LA GRANDE DISSIMULAZIONE
«Il protestantesimo è la somma di tutte le eresie» - Papa SAN PIO X
L’arte della
dissimulazione (o mistificazione, falsificazione, imbroglio…ipocrisia..)
nasce nel Rinascimento quando, nobili, condottieri, signori, papi desideravano
nascondere le loro malefatte rivestendole di sacro, radioso, magnifico. Questo
lo facevano affidando ad artisti straordinari la realizzazione di opere dal
contenuto sacro che li citasse. Così è, ad esempio, per Benozzo Gozzoli nel suo
Viaggio dei Magi, con la famiglia
Medici in bella mostra nella processione che porta al presepio o Masaccio nella
Cappella Brancacci dove il committente è ritratto assieme ai potentati della
Firenze di allora.
Alexander
Lee nel suo libro “Il Rinascimento cattivo” cita anche Piero Della Francesca,
nel Tempio Malatestiano di Rimini, dove Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore
di quella città, viene rappresentato inginocchiato in preghiera davanti a San
Sigismondo. Di lui, Papa Pio II, che lo aveva scomunicato nel 1460 diceva: “si lasciò dominare dai vizi, si abbandonò ad
una così sfrenata cupidigia di denaro che fu predone, non solo, ma anche ladro.
Fu dissoluto al punto di violentare figlie e generi, niente meno. Nessun
rispetto ebbe per la santità del matrimonio, violò vergini consacrate a Dio,
disonorò donne, uccise fanciulle e fanciulli che si ribellarono a lui…”.
Ma almeno
avevano prodotto le grandi opere d’arte del Rinascimento, il Giudizio
Universale di Michelangelo non quello, putrefatto, dipinto sul soffitto della
cattedrale di Terni.
Alla fine
del libro l’autore scrive: «… se
scandali, sofferenza e corruzione devono per forza esserci, rassegnamoci alla
loro esistenza, ma riempendo il mondo di monumenti all’invincibile splendore
dell’umana immaginazione e trasformando la Terra in vivente, palpitante
monumento al sublime, in modo che tra seicento anni gli uomini possano voltarsi
indietro al nostro tempo e sospirare stupiti all’idea che simili miracoli siano
stati possibili. In poche parole, torniamo a sognare. Da troppo, troppo tempo ci
occorre un nuovo Rinascimento».
Il punto di
vista di un laico “umanista”, che dimentica che molte di quelle opere erano
state concepite e realizzate per la GLORIA DI DIO, non per la gloria
dell’uomo. Forse da troppo, troppo tempo
ci occorre, almeno per la Chiesa, un nuovo Medioevo…
Ora non c’è
più l’ARTE DELLA DISSIMULAZIONE, c’è DISSIMULAZIONE E BASTA.
La strategia
della dissimulazione, tipica in epoca moderna dei regimi totalitari, e
ora, avvalendosi di strumenti digitali infinitamente più efficaci, di quelli
cosiddetti “democratici”, è quella che
la Chiesa ha adottato negli ultimi anni per nascondere ai credenti il suo vero
obiettivo.
Non è mio
intento trattare un argomento così complesso, che lascio a chi è molto più
preparato di me, proverò solo a riferire alcuni fatti.
La dissimulazione
del giudizio:
è la
contraddizione tra quanto dichiarato da alcuni e il loro interessato sostegno.
Uno dei modi, furbeschi, per manifestare il proprio dissenso su alcuni temi
della Chiesa di oggi è quello di parlare, criticare, dissentire ma, comunque,
richiamare sempre qualche pensiero del papa. Una delle tecniche è quella di
“selezionare” con un filtro a maglia molto sottile tra le migliaia di omelie,
documenti, interviste, battute quello che c’è di passabile e di cattolico,
visto che comunque un papa qualcosa di cattolico deve pur metterci ogni tanto,
anzi questo fa parte della strategia. Filtrare l’ambiguità per far uscire il
succo …. ma il vino buono non si ottiene per filtrazione di quello già cattivo.
La dissimulazione
della Dottrina:
Qui non
basterebbe l’intero spazio del blog. Citerò solo da “Amoris Laetitia”, un passo
che, per la sua ambiguità, si commenta da solo. “Un cristiano può avere la piena conoscenza di una legge divina e
volontariamente può scegliere di violarla in una materia grave, ma non essere
in stato di peccato mortale come risultato di quell’azione”.
La dissimulazione
della Sacra Scrittura (oltre il
Padre Nostro...):
La parola
“GRAZIA” è quasi scomparsa dalla preghiera dei Salmi. Nei testi dei Salmi della
Bibbia Cei del 1971 la parola “grazia” compare 52 volte; nei corrispondenti
testi della Bibbia Cei del 2008 appare invece solo 7 volte, mentre per ben 35
volte è sostituita dalla parola “amore”.
Alle 52
occorrenze della parola “grazia” nei Salmi della versione della Bibbia Cei 1971
corrispondono le seguenti parole nei Salmi della versione Cei 2008: amore 35,
grazia 7, fedeltà 3, bontà 2, misericordia 1, alleato 1, beni 1, ricompensa 1,
pietà 1
«Il rapporto
del fedele con Dio è posto in atto in ogni istante dalla grazia di Dio. Il
semplice fedele rimane perciò disorientato se legge, ad esempio nella nota a
Sal 144, 2, “... l’ebraico hesed,
che la versione del 1974 rende con “grazia”. Di solito tale termine viene
tradotto con “amore”, perché indica la tensione positiva e favorevole fra i due partner dell’alleanza
(specialmente di Dio nei confronti dell’uomo)...” non più PATER NOSTER ma Partner.. »……. (da un articolo di Lorenzo
Bianchi)
Interessante
questa nota ! Strano ma ultimamente le note hanno assunto un valore più
rilevante del testo. Anche questo serve a dissimulare, con leggerezza, in
modo velato, poco a poco. Interessante pure la definizione di Dio quale
nostro PARTNER, magari possiamo invitarlo in pizzeria… ma forse lo stanno già
facendo!
Ovviamente
non so nulla di esegesi biblica, pertanto, da profano, è lecito nutrire dei
dubbi sulle ragioni di questo cambiamento? Soprattutto dopo le estensioni che
alla parola “amore” (ammore…) sono state attribuite, anche da parte di molti
religiosi, negli ultimi anni sia nel significato sia nei comportamenti.
La dissimulazione
dello Spirito
ha come
presupposto la rivalutazione di Lutero e del protestantesimo… e qui mi vorrei
soffermare, con alcune citazioni:
«… per rafforzare la nostra fede è anche
necessario peccare “ esto peccator et pecca fortiter”….” sei peccatore e pecca
di più…» In una lettera all’amico Melantone del 1621 Lutero affermava: «sii peccatore e pecca fortemente ma con
ancora più fermezza…. credi e rallegrati in Cristo…durante la vita presente
dobbiamo peccare…… scrivendo ad un seguace:
devi bere con più abbondanza, giocare, divertirti e anche fare qualche
peccato. In caso il diavolo ti dica “non bere” tu devi rispondere “in nome di
Gesù Cristo berrò di più”, tutto il decalogo deve svanire dagli occhi e
dall’anima…»
In una
lettera all’amico Spalatino: «… io sono
palesemente un uomo depravato, ho tanto a che fare con le donne che da un po’
di tempo sono diventato un donnaiolo…nel bere birra non c’è nessuno che si
possa paragonare a me… spendo le mie giornate nell’ozio e nella ubriachezza..»
Alcune delle
sue bestemmie: «certamente Dio è grande e
potente, buono e misericordioso, ma è anche stupido… Cristo ha commesso
adulterio una prima volta con la donna della fontana di cui ci parlava
Giovanni….. poi ha avuto rapporti sessuali con Maria Maddalena quindi con la
donna adultera e così Cristo, tanto pio, ha dovuto anche lui fornicare prima di
morire….»…
« tutte le case chiuse, tutti gli omicidi, le
morti, i furti, gli adulteri, sono meno riprovevoli della abominazione della
messa papista…».
Voi
invitereste a cena uno così ? Eppure non solo lo hanno invitato a cena, ma hanno
ricambiato la visita, gli è talmente piaciuta, la sua cena, che l’hanno
replicata nella nuova messa.
Una persona
molto devota, parlando della messa, mi diceva, qualche giorno fa, che per lui
vuol dire rivivere la cena di Nostro Signore. Non ha capito quando gli ho
replicato che era pronto per passare al protestantesimo. Questo, molto
banalmente, dimostra che il proposito implicito, perché apparentemente
dissimulato nella finzione della “continuità ermeneutica”, di far assimilare la
nuova messa come memoriale protestante della cena piuttosto che la riproposizione incruenta del SACRIFICIO,
ha funzionato. Con leggerezza, in modo velato, poco a poco i Cattolici
si ritroveranno protestanti senza averlo minimamente percepito !!
Nella Costituzione
Apostolica del 3 gennaio 1969 leggiamo: “La
cena del Signore o messa, è la sacra sinassi o assemblea del popolo di Dio,
presieduta dal sacerdote, per celebrare il memoriale del Signore. Vale
perciò eminentemente per questa assemblea locale della santa Chiesa, la
promessa del Cristo: là dove due o tre sono radunati nel mio nome, io sono in
mezzo a loro (Mt. 18, 20)”.
Una tale
definizione della Messa è manifestamente eretica, e chi la propone è
scomunicato esplicitamente dal Concilio di Trento, nel canone terzo della
Sessione ventiduesima: “Colui che avrà
detto essere la Messa semplice memoria del sacrificio compiuto sulla Croce, sia
anatema”. Di conseguenza il firmatario di detta eresia, Paolo VI, non sarà
caduto sotto tale sanzione?
Giovanni
Guitton, Amico intimo di Paolo VI: “L’intenzione
di Papa Paolo VI con riguardo a ciò che è comunemente appellata la messa era
quella di riformare la Liturgia Cattolica talché essa coincidesse con la
liturgia Protestante. Vi era, assieme a Paolo VI, un’intenzione ecumenica di
rimuovere, di correggere o di, almeno, rilassare ciò che era troppo Cattolico,
nel senso tradizionale, nella Messa e, lo ripeto, di condurre la Messa
Cattolica più vicina ad una messa Calvinista.”
Per
cinquanta anni ci hanno fatto credere che ci fosse continuità tra la messa
tridentina e la nuova messa.
Verrebbe da
dire, parodiando l’Ecclesiaste: “falsità delle falsità, tutto è falsità…”. Come
il delirante consiglio (so di averlo già citato, ma proprio non ci riesco a
mandarlo giù… e considero un dovere svergognarlo,
http://blog.messainlatino.it/2016/01/socci-cantalamessa-esorta-diminuire-la.html), di non venerare in modo esagerato la Vergine Maria per non offendere i fratelli protestanti… della serie “EVITATE DI NON RESPIRARE TROPPO PER NON OFFENDERE LA FAMIGLIA DELLE RANE”. Pura istigazione al SUICIDIO SPIRITUALE.
http://blog.messainlatino.it/2016/01/socci-cantalamessa-esorta-diminuire-la.html), di non venerare in modo esagerato la Vergine Maria per non offendere i fratelli protestanti… della serie “EVITATE DI NON RESPIRARE TROPPO PER NON OFFENDERE LA FAMIGLIA DELLE RANE”. Pura istigazione al SUICIDIO SPIRITUALE.
C’è poi la dissimulazione del silenzio,
quella più strisciante e ingannatrice. Si parla a sproposito quando non si
dovrebbe (vedi molte omelie domenicali, laddove il Vangelo, soprattutto in
alcuni brani, “letto in lingua volgare”, parla da solo) e si tace quando invece
si dovrebbe gridare contro l’eresia. Il grande capo dei Gesuiti, lo
stesso ordine a cui appartiene il papa, in uno di quei consessi che i più
ancora si ostinano a considerare cattolici, recentemente ha dichiarato che
il diavolo esiste solo come realtà simbolica. Pare che un tipo del genere
(che poi è lo stesso che ebbe a dichiarare che “non c’erano i registratori quando Gesù parlava…”) sia stato accolto
in modo entusiastico, al meeting di CL, e che la presidente del meeting abbia detto:
“L’abbiamo invitata per imparare a
esercitare il discernimento di cui parla papa Francesco: voi gesuiti siete
maestri di discernimento”. E che discernimento…!
Sarebbe come
se il capo della Protezione Civile dichiarasse che i terremoti non esistono,
sono solo una realtà simbolica, che si forma nelle menti degli abitanti di
certi particolari luoghi. Ovvio che non avrebbe l’ardimento di dirlo davanti ai
terremotati, ma in ambiti in cui si sentirebbe molto “protetto”. E il ministro
che fa? invece di chiedere, per lui, il
TSO e mandarlo in cura, sostituendolo con uno sano di mente, non solo se lo
tiene ma non lo smentisce ed impone il silenzio di Stato sulla vicenda.
Una
bizzarria analoga, relativa alla inesistenza dell’inferno, era stata espressa,
da un gesuita molto più autorevole di lui, ad un famoso giornalista. Neanche questa
affermazione, palesemente contraria alla dottrina della Chiesa, è stata
smentita.
Ora la
situazione è la seguente: Il gesuita a capo della Chiesa dichiara che l’Inferno
non esiste; il gesuita capo del suo ordine di appartenenza dichiara che il diavolo
non esiste. Ne deduciamo, se la logica non ci inganna, che il diavolo e
l’Inferno NON ESISTONO. Affermazione colossale che non poteva essere detta
tutta in una volta. Per questo se la sono divisa…
Ma allora
siamo tutti salvi ! La funzione primaria della Chiesa, quella della salvezza
delle anime, viene meno ! Ecco perché la Chiesa si può dedicare a compiti molto
più profani come i migranti, le bollette della luce, l’assistenza morale e
religiosa alle nuove famiglie omo, la trasformazione delle funzioni religiose
in spettacoli teatrali e molto altro ancora.
Ma quando
avranno la franchezza di manifestare quello che già pensano, che Dio esiste
solo come realtà simbolica nella mente di ogni uomo, che l’Inferno, il
Purgatorio, il Paradiso sono solo proiezioni dell’inconscio motivate da
vittimismo, passività, autoesaltazione, che Gesù è stato un grande profeta, che
i miracoli sono proiezioni del sogno e altre idiozie di questo tipo ?
(per inciso
chi scrive è comunque del parere che bisognerebbe avviare la causa di
beatificazione di papa Clemente XIV…).
La dissimulazione
della preghiera:
sul
“foglietto” della messa del 19 agosto, la seconda delle preghiere dei fedeli
recitava:
“perché la
politica sia un autentico servizio al bene comune e non sia mortificata da
ristrettezze ideologiche e interessi egoistici”
E’ solo
l’inizio della campagna elettorale ma anche l’ennesimo autogol della CEI che
nell’arte della dissimulazione non eccelle. Siamo proprio sicuri che l’aborto
rappresenti il bene comune ? che la famiglia omo non sia il frutto della
liberalità ideologica ? che l’eutanasia non sia originata da un interesse
egoistico ?
La dissimulazione
della morale è la madre di tutte
le dissimulazioni ed include tutte le altre:
la
convergenza di interessi tra la metamorfosi marxista e la distruzione della
famiglia tradizionale al fine di sdoganare la sodomia ha prodotto un piano esplosivo.
L’apertura dell’anno della misericordia (o meglio misericordismo) ha costituito
il programmato detonatore della successiva deflagrazione.
Il cartello
dei sodomiti si è impadronito della Chiesa trasformandola in qualcosa
d’altro per manifesta autogiustificazione. Non sono tanto sprovveduti da
pensare che la prassi e il nuovo corso possano cambiare la dottrina e la morale
davanti a Dio. Ma questo in fondo è ininfluente, perché molti di loro non sono
credenti e invece molti altri addirittura lo pensano, perché l’uomo può tutto,
può cambiare persino le regole, può cambiare persino i comandamenti. Tutto il resto,
il buonismo travestito da filantropia, l’attenzione per i “poveri” fino
all’oltraggio verso le leggi dello Stato, il delirio interessato verso i
migranti travestito da umanitarismo che non ascolta il grido dei vescovi
africani e i dei “veri poveri”, la semplificazione e banalizzazione della liturgia camuffata da condivisione,
la intromissione negli affari interni di uno stato sovrano mascherata da
messaggio alle coscienze, la introduzione di elementi costantemente profani, ma
gradevoli alle corde dell’uomo manipolato di oggi, la continua ricerca di
analogia tra l’uomo e Dio, in stretta collaborazione con il nuovo corso
mondialista. Anche se tentano di darne una spiegazione teologica, modificando
addirittura la Sacra Scrittura, sono solo
strumentali a far accettare l’obiettivo primario !
La più
grande mistificazione della storia !
Connubio
perfetto che chiamare modernista sarebbe riduttivo ma che, nella Chiesa, funziona solo se si verificano due condizioni vincolanti:
assenza totale del sacro e diluizione dei precetti morali. Quindi la
desacralizzazione e la mutazione concettuale del peccato. Ma mentre la prima
era già da tempo cominciata, bastava solo accelerarla, per la seconda occorreva
cambiare decisamente passo, istituendo il giubileo della Misericordia o del
misericordismo.
Così chi ha
interesse alla liquefazione della religione cattolica nella equivalenza delle
religioni e della cultura occidentale a favore del nuovo mondialismo, di
matrice marxista, instaura un sodalizio perverso con i sodomiti, anzi il
sodalizio se lo trova già bell’è pronto nei piani segreti dei poteri forti che
governano il mondo. La completa
equivalenza delle religioni è perfettamente consonante con la integrale equivalenza
dei sessi.
Facendo
passare tutto questo per applicazione dei principi evangelici al punto da far
considerare il suo patrocinatore (è il parere di qualche religioso/a che ho
avuto modo di ascoltare) il nuovo Gesù Cristo !!!
La penosa dissimulazione
della realtà:
Coordinare
le riprese televisive cambiando inquadratura nei momenti della consacrazione è un
tentativo maldestro di modificare la realtà mentre si oltraggia l’informazione.
Ma arriverebbero persino a truccare le immagini modificandone la realtà, almeno
quella virtuale…
Qualche
settimana fa, sono andato a messa in una nota chiesa delle mie parti, il
Santuario di Santa Maria a Mare di Fermo, affidato ai Missionari della
Consolata. Come “cattolico errante” quella domenica mi sentivo abbastanza
tranquillo. Il Vangelo di Marta e Maria non lascia adito ad omelie in chiave
profana, è talmente chiaro: «Marta,
Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui
c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta» Lc
10,41. Quando il celebrante ha iniziato l’omelia con i doveri dell’accoglienza
e dell’ospitalità, per evitare di uscire dalla chiesa, ho cercato di pensare ad
altro, osservando i quadri e gli affreschi, anche se non ho potuto guardare
quelli della volta, a causa dei riflettori che, "opportunamente", illuminano a
giorno, nella maggior parte delle chiese, i “veri” protagonisti della Santa
Messa… Così ho esaminato meglio l’altare o, per meglio dire, la “mensa”, di
forma semicircolare, a grandi lobi di legno, come non avevo mai visto, il quale,
più che una mensa, sembrava il banco di mescita dei liquori dell’angolo bar di
un’abitazione di lusso. Mentre cercavo di allontanare dalla mente alcune
scontate considerazioni, sono stato attirato da una bacheca con un manifesto
dal titolo “ADORAZIONE EUCARISTICA”, sul quale, anche se non avevo gli occhiali
da lontano, potevo riconoscere la foto del Papa in adorazione davanti al
Santissimo. Dopo una prima, iniziale delusione, mi sono detto: “sono riusciti a
trovare una foto che lo ritrae in adorazione”, ma allora ci dovremmo ricredere
noi tradizionalisti, oscurantisti, bacchettoni, saccenti, sputasentenze ! Poi
mi sono avvicinato e ho guardato meglio. Dentro di me ho esclamato
“aahhaaaa!!…” e confesso che mi sono tranquillizzato….
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