mercoledì 15 maggio 2019

TENDINE SATANICHE





Mentre quello del cardinale “elettricista”, che toglie impunemente i sigilli ai contatori di un condominio occupato abusivamente, è un atto criminale, dissimulato in un pietismo da collettivi maoisti, perché incita alla violenza anarchica, al disprezzo verso le regole, semplicemente perché il rispetto delle leggi è alla base della civiltà e della convivenza, la proposta delle tendine, da parte di una rappresentante di un partito di sinistra, a coprire le croci dei cimiteri, di cui si parla molto, è semplicemente non definibile. Se ci fosse un campionato mondiale delle imbecillità non potrebbe neanche essere ammessa per manifesta, inarrivabile superiorità, di cui sarebbe fin troppo semplice intravedere il suggeritore, della serie “ti piace vincere facile.. eeh..!!”.
A pensarci bene, visto che “anche dal letame nascono i fior”, come dice il quinto vangelo, oggi molto seguito, la proposta potrebbe contribuire a dare fiato all’affannosa economia di questo paese. Avanti con brevetti, design, industrializzazione e vendita di tendine motorizzate, ognuna mossa da un motore alimentato  da un pannellino fotovoltaico, ecologico, come richiede la dottrina della nuova religione, con tanto di antenna wifi. Così all’arrivo del carro funebre al cimitero, il computer di bordo, opportunamente programmato, invierebbe il segnale a tutte le tendine. In un attimo, simultaneamente, tutte le croci verrebbero incappucciate. Con una semplice applicazione, dal telefonino, ognuno, qualora “disturbato”, può attivare, allo stesso modo, l’oscuramento. Un’estensione di tale sistema si potrebbe applicare alle edicole così diffuse ai crocevia nelle nostre campagne. Al passaggio dell’auto verrebbero nascoste le immagini sacre, per non disturbare il conducente.
Anche sulle croci all’interno delle chiese potrà essere installato questo congegno, quando, come accadrà tra breve (ma, ahimé... hanno già cominciato a farlo) ospiteranno cerimonie ecumeniche con presenza di fedeli di altre religioni. Ma poi, dopotutto, il problema, per le chiese, non si porrà più perché, avendo la maggior parte dei loro custodi già cambiato religione, penseranno opportunamente a togliere del tutto questi simboli arcaici che sempre stanno lì a ricordare proprio l’accettazione della sofferenza all’uomo che vuole godere, trasgredire, "vivere".
In ogni caso il giro d’affari sarebbe di almeno qualche miliardo di euro, interessando decine di milioni di installazioni. Ma avrebbe poca durata, perché questo mondo è destinato ad implodere, come un buco nero, dentro la sua infinita scemenza.


Va detto poi che, nel tentativo di giustificare l’ingiustificabile, se ne sentono di tutti i colori. Un alto prelato sostiene che “Gesù avrebbe fatto lo stesso”. Ma quale vangelo leggono questi, la versione riveduta e corretta a quattro mani da Villa, Zapata, HoChiMinh, CheGuevara ? Gesù non ha mai scardinato cancellate, riattivato pozzi protetti, assaltato depositi di farina, anche perché, se solo ci avesse provato, la sua missione terrena sarebbe durata non più di tre giorni. Quando si presentava qualche problema pratico, come sfamare cinquemila persone sul lago di Tiberiade, faceva i miracoli. Ma tutti i miracoli di Gesù avevano un valore simbolico infinitamente superiore a quello pratico perché “non di solo pane vive l’uomo….”. Non come voi che vi intestardite furiosamente nella materia. Ma poi, Cardinale elettrico, volendo, anche lei avrebbe potuto farlo il miracolo. Se solo avesse chiesto il supporto del suo protettore, grande esperto di scintille e cose roventi, evitando pure il rischio, ahimé, di rimanerci fulminato (sic!).




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