Che
cosa direbbe San Giovanni Maria Vianney, il santo protettore dei sacerdoti (sic!), il quale affermava che “Il ballo è circondato dal demonio come un
giardino è circondato da un muro”, a vedere, oggi, questa profanazione
diabolica nel duomo di Napoli ? Che cosa direbbe padre Pio ? Che cosa
direbbe lo stesso San Gennaro, vescovo martire, che non si è piegato alle imposizioni
del governatore che gli aveva vietato di fare proselitismo e che, per questo,
ha avuto la testa tagliata ? Come si suol dire, sconsolatamente, "si stanno rigirando nella tomba".
A
parte l’aspetto “estetico” semplicemente disgustoso, è sconcertante, ma anche
inquietante, la leggerezza mostrata dal cardinale di Napoli e dai suoi vescovi
ausiliari, nel permettere che danze di origine tribale o folcloristica, basate
su modelli che nulla hanno a che vedere con il Cristianesimo, possano entrare a
far parte di un rito o anche di una preghiera collettiva, in onore di Maria Assunta. Eppure basterebbe poco per avere il Suo gradimento, un semplice rosario.
Ma, sfortunatamente, non si tratta solo di leggerezza, disordine mentale o cattivo gusto. Non è solamente l’ennesimo atto di profanazione avvenuto nelle chiese cattoliche negli ultimi anni. È il punto di arrivo di una totale destrutturazione della nostra religione, cominciata circa sessanta anni fa’ e andata di pari passo con la destrutturazione dell'uomo, del cittadino. Tale disgregazione aveva lo scopo di traghettare la religione cattolica verso un’altra religione, dove siamo ora. Se si fosse aperto un pertugio sarebbe entrato un turbine impetuoso, è stata demolita, poco alla volta, l'intera cinta muraria. Visto che le cose vanno chiamate sempre con il loro nome, si tratta, palesemente, di APOSTASIA.
L’aspetto
più inaspettato, ma solo in apparenza, è vedere che la massa dei fedeli vi
partecipa con giubilo, come ad uno squallido spettacolo teatrale, con tanto di
riprese col telefonino. Persino due suore non si esimono dal partecipare a
questa concitazione, tirando fuori il proprio. A proposito, ma che cosa se ne dovrebbero
fare le suore di uno smartphone ? È la
dimostrazione, ma non ce n’era bisogno, l’avevamo già capito, che siamo
ritornati allo stesso analfabetismo trovato da San Giovanni Maria, appena
arrivato ad Ars, piccolo villaggio vicino a Lione, dove i frutti della rivoluzione
e di Napoleone erano evidenti nel totale abbandono, da parte degli abitanti,
delle più elementari nozioni del catechismo e nel ritorno allo “stato di natura”,
tanto agognato dai giacobini. Oggi la differenza sostanziale è che il nuovo
giacobinismo è entrato nella Chiesa con lo scopo di riportare allo “stato di
natura” tutto il mondo occidentale. Il nuovo indottrinamento, iniziato con la
desacralizzazione della liturgia, a partire dalla Messa Novus Ordo, la rivoluzione
architettonica delle chiese con la eliminazione della balaustra per ricevere la
comunione in ginocchio, la “imposizione” della comunione sulle mani, le scempiaggini introdotte nella liturgia, ha portato, come abilmente orchestrato, alla
perdita della nozione stessa del senso del rapporto con Dio.
San
Giovanni Maria Vianney ha riconquistato tutto il popolo di Ars alla religione,
riaprendo la chiesa del paese, passandovi tutta le sue giornate e le notti in
penitenza, preghiera, adorazione, rigore nella liturgia, continua, incessante dedizione al
sacramento della Penitenza, nutrendosi di qualche patata lessa, ammuffita. Questi poveracci non vi riuscirebbero neanche se,
per penitenza, si mettessero a leccare tutto il pavimento del duomo di
Napoli.
https://gloria.tv/post/oZ9bE7cbDgjN3BgtwGMF7W9iA
Più che volontà profanatrice io vedo ignoranza, volgarità, sciatteria e superficialità, insieme a un desolante cattivo gusto, che ha invaso la Chiesa ad ogni livello.
RispondiElimina