sabato 31 agosto 2024

IL GRIDO DELLA TERRA

 Il 30 agosto, Francesco ha pubblicato le sue intenzioni di preghiera per settembre, intitolate "Per il grido della terra".
Francesco scrive: "Preghiamo affinché ognuno di noi ascolti con il cuore il grido della terra e delle vittime dei disastri ambientali e dei cambiamenti climatici, e si impegni personalmente a prendersi cura del mondo che abitiamo".

No Bergoglio, io non sento affatto il “grido della terra”, semplicemente perché la Terra non grida, casomai fa rumore come l’oceano, il vento, il vulcano. No Bergoglio, anche se mettessi in posizione yoga, che piace tanto a voi…, o davanti ad uno di quegli idoli che voi tanto adorate, non sentirei proprio nessuna voce, nessun grido.
Invece, nel silenzio della mia anima, riesco ad avvertire le grida delle anime in sintonia con la mia, per essere state abbandonate a loro stesse in questa landa desolata, senza acqua e senza conforto.
Piuttosto percepisco, ma direi ne sono inondato, il puzzo che proviene dalla terra nella quale avete voluto far cadere le nostre anime, come tanti palloncini slanciati verso l’Alto, sgonfiati dell’aria leggera dello Spirito, per riempirli di tutte le liquide aberrazioni, molto terrene, che voi stessi condividete.
Riesco persino ad ascoltare le urla delle anime di una moltitudine di bambini tagliati a pezzi dentro al ventre materno, che invece nel loro corpo avrebbero voluto rimanere, per viverla tutta questa vita e cercare di guadagnarsi il paradiso, per quella pratica diabolica che voi dichiarate essere un “caposaldo della società” e che subdolamente assecondate, con le vostre accademie, con le vostre pubblicazioni.
Avverto pure le grida di milioni di fedeli che avete convinto a farsi inoculare quel liquido che, tra l’altro, ha origine proprio da quella pratica diabolica.
Gesù non ha trattato i grandi temi delle società di allora, che pure ce n’erano, magari più di oggi, non ha parlato alle masse, ai gruppi sociali e politici; non ha parlato ai lebbrosi, ai poveri, ai centurioni, ai pubblicani, ai benestanti… ha parlato al lebbroso, al povero, al centurione, al pubblicano, al benestante… ha parlato al cuore di ognuno di quei cinquemila che erano con lui sulle sponde del lago di Tiberiade. Per questo non sono affatto interessato alle sorti della “terra”, che non ho la presunzione di modificare e per le quali non posso proprio fare nulla, ma sono molto occupato ad ascoltare il grido della mia anima sotto gli attacchi del peccato che voi avete voluto affrancare perché parte costitutiva di quella dimensione terrena che voi agognate, dopo aver demolito, come raccomanda il vostro unico riferimento ideologico, ogni richiamo verso l’Alto.

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento