domenica 12 febbraio 2023

L'UOMO CHE FA A MENO DI DIO


Stamattina, andando in auto, ho notato meglio una casa che conoscevo. Una casa di campagna del settecento, ristrutturata con giardino, prato e recinzione, una delle tante case di campagna di trecento anni fa, bellissime; avevano tutte la stalla, la cucina e il magazzino al piano terra e le camere ed altri magazzini al piano superiore; queste stanze magazzino al piano di sopra servivano a far asciugare il grano e il granoturco. TUTTE avevano, al centro della casa, sopra la porta di ingresso che dava sulla scala centrale, una nicchia nel muro, rivestita di intonaco bianco e con l’architrave a forma di arco, in cui era la statuina della Madonna, a protezione della casa, dei contadini, dei bambini, degli animali, dei raccolti. Anche questa ce l’ha, restaurata; solo che al posto della Madonna c’è la statua di un cavallo.
Di questi tempi mi viene insistentemente in mente il Salmo 48: «l’uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali… che periscono».
Aggiungo: "l’uomo che fa a meno di Dio diventa fatalmente, penosamente, tragicamente ridicolo."





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