domenica 19 dicembre 2021

PANICO IN CHIESA

 




Panico ieri sera alla chiesa di San Francesco di Fermo. In una chiesa molto grande che può contenere, seduti e in piedi, almeno quattrocento persone, ne erano presenti circa quaranta, tutti rigorosamente con la mascherina, data l'asfissiante contiguità, compreso ovviamente il sacerdote. Si era comportato in modo ineccepibile, indossando la mascherina pure durante l’omelia, mostrando una prudenza esemplare, per evitare che anche una piccolissima particella di saliva, contenente il virus micidiale, potesse andare a colpire, con una traiettoria balistica favorita da eventuali correnti d’aria, la mascherina della persona più vicina, a circa venti metri di distanza.
Aveva adottato la medesima precauzione pure durante la consacrazione, visto che si tratta ormai di un atto rievocativo individuale da compiere molto velocemente, per non guastare l’armonia della concelebrazione di un’assemblea quasi tutta rigorosamente in piedi. Tutto era andato bene fino al momento del rito della comunione. Qui per mangiare l’ostia e bere dal calice, toglieva improvvidamente la mascherina. Così lo sbigottimento si è diffuso tra i fedeli, rivelato da un mormorio inquieto. Così zelante e prudente avrebbe potuto infilarsi l’ostia sotto la mascherina e bere utilizzando una cannuccia, pure infilata sotto.
Ora, prudenzialmente, dovremmo mettere il nostro corpo in quarantena, anche se invece dovremmo disporci l’anima, dopo tutte le contaminazioni empie che le facciamo raccogliere di questi tempi.

Claudio Gazzoli








sabato 4 dicembre 2021

LA PROFANAZIONE PIÙ GRANDE

 




La CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE diffondeva, il 21 dicembre 2020, una “Nota sulla moralità dell’uso di alcuni vaccini anti-Covid-19” che sdoganava di fatto l’uso del cosiddetto “vaccino” anticovid. Da allora la stragrande maggioranza di religiosi, religiose, preti, vescovi si sono sottoposti, a volte entusiasticamente, a questo trattamento. I punti salienti di tale nota sono i seguenti:

2. In questo senso, quando non sono disponibili vaccini contro il Covid-19 eticamente ineccepibili è moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione.
3. La ragione fondamentale per considerare moralmente lecito l'uso di questi vaccini è che il tipo di cooperazione al male (cooperazione materiale passiva) dell’aborto procurato da cui provengono le medesime linee cellulari, da parte di chi utilizza i vaccini che ne derivano, è remota.

Non ho la pretesa di liquidare in due parole un argomento così vasto ma mi preme indicare almeno un paio di contraddizioni: la prima è che loro continuano, strumentalmente e quindi colpevolmente, a chiamarlo “vaccino” mentre si tratta, per ammissione del mondo scientifico serio, di un “trattamento genico”. La seconda, che può sembrare sprovveduta ma in realtà è l’esatto opposto, riguarda la cosiddetta “cooperazione al male” che risulterebbe “remota”, senza tener conto del fatto che, attualmente, tutta l’industria farmaceutica di avanguardia utilizza per le proprie ricerche ed applicazioni i milioni di bambini non nati fatti a pezzi nel seno delle proprie madri.
Ma non è questa, pure smisurata davanti a Dio, la maggiore PROFANAZIONE che la Chiesa mette in atto in questo sciagurato contesto. Una PROFANAZIONE ancora più grande viene ignorata. Si tratta del fatto che questi ed altri farmaci, che derivano da una ricerca che va avanti da decenni, vanno a modificare il genoma umano nella sua più intima struttura. Vanno a spiare, correggendolo, perché l’uomo è più bravo, il progetto di Dio. Perché, come prometteva Mefistofele nel Faust, “sarete come Dio, conoscitori del bene e del male”. Ma quale "la vaccinazione è un atto d'amore" !!, ma quale amore...?
A questo proposito due interessanti commenti apparsi su CHIESA E POSTCONCILIO:

Il DNA umano contiene la Firma del Padre Creatore.

Oggi lo dimostra la biologia molecolare.

La forza che tiene unito il DNA è un ponte solforico. I due filamenti (l'uno parte femminile, l'altro maschile) sono agganciati da  questo ponte : ma quando compare questo ponte? 

QUATTRO  sono gli acidi nucleici che formano la catena  del DNA ovvero  macromolecole  deputate alla conservazione e al trasporto dell'informazione genetica: adenina (A), guanina (G), citosina (C) e timina (T). 

La catena DNA, abbiamo visto, è tenuta unita da ponti solforici che di tanto in tanto appaiono nella catena: il "di tanto in tanto" segue questo schema : ogni 10 acidi un ponte, poi ogni 5 acidi un ponte, poi ogni 6 acidi ed ancora dopo 5 acidi. Pertanto il ponte è costruito su sequenza   10-5-6-5  che sono il significato numerico della parola in ebraico biblico יהוה, YAVE, parola composta da quattro lettere (yodhhewawhe, in qualche modo corrispondenti alle quattro lettere dell'alfabeto latino YHWH, o JHVH) e perciò detta "tetragramma". Infatti, in ebraico  la lettera IOD vale 10 ; la lettera HE vale 5; la lettera waw vale 6; la lettera HE vale 5. 

Quindi nella sequenza, che il ponte descrive, Dio Creatore ha messo la Sua Firma attraverso i numeri che la compongono : 10 (י) -5 (ה)  -6 ( ו)  -5  (ה)  =  YAVE'.  

Dio Creatore ha scritto in noi "IO ti ho creato, IO unisco il MASCHIO e la FEMMINA" e questa firma è in ogni cellula del nostro corpo.

Citato da Maria Guarini


E non è l unica traccia del Creatore...

Laminina: la firma di Dio

 

"Sono un biologo sono diventato un cristiano studiando la biochimica"...

Ed EGLI è avanti in ogni cosa, e tutte le cose sussistono in LUI.

Poiché in lui si compiacque il Padre di far abitare tutta la pienezza e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della croce d’esso; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli. (Colossesi 1)

La laminina è una glicoproteina ed è la componente più abbondante di tutte le lamine basali, una rete di proteine presente nella maggior parte delle cellule e degli organi. Rappresenta una parte importante, biologicamente attiva, che durante gli stadi embrionali, insieme ad altre molecole, contribuisce all’adesione delle cellule in una struttura sferica. Durante lo sviluppo del sistema nervoso, inoltre, i neuroni migrano lungo i percorsi formati dalla matrice extracellulare che contiene proprio la laminina.

Questa glicoproteina, quindi, risulta fondamentale non solo per organizzare le cellule in tessuti, ma anche durante lo sviluppo, poichè indirizza la migrazione delle cellule. La sua importanza si attesta nella distrofia congenita da deficit di merosina, una malattia ereditaria dovuta ad un difetto di laminina che si verifica a livello dei muscoli e del sistema nervoso.

Osservando la proteina al microscopio, non può passare inosservata la particolare struttura tridimensionale che essa assume: quella di una croce. A tal proposito, un noto biochimico disse: “La nostra conoscenza della verità è più chiaramente rivelata sulla croce di Cristo, e ciò che tiene il nostro corpo umano insieme (la Laminina), è casuale che abbia la forma proprio di croce? Qualcuno potrebbe dire di sì, ma io penso che sia ancora un altro modo con cui Dio rivela la sua gloria a noi. Penso che Dio è colui che tiene insieme tutte le cose, i nostri corpi, il nostro mondo e le nostre vite. “. Il dr. Fazale Rana, anch’esso biochimico, osservando la forma a croce della laminina ha affermato: “Ci sono molti modi più sostanziali per utilizzare la biochimica: discutere della necessità di un Creatore…Sono diventato un cristiano quando studiavo la biochimica. La cellula nella sua complessità, l’eleganza, la raffinatezza e l’inadeguatezza degli scenari evolutivi sul conto dell’origine della vita, mi hanno spinto a concludere che la vita deve derivare da un Creatore.”

Spesso ammiriamo la complessità e la perfezione dei cicli biologici della natura e della vita presente in questo pianeta: questa non è altro che la “scrittura” di Dio. Il nostro pianeta rifletteva la Sua perfezione, finchè l’uomo non ha causato il caos che attualmente ci circonda, ma possiamo ancora apprezzare ciò che ci è stato donato: Dio è perfetto ed ha voluto riflettere questa perfezione nel Suo creato, indice del Suo amore per noi, mentre l’abuso delle risorse che abbiamo a disposizione, riflette, purtroppo, soltanto l’amore che l’uomo ha per se stesso…

 

Fonte Mario Scisci 

 



martedì 30 novembre 2021

SCUOLA ALLA ROVESCIA (O IN USCITA)

 


«…per i figli si devono cercare maestri inappuntabili per condotta di vita, irreprensibili sotto il profilo morale ed eccellenti sul piano dell'esperienza, perché una formazione corretta è fonte e radice di perfezione morale»
Plutarco, “L’educazione dei figli”.


La mia PIENA SOLIDARIETÀ al professore cacciato dalla scuola per essersi rifiutato di fare lezione davanti a 3 ragazzi travestiti da donna, che pretendevano, con questa pagliacciata, di aderire alla giornata dedicata alla “violenza sulle donne”. La conferma del totale sfacelo della scuola italiana, scuola di regime, totalmente asservita alla prassi dell’indottrinamento. Ho vissuto una situazione analoga quando, tredici anni fa, avevo deciso di rientrare nella scuola dalla porta di servizio e ho dovuto fare l’anno di prova, avendo già all’attivo venti anni di ruolo. Ricordo che, in quella “scoletta” in cui ero capitato, nessuno dei colleghi e persino dei bidelli osava rivolgermi la parola per paura che il preside li vedesse confabulare con me, e questo per aver messo in evidenza la preparazione di base NULLA degli alunni.
Avevo scritto, tempo addietro:
«Gli alunni hanno sempre ragione e, pertanto, vanno aiutati, accuditi, capiti, giustificati, difesi, soccorsi, perdonati, promossi (...e loro lo hanno capito da un pezzo!). Gli insegnanti hanno sempre torto e, pertanto, vanno demotivati, ostacolati, desautorati, delegittimati, mortificati, perseguitati»
Mi dicono che le condizioni sono ancora degenerate negli ultimi dieci anni. Ora solo a contraddire un alunno mentre scrive 2+2=5 si rischia la galera….
Ma tutto secondo i piani di evoluzione caotica di una società nella quale a nessuno deve essere concesso di possedere un pensiero critico, perché solo agli “eletti” è ammesso accedere, passo dopo passo, ai gradi crescenti della "gnosi". Governare una società di “omologati”, ammansiti con i giochini dell’universo digitale, è molto più semplice che governare una società di “liberi”.
Questo fatto mette in evidenza una delle totali, infinite perché demoniache, contraddizioni dei poteri massonico-comunisti che governano ormai completamente l’occidente, destinato, ahimé, all’estinzione. Il permanere, ma anche l’incremento, di forme di violenza sulle donne, sui coetanei da parte dei "bulli" cretini, ma anche sui bambini nel ventre materno, sul sano sviluppo della personalità di uomini e donne, sui simboli della religione cattolica, è dovuto a tutto quello che loro stanno realizzando, alla totale assenza di rigore nella formazione scolastica e perciò culturale, alla totale assenza di educazione sulla responsabilità individuale, alla totale assenza di riferimenti certi, alla recisione del legame tra colpa ed espiazione, alla soppressione del rapporto con Dio e i suoi Comandamenti.
Claudio Gazzoli





martedì 9 novembre 2021

LA MIA UNICA PATRIA, IL MIO UNICO PADRONE

 


La mia UNICA Patria ha per Patrona Maria; la sua unica autorità è Nostro Signore; la Chiesa Cattolica, quella VERA da Lui fondata, il suo governo; i suoi confini sono segnati dai comandamenti di Dio; il Credo di Nicea è la sua Costituzione; la Dottrina Cattolica di San Pio X ispira le sue leggi; i Sacramenti edificano i suoi ospedali; il suo inno è “Cristus Vincit”; la lingua quella della Messa di Sempre; la Vera Liturgia richiama il suo popolo; la Grazia alimenta i suoi fiumi di acqua cristallina; l'azzurro del cielo vi rivela il riflesso del manto della Madonna; i Martiri sono i suoi sacerdoti; le chiese centenarie i suoi edifici; i Vangeli e gli scritti dei Padri Della Chiesa i suoi libri. Tutti quelli che, come me, risolutamente anche se fragilmente, vi cercano rifugio, nel totale rispetto della Tradizione, sono i miei concittadini e i miei fratelli, tutti gli altri sono stranieri che parlano una lingua incomprensibile.

Claudio Gazzoli - Monterubbiano




sabato 6 novembre 2021

PENSIERI LIBERI

Ambrogio Lorenzetti - allegoria del cattivo governo

 

ANDRANNO FINO IN FONDO
Andranno fino in fondo, non possono permettersi la più impercettibile esitazione, neanche davanti all’evidenza, davanti alle prove inoppugnabili fornite ormai da alcuni coraggiosi ricercatori, da chi ha passato e sta passando le conseguenze causate da quella pozione infernale, davanti alle prove evidenti della quasi totale inefficacia. Non se lo possono permettere perché equivarrebbe ad una ammissione delle proprie smisurate responsabilità. Andranno fino in fondo come gli ufficiali delle SS che non potevano permettersi alcun indugio, neanche davanti al rombo assordante dei cannoni degli eserciti alleati, sotto i bombardamenti micidiali che gli esplodevano accanto. Loro continuavano imperterriti ad arrestare, a trasportare, a far funzionare le camere a gas. Non se lo potevano permettere perché voleva dire crollare davanti alla propria coscienza, o a quello che ne era rimasto, voleva dire non poter più dichiarare di avere “soltanto” obbedito agli ordini imposti dall’alto…
Ci faranno fuori, in ogni modo, socialmente, culturalmente, disumanamente… forse anche fisicamente. Non possono permettersi che la “nuova umanità” abbia i nostri geni con spiccate caratteristiche di non arrendevolezza e non assoggettabilità.
Lo stesso criterio che sta adottando la Chiesa. Devono andare fino in fondo, anche davanti allo sfacelo, al vile abbandono delle anime, alle chiese vuote, alla decimazione dei cattolici, all'evidenza terrificante della profanazione, davanti all’olocausto delle anime post-conciliare.
Conosco decine di persone sotto ricatto morale. Una società che arriva ad imporre a milioni di persone di violentare il proprio corpo (ma anche la propria anima…) con la forma più infida di ricatto è una società malata, ma non di covid. Una società dove il predominio della materia è talmente rivoltante che non esiste più nessuna parvenza di pensiero elevato, una società che ormai ragiona solo in termini di dare ed avere, di crescita economica, di appagamento dei corpi, che valuta la propria esistenza solo con il metro di un’arida e perniciosa contabilità.


TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE
Gli incappucciati col grembiulino hanno finalmente portato a compimento il progetto preparato da almeno 150 anni. Non più divisioni tra destra e sinistra, tra cattolici e protestanti, tra qualche centinaio di varietà sessuali da loro fantasticate, tra ricchi e poveri, tra capitalisti e proletari. Non più la lotta di classe, perché nel mondo nuovo non ci sono più classi. Certo, negli ultimi sessanta anni hanno potuto avvalersi di uno strumento prodigioso capace di moltiplicare per milioni le capacità individuali di persuasione, capace di riprogrammare uno ad uno i miliardi di neuroni del cervello, eliminando ogni minima facoltà di pensiero autonomo e sopprimendo ogni interferenza esterna non codificata. Eliminata la lotta di classe occorreva ricostituire un nemico, perché senza nemico non c’è coesione, non c'è omologazione. Senza nemico non c’è popolo e il popolo è l’elemento amorfo ma plasmato perché plasmabile a piacere, marginale ma essenziale della “democrazia”. Il nemico non è più il ricco, il capitalista, il dirigente, l’arrivista, lo speculatore, il trafficante, il terrorista, il fascista, il comunista. Come per la Chiesa, il peccatore non è più il bestemmiatore, l’idolatra, l’eretico, il ladro, l’usuraio, il fedifrago, l’assassino, l’adultero, il depravato, il sodomita, il pedofilo. Il vero NEMICO, PECCATORE, da smascherare, marchiare, reprimere, emarginare, perseguitare, anche perché non assoggettabile, non allineabile al pensiero unico, non protestantizzabile, è il NON VACCINATO.


LETTERA DI UN INSEGNANTE
Condivido pure le virgole. Manca solo la considerazione del fatto che questi impresentabili "poveracci", si fa per dire, non satanisti ma simulacri di demoni, sono solo gli esecutori di un progetto che viene da lontano... molto prima della diffusione della prima televisione privata che comunque è nata con quello scopo...

IO VI ACCUSO,
Barbara D’Urso, Maria De Filippi, Alfonso Signorini, Alessia Marcuzzi e tutta la schiera della vostra bolgia infernale… io vi accuso.
Vi accuso di essere tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese, del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale, della destabilizzazione mentale delle nuove generazioni, dell’impoverimento etico dei nostri giovani, della distorsione educativa dei nostri ragazzi.
Voi, con la vostra televisione trash, i vostri programmi spazzatura, i vostri pseudo spettacoli artefatti, falsi, ingannevoli, meschini, avete contribuito in prima persona e senza scrupoli al Decadentismo del terzo millennio che stavolta, purtroppo, non porta con sé alcun valore ma solo il nulla cosmico.
Siete complici e consapevoli promotori di quel perverso processo mediatico che ha inculcato la convinzione di una realizzazione di sé stessi basata esclusivamente sull’apparenza, sull’ostentazione della fama, del successo e della bellezza, sulla costante ricerca dell’applauso, sull’approvazione del pubblico, sulla costruzione di ciò che gli altri vogliono e non di ciò che siamo.
Avete sdoganato la maleducazione, l’ignoranza, la povertà morale e culturale come modelli di relazioni e riconoscimento sociale, perché i vostri programmi abbondano con il vostro consenso di cafoni, ignoranti e maleducati. Avete regalato fama e trasformato in modelli da imitare personaggi che non hanno valori, non hanno cultura, non hanno alcuno spessore morale.
Rappresentate l’umiliazione dei laureati, la mortificazione di chi studia, di chi investe tempo e risorse nella cultura, di chi frustrato abbandona infine l’Italia perché la ribalta e l’attenzione sono per i teatranti dei vostri programmi.
Parlo da insegnante,
che vede i propri alunni emulare esasperatamente gli atteggiamenti di boria, di falsità, di apparenza, di provocazione, di ostentazione, di maleducazione che diffondono i personaggi della vostra televisione;
che vede replicare nelle proprie aule le stesse tristi e squallide dinamiche da reality, nella convinzione che sia questo e solo questo il modo di relazionarsi con i propri coetanei e di guadagnarsi la loro accettazione e la loro stima;
che vede lo smarrimento, la paura, l’isolamento negli occhi di quei ragazzi che invece non si adeguano, non cedono alla seduzione di questo orribile mondo, ma per questo vengono ripagati con l’emarginazione e la derisione.
Ho visto nei miei anni di insegnamento prima con perplessità, poi con preoccupazione, ora con terrore centinaia di alunni comportarsi come replicanti degli imbarazzanti personaggi che popolano le vostre trasmissioni, per cercare di essere come loro. E provo orrore per il compiacimento che trasudano le vostre conduzioni al cospetto di certi personaggi.
Io vi accuso, dunque, perché di tutto ciò siete responsabili in prima persona.
Spero nella vostra fine professionale e nella vostra estinzione mediatica, perché solo queste potranno essere le giuste pene per gli irreparabili danni causati al Paese.”
Marco Galice


IL VESCOVO CANTERINO
Se l'organo di informazione ufficiale della Chiesa, l'OSSERVATORE ROMANO, ospita un articolo, del cosiddetto vescovo di Noto, canterino, ballerino, schitarrino, che canta le canzoni di sanremo in chiesa, che esalta "imagine" di john lennon (di cui pure i bambini intuiscono l'origine....) e che inizia così:
"Immaginate che non ci sia alcun paradiso
Se ci provate è facile
Nessun inferno sotto di noi
Sopra di noi solo il cielo
Immaginate tutta le gente
Che vive solo per l’oggi
... e nessuna religione "
allora vuol dire che non ci sono più dubbi, Lucifero in persona si è insediato al vertice della Chiesa visibile.


L’APPELLO DEI DOCENTI
È più di un anno che non commento sul blog di Marco Tosatti, per tante ragioni.... ma questa volta non ho potuto farne a meno, per questo articolo:
Università: L’APPELLO DEI DOCENTI CONTRO IL GREEN PASS A QUOTA MILLE FIRME:

Il mio commento e una risposta, a cui mi associo:
29 Settembre 2021 alle 15:43
personalmente di questi appelli finemente intellettuali post-giacobini che sprizzano liberté, egalité, fraternité ad ogni virgola, di chi si “vanta” di essersi vaccinato, dello stessa matrice culturale di quelli che ci stanno soggiogando, senza alcun riferimento alle cause che hanno determinato tutto questo, non so che farmene.

risposta
EQUESFIDUS
30 Settembre 2021 alle 15:03
Pienamente d’accordo con questo commento.
Sono decenni che l’università è ostaggio di liberal-massoni e di marxisti. Sono decenni che il neoliberismo, l’avversione al cristianesimo e l’incondizionato ed entusiasta abbraccio di qualsiasi cosa provenga dalla sinistra la fanno da padrone. Sono decenni che, specie in certe università ed in certe classi, anche il solo sospetto che qualcuno sia cattolico e di destra vuol dire vedere la propria carriera accademica stroncata. E ora questi vengono a parlarci di Green Pass; con che faccia, mi chiedo?!
Draghi e quelli come lui sono un VOSTRO prodotto, generati dalla VOSTRA cultura, coltivati nelle VOSTRE università, cresciuti a pane ed immoralità, in un contesto culturale in cui il fine giustifica qualsiasi mezzo e dove Dio non esiste o, qualora esistesse, è comunque preferibile il Suo nemico per antonomasia. Draghi è il prodotto finale di decenni di sistematica distruzione della religiosità, della moralità, della spiritualità occidentali a cui voi avete, più o meno consapevolmente, partecipato.


LA PERSECUZIONE
E' PERSECUZIONE la parola chiave del Vangelo di oggi, 10 ottobre.
Mc 10,17-30: ….28Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, 30che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, INSIEME A PERSECUZIONI, e la vita eterna nel tempo che verrà».
Allora dobbiamo ringraziare questi banditi travestiti da uruk-hai, per la “persecuzione leggera”, per averci dato il vaccino, il “green pass”, la diversità di genere, il dialogo interreligioso, l’ecumenismo, il sentimentalismo, il transumanesimo, il comunismo, l'altare di terra, la pachamama, per causa del Signore e del Vangelo.


LA DEMOCRAZIA REALE
La DEMOCRAZIA senza OPPOSIZIONE non può neanche definirsi PARTITOCRAZIA, perché ormai i partiti non contano più nulla. Anche la democrazia Ateniese poteva definirsi “di facciata”, ma molti furono gli oppositori della spedizione in Sicilia contro Siracusa (415 a.c.), che sarebbe costata la rovina definitiva dei sogni di esportazione della democrazia (mi ricorda qualcosa….) e la fine della potenza ateniese. Loro consultavano “gli oracoli” prima delle decisioni importanti. Invece questi qua chi consultano ? Lo sappiamo… lo sappiamo chi consultano ma è meglio non dirlo… Dico invece che questa cosiddetta Democrazia è la forma più perversa di TIRANNIA perché non perseguita i corpi (anche se, a ben vedere, la vaccinazione, praticamente obbligatoria, con un farmaco non testato è una persecuzione subdola dei corpi..), anzi li blandisce con una moltitudine di perversioni, ma mira alla totale sottomissione degli intelletti per conseguire il livellamento delle coscienze sul progetto scellerato dell’uomo nuovo, diverso.
Diverso come “una Chiesa diversa” auspicata da Bergoglio all’apertura del “sinodo sulla sinodalità” (tra l’altro che va cercando, ce l’ha già una Chiesa “diversa” affollata di “diversi”…) che farebbe solo ridere se non fosse che si tratta dell’ultimo atto della definitiva frammentazione della dottrina, della prassi e quindi della Chiesa visibile.


BOLGIA MICIDIALE
L’unica cosa che dovrebbe fare un vero capo della Chiesa in questa bolgia micidiale, in cui sembra che tutte le forze del male si siano scatenate, è sollecitare alla preghiera, organizzare rosari, adorazioni continuate, invocazioni, suppliche, orazioni, in tutte le chiese del mondo. Invece il leviatano bianco dei mari del sud, che non si definisce Vicario di Cristo (e meno male…), lancia proclami politici, propone modelli economici, esalta movimenti rivoluzionari e violenti, perseguita i religiosi che professano la retta Dottrina, adora gli idoli pagani che richiedono sacrifici umani, prospetta il vaccino per tutti, rimanda a casa i dipendenti senza “lasciapassare”, auspica il “meticciato” globale, deride chi non vuole rinunciare alla tradizione, approva teologi del post-umanesimo, giustifica i peccati contro tutti, ma proprio tutti, i Comandamenti. Che cosa possiamo aspettarci ? Prepariamoci al peggio.


LA MESSA DEL PAPA AL CIMITERO DI GUERRA FRANCESE
Non ci sono parole per commentare questo gesto, che definire "provocatorio" sarebbe come farne l'elogio. 
Il nemico numero uno della nostra civiltà, anzi il capo della coalizione dei nemici, quelli, per intenderci, che vanno dicendo, perché ne sono essi stessi gli artefici, che ci saranno altre pandemie ben peggiori di questa, il biancovestito, ha celebrato una messa in un cimitero in maggioranza islamico, in ricordo di chi ha oltraggiato per sempre la purezza di una popolazione inerme, nella ferocia più terrificante della storia dell’occidente, con la complicità e il silenzio impuniti, come è ovvio che sia, dei paladini della fraternité. E tutto ciò con la ripugnante parvenza di compiere un gesto di “carità” che, se del caso, avrebbe dovuto compiere nei confronti di chi, pur non avendolo subito direttamente, vive ancora nel trauma di quella follia.
La manifestazione di un odio smisurato, coltivato per secoli nelle spelonche degli incappucciati, nei confronti di quello che siamo, del nostro sentire, delle nostre origini, della nostra bellezza, del bene e del male di cui ci hanno impastato millenni di storia, della nostra terra, del nostro pane, dell’innocenza dei nostri bambini, della nostra religione.


NON CI RESTA CHE SOGNARE
Sognare che alla guida del sospirato "Buon Governo" ci sia Pericle nei suoi anni migliori, alla guida del ministero delle attività produttive Enrico Mattei, alla guida del ministero della pubblica istruzione Enrico Fermi, alla guida del ministero della salute il dott. Andrew Manson, alla guida del ministero dei beni culturali Raffaello Sanzio, alla guida del ministero della giustizia Carlo Alberto Dalla Chiesa, alla guida del ministero dell’economia Madre Speranza, alla guida del ministero degli esteri il conte di Cavour, alla guida della Chiesa Agostino d’Ippona.







venerdì 17 settembre 2021

LA VIA DELLA PERSUASIONE

 


«Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà» (Lc 9,24)

Pubblico uno stralcio della lettera che un parroco delle mie parti ha scritto ai suoi fedeli. Non voglio palesarne il nome semplicemente perché non mi interessa il singolo sacerdote, nei confronti del quale posso anche provare un sentimento, neanche troppo coinvolgente, di cristiana pietà. Inoltre questo documento è molto simile ad altri documenti che circolano in questi giorni, tutti, ovviamente, ispirati alla lettera della CEI “Curare le relazioni al tempo della ripresa” reperibile su:
Mi interessa, invece, mostrare una linea di pensiero e di azione della Chiesa che, a mio modesto parere, è distante anni luce dalla sua originaria missione.

….La Conferenza dei vescovi italiani invita a vaccinarsi e io con lei Con una lettera inviata a tutti i vescovi ad apertura dell’anno pastorale, la Presidenza della CEI fa suo l’appello del Papa a favorire la scelta di vaccinarsi come un atto di responsabilità sociale e invita i singoli vescovi a richiamare i fedeli a tale responsabilità: senza porre obblighi, mantenendo aperta la riflessione, puntando sul convincimento delle persone, mirando comunque all’adesione più ampia possibile alla vaccinazione.
Vaccinazione come atto d’amore. L’appello del Papa al quale richiama la Cei è quello del videomessaggio ai popoli dell’America Latina del 18 agosto 2021, nel quale affermava che «vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore; e contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore: amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli» […]. Finora l’obbligo vaccinale [posto dalle competenti autorità dello Stato] riguarda solo alcune circoscritte categorie di lavoratori. La normativa civile attuale non prevede l’obbligo vaccinale né richiede la certificazione verde per partecipare alle celebrazioni o alle processioni né per le attività pastorali in senso stretto: catechesi, doposcuola, attività caritative […]. La tematica è complessa e la nostra riflessione dovrà rimanere aperta.
L’appello del Papa, tuttavia, interpella le coscienze di tutti e, soprattutto, di chi è impegnato nell’azione pastorale delle nostre comunità. Siamo, dunque, chiamati a rispondere per primi a “un atto di amore” per noi stessi e per le comunità che ci sono affidate.
Da parroco, presbitero e cittadino condivido la lettera della presidenza della Cei. Avverto in essa la tonalità calda dei richiami in materia di pandemia che sono venuti dalla Cei negli ultimi mesi, dopo che il presidente, il cardinale Gualtiero Bassetti, è passato per la terapia intensiva e ha rischiato di morire. Condivido in particolare l’invito a procedere per la via della persuasione.
Ogni decisione riguardante il proprio corpo e la sua cura va lasciata alla persona, fatta salva la possibilità per la comunità di prevedere degli obblighi di salute pubblica: lo stabilisce la Costituzione all’articolo 32 [Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge]. Ma nulla dovrà essere obbligato, da qualsiasi altra autorità, oltre le disposizioni legali.
Intendo così, in chiave attiva, promuovere e favorire quella che chiamo “via della persuasione”: è bene che ognuno che ne sia convinto, se ne faccia promotore. Evitando le polemiche, cercando le parole capaci di convincere…..

VACCINAZIONE COME ATTO D’AMORE (o d’ammore…)
Ma voi che parlate sempre d’amore… che vi sciogliete all’amore - per inciso ho sempre pensato che dell’amore non bisognerebbe “parlare” - che accogliete con amore i peccatori, tutti ma proprio tutti, bestemmiatori, idolatri, eretici, ladri, usurai, fedifraghi, assassini, adulteri, depravati, sodomiti, pedofili. Voi che siete sempre così accoglienti nei confronti delle coppie omosessuali, degli abortisti, dei demolitori della famiglia, dei sostenitori dell’eutanasia, perché non riservate una parvenza di attenzione per i poveri fedeli smarriti che hanno più di qualche perplessità ?
PRIMO: sull’efficacia del vaccino, anche con riferimento alle mutazioni, visto che sono ormai centinaia i riferimenti a pubblicazioni, dichiarazioni, articoli di eminenti ricercatori che, peraltro, mettono in evidenza la inopportunità di procedere alla vaccinazione di massa con l’epidemia in corso.
SECONDO: sui rischi per la salute di giovani e adulti per gli effetti di medio-lungo periodo che non sono stati affatto indagati con la scusa dell’urgenza per la mortale pandemia che provoca il decesso in meno dell’1 % dei casi.
TERZO: sulla immonda cancellazione di ogni riferimento alle cure domiciliari che possono, come dimostrato da organizzazioni di medici attive in Italia e all’estero, curare la malattia, se affrontata per tempo, di quasi il 100% dei contagiati.
QUARTO, ma non ultimo in ordine di importanza: in merito all’origine del materiale biologico con cui vengono realizzati questi cosiddetti vaccini e diversi altri farmaci, direttamente o indirettamente connessi con cellule derivanti da feti abortiti, come ammettono anche le stesse case farmaceutiche.
So che quest’ultimo argomento, che dovrebbe essere per voi di gran lunga il più importante, è invece il più imbarazzante. Per voi che, in stragrande maggioranza, date il vostro favore, condividendone l’ideologia, e poi il vostro voto, al partito che non solo si è prodigato per far approvare e poi favorire la legislazione abortiva in questo paese, ma che ultimamente ha legalizzato la più satanica delle pratiche con l’uso della pillola abortiva.

LA VIA DELLA PERSUASIONE
Perché non usate più la PERSUASIONE, come Gesù voleva, quella della conversione, della evangelizzazione ?
NON È VOSTRO COMPITO persuadere le persone a farsi vaccinare. Ne abbiamo già abbastanza di pressioni ed avvertimenti con metodi solo apparentemente più sottili di quelli della Gestapo e della Stasi.
È vostro compito persuadere i fedeli a confessarsi, ad accostarsi frequentemente ai sacramenti, ad avere rispetto per il sacro, ad applicare sistematicamente i Comandamenti di Dio.
È vostro compito organizzare adunanze di preghiera, di adorazione, di recite del Santo Rosario, per chiedere perdono a Dio per gli atti spaventosamente sacrileghi compiuti dalla Chiesa nell’ottobre del 2019, solo pochi mesi prima della comparsa di questa cosiddetta pandemia, per supplicarne la fine, per implorarne il perdono.
È vostro compito persuadere i cardinali, i vescovi i “presbiteri” ad abbandonare le pratiche peccaminose così diffuse nelle alte gerarchie.
Ma voi, tra l’anima e il corpo, avete scelto il corpo ed anche per ragioni che non è il caso di ricordare qui, dato che l’argomento è tremendamente serio. Se aveste privilegiato le vostre e le altrui anime potevate persuaderle, incessantemente, ad operare per trovarsi monde davanti a Dio, perché, per il Signore, morire per covid non è più eroico di morire di tumore, di malaria, di infarto, di embolia, di vecchiaia. Se aveste scelto l’anima potevate tentare di persuadere voi stessi a rinunciare fortemente alla concupiscenza, all’eresia, all’apostasia, all’ideologia, all’idolatria, alla pachamama.
Per questo sciatto servilismo, motivato anche da quella roba che si chiama otto per mille, state oltraggiando il vostro Unico Padrone che non vi chiede affatto di inocularvi il cosiddetto vaccino, che ha la sua remota origine in pratiche sacrificali pre-colombiane.
Si vede lontano mille miglia che la vostra è solo un’adesione ideologica ad un progetto che viene da molto lontano e che trova ora, per una serie di circostanze storiche sincronicamente favorevoli, la sua piena attuazione, facendovi ignorare la principale motivazione della vostra missione. Gli apostoli hanno pensato alla salvezza dei propri corpi la notte in cui a Gesù hanno inflitto centinaia di colpi di flagello e, come loro, state deviando su percorsi sicuri da quella salita che, invece, è alla base della nostra civiltà. Ma poi loro tutti hanno riabilitato questo tradimento nella catarsi liberatoria del martirio. E al martirio, anche se quello meno cruento dello spirito, siamo tutti chiamati quale segno irrilevante di partecipazione al Calvario. È questa dimensione che avete completamente dimenticato a favore di una effimera, vacua dimensione moderna della vita.
Invece di usare espressioni, parole, riferimenti alla tradizione della Chiesa, alla Dottrina perenne, usate un linguaggio tipico di quello strumento che ha prodotto il degrado morale e culturale di questo paese, mentre dai vostri pulpiti non ammonite più, non correggete il peccato, non esponete più la morale cattolica ma la morale della televisione, che ormai declama esclusivamente la propria verità. Ma la Verità non è quella del Pilato di turno che ti deride sfaldandone lo stesso significato. La verità non è nei teatrini delle vostre parrocchie, nelle omelie pronunciate nelle vostre chiese trasformate in sale da ricevimento, nelle tenebre della accondiscendenza con il mondo. La Verità è unicamente quella di Gesù, testimoniata al prezzo di un sacrificio immane che ora voi state turpemente calpestando. È la Verità testimoniata da decine di migliaia di martiri che non si sono piegati ai dictat dell’imperatore, che non hanno creduto alle sue lusinghe, che non si sono prostrati ai piedi dei suoi simulacri, come state facendo ora voi ai piedi di un potere inappellabile, molto più tenebroso delle pur oscure facce che lo rappresentano. La Verità è persecuzione, oltraggio, derisione, martirio. La Verità è su quella salita spaventosamente dolorosa del Calvario. Non c’erano punti di ristoro su quella salita, né barellieri, né medicamenti, né antidolorifici, né sieri falsamente miracolosi, né rianimatori. Non c’era la croce azzurra, ma una pesante croce latina di legno di colore rosso sangue.
Questa verità va cercata nell’esperienza condivisa dei medici che sono rimasti fedeli al loro giuramento, che non si sono fidati della vulgata ufficiale, che sono stati sospesi dai rispettivi albi solo per aver fatto il proprio dovere. Va rintracciata nelle dichiarazioni dei ricercatori onesti, nelle notizie che bisogna andarsi a cercare, nelle contraddizioni dei grandi mezzi di comunicazione e dello zelo paradossale e untuoso di tutti i religiosi allineati.
Eppure c’è ancora qualche vescovo che ha conservato integra l’anima e la coerenza verso la sua unica missione. Monsignor Athanasius Schneider ad una donna statunitense che, per essersi rifiutata di fare il vaccino, ha perduto il proprio posto di lavoro:
«Oggi fai le valigie dal tuo posto di lavoro, e mentre fai le valigie, il tuo tesoro viene trasferito nella stanza che Gesù ti ha già preparato nel Regno dei Cieli». Sarà per malanimo, ma mi viene da pensare a quali anfratti sta invece preparando il principe delle tenebre per questi parroci-presbiteri-cittadini.

Claudio Gazzoli










mercoledì 18 agosto 2021

L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA

 



Chiesa AL ROVESCIO, totalmente asservita al mondo, UNICAMENTE PREOCCUPATI di OSSEQUIARLO, proprio il contrario di quello che vuole Gesù: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.» Gv 15,18-19.
Proprio al ROVESCIO di come un “normale” fedele si aspetterebbe.

DIRITTO: si rifiutano di dare la comunione a chi la pretende sulle mani e in piedi ed invitano ad inginocchiarsi per prendere la comunione sulla lingua.
ROVESCIO: danno la comunione, esclusivamente, a chi è in piedi e la pretende sulle mani.

DIRITTO: i requisiti per essere ammessi in chiesa sono, esclusivamente, il decoro nell’abbigliamento, l’attenzione per la devozione, la partecipazione alla liturgia e ai sacramenti, la preghiera, l’adorazione eucaristica.
ROVESCIO: il requisito unico per essere ammessi in chiesa è il green pass che attesta la somministrazione del cosiddetto vaccino, preparato dalle case farmaceutiche con l’utilizzo, diretto o indiretto, di cellule provenienti da esseri umani abortiti.

DIRITTO:
Avere il massimo rispetto per il SACRO, a partire dalle particole consacrate.
ROVESCIO:
Non considerare il SACRO, anzi disonorarlo perché è sacro tutto ciò che viene dall’uomo, compresa la volgare e quindi sacrilega distribuzione dell’eucarestia.

DIRITTO:
Considerare la Liturgia come la più elevata occasione di elevazione verso Dio, onorarla nei modi più eccelsi che la Chiesa ha ricevuto nella tradizione.
ROVESCIO:
Volgarizzare la Liturgia con forme e condotte che derivano dalle mode del tempo, dal protagonismo degli “attivisti”, dal sentimentalismo populista, dalla paura di offendere le altre religioni.

DIRITTO:
La famiglia cristiana è donna, uomo uniti nel sacramento del matrimonio, con i figli che sono un dono di Dio.
ROVESCIO:
Ci sono tante famiglie multicolore, multisesso, con i figli forniti dall’esterno, che devono ricevere la benedizione della Chiesa.

DIRITTO:
La Chiesa promuove, per il tramite di tutti i suoi organi di informazione, il rispetto della vita umana fin dal concepimento, la famiglia cristiana, l’educazione scolastica basata sugli inderogabili principi cattolici, il rigore nelle forme del Sacro e della Liturgia, il monito verso le derive della modernità.
ROVESCIO:
La Chiesa favorisce, per il tramite di tutti i suoi mezzi di informazione, la sottomissione alle ideologie del mondo, la condivisione dei modelli “politicamente corretti” della famiglia allargata, degli abbinamenti contro natura, della educazione dei bambini e dei ragazzi su teorie stravaganti del genere sessuale, conferisce riconoscimenti a chi si è prodigato a favore dell'aborto.

DIRITTO:
Tutti i religiosi mantengono un profilo molto basso nei confronti della politica perché il loro unico riferimento è il Signore. Esercitano il diritto di voto ma danno il loro consenso solo ai partiti, qualora ci siano, che rispettano totalmente la morale cattolica.
ROVESCIO:
La maggior parte dei religiosi “sbavano” per il partito “sinistro”, loro unico riferimento e che, in tutte le sue scelte, segue logiche opposte alla morale cattolica, favorendo l’aborto, i matrimoni omosex, la disgregazione della famiglia, la manipolazione genetica, la violazione della vita umana interrompendo il suo naturale compimento.

DIRITTO:
I sacerdoti hanno, quali esclusivi riferimenti per il loro agire, gli insegnamenti del Vangelo, gli esempi dei martiri e dei santi, la Dottrina della Chiesa, il Diritto Canonico.
ROVESCIO:
I sacerdoti obbediscono alle disposizioni della CEI, alle direttive del Governo, alle tendenze del mondo, agli orientamenti dei fedeli.

DIRITTO:
Mantengono ALTA l’asticella del peccato, enfatizzano i riferimenti della morale cristiana, richiamano sistematicamente al rispetto dei comandamenti, avvertono dell’importanza decisiva dell’impegno individuale verso la Salvezza.
ROVESCIO:
Abbassano fino a terra l’asticella del peccato, relativizzano i riferimenti morali, omettono di richiamare i comandamenti, sottovalutano l’importanza di guadagnarsi la Misericordia di Dio.

DIRITTO:
Il sacerdote celebra il Culto Divino, amministra i sacramenti, tiene aperta la chiesa e ne cura il decoro, non si separa mai dal breviario per la sua regolare preghiera, offre la propria assistenza spirituale, si rende sempre disponibile per la confessione, cura il catechismo dei bambini, porta la particola consacrata agli infermi, impartisce l'estrema unzione, richiama costantemente, nelle parole, nei gesti, nel saluto, nelle esortazioni, nelle consolazioni, negli ammonimenti, negli incoraggiamenti, al Signore.
ROVESCIO:
Il sacerdote cura le pubbliche relazioni, apre la chiesa solo poco prima della messa quotidiana, non trova il tempo per l'assistenza spirituale, confessa su appuntamento, incarica altri per il catechismo dei bambini, per portare la particola consacrata agli infermi e per distribuire l'Eucarestia durante la messa, dice che "la psicologia gli è molto più utile della teologia" (quella vera ovviamente) per condurre la confessione, organizza convegni, simposi, incontri su temi socio-politici, corsi di preparazione al matrimonio cristiano per coppie omosex, è fattivamente sollecito nel blandire le altre religioni.

DIRITTO:
Il percorso formativo dei sacerdoti, all’interno dei seminari, è soprattutto un cammino di preghiera, di liturgia delle ore, di rosari, di novene, di adorazione eucaristica, di lettura costante della Parola di Dio, di ricerca incessante del rapporto con Dio, di formazione dello spirito prima dell’intelletto, con l’ausilio fondamentale dello studio della teologia cattolica, della teologia morale cattolica, della Patristica, della liturgia cattolica, della vita dei martiri e dei santi, in particolare la vita, le opere, le omelie del loro santo protettore San Giovanni Maria Viannet, del significato insostituibile dei Sacramenti, della Tradizione millenaria della Chiesa.
ROVESCIO:
Stante il fatto che nei seminari si entra solo se si è vaccinati, viene privilegiato lo studio della teologia di ispirazione protestante, delle discipline sociali quali la psicologia, la sociologia, l’antropologia, le tecniche di interrelazione sociale, la organizzazione degli eventi collettivi, i punti di contatto con le altre religioni, le altre culture, le altre inclinazioni (i ponti di contatto), il riscaldamento globale, l’ecologia, le alimentazioni alternative, le tecniche di meditazione.

DIRITTO:
il sacerdote è orientato verso Dio quale unico destinatario del culto.
ROVESCIO:
il "presidente dell'assemblea" è orientato verso il popolo quale destinatario del culto di sé stesso.

DIRITTO:
La Vergine Maria.
ROVESCIO:
La pachamama.

Ora che la Chiesa è completamente rovesciata, tutto diventa “simmetrico” nell’asimmetria complessiva del mondo. Se tutti viaggiano alla rovescia tutto sembra diritto e questa è la vera relatività o il vero relativismo, arrivato a compimento dopo un percorso durato più di 250 anni. Ma è una simmetria ingannevole, instabile, perché presuppone che tutto, ma proprio tutto, sia rovesciato. Dove rimanesse anche un’entità piccola DIRITTA essa rivelerebbe la truffa smisurata e pertanto andrebbe eliminata. È quello che stanno facendo con “Traditionis Custodes” e il suo seguito imminente.

Claudio Gazzoli


P.S.

.... e con il green pass...






martedì 10 agosto 2021

LA SAGRA DELLA LIBERTÀ


"Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto" Esodo 32,8.


Non sono solo calamità le circostanze provocate da questa “pandemia”. Il 2020 è stato indubbiamente un “annus terribilis”, dai cortei di camion militari di Bergamo, alle catastrofiche previsioni delle varie imbonitrici telecassandra, alle miserabili condotte di tutto l’apparato della Chiesa. Ma non tutto è stato così rovinoso. Per quanto mi riguarda la sospensione delle “sagre” paesane è stata provvidenziale, se non addirittura propizia. Ora sono ricominciate alla grande.
Questa invenzione degli anni ’60, gli anni del boom economico, ha avuto una evoluzione verso forme che nulla hanno a che vedere con la “tradizione”, ammesso che esista ancora una TRADIZIONE.
"Panem et circenses" in un colpo solo, in totale ossequio e sottomissione ai disegni del Grande Architetto.
Solo pochi anni prima sarebbe stato impensabile fare una festa dedicata alle “tagliatelle al ragù” perché le tagliatelle al ragù costituivano il primo piatto del giorno di festa dedicata al Signore. Il valore sacro del cibo era legato intimamente alla sua “scarsità” e per questo gradito a Dio. Era il rapporto stretto tra “fatica” e cibo che lo rendeva “sacro”. Ora il cibo, almeno in una parte del mondo, è una risorsa illimitata sulla quale si possono organizzare simposi, proporre graduatorie, programmare una sciame di trasmissioni televisive, nell’unica redditizia finalità del piacere fine a sé stesso.
Quando ero bambino, almeno ancora nei paesi delle mie parti, ogni festa popolare era una festa religiosa che prevedeva la parte liturgica e la parte festosa, ma quest’ultima non era mai disgiunta dalla prima. La banda musicale accompagnava la processione e poi teneva il concerto, i fuochi d’artificio chiudevano la festa e celavano un omaggio al Santo Patrono, mentre la chiesa restava aperta per tutta la sera per consentire ai fedeli di onorare le reliquie del Santo. L’unica eccezione, ma solo apparentemente, era il carnevale. Ma in effetti, a parte gli ambienti della borghesia cittadina, anche il carnevale non era altro che il contraltare della festa religiosa, quasi che la trasgressione potesse rendere più consapevole il pentimento e la maschera, al di sotto della quale si dissimulava il lato oscuro della nostra coscienza, più manifesta l’intenzione purificatrice della cenere dell’inizio di Quaresima.
Le nostre gustose castagnole, le frappe e la cicerchiata, cibo prezioso perché fatto di ingredienti non illimitati, stavano a ricordare il termine del piacere prima dei quaranta giorni di astinenza.
La stretta dipendenza con la ricorrenza religiosa impediva che la festa degenerasse in festino. Impediva che la festa diventasse una esaltazione materiale e metaforica di tutti i desideri della carne, facendone una sacrilega rappresentazione.
Ma visto che la parola “sagra” deriva da “sacro” e, originariamente, era usata ad indicare una “Festa, celebrazione religiosa in occasione della consacrazione di una chiesa, di un altare o di una immagine religiosa (dal voc. Treccani)”, se la vera libertà è la sottomissione esclusiva a Dio, a tutti i suoi comandi e l’affrancamento da tutte le insolenze del mondo, allora l’unica sagra a cui bisognerebbe partecipare in massa, qualora venisse finalmente organizzata, è quella della libertà.

Claudio Gazzoli – Monterubbiano (FM)







sabato 31 luglio 2021

COME UN PESCIVENDOLO

 



È un percorso in salita, ma fatto anche di cadute in burroni dai quali è faticoso risalire. L’importante è che, nel bilancio complessivo, l’altimetro segni una quota sempre più elevata. Anche se è bene seguire il suggerimento “non ti curar di lor, ma guarda e passa”, a volte è salutare dare un’occhiata negli anfratti che si incontrano lungo il percorso, perché il fetore che ne esala ci conforta nella convinzione di essere dalla parte giusta. Me lo vedo con la bava alla bocca e gli occhi infuocati davanti alla tastiera:

https://isoladipatmos.com/i-vaccini-anti-covid19-quella-morale-e-quella-carita-cristiana-ignota-a-quei-turbolenti-cattolici-antivax-che-urlano-sui-social-media-come-pescivendoli-al-mercato-rionale/






sabato 24 luglio 2021

POSSESSIONE IDEOLOGICA

 






Esigere di aver fatto il vaccino per poter andare a messa è come se, a ruoli invertiti, richiedessero la certificazione dell'avvenuta confessione per andare al ristorante o per entrare allo stadio.
Anche se le premesse sono artefatte quando non errate, da un punto di vista strettamente logico non fa una piega che si chieda, per andare a compiere o ad assistere ad un evento "fisico", la vaccinazione che riguarderebbe la protezione dei corpi e questo al di là di considerazioni di natura morale o scientifica. Ma la Chiesa non dovrebbe occuparsi della cura delle anime? E la messa non è forse il più elevato evento che ci è concesso su questa terra per metterci in rapporto con Dio? Certo non la messa così come l'hanno ridotta, puro momento assembleare, consumazione di un pasto collettivo a sviluppo unicamente orizzontale, perché per “loro” quello che avviene sull'altare è solo lo spunto per stare tutti insieme appassionatamente. Lì potrebbe esserci pure la pachamama e penso che tra non molto ce la metteranno. A pensarci bene, in effetti, con quella messa, quale evento fisico, diventa logico pure richiedere la vaccinazione, come al ristorante.
La Chiesa propugna con tutti i suoi organi (quelli del sol dell’avvenire…) la "vaccinazione". Senza alcuna considerazione di opportunità, senza ponderazione, senza consapevolezza, senza alcuna analisi sugli effetti, sui pareri di illustri ricercatori, persino irridendo chi solleva questioni morali legate all’uso di materiale biologico proveniente da feti abortiti, così… da fare e basta!!.
La stessa tenacia con la quale cavalca il cavallo imbizzarrito dei "migranti" senza riflettere sulla vera povertà, quella dei paesi africani che si spopolano di forze che potrebbero concorrere ad una crescita sostenibile, allo sviluppo di posti di lavoro, produzione energetica e acqua dolce, con le tecnologie odierne che lo rendono possibile. Senza ponderare l'opportunità per movimenti gestiti dalle grandi organizzazioni criminali, in testa quelle delle "società segrete", che poi non sono neanche tanto segrete, che governano il mondo.
Questa è PURA IDEOLOGIA, volontà accanita di imporre a tutti le loro idee penosamente deificate di una religione finalmente umana, perfetta, incomparabile, definitiva. Ideologia trasversale che esalta tutti, sortilegio delle coscienze asservite. Mi è capitato di parlare con diversi religiosi e quando gli dici: “guarda che il partito che sta realizzando l’aborto anche con la pillola, il matrimonio tra coppie “stravaganti”, la dissoluzione della famiglia, la privazione della libertà di espressione, gli scandali ai bambini…. è quello a cui avete dato il voto”, non ti ascoltano, ti guardano fissando un punto immaginario dietro di te, ti attraversano con lo sguardo, irretiti dall’ideologia. Ma non dovrebbero essere irretiti soltanto dal Signore? Come parlare con un tifoso accanito per tentare di spiegargli che ci sono prove inoppugnabili, registrazioni visive, che la palla è passata ad un metro abbondante oltre la linea di porta.
Libertà, democrazia, uguaglianza, fratellanza, parole che l’ideologia ha svuotato, simulacri del loro esatto opposto, esplicitamente reale, che sfumano inesorabilmente verso un punto di attrazione nero assoluto, concreto, indiscutibile, monolitico come la morte.

Claudio Gazzoli


P.S.
Un esempio perfetto di COLOSSALE DEFORMAZIONE IDEOLOGICA. Il presidente del consiglio dice: "L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori". NO, un  presidente del consiglio onesto intellettualmente e che non vuole allarmare la popolazione direbbe: "... Non ti vaccini, ti ammali, hai circa il 5% di probabilità di morire". Ovviamente con i dati ISTAT del dicembre 2020 e "tachipirina e vigile attesa".  Ma per essere onesti intellettualmente occorre essere umanamente autonomi ed accettare di avere un Unico Padrone.








domenica 18 luglio 2021

I CUSTODI DELLA TRADIZIONE

 




Qualche mese fa avevo scritto un pezzo dal titolo “I TENACI DIFENSORI DELLA TRADIZIONE” che, ora, merita un aggiornamento, dopo la pubblicazione della lettera apostolica di Bergoglio Traditionis custodes (sic!) e della lettera accompagnatoria. Quello che lascia di stucco dei due documenti pubblicati dalla Santa Sede è la sfrontatezza con la quale ci si fa beffe della verità, o meglio si fa passare una parte di essa per la verità intera utilizzando le medesime tecniche di propaganda tipiche dei regimi totalitari: «La propaganda non deve indagare la verità oggettiva… ma deve presentare solo un aspetto della verità, che è favorevole al proprio scopo». Entrambi i documenti contengono contemporaneamente il “danno e la beffa”. Aver chiamato il documento Motu Proprio “CUSTODI DELLA TRADIZIONE” suona come una derisione che nasconde l’odio profondo dei “novatori” nei confronti della vera tradizione della Chiesa. L’odio è evidente nella struttura del documento, nella puntigliosità delle disposizioni, nella freddezza, mascherata dall’ipocrisia, della sua forma. Loro, i CUSTODI DELLA TRADIZIONE, hanno fatto terra bruciata attorno alla vera tradizione bimillenaria, hanno cancellato la Liturgia, sconvolto l’architettura delle nostre chiese, sfigurato la Dottrina, falsato le Sacre Scritture, sminuito i Sacramenti, soppresso il senso del Sacro, ignorato i Santi e i Padri della Chiesa, rinunciato al primato della Chiesa Cattolica, profanato le Sacre Specie, devastato l’arte sacra, destabilizzato la famiglia, delegittimato uno per uno (basti pensare al primo e al sesto) i Comandamenti di Dio. Da quando loro, i CUSTODI DELLA TRADIZIONE, hanno preso il potere è decimata, in occidente, la percentuale di fedeli cattolici che frequentano abitualmente la messa e i sacramenti, passando da più del 70% a meno del 7%. Loro, i CUSTODI DELLA TRADIZIONE, che stanno portando milioni di anime verso il baratro riscrivendo le regole morali in una forsennata autogiustificazione, funzionale ai dettami del loro vero padrone. La medesima sfrontatezza con la quale Stalin poteva definirsi il custode delle tradizioni contadine delle campagne russe alle quali venne imposta la collettivizzazione  a scapito dell’economia dei piccoli proprietari, dopo aver sterminato questi ultimi, o Pol Pot poteva vantarsi di aver tutelato le tradizioni della Cambogia.
Ma l’affermazione più esilarante, contenuta nella lettera accompagnatoria è: «Chi volesse celebrare con devozione secondo l’antecedente forma liturgica non stenterà a trovare nel Messale Romano riformato secondo la mente del Concilio Vaticano II tutti gli elementi del Rito Romano, in particolare il canone romano, che costituisce uno degli elementi più caratterizzanti». Assomiglia all’ammonimento dei guardiani dei gulag, nei confronti dei nuovi arrivati: «non rimpiangete le vostre abitazioni, qui vi trovate tutto quello che avete lasciato».

Claudio Gazzoli




Qui avevo parlato della MESSA DI SEMPRE:









sabato 17 luglio 2021

SONO PADRE

 



Ho dovuto firmare un modulo di consenso per mia figlia, che si trova ad una vacanza studio. Sullo spazio per la firma c'era scritto "genitore 1", "genitore 2". Non mi sono messo a congetturare su quale spazio dovessi mettere la mia firma, ho cancellato e riscritto “padre”, “madre”. Ora mi domando, chi ha avuto questa sfavillante diabolica trovata, suppongo per non offendere la “dignità” di una sparuta minoranza di sessualmente diversi che vogliono sovvertire l’ordine naturale e costringere tutti gli altri a seguirli (sic!), hanno minimamente pensato che, così, offendono la naturale appartenenza e, direi, la civiltà di una stragrande maggioranza di genitori? Uno Stato che disconosce la memoria, che demolisce per legge i principi fondanti della civiltà, che confonde il diritto con la velleità, non è più il mio Stato.
Sono diventato padre molto tardi, per aver passato decenni nella insensatezza di desideri insignificanti, per riluttanza, irresolutezza, diletto, per un ostinato diniego della fede in Dio. La paternità è l’unica cosa grande che ho realizzato nella mia vita, un regalo della mia Grande Protettrice, non permetterò a nessuno di deturparla con queste porcate, dovessero mettermi in galera o direttamente davanti al plotone di esecuzione.
Claudio Gazzoli







domenica 4 luglio 2021

IL GIRO DELLE MESSE

 


«Mi accusano di essere preconciliare, ma poi mi consolo, sapendo che lo era pure Gesù»
(Card. Giacomo Biffi)


Questa sera il prete a messa, a Monterubbiano, dopo aver rimarcato che la nuova traduzione del Padre Nostro è "finalmente più significativa perché Dio non ci butta giù dalla rupe per tentarci", dopo aver invitato calorosamente a scambiarci degli sguardi, ha salutato, dopo la benedizione, con "buona serata, buona domenica, buona settimana", mancava solo buona cena, buona nottata, buona gita... Ormai "buona serata" ha preso il posto di "buona sera", ne rappresenta l’evoluzione antropologica, esprime qualcosa di più allargato, valori nuovi, trasgressioni, serate al lume di candela o, semplicemente, a riscaldarsi al tepore licenzioso del caminetto-televisione... non più la “sera” immagine mistica di Foscolo o l’atmosfera pacata e devota dell’Angelus di Millet, ma la “serata” intrigante e velatamente trasgressiva dell’appagamento dei sensi. Ma dopo la Benedizione che cosa aggiungere? Non ci basta uscire dalla Chiesa con la Benedizione che viene da Dio, vogliamo PROFANARLA con la "nostra" benedizione.


Cerco di cambiare spesso chiesa, così mi dimentico delle stramberie che ho visto, prima di riprendere il giro, lo faccio unicamente per assolvere al precetto. Comunque ieri sera mi aspettavo che, almeno alla messa per il Corpus Domini, si avesse un maggiore rispetto verso l’Eucarestia. Così non è stato. La chiesa del giro, stavolta, è quella di San Francesco a Fermo, dove hanno portato la statua della Madonna del Pianto, per la chiusura a “tempo indeterminato”, anche se loro dicono per lavori di restauro, del santuario a Lei dedicato. Quella a cui ho assistito costituisce la prova generale della messa, protestante ovviamente, celebrata da una donna prete. Una signora in tailleur bianco, pare che questo sia l’indumento scelto per le celebranti… ha fatto praticamente tutto lei. Sì perché, a parte l’omelia su cui è bene stendere un pietoso tendone da circo e i due minuti della consacrazione (in cui tra l’altro proprio il Vangelo di oggi mette in evidenza il cambiamento delle parole del canone, dove “per molti” è diventato “per tutti”, come richiesto dai precetti della religione universale), questa signora in tailleur bianco è stata il vero attore della cerimonia. Dalle letture, rigorosamente con la maschera, data la pericolosa distanza di circa quindici metri della persona più vicina, alle intercessioni per i “nostri politici”, passando per il servizio all’altare, la raccolta delle offerte, il trasporto della pisside, opportunamente tenuta ben nascosta nella cappella laterale, fino alla distribuzione della comunione, ovviamente, rigorosamente sulle mani, a cui mi sono ben guardato di partecipare, mentre l'altro frate, custode della chiesa, passeggiava lungo le navate. Il tutto con una sobrietà, una magniloquenza, una disciplina da vera sacerdotessa della nuova religione.


Il giro delle messe questa mattina è toccato alla chiesa dei Cappuccini di Fermo. Mi sono messo in fondo, nell’ultima delle cappelle laterali, ma senza pace perché fino ad oltre la lettura del Vangelo continuava ad entrare gente dai portoni, ovviamente, spalancati, fino all’arrivo di un signore con cane al guinzaglio, che mi si è messo a fianco, inducendomi a cambiare posto.
Il frate celebrante ha esordito con il “pregiudizio” e non mi ci è voluto molto per capire dove volesse andare a parare. Pure la “spina nelle carni” di San Paolo, della Lettera ai Corinzi, non era altro che il pregiudizio nei suoi confronti in quanto annunciatore di una novità. Come Gesù che facendo il "mestiere più miserabile del mondo" (ma come, si festeggia l'anno di San Giuseppe Artigiano...) veniva deriso dai suoi stessi compaesani. Come il pregiudizio di tutti quelli (ma io “tutti quelli” non li vedo…) che ancora non accettano il concilio VII, che ha comportato il rinnovamento totale della Chiesa, l’esplosione dello Spirito Santo, finalmente una nuova teologia, una ventata di novità che parlano all’uomo di oggi, non a quello di ieri (la Chiesa che, ovviamente, per duemila anni non ci aveva capito proprio nulla...). Poi prende un libretto da una mensola sotto il pulpito e, agitandolo in aria, grida: “questo libretto di preghiere è blasfemo, sono preghiere che offendono Gesù, non dovete utilizzarlo…”. I soliti venti minuti di predica… che non finiscono mai e venticinque secondi di consacrazione, poi la solita distribuzione delle Ostie Consacrate come caramelle ai fedeli mascherati che le "infilano" da sotto la maschera (come è ovvio ma a me sembra "esteticamente" sgradevole) dicendo "il Signore Gesù" e non "Il Corpo di Cristo" come prescritto dal Messale Romano (almeno quello seconda edizione…), ma pure questo è frutto del VII.
Alla fine della messa sono andato in sacrestia a chiedergli: “mi scusi padre, lei ha agitato un libretto blasfemo, potrei conoscerne il titolo, così evito di cadere nel peccato, se mi dovesse capitare di leggerlo? ”, e lui neanche troppo sorpreso: “non glielo dico il titolo, sono preghiere contro la misericordia di Dio…”, “sì, ma se è un libretto blasfemo, perché lo tenete in chiesa? ”. Avrei voluto enumerare qualche migliaio di pratiche “frutto” del VII, come la benedizione delle coppie omo o l’adorazione della pachamama, fatta anche da un suo confratello, ma ovviamente mi sono solo limitato a: “anche i cani in chiesa sono frutto del VII? ” e lui “Lei è un FONDAMENTALISTA…”. “No, non sono fondamentalista, sono solo Cattolico Romano. Dovreste tutti vergognarvi” e li ho lasciati alle loro miserie, che sono sicuramente opposte alle mie, che hanno il terrore della Giustizia di Dio.



P.S.
C'E' UNA SOLA VIA D'USCITA DA QUESTO CATACLISMA, DA QUESTO CIRCO DI SALTINBANCHI NELLA CARNE: TORNARE INTEGRALMENTE, PIENAMENTE ALLA CHIESA DI SAN PIO X.
Sarebbe ora che qualche cardinale o qualche vescovo ammettesse il totale fallimento della Chiesa Postconciliare e  dichiarasse che la chiesa di Santa Marta è completamente scismatica e riprendesse in mano la VERA CHIESA DI NOSTRO SIGNORE. Con buona pace di qualche centinaio di migliaia di religiosi e religiose che, consapevolmente o inconsapevolmente, ma senza più giustificazione, stanno servendo la sinagoga di satana.