Fratelli D’Italia, un nome un programma, appunto quello della fratellanza degli eletti, nato (può sembrare paradossale ma non lo è…) per far dimenticare le sue stesse origini.
Non due anime distinte della medesima concezione filosofico-politica, ma un’unica anima solo esteriormente dissociata dello stesso perverso sodalizio, partorito (questo sfortunatamente non abortito) allo scopo di portare a compimento la disintegrazione sociale e la cancellazione genetica e culturale di questo paese. Giorgio Almirante si rivolta nella tomba.

P.S.
Non è necessario che Lei faccia, magari una volta tanto, qualcosa di “destra”, sia perché nella “società sinistra” che abbiamo modellato questo non ha più alcun valore, sia perché le tecniche di assoggettamento che abbiamo adottato, soprattutto le ultime basate sulla “paura di morire”, hanno avuto grande successo; pensi che siamo persino riusciti a far accettare per bene tutto quello che è male e a far percepire per male molto di quello che è bene. Solo uno su mille resiste, ma per loro abbiamo già pronti altri metodi che non passano per il cervello.






domenica 16 aprile 2023

IL PIANISTA HA LASCIATO LA NAVE

Villa San Giuseppe - Torino.
Il Pianista ha lasciato la nave, l'hanno sventrata, demolita, rottamata, così come hanno fatto con i nostri ricordi e con le nostre anime, ma le nostre anime non si fanno "rottamare"....
Per me raffigura uno dei "segni" della FINE DELLA STORIA.
Claudio Gazzoli








mercoledì 12 aprile 2023

PREGHIERA PER LA CHIESA IN TEMPO DI APOSTASIA

 

Preghiera per la Chiesa in tempo di apostasia

(di un sacerdote ignoto)

SIGNORE GESU’, Maestro e Pastore delle nostre anime, abbi pietà di noi e della Tua Santa Chiesa: Tu l’hai costituita come sale della terra, luce del mondo e lievito dei popoli; e l’hai affidata a Simon Pietro e ai suoi legittimi Successori.

Ma essa sembra aver perduto il sapore, lo splendore e l’efficacia: non solo per lo smarrimento di molti suoi figli, ma anche per il tradimento di tanti suoi Pastori, al punto che – ormai – confusione e apostasia avvolgono ogni cosa.

Minacciati da una simile tempesta, ti preghiamo, o Signore, con viva fede: confondi e smaschera tutti quei lupi vestiti da agnello, che disperdono il Tuo gregge; abbrevia il tempo della grande tribolazione in cui siamo entrati; alleggerisci il peso della forte purificazione che ci meritiamo; e piega a Te – con l’onnipotenza della Tua grazia – le nostre menti orgogliose, le nostre volontà ribelli e i nostri cuori induriti.

Te lo chiediamo per i meriti infiniti della tua passione, morte e risurrezione, unica causa della nostra salvezza nel tempo e nell’eternità; per le virtù speciali della Tua Santissima Madre, che è anche Madre nostra, Immacolata e Addolorata; e per il coraggio eroico di tanti Tuoi Santi, che hanno testimoniato lo splendore della Verità anche in mezzo a dure persecuzioni, provenienti sia dal basso che dall’alto.

Sorgi, Signore, perché nuovi cinghiali stanno devastando la Tua Vigna.

Sorgi e disperdi i Tuoi nemici. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. 






domenica 2 aprile 2023

I SANTI DIMENTICATI DALLA CHIESA


La Chiesa non parla più del trascendente, si identifica nelle cose del mondo, passeggere rispetto al progetto di Dio, come se non ci fosse una vita oltre la morte, come se fossimo costretti a giocarci tutto quaggiù. Si rotola nel campo dei porci, nelle corruzioni più rivoltanti dei corpi elette a modello, senza pensare minimamente di ritornare al Padre. Ma Gesù l’ha istituita proprio per parlare, all’uomo di ogni tempo, della vita eterna, per istruirlo e prepararlo a fargliela guadagnare. Ormai non c’è un ambito in cui questo non appaia, a volte in modo sconcertante, come nella Santa Messa, dove la vita eterna è del tutto svanita avendo emarginato “il Sacro”, nell'orientamento, nella forma deturpata, nelle letture oltraggiate, nelle vesti trasandate, nei gesti empi, nei canti indecorosi, nella sistematica profanazione delle Sacre Specie, nella sciatteria da balera di borgata. La Chiesa non parla più dei Santi, eppure basterebbe leggere, al posto delle interminabili, improbabili e ideologiche omelie domenicali, una pagina di qualche santo, per esempio Santa Teresa d’Avila:
Tutto ciò che vedo con gli occhi del corpo mi appare sogno e finzione; non desidero se non quello che ormai ho visto con gli occhi dell'anima e, sentendomene ancora lontana, questo, per me, equivale a morire”. Santa Teresa D’Avila “Libro della mia vita”.
Ecco, la Chiesa dovrebbe guidarci a vedere, esclusivamente, con gli occhi dell’anima. Invece è pervasa dei corpi fugaci e putrescibili.





domenica 26 marzo 2023

UNA DOVEROSA PREMESSA

Non ho alcun interesse a relazionarmi o "dialogare" con chi non accetta, per qualsiasi ragione, sia essa personale, culturale, politica, l’incontro con Nostro Signore. Vorrei avere a che fare soltanto con persone che hanno già scelto da che parte stare. Non è più il tempo della dialettica su temi che hanno, peraltro, l’esclusivo carattere della certezza. Ormai basta avere una piuma di discernimento per capire che tutto ciò che ci circonda è arido come la pietra, “su cui tutti i semi inaridiscono”. “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi”.
La Salvezza è un fatto individuale, non collettivo, non ci si salva insieme, perché si appartiene ad un’associazione benefica, ad un partito, ad un movimento o ad un’assemblea domenicale. Ci si salva solo perché si appartiene, ognuno di noi, alla Chiesa, quella Vera fondata da Gesù Cristo; perché si applicano i suoi insegnamenti di sempre, la sua Dottrina di sempre, le sue preghiere, i suoi Comandamenti e, soprattutto, si ricevono i suoi Sacramenti, che sono individuali non “collettivi”. Chi non accetta anche solo l’uno per mille dei dettami della Dottrina di Sempre è fuori dalla Chiesa. Dice Padre Pio: “vivete lontano dalla corruzione carnale, dalle profane assemblee, dagli spettacoli corrotti e corrompitori, dalle cattive compagnie. Continuate a camminare dietro a Gesù, e se seguendo Lui si è molto provati, è pure certissimo che di tutto trionferete sempre”. La condivisione è l’effetto non la causa della scelta individuale. Come scrive qualcuno «forse è il caso di cominciare a chiudere il portellone dell’Arca, lasciando a TUTTI gli altri la libertà di rimanere pervicacemente fuori. Perché credo proprio che stia cominciando a piovere».
Faccio mio l’appello di Aldo Maria Valli: «…a fronte della Rivoluzione, l’unica soluzione è la Contro-rivoluzione. Ma occorre saperlo: comporta il martirio. Prendere o lasciare. Se si prende, non ci si illuda di poter evitare persecuzione e sofferenza».

Claudio Gazzoli