Ho dovuto firmare un modulo di consenso per mia figlia, che si trova ad una vacanza studio. Sullo spazio per la firma c'era scritto "genitore 1", "genitore 2". Non mi sono messo a congetturare su quale spazio dovessi mettere la mia firma, ho cancellato e riscritto “padre”, “madre”. Ora mi domando, chi ha avuto questa sfavillante diabolica trovata, suppongo per non offendere la “dignità” di una sparuta minoranza di sessualmente diversi che vogliono sovvertire l’ordine naturale e costringere tutti gli altri a seguirli (sic!), hanno minimamente pensato che, così, offendono la naturale appartenenza e, direi, la civiltà di una stragrande maggioranza di genitori? Uno Stato che disconosce la memoria, che demolisce per legge i principi fondanti della civiltà, che confonde il diritto con la velleità, non è più il mio Stato.
Sono diventato padre molto tardi, per aver passato decenni nella insensatezza di desideri insignificanti, per riluttanza, irresolutezza, diletto, per un ostinato diniego della fede in Dio. La paternità è l’unica cosa grande che ho realizzato nella mia vita, un regalo della mia Grande Protettrice, non permetterò a nessuno di deturparla con queste porcate, dovessero mettermi in galera o direttamente davanti al plotone di esecuzione.
Claudio Gazzoli
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