domenica 8 settembre 2019

L'OMBRA SULLA CHIESA



«Davanti all’Eucaristia, a Gesù fattosi Pane, a questo Pane umile che racchiude il tutto della Chiesa…»  dall’omelia di papa Francesco, Parrocchia di S. Maria Consolatrice a Casalbertone (Roma), Domenica, 23 giugno 2019


Se una grande azienda, che produce pasta di grano duro, comincia a rinnovare il management con dirigenti provenienti dal settore della moda, non è difficile percepire da che parte vuole andare a parare. Quando nella Chiesa vengono nominati 10 cardinali elettori tutti di tendenza progressista, con evidenti aperture al mondo “omo”, all'islam e alla ecologia integrale, appare ancora più chiaro il compimento dello “SCISMA NON DICHIARATO”.
Un indizio non costituisce prova, ma mettendone in fila diverse centinaia... basterebbero solo gli ultimi quattro:
- la dichiarazione di Abu Dabi
- il documento preparatorio del sinodo per l'Amazzonia
- la nomina dei nuovi cardinali
- il messaggio per il lancio del "patto educativo".
Ora i religiosi, quasi tutti  “connessi” e "consapevoli" non hanno più scusanti…. IL QUADRO E' CHIARO!!
ORA NON PARLARE VUOL DIRE ESSERE CONNIVENTI DI QUESTO SCIAGURATO PROGETTO, VUOL DIRE RINUNCIARE ALLA PROPRIA ANIMA PER DISSOLVERLA NELLA CORRENTE VORTICOSA DELLA MODERNITÀ, VUOL DIRE METTERE A RISCHIO LA SORTE DELLE ANIME DI MILIONI DI FEDELI.
La Chiesa non è una società per azioni che deve attuare, in modo continuativo, interventi di adeguamento del prodotto alla evoluzione dei gusti e delle inclinazioni dell’uomo e, poi, sostenere sempre aggiornate operazioni di MARKETING per diffonderlo. Oggi un’azienda che non mette al primo posto il rinnovamento del prodotto è destinata a chiudere.
La Chiesa ha ricevuto un “prodotto” al MASSIMO GRADO di perfezione possibile, eccelso come è possibile solo a Dio. Compito della Chiesa è CONSERVARLO, possibilmente inalterato, fino alla fine dei tempi. La Chiesa non deve adeguarsi alla evoluzione del pensiero e della tecnologia (ormai solo digitale… e questo non è casuale…), perché se lo facesse annacquerebbe, inevitabilmente, il dono nella forma originaria.
La Chiesa non deve perseguire sistematicamente l’accordo con tutte le componenti del pensiero umano, tutte le religioni, tutte le culture, tutte le discipline. Non è questo il suo scopo. Suo scopo è far conoscere al mondo il messaggio Evangelico, così come le è stato assegnato.
Suo compito è convincere l’uomo che solo in Gesù c’è la soluzione a tutto: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giov 14:6).
Il DONO fatto alla Chiesa da Gesù Cristo non è materia, non è fatto di farina, acciaio, vetro, policarbonato. Se illuminato non produce ombra, anzi è esso stesso fonte di luce, non come l’ostensorio, trasformato in contenitore per il pane.
OMBRA è la decomposizione della MISSIONE nell’utopia della “fratellanza universale”, agognata dalla nuova religione che si propone di governare il mondo con gli inganni letali del “nuovo umanesimo”.
OMBRA è il la “selva oscura” dentro alla quale ci hanno voluto portare respingendo i progetti di Dio a favore di quelli dell’uomo.
OMBRA è il manifesto rifiuto della tradizione e della famiglia.
OMBRA è il progetto di distruggere la nostra cultura e la tradizione della Chiesa.
OMBRA è la complicità demoniaca con la sessualità.
OMBRA è l’abbandono delle anime per soccorrere i corpi.
OMBRA è il favoreggiamento delle altre religioni.
OMBRA è la collusione con i poteri del mondo.
OMBRA è respingere la intima relazione tra i due insegnamenti di Gesù:
    «Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione»  (Lc 12,51-53)
    «Chi non è con me, è contro di me» (Mt.12,30).
OMBRA è la sistematica profanazione dell’EUCARESTIA.

Ora, per ragioni che è inutile persino spiegare, tanto sono evidenti, la Chiesa "reale" non è più né UNA, né SANTA, né CATTOLICA, né APOSTOLICA, né ROMANA. Mentre la Vergine della Rivelazione, il 12 aprile 1947, diceva a Bruno Cornacchiola: «... la via è una, Cristo, l'Ovile cattolica, apostolica, romana... ». Vogliamo seguire Bergoglio, Soros, Greta, Der Leyen, Obama, Clinton, Conte..... oppure vogliamo affidarci totalmente alla Vergine Maria ?

UNA CHIESA IN PACE CON TUTTI I POTERI DEL MONDO, PURE CON IL DIAVOLO, NON CORRISPONDE AGLI SCOPI DEL SUO FONDATORE, QUINDI NON SAPPIAMO CHE FARCENE !!!

RIVOGLIAMO la Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica, Romana.
Rivogliamo la Chiesa che si occupi, esclusivamente, della salvezza delle anime
Rivogliamo una Chiesa che non “abdichi” davanti ai poteri del mondo ma persegua fino al martirio il mandato esclusivo di Gesù.
Rivogliamo solo santi sacerdoti, riconoscibili, con la talare, come ammonisce la Madonna alle Tre Fontane: «Molti dei miei figli Sacerdoti si spoglieranno nello spirito, internamente, e nel corpo, esternamente, cioè gettando i segni esterni sacerdotali».
Rivogliamo la Chiesa che non baratti la dottrina con le strampalate teorie della “moderna” filosofia, che parla ad un uomo così come loro lo vorrebbero e che poi, a poco a poco, grazie allo strapotere della persuasione mediatica riescono ad ottenerlo…
Rivogliamo la Chiesa che ci parli di Santi, Dottori, Miracoli rigettando teorie storicistiche e razionaliste di chiara origine demoniaca.
Rivogliamo una Chiesa che abbia il coraggio di “ridurre allo stato laicale” le religiose e i religiosi che, negli enunciati, nei comportamenti, professano un altro Vangelo.
Rivogliamo la Chiesa che parli dei Novissimi e del peccato, che non abbia preoccupazione di “suscitare paura” (io ci sono diventato grande con le “paure”, anzi, con buona pace di padre Ermes Ronchi, quelle “paure” mi hanno aiutato a vincere tutte quelle che sono venute dopo, inconsistenti perché terrene, effimere perché passeggere).
Rivogliamo una Chiesa che rispetti le Sacre Scritture così come sono state scritte, senza tentare, ossessivamente, di modificarne, in modo sistematico, la traduzione nelle lingue volgari per fini esclusivamente ideologici.
Vogliamo una Chiesa che ricominci a parlare di famiglia nell’unico modo possibile (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2202: Un uomo e una donna uniti in matrimonio formano insieme con i loro figli una famiglia).
Rivogliamo la Chiesa che dia un’importanza assoluta al senso e alla pratica del Sacro, così come Dio ha richiesto a Mosè davanti a Lui.
Rivogliamo la Chiesa che creda fermamente nella “PRESENZA REALE” e non nelle idiozie blasfeme, perché fini a sé stesse, della transignificazione e della transfinalizzazione, come ormai viene accreditato e ho visto scritto nella lettera autografa di un vescovo, in alternativa al termine transustanziazione.
Rivogliamo una Chiesa che non metta al primo posto l’antropologia ma la Teologia ispirata da Gesù e dai grandi padri della Chiesa.
Rivogliamo la Chiesa che rinneghi l’ECUMENISMO quale maldestro tentativo di istituire una religione universale e lo interpreti solo nel senso di esortare gli altri a ritornare, per le ragioni che, molto opportunamente, annota Sant’Agostino: “In molte cose concordano con me, in alcune poche no; ma per quelle poche cose in cui non convengono con me, a nulla giovano loro le molte in cui convengono con me”.
Rivogliamo una Chiesa ORGOGLIOSA del ruolo che Gesù le ha assegnato nell’evangelizzare tutti i popoli della Terra.
Vogliamo una Chiesa dove la promozione alle alte cariche ecclesiastiche sia motivata esclusivamente dalla virtù della Santità, la sola che può ascoltare, pienamente, i suggerimenti dello Spirito Santo e non dalla appartenenza politico/ideologica o dalla inclinazione depravata verso il “vizietto”.
Rivogliamo la Chiesa che non applichi al contrario le sanzioni canoniche e perciò punisca, senza se e senza ma, i religiosi che dissacrano il loro ruolo in tutti i modi che abbiamo visto in questi anni e che sarebbe insufficiente l’intero spazio del blog per elencare, non quelli che difendono strenuamente la dottrina.
E non perché siamo conservatori, retrogradi, oscurantisti, sedevacantisti, bacchettoni, rigidi, tradizionalisti, ma SEMPLICEMENTE PERCHÉ SIAMO CATTOLICI NORMALI !!

Claudio Gazzoli - Monterubbiano


P.S.
Un appello a Mons. Vincenzo Paglia (... e ai tanti mons. Paglia...):
Non credo che possano arrivarle queste parole, ma mi sento di dirgliele ugualmente, da semplice battezzato, con la convinzione di esprimere il pensiero di molti altri:
se le è rimasto un briciolo di fede e di discernimento, se anche solo un baleno fuggente del Mistero della Rivelazione le illumina, per un’istante, la mente, se le rimane anche una parvenza di credo nella Giustizia Divina, visto che il ruolo che le è stato affidato è infinitamente più grande delle sue terrene possibilità e non le è servito per la nomina cardinalizia… SE NE VADA, rinunci a tutti gli incarichi, si goda la pensione, vada a fare un viaggio, magari nella tanto agognata Amazzonia, a prostrarsi alla madre terra, a riscaldarsi al fuoco che i poteri dominanti, nonostante l’apparente sbandierato ecologismo, hanno contribuito ad alimentare. Se lo farà, le promettiamo di dimenticare quelle mostruose macchie di colore sul soffitto della sua ex cattedrale, previa ricopertura sotto un consistente strato di calce viva.
Così, anche se l’irreparabile è già avvenuto, eviterà l’imbarazzo di dover rispondere all’Unico che potrà porvi rimedio, che scelse di trascorrere i primi trent’anni della sua vita terrena in una Santa Famiglia, normale… anche perché le altre le avete inventate voi…



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