sabato 8 giugno 2024

L.E.F. CASINÒ

 

Campeggia in lontananza, smisurato, una via di mezzo tra un centro commerciale e un santuario (mi ricorda qualcosa che ho già visto, dalle parti di San Giovanni Rotondo..., ma questo è molto più grande), di colore rosso cupo con riflessi violacei ed una grande scritta luminosa, verde kryptonite: L.E.F.

È il casinò più grande del mondo, con migliaia di sale da gioco, parchi giochi, sale per adunanze, teatri e palestre. Mi trovo a passare di qui, arrivato per altri scopi e, incuriosito, chiedo ad un signore dall’aria stralunata vestito tutto colorato che sopraggiunge camminando veloce verso la meta:

«Scusi, ma dove va così di fretta !»

         «devo cercare di arrivare tra i primi, per gustarmi proprio tutto».

«Ma perché, che cosa c’è ?».

      «Domani abbiamo il grande gioco, è un’occasione da non perdere anche perché capita solo una volta ogni anno o due».

«Quindi sogna di vincere !».

     «Ohh no ! Non si può vincere. Al baccarà vince sempre il banco, perché le carte non vengono mescolate, sono sempre nella stessa sequenza. Alla roulette escono sempre gli stessi due numeri, il 6 e il 17».

«Allora basta puntare su uno di questi due, prima o poi uscirà !».

     «Ehh no ! Noi possiamo puntare su ogni numero che vogliamo, tranne questi due. Su quei numeri possono puntare solo gli “eletti” che invece vincono sempre !».

«Ma allora, scusi, che senso ha ? puntate pur sapendo di non poter mai vincere !».

       «Vede, non è importante vincere ma PARTECIPARE ! Poi il premio non è la vittoria ma la “LEF spremuta” che la nostra triade ci porge, dopo aver fatto un profondo inchino e baciato il pavimento, all’uscita dalla grande sala. Si tratta di un concentrato di quella che ci beviamo tutti i giorni. Questa è fantastica, col suo colore rosso brillante che la fa assomigliare alla spremuta di melograno ed un sapore unico, incredibile. Pensi che ci fa sentire diversi, intorpiditi, appagati. Non so descrivere la sensazione ma sembra toglierci persino la fatica di pensare, perché è come se qualcuno pensasse per noi ! ».

«Aahhhh!».

         «Perché non si accoda pure lei  ?».

«Oohhh no grazie, io ce l’ho già la mia Triade e poi sono di un’altra Contea !».

 

Claudio Gazzoli

 

 

 

 

 

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