venerdì 19 marzo 2021

ATTACCO ALLA FAMIGLIA

 



Chi poteva immaginare, qualche decennio fa, che avremmo dovuto difendere la famiglia dagli attacchi pervenuti proprio dalla stessa Chiesa? Ma molte sono le cose che non avremmo potuto immaginare. Mons. Philippe Bordeyne, aveva dichiarato, tra tante altre amenità, in un’intervista con La Croix, nell’aprile 2016, come citato dal sito web cattolico “Riposte Catholique”:

«La società ha bisogno della famiglia, che non si ferma al TRIANGOLO PICCOLO BORGHESE di padre, madre e figli, perché è il luogo in cui ogni individuo cresce come persona in relazione. Disprezzare famiglie diverse sarebbe anche disprezzare questo lavoro di socializzazione».  È con queste premesse che è stato nominato presidente dell’Istituto Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia.

Monsignore, io non so a quale religione lei appartenga, ma noi della mia famiglia, come tutte le altre famiglie del mio paese, padre, madre e figli, padre che lavorava dalla mattina molto presto alla sera molto tardi, madre che cercava di farci avere un'esistenza dignitosa, nella faticosa, incessante, cura della casa, dei bisogni primari, con le mani rovinate per i geloni e poi dall’artrosi per l'uso ripetuto dell'acqua fredda, anche nella malattia portata sempre in piedi, nelle cautele continue, dirette ed indirette, sull'educazione dei figli, cercando di offrire a loro una vita dignitosa, nell’offerta a Dio del sacrificio mai fatto pesare, vivevamo in FAMIGLIE PICCOLO BORGHESI?

E noi genitori della mia famiglia, oggi, come tante altre che conosco, che si confrontano, ogni giorno, comunque convivendoci, con un mondo quasi del tutto “scristianizzato” e perciò pagano, perché ha fatto un’alleanza con altri dei; che provano, in modo sistematicamente perdente, nel loro ambito, a far applicare i requisiti minimi del senso della Giustizia, ormai sopraffatta dalla prassi del “fatalismo sociologico”; che si affannano a ri-educare i propri figli dalle continue idiozie che il mondo e la scuola gli propongono, che si impegnano a combattere il disordine morale proponendo, in un clima di sopraffazione, l’insegnamento tradizionale della Chiesa sulla Famiglia e sulla VITA; che tentano di salvare i propri figli dallo tsunami immorale anticristiano che ormai dilaga sulla nostra civiltà, senza in questo avere aiuto alcuno dalla Chiesa odierna... anzi... viviamo in una FAMIGLIA PICCOLO BORGHESE?

E la famiglia di Gesù, la Madonna e San Giuseppe, nelle tribolazioni della loro fuga in Egitto, nella quotidianità serena di Nazareth, nelle cure per la crescita del piccolo Gesù,  era UN TRIANGOLO PICCOLO BORGHESE ?
È con queste premesse che lei continuerà l’opera distruttiva di quelli che lo hanno preceduto nell’Istituto voluto da san Giovanni Paolo II, con ben altri fini? Dovrebbe vergognarsi ma non credo che ciò le sia possibile…

Claudio Gazzoli



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