domenica 2 aprile 2023

I SANTI DIMENTICATI DALLA CHIESA


La Chiesa non parla più del trascendente, si identifica nelle cose del mondo, passeggere rispetto al progetto di Dio, come se non ci fosse una vita oltre la morte, come se fossimo costretti a giocarci tutto quaggiù. Si rotola nel campo dei porci, nelle corruzioni più rivoltanti dei corpi elette a modello, senza pensare minimamente di ritornare al Padre. Ma Gesù l’ha istituita proprio per parlare, all’uomo di ogni tempo, della vita eterna, per istruirlo e prepararlo a fargliela guadagnare. Ormai non c’è un ambito in cui questo non appaia, a volte in modo sconcertante, come nella Santa Messa, dove la vita eterna è del tutto svanita avendo emarginato “il Sacro”, nell'orientamento, nella forma deturpata, nelle letture oltraggiate, nelle vesti trasandate, nei gesti empi, nei canti indecorosi, nella sistematica profanazione delle Sacre Specie, nella sciatteria da balera di borgata. La Chiesa non parla più dei Santi, eppure basterebbe leggere, al posto delle interminabili, improbabili e ideologiche omelie domenicali, una pagina di qualche santo, per esempio Santa Teresa d’Avila:
Tutto ciò che vedo con gli occhi del corpo mi appare sogno e finzione; non desidero se non quello che ormai ho visto con gli occhi dell'anima e, sentendomene ancora lontana, questo, per me, equivale a morire”. Santa Teresa D’Avila “Libro della mia vita”.
Ecco, la Chiesa dovrebbe guidarci a vedere, esclusivamente, con gli occhi dell’anima. Invece è pervasa dei corpi fugaci e putrescibili.





Nessun commento:

Posta un commento