martedì 8 maggio 2018

I SOCIAL MEDIA E LA MESCHINA DIFFUSIONE DELL'ANONIMATO


Una delle peculiarità dei nostri tempi è la diffusa tendenza, favorita dai social media, all’anonimato. Moltitudini di frequentatori della rete usano inviare mail, commenti, in forma anonima utilizzando uno pseudonimo o il solo nome. A me, che in un sito molto seguito, quello del vaticanista Marco Tosatti, facevo constatare questa pratica, è stato fatto notare che anche il nome e cognome può essere anonimo in quanto omonimo di molti altri. Quando poi ho risposto inviando il mio nome, cognome, indirizzo e codice fiscale sono arrivate le faccette di derisione. Ovvio, persino meschino, col paravento dell’anonimato tutto è concesso.
Ma la cosa interessante è che alcuni prelati del Vaticano usano lo pseudonimo per poter dire la loro sulla situazione, a dir poco paradossale, della Chiesa Cattolica. Forse hanno paura di essere lapidati come San Paolo a Listri ? Forse hanno paura del martirio ? O forse hanno solo paura di perdere la carica !?
Ad uno di questi anonimi, sedicente Pezzo Grosso, evidentemente della Curia Romana, ho inviato un commento, dopo il suo intervento, sulla situazione politica italiana in parallelo con quella della Chiesa, al seguente link:


........anche se esistessero (come esistono) soluzioni evidenti e reali, queste saranno negate e non si permetterà neppure che vengano messe alla prova. L’Italia deve morire, per far vivere altre nazioni. Purtroppo maturo sempre più la cognizione che il nostro paese è stato tradito. Come i fumi di satana sono stati scoperti in Vaticano (da un Papa) e non essendo state risolte le cause, oggi l’incendio non è più controllabile, così i fumi del tradimento e della incapacità continuano a trionfare nel nostro paese da tempo, e si apprestano a produrre anch’essi una catastrofe”

PEZZO GROSSO


L’analogia può andare oltre, Sig. Pezzo Grosso. La lotta ideologica che sta devastando la Chiesa è la medesima che, da decenni, sta facendo morire questo sventurato paese. Non quella chiara e inequivocabile di una volta ma questa, strisciante e subdola, nascosta e “anonima”. “… Di fronte a tanta vergogna un solo rimedio penso ci possa essere, che i capaci e gli onesti scendano alla tutela dello Stato….(Cicerone, Processo contro Verre). Ma i capaci e gli onesti, che pure ci sono, anche nella pubblica amministrazione, sono costretti, loro malgrado, ad un anonimato imposto da chi, incapace e immeritevole, senza rischiare nulla, anzi, impunemente auto deresponsabilizzandosi, si prende la scena per vanagloria, nella millanteria più licenziosa, solo con l’unico scopo di farsi una montagna di “cavoli” propri. Sono personaggi noti, è vero, ma inutili anzi, nocivi, devastanti. Lei invece, Sig. Pezzo Grosso, è un anonimo volontario, pertanto non giustificato, anche perché non rischia “niente” di quello che conta veramente agli occhi di Dio. Quello che lei scrive conta zero, mille anonimi contano zero perché quando diciamo "SI, SI, NO, NO…", per essere coraggio e quindi dare suoi frutti, dobbiamo metterci la faccia, anche per omaggio a Colui che ci ha messo pure la vita.

Claudio Gazzoli – Monterubbiano


.... ovviamente nessun commento o risposta... , gli anonimi non esistono !

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