sabato 25 luglio 2020

TRADIMENTO







Vengo dalla messa di oggi, sabato 25 luglio, in una chiesa a pochi metri dal fiume, con porte spalancate, come si usa quando fa caldo, perché il caldo, in chiesa, proprio non lo si può sopportare, neanche con i ventagli a sventagliare, neanche per lieve condivisione di quello sofferto da Gesù, per lo sforzo immane di trasportarsi una croce pesantissima sulla salita disumana verso il calvario. Ma, con il caldo, non si può partecipare ad una mensa comunitaria. E però almeno venti riflettori accesi per illuminare a giorno l'assemblea degli attori, ad evitare ogni vanitoso, egoistico raccoglimento. Così una moltitudine di zanzare approfittano, partecipandovi pure loro, di procurare una surrogata, irrisoria tortura ai pochi fedeli accorsi.
Il Vangelo di Matteo, in modo analogo a quello di domenica scorsa, richiama, con una metafora chiarissima, in modo categorico, alla conversione totale di ognuno perché «… il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti». Un Vangelo talmente chiaro che ogni commento ne risulta riduttivo,  anche perché il commento lo da Gesù stesso, davanti al quale occorre solo meditare, decidere se far parte dei pesci sistemati nei canestri o di quelli ributtati in mare. Invece, ovviamente, nessun accenno, nella lunga, mielosa omelia del sacerdote in scarpe da ginnastica e casacca a lenzuolo semitrasparente, alla venuta degli angeli, nessun monito all’abbandono del peccato, nessuna esortazione verso la salvezza della propria anima, che poi è la funzione primaria della Chiesa e, dunque, di ogni sacerdote. Solo la “raccolta di ogni genere di pesci” senza alcun cenno alla successiva selezione.
Questo è TRADIMENTO DEL VANGELO, ma non è l’unico. Ce ne sono molti altri e quelli di seguito, brevemente esposti, ne costituiscono solo una minima parte.
TRADIMENTO DELLA MISSIONE
«Gesù disse loro: Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.» Mc 16:15-20. Questa è la vera missione. Tutto il resto, se non è DIRETTAMENTE collegato ad essa, viene dal maligno.
Gesù non ha mai preso apertamente posizione nei confronti delle “ingiustizie” sociali, le classi dominanti, le strutture istituzionali, le fazioni politiche. Come ho già detto in passato, Gesù si rivolge all’anima individuale, il suo non è un messaggio “collettivo” e lo dimostra il fatto che la sua “missione” è durata tre anni e si è interrotta non per intervento delle autorità civili, romane o giudaiche, ma per intervento delle autorità religiose.
I sacerdoti dovrebbero pensare, esclusivamente, alla salvezza delle anime. Ma non li trovi mai,  sempre impegnati in qualcos’altro. Il tradimento della missione è talmente evidente ed inimmaginabile, fino a qualche decennio fa, che non ci sono più giustificazioni per alcuno a non riconoscerlo. Ancora 30 anni fa nessuno avrebbe immaginato che il papa e altri prelati si sarebbero prostrati davanti ad idoli pagani, eppure è accaduto. Nessuno avrebbe immaginato che una signora impegnata in politica, che ha fatto approvare leggi abortiste nel suo paese, sarebbe stata ricevuta in Vaticano con i massimi onori e gli sarebbe stata consegnata una medaglia al merito, eppure è accaduto. Nessuno avrebbe potuto immaginare che le nostre chiese e le cattedrali avrebbero potuto ospitare serate di pizza con tanto di cardinali a fare da camerieri e trenini, balletti, pure omo, eppure è accaduto. Nessuno avrebbe potuto immaginare che il Vaticano avrebbe emesso un francobollo con l’effige del più eretico degli eretici, eppure è accaduto.
TRADIMENTO DELLA PUREZZA
È il tradimento più ripugnante. La copertura data ai serial pedofili omosessuali, agli organizzatori di orge in Vaticano, ai direttori di seminari con tanto di selezione sui ragazzi da portarsi a letto; la promozione concessa a chi fa affrescare cattedrali con immagini che esaltano i rapporti contro natura, manifestano palesemente l’azione del grande affabulatore, pervertitore sulle più elevate cariche della chiesa visibile.
TRADIMENTO DEI MARTIRI
Il premier comunista spagnolo fa spostare la tomba di Franco con la collaborazione del Vaticano, in un rigurgito dell’odio verso la Chiesa, quando decine di migliaia di religiosi e religiose sono morti da martiri, vittima delle violenze dei comunisti nella guerra civile spagnola.
TRADIMENTO DELLA TRADIZIONE
Hanno in odio la nostra cultura, le nostre tradizioni, le nostre origini perché di OSTACOLO al loro progetto satanico. Vogliono farci estinguere, cancellare la nostra progenie, sopprimere i nostri modi di pensare, di essere, di esistere. Stanno attuando un disegno eugenetico alla rovescia per sostituire completamente i nostri geni. Stanno riprogrammando tutte le opere d’arte dedicate a Dio. Basta leggere un qualsiasi libro di testo sulla storia dell’arte,  basta guardare quello che hanno combinato a San Giovanni Rotondo, con il grande, avveniristico, centro commerciale, carico di simboli non cattolici.... che fanno passare per santuario.
TRADIMENTO della LITURGIA DOVUTA A DIO
Poche parole… è talmente evidente il ribaltamento di prospettiva, l’uomo al centro al posto di Dio! Lo hanno capito pure i pochi candelieri rimasti.
TRADIMENTO DEI COMANDAMENTI di DIO a cominciare dal primo…
Non solo non li rispettano ma li riscrivono pure, per poterli poi rispettare al contrario, trasformando in virtù quello che prima era peccato. Ad esempio stanno pensando di riformulare il quarto comandamento che, nella sua attuale enunciazione, risulta grandemente offensivo per le coppie omo e altro… così sarà: “onora genitore 1 e genitore 2” e magari anche genitore 3… È proprio di questi giorni la notizia di un prete che ha benedetto, si fa per dire, una coppia “lesbo”, in comune… (esilarante se non fosse tremendamente tragico…). Ovviamente non è stato sospeso, è ancora prete. Il più brutale, forse unico, attacco alla famiglia nella storia del genere umano. Profondissima quiete e vergognosissima di tutta la gerarchia della chiesa, pur non rischiando il circo con i leoni affamati, magari soltanto la carriera.... Ma forse a loro sta bene così...
TRADIMENTO DELL’ABITO
Lo vedevi, da lontano, come un puntino nero che si avvicinava, riconoscibile, il sacerdote in talare. Ora non lo riconosci neanche se ci sei seduto di fronte, come è capitato a me, in cinque ore di viaggio in treno.
TRADIMENTO DELL’IMPEGNO POLITICO
Il comunisti, in Italia, non avrebbero mai avuto la maggioranza, se non fosse per la confluenza dei “cattolici di sinistra". Appoggiare apertamente un partito che fa approvare leggi opposte alla morale cattolica, solo perché, ma su questo ci sarebbe tanto da discutere, dalla parte dei “poveri”, è connivenza con il nemico, senza alcuna giustificazione. Ora la chiesa visibile è COMPLETAMENTE SOTTOMESSA e, pertanto, CONNIVENTE di questi nuovi comunisti al soldo del NUOVO ORDINE MONDIALE con a capo il grande moloch.
TRADIMENTO DELLA MADONNA
Proprio nel periodo in cui più alta avrebbe dovuto essere l’imitazione della Madre di Gesù, a causa della brutale deriva femminista, la chiesa sistematicamente ne ridimensiona la figura, il compito, l’origine, la natura, addirittura arrivando a sostenere che “abbiamo contribuito a rendere Maria inaccettabile ai fratelli protestanti, onorandola in modo talvolta esagerato e sconsiderato…“ (repetita juvant).

Non richiamare, sistematicamente, al senso del peccato, al rispetto dei Comandamenti di Dio, è GETTARE PONTI verso la dannazione eterna.
Indicare, costantemente, la strada che porta a Dio è CONSOLIDARE IL MURO che ci difende dall’attacco, impetuoso, del demonio.
Ma non è solo questione di una evidente RESPONSABILITÀ RELIGIOSA, immensa su un piano soprannaturale, perché pone limiti alla possibilità di salvezza per una moltitudine di cattolici. La chiesa visibile, oggi, per avere abbassato l’asticella dei limiti del peccato, fino a terra; per non aver messo in guardia, con la scusa della paura della punizione eterna, soprattutto i giovani, dalle insidie fallaci della modernità; per aver tradito l’impegno educativo dell’insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA nelle scuole, per aver elargito il perdono scontato senza pentimento; per aver accolto, come normali, tutte le deviazioni in campo sessuale, per aver rinunciato al ruolo educativo super partes, si assume una RESPONSABILITÀ MORALE smisurata, la stessa responsabilità morale che Gesù pretendeva: «Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!» Mt 18, 6-7.  Legatevi una macina di mulino al collo e, se non le trovate, visto che vanno a ruba nel mercato dell'antiquariato, ripiegate pure su una grossa pietra.

Dove è finita la Chiesa che ammoniva, rinfrancava, guidava, benediceva le nostre anime impure, ignave, confuse ?
Dove sono finiti i sacerdoti veri, riconoscibili, severi, pii ?
Dove sono finiti i sacerdoti che inorridivano davanti al peccato, facendone percepire i confini netti nelle loro infuocate omelie, come quelle del loro protettore (sic!) San Giovanni Maria Viannet ?
Dove è finita la liturgia solenne che il celebrante offriva a Dio alla presenza del Suo popolo ?
Dove è finita la luce delle candele che rischiaravano fievolmente, ma più festosamente di mille riflettori, lo spazio santo della cerimonia ?
Dove è finito il canto gregoriano della messa solenne ?
Dove è finita la messa solenne ?
Dove sono finiti i canti popolari delle funzioni e delle processioni ?
Dove sono finite le processioni ?
Dove sono finite le eccelse adorazioni del Santissimo nel silenzio rispettoso di tutte le chiese ?
Dove sono finiti i rosari che il sacerdote, regolarmente, recitava in chiesa ?
Dove sono finiti i paramenti sacri ?
Dove è finito l’odore santo e inebriante dell’incenso ?
Dove è finito il “sia lodato Gesù Cristo” di ogni incontro con un religioso o religiosa ?
Dove sono finite le risposte semplici, comprensibili, inappuntabili del Catechismo di San Pio X ?
Dove è finita la bisaccia dei frati cercatori, dispensatori di sante benedizioni ?
Dove è finita la tonaca dei sacerdoti, dei quali non sono mai riuscito a vedere neanche il colore dei calzini ?
Dove è finita la balaustra che separava lo spazio dedicato a Dio da quello riservato al popolo e accoglieva i fedeli che ricevevano, in ginocchio, la Santa Eucarestia ?
Dove è finito l'altare, quello vero, di pietra, con il tabernacolo al centro e le reliquie dei santi, in cui si rinnovava il sacrificio della croce ?
Dove è finita la enunciazione chiara, inconfutabile del peccato ?
Dove sono finite le file ai confessionali, a fare pulizia in casa, prima di ricevere l’Ospite atteso ?
Dove sono finiti i Santi, le loro virtù, le loro opere, tenacemente e teneramente nel cuore e nelle parole dei religiosi di un tempo ?
Dove sono finite le chiese, sempre aperte, custodite da sacerdoti sempre presenti, accoglienti la nostra anima in cerca di ristoro ?
Dove sono finite le campane, quelle vere, a cadenzare le nostre giornate profane, a richiamare verso l’alto i nostri pensieri ?
Dove è finita la Santa Messa, quella vera, unidirezionale, senza le penose esibizioni antropocentriche della mensa protestante ?

Non si tratta di nostalgia, sentimento effimero del cuore, ma di RIMPIANTO, tensione dolorosa dello spirito.







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