venerdì 9 maggio 2025

PAPA LEONE XIV, le mie personalissime valutazioni


Pur non sottovalutando gli elementi positivi, si tratta della solita “teologia della liberazione” in salsa democratica “politically correct". Preferisco camminare su un terreno sul quale lo sterco sia ben visibile e, quindi, aggirabile, piuttosto che procedere lungo un campo in cui la pioggia torrenziale ha rimescolato la terra incontaminata al letame, in una melma indistinguibile.
Sono il comandante un po’ scriteriato della barca della mia vita, faccio di tutto per farmi del male, non rispettando il codice della navigazione né le indicazioni degli strumenti, portando la mia barca su fondali insidiosi, preferendo la tempesta alla brezza leggera che porta su lidi sicuri.
Ad una sola cosa tengo, verso la quale sono irremovibile, più del Nanga Parbat, che il Codice della Navigazione rimanga sempre inconfutabile, tagliente come una katana, non interpretabile, solido, non liquido; che gli strumenti di bordo, la bussola, il radar, il gps, siano precisissimi, sempre funzionanti e leggibili. Perché ho bisogno, continuamente, di una vera bussola, non di quella disegnata sulla parete della mia cabina, di un riferimento certo per misurare i miei sistematici scostamenti, per sapere quanto sono fuori dalla rotta giusta, per potermi riallineare, per guardare costantemente verso l’unico vero fine.
Non posso sapere che cosa farà questo papa, ma sono ragionevolmente certo di quello che non farà, tra cui:
1. Non dichiarerà le innumerevoli eresie del precedente pontificato.
2. Non annullerà il pontificato di papa Francesco e tutti i suoi atti (anche perché dovrebbe auto-delegittimarsi).
3. Non procederà alla riconsacrazione di tutta l’area del Vaticano, compresa la basilica di San Pietro.
4. Non annullerà il Novus Ordo Missae di papa Paolo VI.
5. Non dichiarerà “eretici” alcuni dei documenti del CVII come Lumen Gentium e Nostra Aetate.
6. Non affermerà che l’unica via per la salvezza è l’appartenenza alla Chiesa Cattolica Romana.
7. Non ridurrà allo stato laicale tutti i sedicenti teologi, tutti i sacerdoti che hanno fatto scempio della Dottrina, della liturgia, del culto dovuto a Dio, immutabili della Chiesa e non sopprimerà l'Ordine dei Gesuiti.

Claudio Gazzoli - Monterubbiano



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