domenica 11 agosto 2024

LA PIETÀ PERDUTA


 



Norman F. Carver era un architetto-fotografo americano che, negli anni ’70 ha girato l’Italia per fotografare quello che era rimasto dei nostri paesi. Ne è venuto fuori un bellissimo libro di fotografie “Borghi Collinari Italiani”. Tra tante bellissime foto mi ha molto colpito questa.
A Pisticci, un borgo bellissimo nella Basilicata meridionale ad una quindicina di kilometri dalla costa ionica, bianchissimo di calce, passando per una delle sue viuzze, ha chiesto al proprietario di una casa di poter fotografare l’interno. Il proprietario ha acconsentito a patto che avesse fotografato anche lui mentre recitava il rosario rivolto ad un’immagine della Madonna posta vicino al soffitto. Quale più elevato decoro avrebbe potuto far ritrarre ? Quale gesto più sublime avrebbe potuto compiere per far apparire quella casa umile più bella di una reggia ? Una testimonianza semplice ma splendida di pietà popolare, che negli anni settanta poteva capitare ancora da quelle parti, perché il mondo, che era completamente cambiato quasi ovunque, stava cominciando a cambiare pure lì. Ho fatto un viaggio in Basilicata nel settembre del 1977, assieme ad un mio amico originario di quelle parti, mi sono rimaste alcune foto che pubblicherò e posso testimoniare che quel mondo era rimasto quasi ancora non intaccato dai sussulti della modernità.
Se dovesse passare oggi un fotografo di strada, così si fanno chiamare, e dovesse chiedere di fare degli scatti all’interno di una casa, davanti a che cosa si farebbero fotografare ? Magari davanti al maxischermo da 80 pollici. Il mostro di plastica, vetro e poi silicio, da settant’anni, ha fatto il suo dovere succhiando fino all’ultima goccia di linfa della nostra identità. Eravamo depositari di un modo arcaico ma genuino, evoluto solo davanti a Dio ed è quello che conta, un mondo che costituiva un ostacolo insormontabile al "loro" progetto, per questo lo hanno voluto cancellare, facendo rimanere solo inutili frammenti da museo.
Dietro tutte quelle canzonette, musiche suadenti, scollature e gambe depilate, motorini, motori ed aeroplani, frigoriferi e lavatrici, caloriferi e condizionatori, stereo ed elettroniche, trattori e mietitrebbiatrici, c’era un colossale inganno, magistralmente nascosto.
Ci hanno rimpinzato il corpo, ma ci hanno svuotato l’anima.
 
 
 
 


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