mercoledì 24 ottobre 2018

ALCUNI COMMENTI PUBBLICATI



Il vescovo di Roma torna a parlare del DUBBIO (incontro con i seminaristi del 16 ottobre scorso) quale categoria del pensiero, metodo per arrivare alla verità: "...la croce del dubbio è una croce, ma feconda. Io non ho fiducia nelle persone che non dubitano mai..." . Ma questa è filosofia...! La FEDE non è psicologia, opinione, intellettualismo è ADESIONE TOTALE A GESU' CRISTO! Ma poi, compito del sacerdote non dovrebbe essere quello di accompagnare, senza esitazioni, la mano di chi è in ricerca a toccare il costato di Gesù?

"Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto hanno creduto" Gv 20,29.


Una tale scrive:

"...Voi siete rimasti al concilio di Trento..... il non dubitare è sintomo di ottusità mentale, mente chiusa, e cuore chiuso.... "

il mio commento:
"porto sempre con me il ricordo di alcune donne di paese, in particolare due sorelle, Maria e Anna, che erano costantemente in chiesa quando, di mattina, servivo la prima messa, come chierichetto. Una delle due non sapeva leggere e scrivere, aveva passato la sua vita a servizio, l’altra sapeva soltanto leggere. Vivevano con una piccola rendita, solo una porzione della pensione minima di oggi, erano povere, con i criteri odierni, ma soprattutto “povere in spirito”, come le vuole Gesù. La loro umiltà ammantava tutte le altre virtù. La loro devozione era semplice ma esemplare, edificante, il loro sguardo luminoso, costantemente rivolto verso un punto all'infinito, lasciava trasparire la genuina tensione verso l’Altissimo. Ora, quando penso a loro, le vedo raggianti, alla destra di Dio. Se le “alte gerarchie” avessero anche solo una porzione di briciola della loro fede immensa, incrollabile, senza neanche una irrilevante apparenza del dubbio, non ci troveremmo nelle condizioni sciagurate, paradossali e senza via d’uscita della Chiesa di oggi. Solo la nuova barbarie della modernità può definire “ottusa” quella fede inarrivabile."






Tiziano: amor sacro e amor profano

Alcune suore domenicane, ad un incontro di Albano:

"... per quanto sia fondamentale la conversione pastorale, siamo convinte che questa non basti. Crediamo che la teologia sia chiamata oggi a ripensare con coraggio, secondo la sua specifica vocazione alla ricerca, le questioni relative al mondo LGBT. Non siamo ingenue; siamo ben coscienti della complessità di tali questioni e sappiamo bene come indebite semplificazioni non giovino a nessuno. Crediamo anche di avere chiare le esigenze radicali che la santità, vocazione di tutti, omosessuali ed eterosessuali, richiede: non siamo certo per quella banalizzazione dell’amore e della sessualità alla quale la morale cattolica si è sempre giustamente opposta. Dal momento però che tale morale non ha a fondamento la paura dell’amore, ma il desiderio di aiutare le persone ad amare di più e ad amare meglio, ci pare doveroso chiederci se, allo stato attuale, essa consenta realmente questo alle persone omosessuali; è legittimo dubitare che sia così. Per questo insieme ad altri stiamo pensando a qualche iniziativa che possa sollecitare nei contesti accademici la ricerca teologica alla luce, come sempre, del Vangelo e dell’esperienza umana, e dunque nel fondamentale ascolto e dialogo con tanti, a incominciare dalle persone omosessuali e dalle loro famiglie”.


il mio commento:
amare di più o amare meglio in che senso ? e poi quale “amore” … eros o agape… che cosa vuol dire che per amare meglio ho bisogno di andarci a letto? ma siamo proprio sicuri che l’amore di cui parla Gesù e tutta la dottrina abbia qualcosa a che vedere con la sessualità? vogliamo proprio cadere nell’equivoco satanico di cui è piena la letteratura anticristiana?... se io sono tenuto ad amare i miei nemici… ci devo andare a letto per esplicitarlo meglio? … Porto tutto il rispetto nei confronti di una persona non vedente… ma questo non vuol dire che se lui avesse il desiderio di prendere il brevetto di pilota di jumbo jet, per amore della sua situazione, bisognerebbe per forza darglielo… questo è impedito dalle norme ma, prima di tutto, dalla ragione e dal buon senso che poi è il codice di natura…. Ma perché queste suore non si occupano di più di preghiera, per la salvezza delle anime, soprattutto delle proprie, visti i presupposti…  Se io amo mia moglie, non devo "amare" nessun altra/o perché vorrebbe dire che ci dovrei andare a letto? non è solo confusione mentale è caos favorito alla grande dall'affabulatore rosso fuoco... Non è che per caso l’amore di cui parla ripetutamente il Vangelo è il riflesso dell’amore di Dio per l’uomo… e non credo che si possa parlare di risvolti sessuali !!?.





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