martedì 12 novembre 2024

MASCHERE DI PIETRA

 


Fantasmi diafani, orchi repellenti, figuri grotteschi hanno occupato la Chiesa, nella sua compagine terrena. Sembrano maschere della commedia dell’arte, solo maschere però, senza un essere umano dentro, senza un attore capace di muoverle, inamovibili ma inconsistenti, quasi inesistenti, grondanti putridume, solo apparentemente verbose, pietrificate per sempre come i mostri di villa Palagonia.

 

 

 

venerdì 8 novembre 2024

LUCIFERA

La foto del papa che va a trovare la "lucifera", data la probabilità infima che ci sia andato per convertirla o che sia stato chiamato per la confessione, la stessa probabilità che Zelensky si rechi a Mosca ad abbracciare fraternamente Putin, esala un puzzo insopportabile di carogna di cane randagio, roso da una colonia di vermi ripugnanti. Una lugubre messinscena che richiama in un flash tutte le brutture della Rivoluzione, dai canestri di teste tagliate di Place de la Concorde, ai migliaia di martiri della Vandea, dalle profanazioni delle chiese dei soldatacci di Napoleone alle vittime delle Risorgenze, dai massacri delle popolazioni meridionali del cosiddetto Risorgimento ai milioni di morti procurati dai comunisti in tutti i continenti, fino alla moltitudine di bambini fatti a pezzi nel ventre materno riguardo ai quali la luciferina si vantava, senza ovviamente mai pentirsi, di aver contribuito per circa quindicimila, senza neanche vergognarsi di raccontare di averci giocato, con alcuni di loro, al tiro a segno dopo averli messi in un vasetto di vetro della marmellata.


N.B.
Mi sembra, dalle foto scattate dal fotografo ufficiale..., ma posso sbagliarmi, che non porti il Crocefisso. Forse per non offenderla ?


Avevo scritto questa lettera per il blog di Marco Tosatti:




RICOMINCIARE A SOGNARE

Non dobbiamo farci illusioni esagerate ma possiamo cominciare ad avere un lumicino di speranza di riappropiarci della nostra LIBERTÀ e rigettare tra le fiamme dell'inferno la liberte' che ci hanno propinato fino ad oggi.




giovedì 31 ottobre 2024

MASCOTTE





Una peculiarità fenomenale di questi "tizi" che governano la struttura terrena della Chiesa è che riescono a superare sempre qualunque umana immaginazione. Non si può mai dire "ora hanno superato il limite" semplicemente perché non c'è un limite. Così mi trovo spesso a pensare, come in questo momento, che cosa stanno preparando per i prossimi mesi, quale altra smisurata porcata stanno organizzando? E qualunque cosa io immagino, loro, fatalmente, riescono sempre ad andare oltre, oltre il grottesco più bieco, oltre l’inimmaginabile. Mi scuso anticipatamente con le signore che seguono questo piccolo canale per quello che sto per proporre, ma purtroppo questa è la realtà. Stavo scrivendo qualcosa su questa orribile “mascotte” del prossimo giubileo, e chissà perché non un immagine sacra tra le infinite possibilità che la storia della Chiesa mette a disposizione e mi chiedevo perché allora non hanno scelto la pachamama ? Poi ho visto questa foto che fa vedere questo coso che chiamano “luce” (guarda un po’ !!…) con altre “creazioni” di questo tizio a cui hanno pensato di rivolgersi. Al centro si vede un “vibratore” con il disegno di un diavoletto che, a parte i colori, assomiglia tremendamente alla mascotte scelta per il Giubileo. Mi domando allora, il giubileo di chi ?
 
 
P.S.
Scambio di esperienze cul  turali:
per il vibratore avranno chiesto la consulenza di Tucho ?
 
 
 

 

 

 

OSSESSIONE


L’ossessione del papa, opportunamente sostenuta da chi persegue lo scopo di far scomparire la nostra civiltà, si ripete ad ogni occasione. Ieri, ricevendo i “rimasti” di un ordine religioso, li ha sollecitati all’accoglienza dei migranti, come se non fosse ormai l’obiettivo primario di tutti gli ordini. Non lo zelo per salvezza delle anime, il fervore verso la sana dottrina, il rispetto puntiglioso della regola del fondatore, il richiamo costante alle urgenze dell'anima (alla quale peraltro non credono affatto), la cura dei battezzati di casa nostra, ma la esclusiva premura verso “gli altri” qualunque sia la loro religione, senza alcuna considerazione verso i pericoli gravissimi di un futuro che già, in paesi come la Francia e l’Inghiterra (ma noi veniamo a ruota), in costante destabilizzazione, procede rapido verso il rischio della guerra civile.
Un tale, venuto da un paese lontano, completamente avulso dalla nostra civiltà, anzi in odio tremendo verso di essa, recuperato da una psicanalista ultra-comunista sui temi tanto cari a Trotskii e compagni, totalmente perso nei miasmi della carne, in combutta con i malefici sodalizi che, per ragioni ataviche, perseguono il nostro annientamento, che si ritrova a guidare la più importante istituzione della storia, si permette, sistematicamente, di intromettersi negli affari interni di questo sfortunato paese senza che nessuno abbia da ridire, anzi essendone agevolato.
Chiamavano Attila “il flagello di Dio” metaforicamente.
Bergoglio è "letteralmente" il flagello di Dio.
 
 
 

 

 

 

lunedì 28 ottobre 2024

ALLA DISPERATA RICERCA DI UN PRETE NORMALE

Diventa sempre più problematico, ai limiti dell’irrealizzabile, trovare un prete che sia un vero apostolo della fede.
Un prete inequivocabilmente uomo.
Un prete sommamente ignorante in tutte le cose del mondo, sapientissimo in tutte le cose di Dio.
Un prete che ricusi il modernismo in tutte le sue forme, purulente.
Un prete vestito da prete.
Un prete che, se uno lo vuole interpellare, sa infallibilmente di trovarlo in chiesa.
Un prete che non si esalti in una farsesca parodia della liturgia, che ne rispetti minuziosamente le regole millenarie.
Un prete che non ci tratti da protagonisti ma ci faccia sentire la nostra piccolezza davanti a Dio.
Un prete che abbia la disposizione d’animo per essere sacerdote vero, vero Alter Christus, nel dramma infinito del Santo Sacrificio.
Un prete esteriormente modesto, interiormente distinto.
Un prete autorevole, che susciti rispetto e soggezione.
Un prete che ammonisca duramente davanti al peccato, che rammenti scrupolosamente la strada della Salvezza.
Un prete che non abbia remore di sorta ad attribuire penitenze anche onerose.
Un prete che abbia il coraggio di dire la Verità davanti al mondo, a qualunque costo.
Un prete che nella condotta, nel portamento, nell’abito, nel linguaggio, nel gesto, nel saluto, nell’espressione, richiami, senza mai esitazioni, di essere un uomo di Dio.
Un prete che non parli di niente che non scaturisca dalla Santa Dottrina millenaria.
Un prete che non si occupi minimamente di blandire il mondo, ma di servire unicamente Dio.
Un prete che si preoccupi esclusivamente, meticolosamente delle anime a lui assegnate.

 

 

 

sabato 26 ottobre 2024

MA QUALE ORRORE ?

 

 

Ridicoli ! Che senso ha farci un festival quando la realtà supera alla grande ogni più repellente rappresentazione ! Sarebbe come organizzare un festival sulla polvere o sulle cimici.. e lo sanno bene visto che l'hanno voluta loro...




giovedì 3 ottobre 2024

UN MONDO FINITO...

Hanno disinnamorato i giovani a questo paese, fin dall’infanzia, nell’indottrinamento della scuola e dei media, alla nostra storia, alla nostra cultura millenaria, alle nostre vere tradizioni, alla nostra nativa identità romano-cristiana.
Come avevano fatto, negli anni post-unitari del cosiddetto Risorgimento, in modo solo apparentemente più violento, usando, in tutto il sud, le fucilazioni, le deportazioni di massa, le prigionie in campi di concentramento iperaffollati, lo sradicamento di intere comunità dai luoghi d’origine, lo smembramento delle famiglie, la violenza fisica sulle donne, la distruzione con il fuoco di interi paesi, la confisca delle terre, l’azzeramento di secoli di pratiche agricole, artigianali, di relazioni, di costumi, di usanze, di senso di appartenenza. Quello che alcuni storici, non allineati, pochi per la verità, non esistano a chiamare genocidio.
Così, negli ultimi anni dell’ottocento fino ai primi del novecento milioni di uomini, donne, bambini hanno lasciato le loro terre per recarsi in luoghi sconosciuti dove non li avrebbero accolti a braccia aperte, ospitati, accuditi, curati, sussidiati e riveriti.
Ora usano modi molto seducenti, che fanno leva sulle aspirazioni più tangibili, sulla navigazione facile a favore di vento, sulle “sensazioni” rapide, proponendo continuamente modelli esteriori, ombre proiettate sul fondo della caverna nella quale sono legati, come quella del mito, senza mai potersi voltare indietro a vedere la luce, anzi pensando di essere nel migliore dei mondi possibili. Altrimenti non si spiegherebbe come un giovane possa recarsi a Shangai senza batter ciglio, anzi sentendosi elettrizzato, o a Sidney o a Toronto, pensando di essere “cittadino del mondo”, credendo di abbracciare l’infinito, senza avere la più pallida percezione che più ti sembra di dominarlo, più diventa irrilevante, passeggero, mentre l’Infinito, quello vero, è tutto da un’altra parte.

 

 

sabato 28 settembre 2024

Medjugorie

Il (presunto) terzo messaggio della Madonna a Medjugorje:
Messaggio del 20 maggio 1982
Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio Figlio e a me. Siete tutti figli miei. Ciò non significa che tutte le religioni siano uguali davanti a Dio, ma gli uomini sì. Non basta, però, appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volontà di Dio. Anche i non cattolici sono creature fatte a immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza, se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza. La salvezza è offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano soltanto coloro che rifiutano deliberatamente Dio. A chi poco è stato dato, poco sarà chiesto. A chi è stato dato molto, sarà chiesto molto. Soltanto Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilità di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale”.
Questo inquietante messaggio del 1982, quanto mai "opportuno", è in perfetta continuità con i documenti conciliari, soprattutto Nostra Aetate e Dignitatis Humanae ed anticipatore della dichiarazione di Abu Dabi e di Singapore. Non è un caso che proprio a partire da quegli anni ci fu una grande accelerazione, anche con la nascita dei movimenti, verso la mondanizzazione della religione e quindi della Chiesa, l’abbandono del “sacro”, la riduzione del soprannaturale ad emozione, la corruzione dell’anima con il sentimento. Un percorso di cui oggi possiamo vedere le macerie, se solo ci togliamo gli occhiali con le lenti colorate.
La Madonna dice a Bruno Cornacchiola:
La salvezza viene da Gesù mio figlio, il Verbo del Padre, e non cambia né la forma, né la sostanza…Per entrare nella grazia ci vuole il battesimo, e per vivere il battesimo occorre la conoscenza della dottrina della verità della salvezza. E questo avviene soltanto nella Chiesa, fondata da mio figlio, che non è parola di un uomo o fondazione di un uomo che fonda una nuova religione, ma è Parola di Dio…Lo ripeto ancora. Resta sempre quel detto dei santi, dagli apostoli in poi, che hanno sempre insegnato senza la Chiesa non c’è salvezza e fuori di essa è difficile il vivere e l’accettare Dio uno e trino…
…figlioli, siete giunti in una situazione cruciale: parlate di tutte le religioni e il gregge aderisce sbandandosi, perché voi sparlate della dottrina di salvezza delle anime…Non crediate, figli miei, alla libertà di religione nelle religioni. Tale libertà non fa amare Dio e i suoi comandamenti e le sue leggi d’amore…
La Madonna a Melania di La Salette:
L’intero universo sarà preso dal terrore, e molti si lasceranno sedurre, perché non hanno adorato il vero Cristo vivente tra di loro.”
Ricordo inoltre le sofferenze offerte per la conversione dei peccatori da Giacinta di Fatima che soleva dire che “senza la confessione non c’è salvezza”.
La Madonna a Pedro Regis il 16 giugno 2024: «Qualunque cosa accada, non dimenticate: l'unica e vera Chiesa del Mio Gesù è la Chiesa Cattolica».
«Dite a tutti che la verità è mantenuta integra solo nella Chiesa Cattolica, fondata da Mio Figlio Gesù, per portare il Vangelo della Salvezza a tutti i popoli» 14 settembre 2023.
Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.» Giovanni 14:6.

Può la Madonna contraddire sé stessa ? Può la Madonna contraddire Suo Figlio ?
Se devo scegliere tra la credibilità di una bambina che decide di farsi operare senza anestesia tra atroci sofferenze, nell'indigenza assoluta e nella solitudine davanti alla morte e una signora attempata che gestisce un albergo quattro stelle dove ospita i pellegrini smaniosi di "apparizione", preferisco di gran lunga la prima.
Vero è che siamo portati a ricercare nei messaggi Mariani segni che confermino le nostre personali convinzioni in questo momento storico. Ma Medjugorje è imbarazzante, imbarazzante la vita di questi ragazzi, ora adulti redditizi patrocinatori di sé stessi, imbarazzante il contenuto perfettamente allineato e rassicurante dei messaggi, imbarazzante il sostegno a questa Chiesa apostata ed eretica, opportunamente cavalcato dai potenti mezzi di informazione e di “intrattenimento” religioso.

 

 



lunedì 23 settembre 2024

IL BALLO (SBALLO) DEI GIRALAMPADINE

Alla messa di ieri mattina, il prete, all’omelia, dopo le solite smelenzaggini tra cui la sua definizione di Salvezza, che consisterebbe nel fatto di poter vivere secondo la nostra “vera natura”, senza, né ieri né mai, alcun accenno ai Novissimi e, quindi all’alternativa abietta e mortifera della Salvezza, che sennò non sarebbe salvezza, giusto per non spaventare troppo i convenuti della domenica mattina, ha proposto di recitare il Credo seguendo il foglietto, nella sua versione che ha chiamato originaria. Poi ha aggiunto: «recitiamo questa versione al posto di quella “arricchita” da Paolo VI».
Vorrei, visto che la liturgia della messa è cosa molto seria e non è una festa di compleanno ma proprio tutta un'altra cosa, suggerire a questo e ad altri sacerdoti, invece di passare il tempo al bar, a fumare, a fare i pacchi della Caritas, ad accogliere quelli di altre religioni, ad esercitarsi nelle coreografie da giralampadine, a coinvolgere i bambini in cose più grandi di loro solo per sciatto teatrino, di tornare a studiare la nostra Religione (anche se in fondo penso che sono irrecuperabili).
L'unico compito, come fine ultimo, per cui siete stati "chiamati", quando siete stati chiamati..., è quello ESCLUSIVO della SALVEZZA DELLE ANIME, non dei corpi o della salvezza del mondo, figuriamoci missione impossibile.... La nostra vita terrena, finita, rapportata all'infinito  dell'eternità, vale un INFINITESIMO, escatologicamente prima che matematicamente (ma ci credete ?).
Cominciate a passare TUTTO il vostro tempo nelle chiese, tenendole aperte, a pregare, a confessare, a recitare la liturgia delle ore, come faceva il vostro protettore, il Santo Curato d’Ars.
Il Credo che si recita normalmente a messa, non è stato voluto da Paolo VI, che pure di nefandezze ne ha compiute un’ecatombe, è il “Simbolo niceno-costantinopolitano, arricchito con le affermazioni cristologiche definite nel Concilio di Nicea e con le affermazioni di fede pneumatologiche definite nel Primo Concilio di Costantinopoli.” La sua versione recitata in italiano non è altro che la traduzione esatta del testo latino della Vulgata, con piccole aggiunte non posteriori all'ottavo secolo, declamato durante la messa da 1700 anni. Ma è ovvio il motivo per cui lo vogliono “esautorare”, in perfetta attuazione dei principi ecumenici decretati dall’unico concilio che ormai conta per loro.
Innanzi tutto, quello che viene fatto recitare a discrezione della CEI chiamato impropriamente “Credo degli Apostoli” è stato composto attorno al secondo secolo.  Inoltre:

Credo degli Apostoli
Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica…
Credo
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica…

Il Concilio di Nicea ha aggiunto “una, santa, apostolica” e non è poco.

Ma soprattutto manca la dichiarazione che ha provocato il Grande Scisma d’Oriente, il famoso “filioque”  “e dal figlio”:
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio…

Ecumenismo d’accatto, infiltrato, insinuato e, perciò, come tutto il resto da almeno 60 anni, normalizzato.

 

 

 

 

 

sabato 31 agosto 2024

IL GRIDO DELLA TERRA

 Il 30 agosto, Francesco ha pubblicato le sue intenzioni di preghiera per settembre, intitolate "Per il grido della terra".
Francesco scrive: "Preghiamo affinché ognuno di noi ascolti con il cuore il grido della terra e delle vittime dei disastri ambientali e dei cambiamenti climatici, e si impegni personalmente a prendersi cura del mondo che abitiamo".

No Bergoglio, io non sento affatto il “grido della terra”, semplicemente perché la Terra non grida, casomai fa rumore come l’oceano, il vento, il vulcano. No Bergoglio, anche se mettessi in posizione yoga, che piace tanto a voi…, o davanti ad uno di quegli idoli che voi tanto adorate, non sentirei proprio nessuna voce, nessun grido.
Invece, nel silenzio della mia anima, riesco ad avvertire le grida delle anime in sintonia con la mia, per essere state abbandonate a loro stesse in questa landa desolata, senza acqua e senza conforto.
Piuttosto percepisco, ma direi ne sono inondato, il puzzo che proviene dalla terra nella quale avete voluto far cadere le nostre anime, come tanti palloncini slanciati verso l’Alto, sgonfiati dell’aria leggera dello Spirito, per riempirli di tutte le liquide aberrazioni, molto terrene, che voi stessi condividete.
Riesco persino ad ascoltare le urla delle anime di una moltitudine di bambini tagliati a pezzi dentro al ventre materno, che invece nel loro corpo avrebbero voluto rimanere, per viverla tutta questa vita e cercare di guadagnarsi il paradiso, per quella pratica diabolica che voi dichiarate essere un “caposaldo della società” e che subdolamente assecondate, con le vostre accademie, con le vostre pubblicazioni.
Avverto pure le grida di milioni di fedeli che avete convinto a farsi inoculare quel liquido che, tra l’altro, ha origine proprio da quella pratica diabolica.
Gesù non ha trattato i grandi temi delle società di allora, che pure ce n’erano, magari più di oggi, non ha parlato alle masse, ai gruppi sociali e politici; non ha parlato ai lebbrosi, ai poveri, ai centurioni, ai pubblicani, ai benestanti… ha parlato al lebbroso, al povero, al centurione, al pubblicano, al benestante… ha parlato al cuore di ognuno di quei cinquemila che erano con lui sulle sponde del lago di Tiberiade. Per questo non sono affatto interessato alle sorti della “terra”, che non ho la presunzione di modificare e per le quali non posso proprio fare nulla, ma sono molto occupato ad ascoltare il grido della mia anima sotto gli attacchi del peccato che voi avete voluto affrancare perché parte costitutiva di quella dimensione terrena che voi agognate, dopo aver demolito, come raccomanda il vostro unico riferimento ideologico, ogni richiamo verso l’Alto.

 

 

 

 

martedì 13 agosto 2024

POMERIGGIO DI SOLE

 


Pubblico queste due foto che ho fatto in Basilicata, penso ad Acerenza, nel settembre del 1977.
Le pubblico per rendere omaggio a queste persone, ormai nel vento, come tutte quelle di un mondo cancellato dalla modernità. Che la loro sofferenza, dissimulata dalla sopportazione paziente, dal senso della vita vera, quella dell’attesa, potesse averli pienamente emendati al momento di presentarsi davanti a Dio.
 
 
 
P.S.
Se qualcuno, leggendo, riconoscesse il luogo o addirittura le persone, lo pregherei di segnalarmelo.





domenica 11 agosto 2024

LA PIETÀ PERDUTA


 



Norman F. Carver era un architetto-fotografo americano che, negli anni ’70 ha girato l’Italia per fotografare quello che era rimasto dei nostri paesi. Ne è venuto fuori un bellissimo libro di fotografie “Borghi Collinari Italiani”. Tra tante bellissime foto mi ha molto colpito questa.
A Pisticci, un borgo bellissimo nella Basilicata meridionale ad una quindicina di kilometri dalla costa ionica, bianchissimo di calce, passando per una delle sue viuzze, ha chiesto al proprietario di una casa di poter fotografare l’interno. Il proprietario ha acconsentito a patto che avesse fotografato anche lui mentre recitava il rosario rivolto ad un’immagine della Madonna posta vicino al soffitto. Quale più elevato decoro avrebbe potuto far ritrarre ? Quale gesto più sublime avrebbe potuto compiere per far apparire quella casa umile più bella di una reggia ? Una testimonianza semplice ma splendida di pietà popolare, che negli anni settanta poteva capitare ancora da quelle parti, perché il mondo, che era completamente cambiato quasi ovunque, stava cominciando a cambiare pure lì. Ho fatto un viaggio in Basilicata nel settembre del 1977, assieme ad un mio amico originario di quelle parti, mi sono rimaste alcune foto che pubblicherò e posso testimoniare che quel mondo era rimasto quasi ancora non intaccato dai sussulti della modernità.
Se dovesse passare oggi un fotografo di strada, così si fanno chiamare, e dovesse chiedere di fare degli scatti all’interno di una casa, davanti a che cosa si farebbero fotografare ? Magari davanti al maxischermo da 80 pollici. Il mostro di plastica, vetro e poi silicio, da settant’anni, ha fatto il suo dovere succhiando fino all’ultima goccia di linfa della nostra identità. Eravamo depositari di un modo arcaico ma genuino, evoluto solo davanti a Dio ed è quello che conta, un mondo che costituiva un ostacolo insormontabile al "loro" progetto, per questo lo hanno voluto cancellare, facendo rimanere solo inutili frammenti da museo.
Dietro tutte quelle canzonette, musiche suadenti, scollature e gambe depilate, motorini, motori ed aeroplani, frigoriferi e lavatrici, caloriferi e condizionatori, stereo ed elettroniche, trattori e mietitrebbiatrici, c’era un colossale inganno, magistralmente nascosto.
Ci hanno rimpinzato il corpo, ma ci hanno svuotato l’anima.
 
 
 
 


giovedì 8 agosto 2024

ANNO SANTO ?



Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò con la mia bocca.   Ap 3:15

Dure prese di posizione, giustissime ovviamente, per quella manifestazione satanica di Parigi. Ma più nessuno parla ormai dell'insediamento di idoli satanici in Vaticano con la pachamama accolta in processione dentro la Basilica di san Pietro il 7 ottobre 2019. Anzi, pure i “non allineati” e i cosiddetti tradizionalisti si guardano bene dal ricordarlo !
L’unico da cui ho ascoltato parole di fuoco contro quella mostruosa rappresentazione è don Curzio Nitoglia.
Quella “cerimonia” alla quale hanno partecipato vescovi e cardinali, pure quelli apparentemente insospettabili, è lo snodo del progetto durato tre secoli di distruzione della Chiesa Cattolica, unico ostacolo alla instaurazione del NOM. Se sono riusciti ad introdurre, persino nei luoghi più sacri della cristianità, idoli immondi, allora tutto diventa possibile ed assolvibile, pure la lurida rappresentazione di Parigi, davanti alla quale che cosa può dire chi è già infetto di un morbo molto più invadente ?
Pertanto, senza una  imponente cerimonia di richiesta di perdono a Dio, fatta in San Pietro da parte di tutti i vescovi del mondo, senza un grandioso esorcismo di tutti i luoghi infestati, senza la loro solenne riconsacrazione, senza la TOTALE ricusazione di TUTTE LE ERESIE di questi ultimi anni  (che non ci saranno…), l’Anno Santo, indetto in pompa magna per il 2025, rischia di trasformarsi in un grandioso evento di adorazione di Lucifero.







lunedì 5 agosto 2024

LU CURATU DE OGGHI (IL CURATO DI OGGI)


Fresco fresco di seminario e di ordinazione, padre Jorge non sa nascondere del tutto, nonostante il nome esotico da lui scelto, la rudezza di linguaggio delle sue origini, pensa in dialetto e parla in italiano, così usa il dialetto per essere confidenziale e l’italiano quando vuole apparire forbito. Il vescovo gli ha assegnato la parrocchia con una vecchia chiesa non utilizzata da più di sessant’anni, perché quella nuova, costruita negli anni ’70, è in ristrutturazione. Arrivato, rimane sconcertato :

«e quello sarebbe l’altare ?, pensa te…, erano proprio primitivi, celebravano dando le spalle al popolo ! noohh, la mensa, la mensa !… dovrò rifare tutto ! e questa ringhiera che cos’è ? ma a che serve se c’è solo uno scalino, mica se fa male se unu casca de qua ! mmaah, dovrò farla demolire, anche se non sarà facile con tutto questo marmo e ferro battuto,  ma intralcia lo spazio tra il presidente dell’assemblea e i convenuti, che hanno il suo stesso ruolo e dignità. So ccapito quello che faccio, stacco la mensa attaccata a questo sfondo di legno, lascio il baldacchino con il quadro, che non è neanche malaccio, riutilizzo sta pietra (chisà perché la pietra, ma non era meio na tavola de legno ?) e ce faccio un tavulu de legno magari tuttu scolpitu co li cavalli e li caproni,  po' ce metto sopra sta pietra. Mo’ però ce sta un problema, lu tavernaculu do’ lu metto ? che sta ppognniatu su sta pietra… famme pensà…, ma shiii, lu metto sopra sta tavola qui de lato, cushì non me copre la visibilità co li parrocchiani che su sta chiesa ce l’ho tutti davanti !

Però che iattura, io vulìo na chiesa normale come la “damigiana” de lu Portuu, come sant’Antonio de Fermo o San Gabriele a Campigliò, qua non se po fa l’assemblea co’ io nmezzo e li parrocchiani ttorno !

Ma piuttosto, tutte ste tavole laterali, ma a che sirvìa ? mumble, mumble, mmmhh…. a ecco forse è sirvite a l’artista pe’ rrivà a pitturà li quadri, po’, no la più leate…  e che ce faccio ? mmaah… le userò per metterci i giornalini, i foglietti della messa, Famiglia (S)Cristiana, li libbri de lu papa, e poi, ma certo, su ognuna di queste tavole ci appoggio l’erogatore del disinfettante, così’ i “fedeli” ce l’hanno a portata di mano., deve essere visibilissimo, non voglio passare guai con il vescovo se qualcuno dovesse chiamare i carabinieri, perché è vero che lu covid ce sta de meno e non ce sta più l’obbligu de le mascherine e de lu disinfettante, però non se sa mai…. Ma invece, che è quistu tassellu su sta tavola de pietra sotto la tovaia ? Ohh quistu è probrio un quisitu ! che sarà stu cosu ? mumble mumble, mmmhh a ecco… forse lu pittore cià misto li colori pe’ conservalli ! ma no, non po esse, se sarria seccati, ma allora che è ? Ahh scii, me ricordooo, le chiamava le reliquiee, li pizzitti d’ossu de lu santu; roba da medioevo, me fa pure sensu a lealle. Va vè, tanto non me serve, forse la tovaia…

Nvece ce sta pochi vanchi, a me me ne serve tanti de più, perché ciavrò la chiesa sempre piena, qua se vène pure pé spassasse npo’ e mica solo li cristiani…, pé fa le cene pé li boveri, li concerti, lu teatru, le conferenze, le mostre, li valli de fine annu. So’ capito che devo fa’, levo l’inginocchiatoi, tanto a che serve, Gesù è uno di noi, nostro amico, non dobbiamo avere soggezioni ! cuscì guadagno spaziu e ce metto le sedie quelle de plastica da balera che se venne all’ichea… Ma guarda quante canne st’organu ! qui solo chitarre e tamburelli, crome e semicrome, la messa dev’esse allegra, deve fa passà li malanni,  e poi il ritmo concilia la preghiera; e tutte ste cannele ? dovrò mette n’saccu de riflettori a led perché lu popolu dev’esse lluminatu, deve sentisse protagonista, tanto l’elettricista me dovrà montà pure lu microfonu e l’altoparlanti, perché se deve sentì tutto, pure quanno spezzo l’ostia, pure quanno la mastico, cuscì tutti diventa celebranti, come dicìa lu professore de teologia là lu seminariu.

Jemo mbò a vedé la sacristia, se ce sta che cósa che me po’ sirvì. Aahh quanti armadi ? Ma che è tutti sti vasi de ferro co’ ste catenelle ! E ste mantelle, proprio gné rsumija de cosa a le casule… Tutte ricamate de seta, ‘na cosa fina… tutti sti camicioni, sti fazzulitti, ste sciarpe… tò… pure le scarpe se cambiava… e quanto ce mittìa a preparasse pé la messa ! me ce vole più de mezzora… no, no, non ciò tempu da perde, io ce metto trenta secondi, lu camicione coloratu de nailo, atro che la seta… me lu nfilo e via alla mensa ! 

E de sti baracconi de legno tarlato, che na’ vota, quanno non era cuscì voluti, usìa pe le confessio’, che ce faccio ? Li posso vendere a qualche antiquario, ho saputo che vanno molto come angolo da bar nelle case di lusso. Io non ce n’ho bisogno, po' se li vede quilli de lu comitatu me fa mannà via da lu vescuvu; la confessione è un colloquio che si può fare pure ai giardinetti pubblici qui di fronte, ho pure studiato la psicologia che è quella che mi serve per confessare, per aiutare a convivere con il nostro io nella prospettiva soggettiva intrapersonale, per affrontare il peccato a cui la società ci costringe e che noi proprio non ce la facciamo ad evitare, altro che penitenze che procurano frustrazioni e “depressioni” ! la religione deve rendere felici, altrimenti che religione è ?»

Claudio Gazzoli (Stato Pontificio)






 

sabato 3 agosto 2024

ALTARI LATERALI

 

Ricordo, da bambino, che si celebravano le messe, quelle vere, sugli altari laterali delle nostre chiese, in occasione della festa del santo a cui erano dedicati o in altre occasioni particolari.
Chi avesse ancora qualche dubbio sul “riuso” degli altari laterali nelle nostre chiese, quelle vere, costruite prima dello tsunami CVII, può recarsi a Monteprandone a visitare la bellissima Collegiata di San Nicolò di Bari.
Dove, tra l'altro, avrà diverse altre sorprese... anche se, per quelle, non occorre pròprio recarsi a Monteprandone...







RIDICOLA AUTOESALTAZIONE


 


Le Olimpiadi sono uno dei frutti della rivoluzione. Per questo Parigi non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di ribadirlo. Pertanto sono una delle forme di autoesaltazione delle virtù umane, quelle dell’uomo che fa a meno di Dio, che vengono celebrate nel rito della gara e della premiazione.
Ormai da molto tempo i “record” dell’uomo-dio vengono magnificati e acclamati, anche per ragioni economiche.
Ma a pensarci bene:
- Correre 100 mt in 10 secondi, e allora ! un cavallo li percorre in 6 secondi, una gazzella in 4, un ghepardo in 3 secondi !
- In acqua proprio non c'è storia: nuotare 100 mt in 46 secondi in fondo sono solo 7,8 km/ora; il tonno nuota 10 volte più veloce a 80 km/ora, il delfino a 60 km/ora, il pesce vela, il più veloce, a 110 km/ora, allora diamola a lui la medaglia d’oro !
- Saltare in alto a 2,3 mt vuol dire saltare 1,15 volte la propria altezza; la rana salta 10 volte la propria lunghezza, il canguro 3 volte, il leopardo delle nevi 5 volte.
- Saltare in lungo 9 metri equivale a saltare 4,2 volte la propria altezza, mentre un grillo salta 20 volte la propria lunghezza e la lepre 15 volte.
L’uomo è superiore agli animali solo nell’intelligenza, ma, data la situazione, penso che stia cedendo il passo pure in questa specialità.




sabato 27 luglio 2024

LA BATTAGLIA FINALE ?


Questo articolo di Aldo Maria Valli conferma quanto io stesso avevo supposto nel mio post del 22 giugno sul mio canale Telegram, che riporto sotto "LA BATTAGLIA FINALE ?".
Certo che sarebbe SCONVOLGENTE ma stiamo vivendo tempi eccezionali, nel male ma anche nel bene.
Come ho già scritto, questo spiegherebbe tutto, ma proprio todos, todos, todos...
Una cosa è comunque certa, una banda di criminali depravati, davanti ai quali Caifa, Barabba, Tamerlano, Robespierre e Stalin sembrano scolaretti con il baverino, si è impossessata della Chiesa di Nostro Signore.


https://www.aldomariavalli.it/2024/07/27/sulle-accuse-di-monsignor-vigano-a-bergoglio/

 

22 giugno 2024

LA BATTAGLIA FINALE ?

Provo ad azzardare una mia ipotesi, anche confortata da un paio di commenti che ho letto. Premesso che:
- La situazione della Chiesa è “catastrofica” in senso dottrinale, religioso, strutturale. Mi è capitato di vedere la foto, penosa, delle “monache” di uno dei monasteri benedettini più prestigiosi, quello di Monserrat in Spagna, tutte in abito borghese, che hanno “sfoltito” la liturgia delle ore per dedicarsi al “rapporto con l’altro” e “viaggiano silenziosamente, come un veleno, attraverso i villaggi catalani, chiamate dai consigli comunali e dagli spazi culturali, dove diffondono il loro pensiero eterodosso e il loro impegno politico per l'indipendenza della Catalogna”. (rif. blog Messa in Latino). E questo è niente!
- Prevedere una tale condizione, anche solo pochi decenni fa, sarebbe stato inimmaginabile. Non avrei scommesso una lira contro un miliardo, anche in epoca già sospetta, sulla possibilità che la Chiesa, un giorno, avrebbe benedetto ciò che “grida vendetta al cospetto di Dio”. Solo la Vergine Maria poteva prevedere tutto questo, a La Salette e a Fatima.
- Mons. Viganò, che si rende conto di non avere più molto tempo a disposizione in un contesto in continua accelerazione, decide di rivelare, quasi in sordina, in modo che ai più appare azzardato, una notizia che, se fosse vera, sarebbe sconvolgente per il prestigio del papa. Ma mons. Viganò non è uno sprovveduto, pertanto se ha gettato il sasso nello stagno (più che un sasso, un asteroide) ha certamente le sue pezze d’appoggio.
Pertanto si possono fare le seguenti due ipotesi:
1. Hanno terribilmente paura che mons. Viganò possa argomentare in modo più preciso e circostanziato quanto già sommariamente anticipato. Pertanto prendono per primi l’iniziativa di porre contro di lui l’accusa più pesante per screditare e delegittimare qualunque ulteriore rivelazione, da far passare a quel punto come un atto estremo e quindi non credibile di accusa per autodifesa.
2. Vogliono eliminare il più agguerrito ostacolo a difesa della Dottrina di Sempre perché stanno per varare provvedimenti che azzereranno l’ultimo residuo di Vera Chiesa.
Ne vedremo delle belle, la battaglia finale non è ancora cominciata.
 
 
 
 
 

venerdì 26 luglio 2024

LA SINAGOGA DI SATANA

 Di seguito alcuni post già pubblicati sul mio canale Telegram:

PERVERSIONE quinta parte
ancora "Tucho Besame Mucho" alias  "Besuqueiro"...
lo so, lo so........ ma quando ce vò ce vò.......

Da  "Teología espiritual encarnada"
Capitolo 7. Orgasmo maschile e femminile.

"Per questo, vediamo innanzitutto come gli uomini e le donne vivono l’orgasmo e qual è la differenza tra un orgasmo maschile e uno femminile.
A lei piacciono di più le carezze e i baci, e ha bisogno che l’uomo giochi un po’ prima di penetrarla. Ma lui, insomma, è più interessato alla vagina che al clitoride. Al momento dell’orgasmo, lui di solito emette dei grugniti aggressivi; lei, invece, fa dei balbettii o dei sospiri infantili. Non dimentichiamo che le donne hanno un ricco plesso venoso intorno alla vagina, che mantiene un buon flusso sanguigno dopo l’orgasmo. Ecco perché di solito è insaziabile."

Ecco, questo è il cardinale che ha scomunicato mons. Carlo Maria Viganò.


PERVERSIONE quarta parte
Da un'intervista al cardinale.... Zuppi:

"...C'è bisogno di credere? No. C'è tanta gente che dà forme di altruismo e attenzione al prossimo, forme di generosità, senza credere - ma aggiunge anche -. Aiuta credere? Sì. Ti aiuta a non usare gli altri, a volergli bene per davvero, ma le religioni non hanno l'esclusiva del voler bene...".

La Chiesa non c'aveva proprio capito un "fico secco" per duemila anni... poi "per fortuna" sono arrivati loro !

Ecco, questa è la Chiesa che ha scomunicato mons. Carlo Maria Viganò.


PERVERSIONE terza parte
Questi grandi Santi, poverini, non c’avevano proprio capito nulla… tutte ste’ privazioni e auto-flagellazioni… ma godeteve la vita!...

Da La Pasion Mistica di cardinale Víctor Manuel Fernández, alias  Besuqueiro (lo sbaciucchiatore), prefetto del Dicastero per la Distruzione della Fede.

«un corpo può lasciare il segno se indossa gli abiti giusti, abiti che risvegliano la sensualità accentuando forme interessanti, secondo il corpo… La sensualità delle spalle e delle braccia abbronzate viene accentuata indossando una maglietta... Il collo nudo risulta più sensuale mettendovi sopra una catenina… Se a questo aggiungiamo una certa dose di fantasia da parte di chi guarda, e in un momento di insoddisfazione, quando ha bisogno di emozionarsi o di godere di qualcosa, allora un corpo può apparire come qualcosa di impressionante, meraviglioso, indispensabile»
«Abbiamo parlato della possibilità di raggiungere una sorta di orgasmo appagante nella nostra relazione con Dio.
Dio può essere presente a quel livello della nostra esistenza, può essere presente anche quando due esseri umani si amano e raggiungono l’orgasmo; e quell’orgasmo, vissuto alla presenza di Dio, può essere anche un sublime atto di adorazione a Dio…. Vediamo quindi che il piacere è anche qualcosa di religioso, perché “è un dono di Dio”. Pertanto, chi è in grado di godere della presenza di Dio, può più facilmente essere consapevole dell’amore di Dio e quindi aprirsi ad amare gli altri. Chi non riesce a GODERE DEI PIACERI DELLA VITA, perché non ama e non accetta se stesso, difficilmente potrà amare generosamente gli altri»

Ecco, questo è il cardinale che ha scomunicato mons. Carlo Maria Viganò.


PERVERSIONE, seconda parte
Quando ho letto questo scritto mi sono domandato “ma come è possibile che una tale profondità di riflessione, una siffatta mirabile sistematicità di pensiero, che può confrontarsi con i massimi Dottori della Chiesa, una così elevata raffinatezza di espressione, una capacità impareggiabile di indagare l’animo umano, siano rimaste per tanti anni ignorate. Chi meglio di lui poteva occupare quel posto ?".

Da “Guariscimi con la tua bocca. L’arte di baciare” di cardinale Víctor Manuel Fernández, alias  Besuqueiro (lo sbaciucchiatore),
prefetto del Dicastero per la Distruzione della Fede.

“... Può essere anche la posizione del corpo, e i due potrebbero scoprire qual è la posizione più comoda per entrambi. Può anche essere il modo di baciare, che ad uno dei due non piace tanto. Ci sono donne che preferiscono un bacio lento e delicato, ma il loro partner ci mette troppo movimento e velocità. Capita anche che uno dei due sia molto teso e prema troppo forte le labbra: lui rilascia le proprie tensioni, ma lei sente come se le mettesse un trapano in bocca.”… “tutto può avere una soluzione se viene individuato in tempo e affrontato. Ad esempio, può essere che uno dei due abbia l’alito cattivo, cosa che può essere profondamente spiacevole e togliere tutto l’incanto del bacio. Ma si risolve lavandosi i denti e masticando qualche chicco di caffè o sciacquandosi con il bicarbonato; se è più grave e persistente si risolve visitando il dentista o controllando l’apparato digerente. Può essere il profumo che usa uno dei due; o un odore fastidioso, che si risolve facendo la doccia più spesso o cambiandosi più spesso i vestiti. Possono essere fastidiosi i baffi, che potrebbero essere tagliati un po’ di più in modo da non doverli evitare così tanto”.

Ecco, questo è il cardinale che ha scomunicato mons. Carlo Maria Viganò.


PERVERSIONE, prima parte

Da "La Pasion Mistica" di cardinale Víctor Manuel Fernández, alias  Besuqueiro (lo sbaciucchiatore), prefetto del Dicastero per la Distruzione della Fede.

"La Percezione degli organi: è meglio farlo più o meno in questo ordine: mascella, zigomi, gola, naso, occhi, fronte (e tutti i piccoli muscoli del viso), cuoio capelluto, nuca, spalle, proseguire con il braccio destro, il polso e la mano destra; braccio sinistro, polso e mano sinistra. Poi sulla schiena. Successivo: petto, stomaco, vita, fianchi, bacino, glutei, genitali...
L’unico modo per essere sempre soddisfatto sarebbe diventare depravato e usare sempre gli altri e lasciarli quando non mi servono più".

Ecco, questo è il cardinale che ha scomunicato mons. Carlo Maria Viganò.




sabato 13 luglio 2024

DIFENDIAMO LA NOSTRA LINGUA



Aldo Maria Valli ha pubblicato sul suo blog il mio post sulla "praivasi" (qui). Lui è solito modificare parole, espressioni, a volte intere frasi; d’altronde fa "il correttore di bozze" che penso sia stato il suo primo lavoro come giornalista. Va bene così, anzi lo ringrazio, l’importante è che mi pubblica, perché penso che ognuno di noi deve dare il massimo possibile nel contesto in cui si trova, nella quotidiana battaglia “contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità”, come dice San Paolo, in questo assalto delle forze del male scatenate come mai dai tempi della creazione.
Ad esempio, ha cambiato “privaci” con “praivasi”, ma voglio spiegare il motivo per cui avevo scritto “privaci”: ho cominciato, anche nel lavoro a pronunciare le parole inglesi, quelle di cui purtroppo non se ne può fare a meno, così come sono scritte. Mi guardano con due occhi stralunati soprattutto quelli abituati ad inserire una parola inglese ogni tre, giusto per darsi il tono che non hanno…. Non importa, sono problemi loro ! Dobbiamo cominciare a riappropriarci, per quello che possiamo, di quello che ci hanno tolto e ci stanno via via togliendo, fino a derubarci del tutto.

 

 

 

martedì 9 luglio 2024

LA MIETITURA (Lo Mète)

 


Questa mattina due mietitrebbiatrici si sono “mangiate” un campo di dieci ettari di grano, di fronte a casa mia. Per fare lo stesso lavoro, settanta anni fa, occorrevano dieci contadini per dieci giorni. Un rapporto di 200 a 1 della macchina rispetto al lavoro dell’uomo. Se poi si considera che il grano, una volta mietuto, andava trasportato e battuto, in epoca moderna con la trebbiatrice a motore, ma duecento anni fa’ con il lavoro manuale, questo rapporto si può stimare, in quest’ultimo caso, a 500 a 1. Il fatto è che si sono “mangiate” non solo l’intero campo di grano ma anche 5000 anni di fatica, di sofferenza, ma anche di cultura, di trasmissione della memoria, di appagamento, di umanità, di festa. Quella fatica non era altro che il compimento dell’ammonimento di Dio ad Adamo: «mangerai il pane con il sudore del tuo volto», che la macchina ha eliminato del tutto, annullando pure il valore di quella espiazione, dove neanche una goccia di sudore veniva ignorata dal Giudice supremo. Quella festa era il punto di arrivo di una intera stagione, di un gesto antico, di attrezzi riparati e levigati nelle piovigginose giornate invernali, della dedizione estenuante alla salute degli animali, di una speranza riposta nella protezione dei Santi protettori, dove niente era piacere per sé stessi ma tutto partecipava all’esistenza di famiglie anche numerose, dove niente veniva sprecato, neppure il tempo. Ogni cosa aveva un principio ed uno sviluppo conosciuti, la spiga di grano, la falce, l’aratro, la gallina, le mucche e i buoi da traino, il giogo, i covoni, il mucchio della paglia.
Ora la macchina ha abbattuto di 500 volte l’impegno dell’uomo che così ha potuto dedicare tutto quel tempo e quelle energie ai propri piaceri, alla cura del corpo, alle vacanze, ai viaggi, a tutto ciò che passa, come pula al vento, nel fluire del tempo. Ha eliminato l’apprensione verso i bisogni primari che possiamo soddisfare quasi a costo zero, certamente senza una sola goccia di sudore della nostra fronte.
La macchina ha liberato risorse intellettuali che possiamo rivolgere a tutto ciò che esclude Dio dalla nostra vita, visto che ormai di Lui non abbiamo più bisogno, proprio perché abbiamo tagliato il legame tra le cose e il loro principio.
Demetrio ora ha 95 anni e non è più in grado di parlare, ma fino a qualche anno fa’ mi raccontava di quando andava a trebbiare il grano con la sua trebbia e diceva della grande fatica nelle giornate riarse dal sole, del clima sempre gioioso, «si cantava e si ballava…». Altri due anziani contadini mi dicevano sempre: «la fatica era tanta ma si cantava in allegria».
I miei ricordi sono lontani, di un'altra epoca, ma rivedo la mietitura da mio nonno a Montegiberto, quando ero un bambinetto appresso a mia nonna. Ricordo “lu canestru de lu fratì”, la colazione portata nel campo, “la vrocca dell’acqua fresca co’ lu limò”, “lo pa’ co lu salame”, “lo cascio”,  "la nsalata co' le patate, le cipolle, li pommodò e l'ove sode".
Poi la tavolata all’aperto la sera, dopo la battitura, dopo il frastuono dei motori e le nuvole di polvere; le canottiere di lana grezza, l’odore "de le tagliatelle co' lo sugo de papera" e dei polli arrosto e quell’aria leggera tra le note dell’organetto di mio zio.

Claudio Gazzoli




sabato 6 luglio 2024

LIEVITO DI VERITÁ

 

Può valere per la Chiesa fondata da Nostro Signore lo stesso criterio costitutivo dello Stato post-rivoluzionario ? Possono valere le stesse categorie di interpretazione ? La genesi dell’Italia come Stato unitario è basata sulla menzogna storica consumata in questi 163 anni che ci separano dalla sua costituzione. La menzogna ne costituisce l’essenza, la retorica il lievito che va a formare la “massa”, poi cotta sul grande forno della propaganda e data in pasto per mezzo degli strumenti, sempre più potenti, della propaganda stessa. Alcuni di quelli, la stragrande maggioranza, che non avevano ancora capito, hanno avuto modo di aprire gli occhi in questi ultimi quattro anni. È un sistema autoreferenziale, circolare, in cui ogni legge, ogni provvedimento hanno una validità giuridica assoluta all’interno del sistema stesso, ma relativa rispetto a Colui che guarda dall'alto, anche se pensano di averLo spodestato, il tutto garantito e legittimato, su combinazioni già predisposte, da noi “cittadini”, con un minuto ogni cinque anni della nostra vita.
Ma la Chiesa ha come lievito la Verità, per la quale Gesù, Dio fattosi uomo, ha subìto la condanna alla pena più atroce. La Chiesa non è un sistema autoreferenziale circolare, è una struttura gerarchica lineare, in cui non può trovare posto la menzogna, per ragioni ontologiche e quindi indefettibili. Quando la Chiesa, nella sua organizzazione terrena, adotta le medesime logiche post-rivoluzionarie dello Stato, scegliendo volontariamente la menzogna eletta a sistema, nell'inversione del bene con il male, allora elabora una struttura parallela, non più lineare, ma circolare, nella quale però ogni provvedimento ha valore solo nel suo ambito corrotto, ma nessun valore assoluto, quindi nessun valore di Verità. Lo stesso Codice di Diritto Canonico diventa uno strumento relativo. Per questo, sulla linea retta che porta direttamente a Dio, la scomunica di mons. Carlo Maria Viganò non ha alcun valore.

Claudio Gazzoli





giovedì 4 luglio 2024

LA MIA SQUADRA DEL CUORE

La mia “squadra del cuore” ha un presidente strampalato, eccentrico e insolito, persino astioso. Lui ama frequentare le tifoserie delle altre squadre, omaggia le loro bandiere, istiga noi tifosi a fare altrettanto e a frequentare i loro raduni, veste i loro colori, emette documenti, rilascia dichiarazioni ed interviste in aperto contrasto con lo statuto, si sceglie collaboratori al soldo dei nemici, allo stadio inneggia per i goal subiti, ospita le tifoserie avversarie, si inginocchia davanti agli altri presidenti e sostiene che tanto una squadra vale l’altra.
Noi tifosi siamo disorientati, abbiamo pure provato a fare rimostranze presso la sede sociale ma hanno minacciato di toglierci i tesserini di accesso ai posti riservati dello stadio e addirittura di espellerci dalla società. Tra di noi siamo soliti dire: “sono tutti matti !”. Inoltre il presidente è strenuamente difeso da tutti i consiglieri, pensiamo sia per i tanti soldi che circolano, sia per altri piaceri profusi a piene mani in quegli ambienti. Nei circoli delle tifoserie la confusione è enorme, ma sono pochi quelli ai quali produce altrettanto dolore.
Continuo a considerarlo, in senso giuridico, per quanto attiene al mio pensiero di relazione con il mondo, presidente della società, semplicemente perché la società stessa non può non avere un presidente; per il mio sentimento più recondito, per il mio pensiero profondo, nell'intimo del mio cuore di tifoso, non lo considero affatto il Presidente della mia Squadra del Cuore.
 

 

 


domenica 30 giugno 2024

La PRIVACI (PRAIVASI)

Una volta… quando non c’erano ancora tutte queste menate introdotte gradualmente, come è ovvio…, dagli incappucciati col grembiulino, mi riferisco in particolare alla “privaci”, eravamo in ansia per l’uscita dei “quadri”, dopo gli scrutini di fine anno. Ovvio che non guardavamo solo il nostro voto ma anche i voti degli altri, poi i promossi, i rimandati e i bocciati. Non ce ne siamo mai fatto un problema; questa trasparenza ovvia non ci ha mai procurato affanni, inquietudini o isterie. Tutt’al più qualche irritazione per un confronto non imparziale, ma finiva lì. Oggi invece, sotto il regno del delirio della “privaci” non si conosce nulla di nessun’altro e questa, senza alcuna verifica da parte dei diretti interessati, non è una garanzia di obiettività.
C’era anche un elemento giocoso, se vogliamo, di orgoglio per i più meritevoli, di stimolo per gli altri. C’era il dramma della diversità naturale, unico motore della crescita dell’individuo, mentre invece si vuole l’uguaglianza artificiale della crescita programmata nei tunnel cupi senza ritorno della società delle api operaie.
Ovvio che la “privaci” è stata introdotta per limitare la possibilità di conoscenza dei dati personali da parte dei soggetti privati ed invece favorirne l’uso, a fini commerciali da parte delle grandi società, a fini di assoggettamento da parte dello Stato. Fa parte del progetto, velocizzato negli ultimi settanta anni, come la droga, la musica da sballo, le discoteche, il terrorismo, la rivolta studentesca, la riforma della scuola, il femminismo, lo scioglimento dell’esercito, i tatuaggi, i social, la pornografia, l'uguaglianza sostanziale ma pure formale tra i sessi, la delegittimazione della famiglia naturale, la dissoluzione della Religione, le "onlus", la Coca Cola, McDonald, faccia-libro, uozzap. È una delle tante illusioni date in pasto ai cosiddetti cittadini, come la “democrazia”, che subiscono ogni giorno intromissioni moleste nella loro sfera più privata, di competenza esclusiva dell’individuo, mentre sono lasciati soli, nella realtà di ogni giorno, in situazioni di spettanza esclusiva dello Stato, in un contesto dove ormai conta solo la realtà virtuale contraffatta e la “loro” verità. È l’illusione ingannevole dell’interessamento dello Stato alla tutela dell'individuo, mentre si corre a grandi falcate verso la collettivizzazione delle menti e la massificazione delle coscienze, nella caldera del pensiero unico di radice luciferina.
Hanno già i nostri dati, tutti..., le nostre inclinazioni, le nostre aspirazioni, i nostri capricci… Non avranno le nostre anime !






sabato 8 giugno 2024

L.E.F. CASINÒ

 

Campeggia in lontananza, smisurato, una via di mezzo tra un centro commerciale e un santuario (mi ricorda qualcosa che ho già visto, dalle parti di San Giovanni Rotondo..., ma questo è molto più grande), di colore rosso cupo con riflessi violacei ed una grande scritta luminosa, verde kryptonite: L.E.F.

È il casinò più grande del mondo, con migliaia di sale da gioco, parchi giochi, sale per adunanze, teatri e palestre. Mi trovo a passare di qui, arrivato per altri scopi e, incuriosito, chiedo ad un signore dall’aria stralunata vestito tutto colorato che sopraggiunge camminando veloce verso la meta:

«Scusi, ma dove va così di fretta !»

         «devo cercare di arrivare tra i primi, per gustarmi proprio tutto».

«Ma perché, che cosa c’è ?».

      «Domani abbiamo il grande gioco, è un’occasione da non perdere anche perché capita solo una volta ogni anno o due».

«Quindi sogna di vincere !».

     «Ohh no ! Non si può vincere. Al baccarà vince sempre il banco, perché le carte non vengono mescolate, sono sempre nella stessa sequenza. Alla roulette escono sempre gli stessi due numeri, il 6 e il 17».

«Allora basta puntare su uno di questi due, prima o poi uscirà !».

     «Ehh no ! Noi possiamo puntare su ogni numero che vogliamo, tranne questi due. Su quei numeri possono puntare solo gli “eletti” che invece vincono sempre !».

«Ma allora, scusi, che senso ha ? puntate pur sapendo di non poter mai vincere !».

       «Vede, non è importante vincere ma PARTECIPARE ! Poi il premio non è la vittoria ma la “LEF spremuta” che la nostra triade ci porge, dopo aver fatto un profondo inchino e baciato il pavimento, all’uscita dalla grande sala. Si tratta di un concentrato di quella che ci beviamo tutti i giorni. Questa è fantastica, col suo colore rosso brillante che la fa assomigliare alla spremuta di melograno ed un sapore unico, incredibile. Pensi che ci fa sentire diversi, intorpiditi, appagati. Non so descrivere la sensazione ma sembra toglierci persino la fatica di pensare, perché è come se qualcuno pensasse per noi ! ».

«Aahhhh!».

         «Perché non si accoda pure lei  ?».

«Oohhh no grazie, io ce l’ho già la mia Triade e poi sono di un’altra Contea !».

 

Claudio Gazzoli