lunedì 21 agosto 2023

LE CAMPANE NON PAGANO

 


I campanili delle nostre chiese sono stati eretti con l’unico scopo di diffondere il suono delle campane, da cui prendono il nome. Annunciavano le ore della liturgia dovuta a Dio, rammentando, con la loro elevazione, che l’unico fine della nostra vita è il Cielo. Ora servono a fare da sponda a miliardi di bit di matrice primariamente anti-cristica. Ma, si sa, le campane non pagano...







giovedì 17 agosto 2023

LA SAGRA SACRA

 




Sembra uno scioglilingua, un ossimoro, un'apparente contraddizione, perché il “sacro”, da “tutto quello che è dovuto a Dio”, è diventato “tutto quello che è dovuto all’uomo” e, in definitiva, al suo depravato suggeritore.
La Chiesa non ha più la forza, né la volontà, per far onorare aspetti, circostanze che riguardano quello che dovrebbe essere il suo principale, se non unico, privilegio, l’esercizio, la custodia del Sacro, in tutte le sue forme. Lo si è visto con la sottomissione prona, ma anche condiscendente, ai decreti governativi nella cosiddetta pandemia, arrivando addirittura a sospendere la Santa Messa il giorno della Pasqua di Nostro Signore. Questo avviene quando si accettano i soldi dello stato, 8 x 1000 e molto altro, come ho potuto constatare domenica mattina 6 agosto a Loreto dove si stavano eseguendo, in un palazzo apostolico di lato alla Basilica, i lavori di ristrutturazione. Così se gli organizzatori di una sagra decidono di utilizzare una chiesa come cucina per preparare la polenta, se il sacerdote non fa nulla di risolutivo per evitarlo, allora vuol dire che un piatto di banale polenta, di maialino con le patate o di salciccia sulla brage, hanno ormai surrogato la loro stessa forma prosaica per elevarsi a modelli di costume “sacrosanti” e irrinunciabili della religione che ha sostituito il culto dovuto a Dio.
Quando ero bambino, almeno ancora nei paesi delle mie parti, ogni festa popolare era una festa religiosa che prevedeva la parte liturgica e la parte festosa, ma quest’ultima non era mai disgiunta dalla prima. La banda musicale accompagnava la processione e poi teneva il concerto, i fuochi d’artificio chiudevano la festa e manifestavano un omaggio al Santo Patrono, mentre la chiesa restava aperta per tutta la sera per consentire ai fedeli di onorare le reliquie del Santo. L’unica eccezione, ma solo apparentemente, era il carnevale. Ma in effetti, almeno “in provincia”, anche il carnevale non era altro che il contraltare della festa religiosa, quasi che la trasgressione potesse rendere più consapevole il pentimento e la maschera al di sotto della quale si dissimulava il lato oscuro della nostra coscienza, più manifesta l’intenzione purificatrice della cenere dell’inizio di Quaresima.
La profanazione delle chiese non l’hanno iniziata loro. Una persona molto anziana del mio paese, molto tempo fa, mi disse che suo nonno gli raccontava una storia che aveva saputo, a sua volta, da suo nonno. Nel corso della Campagna d’Italia le truppe napoleoniche utilizzarono la chiesa di San Lorenzo, una grande chiesa ad unica navata, come una stalla per i cavalli. Il puzzo vi rimase per almeno cinquant’anni. Loro erano i rivoluzionari post-giacobini guidati dal massone Napoleone. Le profanazioni di oggi sono figlie delle profanazioni di allora.
Non dovremmo frequentare le sagre, nessuna sagra, perché derivano dall’estromissione di Dio, di cui ci faremmo complici. Hanno semplicemente sostituito il vitello d’oro con una moltitudine di modelli di maiale di cui le salsicce sono solo la parte meno indigeribile.





giovedì 10 agosto 2023

X AGOSTO

 


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E tu, Cielo, dall’alto dei mondi

sereni, infinito, immortale,

oh!, d’un pianto di stelle lo inondi

quest’atomo opaco del Male!



G. Pascoli, X Agosto



















lunedì 7 agosto 2023

TERZO COMANDAMENTO: RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE


 

Ieri mattina, domenica 6 agosto, ci siamo recati, mia moglie ed io, a Loreto per la messa delle 8.30. Siamo stati fortunati, perché abbiamo potuto parcheggiare nell’unico posto disponibile dell’unico parcheggio non a pagamento e non riservato, a distanza notevole dalla basilica. Ma camminare fa bene e poi si sale ed è un ottimo esercizio di penitenza. Arrivati sotto alla piazza, sul lato sud, abbiamo cominciato ad ascoltare i rumori dei lavori di ristrutturazione del Palazzo Illirico, una grande struttura sul lato destro della Basilica denominata anche Casa del Pellegrino, di proprietà della Delegazione Pontificia di Loreto, come si evince dal verbale della 1^ seduta pubblica telematica della commissione giudicatrice, scaricabile da internet. Dal cartello dei lavori, non si deduce in modo così esplicito chi sia il proprietario e perché il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti risulti il committente e la stazione appaltante dei lavori. Non voglio addentrarmi in questo labirinto ingarbugliato, tipico dei percorsi che prendono quelli che, in definitiva, sono i nostri soldi in questo sventurato paese, ma sarebbe interessante da approfondire perché vi si troverebbe certamente la causa prima di quanto sto per dire e di molto, molto altro...
Arrivati di fronte alla basilica e davanti alla facciata del palazzo, si viene accolti dai rumori di un martello pneumatico proveniente dall’interno dell’edificio in ristrutturazione. Fin qui nulla di male ovviamente, se non fosse che è domenica mattina e viene spontaneo pensare al Terzo Comandamento. Dopo la messa mi sono recato dal frate responsabile della Basilica per chiedere spiegazioni in merito e lui mi ha detto che avrei dovuto parlare con il vescovo. No, non sono andato a parlare con il vescovo Mons. Fabio Dal Cin, primo perché non sarebbe stato facile, secondo perché ho pensato “ma chi sono io per potermi permettere l’impudenza di ricordare al vescovo di Loreto i Comandamenti di Dio ?”. Ma non dicevano, quelli del cosiddetto Risorgimento, “Libera Chiesa in Libero Stato ?”. Di sicuro la Padrona di Casa non gradisce, ma loro hanno un unico padrone.
Claudio Gazzoli


Dal messaggio della Madonna ai Bambini di La Salette:
« "Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e voi non lo volete riconoscere": è questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio [...] se il raccolto si guasta è colpa vostra. Ve lo mostrai l'anno scorso con le patate, ma voi non l'avete considerato. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio. Continueranno a marcire e quest'anno, a Natale, non ce ne saranno più. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa, i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti da tremito e morranno...Se questa gente si convertirà, allora, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi. Dite la vostra preghiera, figli miei? Bisogna dirla bene, mattino e sera [...] d'estate a Messa vanno solo alcune donne anziane. Gli altri lavorano di domenica, tutta l'estate. D'inverno, quando non sanno che cosa fare, vanno a Messa solo per burlarsi della religione...".»