Ricordo, da bambino, la sera del 9 dicembre, quando tutto il paese si prodigava nella raccolta della legna da ardere “pé lu focaró”. Ricordo lo sfavillio delle luci dei falò accesi nelle campagne e nei paesi vicini, quasi a gareggiare in intensità, per rievocare il passaggio della Casa della Madonna di Loreto, portata in volo dagli Angeli.
Ieri sera, mentre abbiamo acceso un piccolo falò a causa della legna bagnata, nella campagna intorno non ho visto una sola luce, se non quelle dei soliti lampioni. Ma la Madonna non ci abbandona, è unicamente Lei ad illuminare questo buio nero come il carbone, cupo come una galleria senza sbocco, fetido come una discarica di carcasse a cielo aperto.
Ieri sera, mentre abbiamo acceso un piccolo falò a causa della legna bagnata, nella campagna intorno non ho visto una sola luce, se non quelle dei soliti lampioni. Ma la Madonna non ci abbandona, è unicamente Lei ad illuminare questo buio nero come il carbone, cupo come una galleria senza sbocco, fetido come una discarica di carcasse a cielo aperto.
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