A leggere il comunicato della Diocesi di Fermo, in merito alle “esequie” celebrate a Civitanova il 23 agosto per una persona appartenente alla massoneria, si rimane sconcertati, perché dire di questi qua che sono eretici ed apostati significa fargli un complimento, sono parole troppo grosse… Infatti sono primariamente sprovveduti. Mi chiedo infatti se per ogni funerale il parroco deve chiedere il consenso del vescovo o se, come in questo caso, il vescovo è stato avvisato perché comunque c’era qualche sospetto. E qualche sospetto c’era non a causa del manifesto, ma perché questo signore non aveva mai nascosto la sua appartenenza, quale “maestro venerabile” della loggia n. 738 del grande oriente di Fermo. Ma eccellenza, sarebbe bastata una telefonata per avere conferma, visto che i registri della massoneria sono pubblici…, che si trattava della massima carica di quella loggia fermana… e poi a lei glielo avrebbero detto !
Ma la ciliegina sulla torta, va bbè non la torta di mele della nonna…, sta sul commento apparso sul sito della diocesi, dove si legge “Mons Arcivescovo, da pastore, ha inteso usare misericordia affidando al giudizio di Dio il defunto, il resto sono solo polemiche spicciole.” Se la cantano e se la suonano a casa loro. Ormai la “misericordia” (hanno almeno il pudore di usare la m minuscola) è diventata l’antidoto di tutti i veleni, la panacea di tutti i mali. Ma la ciliegina è il ritornello “il resto sono polemiche spicciole” (ma il resto de che...?) che si incontra così spesso ultimamente. Così se il presidente della Pontificia Accademia per la Vita dichiara, in diretta televisiva, che “l’aborto è un pilastro della nostra società”, se il cardinale di Bologna approva la concelebrazione per una coppia omo fatta in una chiesa della sua diocesi, se il papa partecipa, assieme a vescovi e cardinali, ad un rito di stregoneria, se la Chiesa chiede perdono per crimini mai commessi solo per ubbidire al mondo, e non mi dilungo oltre, quando si prova a biasimare, behh, mmhhh... “sono solo polemiche spicciole” !
P.S.
Faccio notare, sul sito della diocesi, la striscia di presentazione in alto, dove uno si aspetterebbe di trovare un'immagine sacra, magari l'Assunta co-patrona della città di Fermo, invece la protagonista indiscussa è la mascherina (o museruola...); sacerdoti, concelebranti, chierici, fedeli, tutti accomunati da questo indumento ormai indispensabile in chiesa, nonostante non sia più obbligatorio fuori. Quindi non più il velo per le donne, la pianeta per i sacerdoti, la cotta per i chierici, l'acqua santiera, le bellissime rappresentazioni dell'arte sacra di cui la nostra diocesi è dotata, ma la universale, assoluta, esaltata, venerata, adorata mascherina.
Ma probrio no ié passa gnientatro pe' l'anima...??! 🤨
https://www.fermodiocesi.it/it/Archivio_Notizie_dalla_Diocesi/art/6519-comunicato-dell-arcivescovo/
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