sabato 31 luglio 2021

COME UN PESCIVENDOLO

 



È un percorso in salita, ma fatto anche di cadute in burroni dai quali è faticoso risalire. L’importante è che, nel bilancio complessivo, l’altimetro segni una quota sempre più elevata. Anche se è bene seguire il suggerimento “non ti curar di lor, ma guarda e passa”, a volte è salutare dare un’occhiata negli anfratti che si incontrano lungo il percorso, perché il fetore che ne esala ci conforta nella convinzione di essere dalla parte giusta. Me lo vedo con la bava alla bocca e gli occhi infuocati davanti alla tastiera:

https://isoladipatmos.com/i-vaccini-anti-covid19-quella-morale-e-quella-carita-cristiana-ignota-a-quei-turbolenti-cattolici-antivax-che-urlano-sui-social-media-come-pescivendoli-al-mercato-rionale/






sabato 24 luglio 2021

POSSESSIONE IDEOLOGICA

 






Esigere di aver fatto il vaccino per poter andare a messa è come se, a ruoli invertiti, richiedessero la certificazione dell'avvenuta confessione per andare al ristorante o per entrare allo stadio.
Anche se le premesse sono artefatte quando non errate, da un punto di vista strettamente logico non fa una piega che si chieda, per andare a compiere o ad assistere ad un evento "fisico", la vaccinazione che riguarderebbe la protezione dei corpi e questo al di là di considerazioni di natura morale o scientifica. Ma la Chiesa non dovrebbe occuparsi della cura delle anime? E la messa non è forse il più elevato evento che ci è concesso su questa terra per metterci in rapporto con Dio? Certo non la messa così come l'hanno ridotta, puro momento assembleare, consumazione di un pasto collettivo a sviluppo unicamente orizzontale, perché per “loro” quello che avviene sull'altare è solo lo spunto per stare tutti insieme appassionatamente. Lì potrebbe esserci pure la pachamama e penso che tra non molto ce la metteranno. A pensarci bene, in effetti, con quella messa, quale evento fisico, diventa logico pure richiedere la vaccinazione, come al ristorante.
La Chiesa propugna con tutti i suoi organi (quelli del sol dell’avvenire…) la "vaccinazione". Senza alcuna considerazione di opportunità, senza ponderazione, senza consapevolezza, senza alcuna analisi sugli effetti, sui pareri di illustri ricercatori, persino irridendo chi solleva questioni morali legate all’uso di materiale biologico proveniente da feti abortiti, così… da fare e basta!!.
La stessa tenacia con la quale cavalca il cavallo imbizzarrito dei "migranti" senza riflettere sulla vera povertà, quella dei paesi africani che si spopolano di forze che potrebbero concorrere ad una crescita sostenibile, allo sviluppo di posti di lavoro, produzione energetica e acqua dolce, con le tecnologie odierne che lo rendono possibile. Senza ponderare l'opportunità per movimenti gestiti dalle grandi organizzazioni criminali, in testa quelle delle "società segrete", che poi non sono neanche tanto segrete, che governano il mondo.
Questa è PURA IDEOLOGIA, volontà accanita di imporre a tutti le loro idee penosamente deificate di una religione finalmente umana, perfetta, incomparabile, definitiva. Ideologia trasversale che esalta tutti, sortilegio delle coscienze asservite. Mi è capitato di parlare con diversi religiosi e quando gli dici: “guarda che il partito che sta realizzando l’aborto anche con la pillola, il matrimonio tra coppie “stravaganti”, la dissoluzione della famiglia, la privazione della libertà di espressione, gli scandali ai bambini…. è quello a cui avete dato il voto”, non ti ascoltano, ti guardano fissando un punto immaginario dietro di te, ti attraversano con lo sguardo, irretiti dall’ideologia. Ma non dovrebbero essere irretiti soltanto dal Signore? Come parlare con un tifoso accanito per tentare di spiegargli che ci sono prove inoppugnabili, registrazioni visive, che la palla è passata ad un metro abbondante oltre la linea di porta.
Libertà, democrazia, uguaglianza, fratellanza, parole che l’ideologia ha svuotato, simulacri del loro esatto opposto, esplicitamente reale, che sfumano inesorabilmente verso un punto di attrazione nero assoluto, concreto, indiscutibile, monolitico come la morte.

Claudio Gazzoli


P.S.
Un esempio perfetto di COLOSSALE DEFORMAZIONE IDEOLOGICA. Il presidente del consiglio dice: "L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori". NO, un  presidente del consiglio onesto intellettualmente e che non vuole allarmare la popolazione direbbe: "... Non ti vaccini, ti ammali, hai circa il 5% di probabilità di morire". Ovviamente con i dati ISTAT del dicembre 2020 e "tachipirina e vigile attesa".  Ma per essere onesti intellettualmente occorre essere umanamente autonomi ed accettare di avere un Unico Padrone.








domenica 18 luglio 2021

I CUSTODI DELLA TRADIZIONE

 




Qualche mese fa avevo scritto un pezzo dal titolo “I TENACI DIFENSORI DELLA TRADIZIONE” che, ora, merita un aggiornamento, dopo la pubblicazione della lettera apostolica di Bergoglio Traditionis custodes (sic!) e della lettera accompagnatoria. Quello che lascia di stucco dei due documenti pubblicati dalla Santa Sede è la sfrontatezza con la quale ci si fa beffe della verità, o meglio si fa passare una parte di essa per la verità intera utilizzando le medesime tecniche di propaganda tipiche dei regimi totalitari: «La propaganda non deve indagare la verità oggettiva… ma deve presentare solo un aspetto della verità, che è favorevole al proprio scopo». Entrambi i documenti contengono contemporaneamente il “danno e la beffa”. Aver chiamato il documento Motu Proprio “CUSTODI DELLA TRADIZIONE” suona come una derisione che nasconde l’odio profondo dei “novatori” nei confronti della vera tradizione della Chiesa. L’odio è evidente nella struttura del documento, nella puntigliosità delle disposizioni, nella freddezza, mascherata dall’ipocrisia, della sua forma. Loro, i CUSTODI DELLA TRADIZIONE, hanno fatto terra bruciata attorno alla vera tradizione bimillenaria, hanno cancellato la Liturgia, sconvolto l’architettura delle nostre chiese, sfigurato la Dottrina, falsato le Sacre Scritture, sminuito i Sacramenti, soppresso il senso del Sacro, ignorato i Santi e i Padri della Chiesa, rinunciato al primato della Chiesa Cattolica, profanato le Sacre Specie, devastato l’arte sacra, destabilizzato la famiglia, delegittimato uno per uno (basti pensare al primo e al sesto) i Comandamenti di Dio. Da quando loro, i CUSTODI DELLA TRADIZIONE, hanno preso il potere è decimata, in occidente, la percentuale di fedeli cattolici che frequentano abitualmente la messa e i sacramenti, passando da più del 70% a meno del 7%. Loro, i CUSTODI DELLA TRADIZIONE, che stanno portando milioni di anime verso il baratro riscrivendo le regole morali in una forsennata autogiustificazione, funzionale ai dettami del loro vero padrone. La medesima sfrontatezza con la quale Stalin poteva definirsi il custode delle tradizioni contadine delle campagne russe alle quali venne imposta la collettivizzazione  a scapito dell’economia dei piccoli proprietari, dopo aver sterminato questi ultimi, o Pol Pot poteva vantarsi di aver tutelato le tradizioni della Cambogia.
Ma l’affermazione più esilarante, contenuta nella lettera accompagnatoria è: «Chi volesse celebrare con devozione secondo l’antecedente forma liturgica non stenterà a trovare nel Messale Romano riformato secondo la mente del Concilio Vaticano II tutti gli elementi del Rito Romano, in particolare il canone romano, che costituisce uno degli elementi più caratterizzanti». Assomiglia all’ammonimento dei guardiani dei gulag, nei confronti dei nuovi arrivati: «non rimpiangete le vostre abitazioni, qui vi trovate tutto quello che avete lasciato».

Claudio Gazzoli




Qui avevo parlato della MESSA DI SEMPRE:









sabato 17 luglio 2021

SONO PADRE

 



Ho dovuto firmare un modulo di consenso per mia figlia, che si trova ad una vacanza studio. Sullo spazio per la firma c'era scritto "genitore 1", "genitore 2". Non mi sono messo a congetturare su quale spazio dovessi mettere la mia firma, ho cancellato e riscritto “padre”, “madre”. Ora mi domando, chi ha avuto questa sfavillante diabolica trovata, suppongo per non offendere la “dignità” di una sparuta minoranza di sessualmente diversi che vogliono sovvertire l’ordine naturale e costringere tutti gli altri a seguirli (sic!), hanno minimamente pensato che, così, offendono la naturale appartenenza e, direi, la civiltà di una stragrande maggioranza di genitori? Uno Stato che disconosce la memoria, che demolisce per legge i principi fondanti della civiltà, che confonde il diritto con la velleità, non è più il mio Stato.
Sono diventato padre molto tardi, per aver passato decenni nella insensatezza di desideri insignificanti, per riluttanza, irresolutezza, diletto, per un ostinato diniego della fede in Dio. La paternità è l’unica cosa grande che ho realizzato nella mia vita, un regalo della mia Grande Protettrice, non permetterò a nessuno di deturparla con queste porcate, dovessero mettermi in galera o direttamente davanti al plotone di esecuzione.
Claudio Gazzoli







domenica 4 luglio 2021

IL GIRO DELLE MESSE

 


«Mi accusano di essere preconciliare, ma poi mi consolo, sapendo che lo era pure Gesù»
(Card. Giacomo Biffi)


Questa sera il prete a messa, a Monterubbiano, dopo aver rimarcato che la nuova traduzione del Padre Nostro è "finalmente più significativa perché Dio non ci butta giù dalla rupe per tentarci", dopo aver invitato calorosamente a scambiarci degli sguardi, ha salutato, dopo la benedizione, con "buona serata, buona domenica, buona settimana", mancava solo buona cena, buona nottata, buona gita... Ormai "buona serata" ha preso il posto di "buona sera", ne rappresenta l’evoluzione antropologica, esprime qualcosa di più allargato, valori nuovi, trasgressioni, serate al lume di candela o, semplicemente, a riscaldarsi al tepore licenzioso del caminetto-televisione... non più la “sera” immagine mistica di Foscolo o l’atmosfera pacata e devota dell’Angelus di Millet, ma la “serata” intrigante e velatamente trasgressiva dell’appagamento dei sensi. Ma dopo la Benedizione che cosa aggiungere? Non ci basta uscire dalla Chiesa con la Benedizione che viene da Dio, vogliamo PROFANARLA con la "nostra" benedizione.


Cerco di cambiare spesso chiesa, così mi dimentico delle stramberie che ho visto, prima di riprendere il giro, lo faccio unicamente per assolvere al precetto. Comunque ieri sera mi aspettavo che, almeno alla messa per il Corpus Domini, si avesse un maggiore rispetto verso l’Eucarestia. Così non è stato. La chiesa del giro, stavolta, è quella di San Francesco a Fermo, dove hanno portato la statua della Madonna del Pianto, per la chiusura a “tempo indeterminato”, anche se loro dicono per lavori di restauro, del santuario a Lei dedicato. Quella a cui ho assistito costituisce la prova generale della messa, protestante ovviamente, celebrata da una donna prete. Una signora in tailleur bianco, pare che questo sia l’indumento scelto per le celebranti… ha fatto praticamente tutto lei. Sì perché, a parte l’omelia su cui è bene stendere un pietoso tendone da circo e i due minuti della consacrazione (in cui tra l’altro proprio il Vangelo di oggi mette in evidenza il cambiamento delle parole del canone, dove “per molti” è diventato “per tutti”, come richiesto dai precetti della religione universale), questa signora in tailleur bianco è stata il vero attore della cerimonia. Dalle letture, rigorosamente con la maschera, data la pericolosa distanza di circa quindici metri della persona più vicina, alle intercessioni per i “nostri politici”, passando per il servizio all’altare, la raccolta delle offerte, il trasporto della pisside, opportunamente tenuta ben nascosta nella cappella laterale, fino alla distribuzione della comunione, ovviamente, rigorosamente sulle mani, a cui mi sono ben guardato di partecipare, mentre l'altro frate, custode della chiesa, passeggiava lungo le navate. Il tutto con una sobrietà, una magniloquenza, una disciplina da vera sacerdotessa della nuova religione.


Il giro delle messe questa mattina è toccato alla chiesa dei Cappuccini di Fermo. Mi sono messo in fondo, nell’ultima delle cappelle laterali, ma senza pace perché fino ad oltre la lettura del Vangelo continuava ad entrare gente dai portoni, ovviamente, spalancati, fino all’arrivo di un signore con cane al guinzaglio, che mi si è messo a fianco, inducendomi a cambiare posto.
Il frate celebrante ha esordito con il “pregiudizio” e non mi ci è voluto molto per capire dove volesse andare a parare. Pure la “spina nelle carni” di San Paolo, della Lettera ai Corinzi, non era altro che il pregiudizio nei suoi confronti in quanto annunciatore di una novità. Come Gesù che facendo il "mestiere più miserabile del mondo" (ma come, si festeggia l'anno di San Giuseppe Artigiano...) veniva deriso dai suoi stessi compaesani. Come il pregiudizio di tutti quelli (ma io “tutti quelli” non li vedo…) che ancora non accettano il concilio VII, che ha comportato il rinnovamento totale della Chiesa, l’esplosione dello Spirito Santo, finalmente una nuova teologia, una ventata di novità che parlano all’uomo di oggi, non a quello di ieri (la Chiesa che, ovviamente, per duemila anni non ci aveva capito proprio nulla...). Poi prende un libretto da una mensola sotto il pulpito e, agitandolo in aria, grida: “questo libretto di preghiere è blasfemo, sono preghiere che offendono Gesù, non dovete utilizzarlo…”. I soliti venti minuti di predica… che non finiscono mai e venticinque secondi di consacrazione, poi la solita distribuzione delle Ostie Consacrate come caramelle ai fedeli mascherati che le "infilano" da sotto la maschera (come è ovvio ma a me sembra "esteticamente" sgradevole) dicendo "il Signore Gesù" e non "Il Corpo di Cristo" come prescritto dal Messale Romano (almeno quello seconda edizione…), ma pure questo è frutto del VII.
Alla fine della messa sono andato in sacrestia a chiedergli: “mi scusi padre, lei ha agitato un libretto blasfemo, potrei conoscerne il titolo, così evito di cadere nel peccato, se mi dovesse capitare di leggerlo? ”, e lui neanche troppo sorpreso: “non glielo dico il titolo, sono preghiere contro la misericordia di Dio…”, “sì, ma se è un libretto blasfemo, perché lo tenete in chiesa? ”. Avrei voluto enumerare qualche migliaio di pratiche “frutto” del VII, come la benedizione delle coppie omo o l’adorazione della pachamama, fatta anche da un suo confratello, ma ovviamente mi sono solo limitato a: “anche i cani in chiesa sono frutto del VII? ” e lui “Lei è un FONDAMENTALISTA…”. “No, non sono fondamentalista, sono solo Cattolico Romano. Dovreste tutti vergognarvi” e li ho lasciati alle loro miserie, che sono sicuramente opposte alle mie, che hanno il terrore della Giustizia di Dio.



P.S.
C'E' UNA SOLA VIA D'USCITA DA QUESTO CATACLISMA, DA QUESTO CIRCO DI SALTINBANCHI NELLA CARNE: TORNARE INTEGRALMENTE, PIENAMENTE ALLA CHIESA DI SAN PIO X.
Sarebbe ora che qualche cardinale o qualche vescovo ammettesse il totale fallimento della Chiesa Postconciliare e  dichiarasse che la chiesa di Santa Marta è completamente scismatica e riprendesse in mano la VERA CHIESA DI NOSTRO SIGNORE. Con buona pace di qualche centinaio di migliaia di religiosi e religiose che, consapevolmente o inconsapevolmente, ma senza più giustificazione, stanno servendo la sinagoga di satana.