martedì 17 giugno 2025

NAVE ALLA DERIVA

Il nuovo comandante che prende in mano la nave, con gravissime falle nella carena, provocate dagli scogli e dai fondali sui quali, ignobilmente, per impudenza, negligenza, insolenza, inettitudine, volontà di autodistruzione o distruzione preordinata, il precedente comandante, assieme a quasi tutto il suo equipaggio di alcolizzati ed invasati, ha portato la nave, dovrebbe individuare, quale indifferibile, la riparazione delle falle, visto che le pompe non riescono più ad estrarre l’acqua e la nave rischia l’affondamento con tutti i suoi passeggeri.
I malanni che, ormai da diversi decenni, affliggono la Chiesa non hanno tutti lo stesso valore. Appartengono ad una scala gerarchica sulla quale ai primissimi posti ci sono, come è ovvio, i problemi che si riferiscono alla sfera spirituale, anche perché è in quella sfera che avviene la vera battaglia. Tra questi, limitandomi a quello che occupa il primo posto, vi è il continuato SACRILEGIO compiuto verso le Sacre Specie, migliaia di volte al giorno. Tale sacrilegio riguarda sia l’aspetto della riverenza dovuta e del modo in cui vengono trattate le Sacre Specie, sia la disposizione d’animo di chi si accosta alla Santa Eucarestia. Questo Sacrilegio continuato (voragini nella carena della nave) alimenta la metastasi in corso e costituisce un processo in crescita continua, autoalimentato, di per sé irreversibile.
Allora, qui le cose sono due:
-          o il comandante (Vicario di Cristo) riconosce che questo è l’accidente da affrontare SUBITO e per esso  non occorrono procedure, documenti di duecentocinquanta pagine, impegni economici, corsi di formazione, compromessi politici o il terrore di sembrare “divisivi”; bastano due righe, come: “l’Eucarestia deve essere distribuita SOLO dal sacerdote, con l’assistenza di un chierico per il piattino, rigorosamente in bocca, al ricevente opportunamente inginocchiato ed in stato di assenza di peccato mortale”;
-          oppure non ritiene che questo (e diversi altri dello stesso ordine) sia un problema e crede più urgente raddrizzare, con discrezione, i quadri sulle pareti delle cabine, ma allora non è adatto al ruolo di comandante.
Gesù non si è recato dai custodi del Tempio ad esporre umilmente che quel mercato, tra l’altro nel cortile antistante il tempio vero e proprio, era inopportuno e che, evitando di apparire troppo divisivi, occorreva convincere i mercanti a spostarsi poco più in là. Gesù è stato “rigido” e quella severità gli è costata il supplizio della croce.
C’è una separazione infinita tra le cose del mondo, di sviluppo irrimediabilmente orizzontale, governate e quindi soggiogate dalla politica, con tutti i suoi tentacoli,  e le cose dello spirito, di sviluppo eminentemente verticale. Prima della soppressione forzata del potere temporale del papa, i liberal/massoni sostenevano, strumentalmente, che il papa dovesse occuparsi esclusivamente delle cose dello spirito. Ma i papi di allora riuscivano a contemperare la parte spirituale e quella temporale, anche perché quest’ultima discende direttamente dalla prima. Ora che non esiste più, per i motivi che sappiamo, il potere temporale, paradossalmente i papi si occupano quasi esclusivamente delle sostanze corporee; anzi si preoccupano di piegare lo spirito sotto le forche caudine del mondo. Il Vicario di Cristo non deve aver paura di offendere gli uomini, deve avere il terrore di offendere Dio.

Troppo estremo ?
«Fatto pertanto un flagello con cordicelle, li scacciò tutti dal tempio con le loro pecore e buoi» Giov 2:15. Ma che cosa se ne faceva Gesù di una frusta di cordicelle, non è buona “per rovesciare i tavoli” !
«Ma Gesù le rispose: Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta»  Luca 10,41-42.

 

 

  

martedì 10 giugno 2025

CIVIS ROMANUS SUM

È una percezione che ho cominciato ad avere più di venti anni fa, ma ora appare definitiva, NON MI SENTO ITALIANO.
Come a messa, ci sto fisicamente ma non con la coscienza che vaga alla ricerca della vera messa…. così sono cittadino di questo Stato perché le leggi me lo hanno imposto, sono cittadino con il corpo, con la mia biologia certificata dalla tessera sanitaria e censita dal codice fiscale, con i miei dati anagrafici da loro amministrati, per le tasse che pago, ma non con l’intelletto, non con l’animo. Sono cittadino romano, poi cristiano dello Stato Pontificio, stato di diritto confiscato dai massoni del cosiddetto risorgimento.
Mi sento di appartenere a questa nazione Italia, che amo, l’Italia di Virgilio, che fa dire ad Enea, in fuga da Troia ed in vista delle coste del Salento:
«Iamque rubescebat stellis Aurora fugatis
cum procul obscuros collis humilemque videmus
Italiam».
(E già, fugate le stelle, arrossiva l'aurora, quando vediamo lontano oscuri colli e, umile sull’orizzonte, l’Italia.) - trad. V. Sermonti.

Gli uomini di allora, di cui ho potuto solo sfiorare la conoscenza, non avevano il problema di questa dicotomia. Loro erano, internamente ed esteriormente un’unica entità. È la modernità che ha costretto, chi vuole essere sé stesso – e mai come oggi questo ha un suo profondo significato – ad essere diviso tra una parte esteriore, senza la quale non ti fanno vivere e una parte interiore.
Avevamo un’antica, unica identità, eravamo già un popolo, eravamo già una nazione, che si riconosceva in principi comuni come il campanile, il focolare, la parrocchia (cfr. “Le Due Italie” di Massimo Viglione). Paradossalmente, ora che siamo Stato, non abbiamo più una identità comune, se non quella indeterminata, perché ingiunta, dell’appartenenza al mondo globalizzato, avvalorata da quello strumento che ormai costituisce un’appendice delle nostre mani (e del nostro cervello...). Ma anche questo fa parte della storia, il preordinato azzeramento di una identità precisa, riconoscibile, ereditaria, era il presupposto per la collettivizzazione dei “cittadini” , per la evaporazione delle coscienze nella nebulosa svolazzante e caotica del mondo senza Dio.

N.B
NAZIONE (dal vocabolario Treccani): Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.

 

 

lunedì 26 maggio 2025

NORMALIZZAZIONE


Il 1789 è l’anno della madre di tutte le RIVOLUZIONI; con la presa della Bastiglia si apre il periodo più sanguinoso della storia della Francia, almeno per gli ultimi 1000 anni. La eliminazione della Monarchia e l’istituzione della Repubblica, la guerra al cristianesimo, la totale laicizzazione dello Stato sulla base dei principi illuministici, sono solo alcune delle riforme imposte nei dieci anni terribili dal 1789 al 1799. Poi, con l’avvento di Napoleone, viene messo in atto un processo di “normalizzazione” della rivoluzione, nel corso del quale tutte le “conquiste” rivoluzionarie e molte altre vengono fatte assimilare mediante il metodo del “bastone e della carota” ad una popolazione sfinita da un decennio di ecatombi. Lo stesso Congresso di Vienna, dopo la caduta di Napoleone nel 1815 (l’unico periodo della storia in cui gli inglesi mi risultano simpatici), non ha significato un vero ritorno agli assetti pre-rivoluzionari, ma una continuazione mitigata e dissimulata della rivoluzione. Tutto il mondo in cui viviamo oggi è organizzato attorno a quei presupposti, costituendo il punto di arrivo della “normalizzazione” guidata da M.
Ritengo che il medesimo processo si stia realizzando nella Chiesa, con la NORMALIZZAZIONE delle “conquiste” rivoluzionarie del CVII e postC, dopo il giacobinismo efferato e cialtrone di B., con gli stessi metodi ammalianti di un sentimentalismo che nulla, ma proprio nulla, possiede della limpidezza essenziale, gravosa ma splendida, della Chiesa di Nostro Signore.




martedì 13 maggio 2025

SPIGOLATURE ROMANE

 


DRITTO N'PARADISO
In coda per accedere alla basilica di Santa Maria Maggiore c'erano circa mille persone, sotto il sole, su un percorso di mezzo chilometro. Quando siamo entrati dalla Porta Santa, mentre, uscendo dalla fila, ci portavamo verso la navata destra, tutti gli altri sono rimasti per la tomba di B.
Dietro di noi una signora napoletana parlava con una sua amica, in tono assai flemmatico:
"nun me sentivo assaie attaccata a lui, pecché me pieceva Giovanni Paolo II, ma poi, quanno l’ho visto vecchiarello e malato, me ha fatto tanta, tanta tennerezza… mmhhh poverino, accussì buonno, doce, allegro, sempe ppe e' poveri... dritto, dritto n'paradiso".

SLIM FIT
Abbiamo incontrato molti preti in giro per Roma, in questi giorni frenetici, ovviamente quelli “riconoscibili”.
A parte un paio in talare, incontrati per strada, e i sacerdoti di Cristo Re, tutti gli altri, giovani ma anche attempati e panciuti, vestiti in un modo che può definirsi “uniforme”, in tutti i sensi:
pantaloni neri attillati, modello “slim fit”;
cintura di pelle nera;
scarpe nere sportive modello New Balance;
camicia di seta o finta seta “slim fit”, con annesso collarino a mo’ di ornamento.
Non proprio “i Miei soldati in talare”.

FRANCESCO PER SEMPRE
Alla suora addetta alla reception, nella bellissima struttura in cui eravamo alloggiati a Roma, ho domandato, poco prima di ripartire:
   «Madre, non vi hanno ancora inviato le nuove fotografie ?»
è rimasta confusa, prima di rispondere:
   «maaahhh… quali fotografie ?»
   «ma quelle del nuovo papa !»
   «ohh, non ancora… ma.... per noi Francesco è per seeempre !»

 

 

 


venerdì 9 maggio 2025

PAPA LEONE XIV, le mie personalissime valutazioni


Pur non sottovalutando gli elementi positivi, si tratta della solita “teologia della liberazione” in salsa democratica “politically correct". Preferisco camminare su un terreno sul quale lo sterco sia ben visibile e, quindi, aggirabile, piuttosto che procedere lungo un campo in cui la pioggia torrenziale ha rimescolato la terra incontaminata al letame, in una melma indistinguibile.
Sono il comandante un po’ scriteriato della barca della mia vita, faccio di tutto per farmi del male, non rispettando il codice della navigazione né le indicazioni degli strumenti, portando la mia barca su fondali insidiosi, preferendo la tempesta alla brezza leggera che porta su lidi sicuri.
Ad una sola cosa tengo, verso la quale sono irremovibile, più del Nanga Parbat, che il Codice della Navigazione rimanga sempre inconfutabile, tagliente come una katana, non interpretabile, solido, non liquido; che gli strumenti di bordo, la bussola, il radar, il gps, siano precisissimi, sempre funzionanti e leggibili. Perché ho bisogno, continuamente, di una vera bussola, non di quella disegnata sulla parete della mia cabina, di un riferimento certo per misurare i miei sistematici scostamenti, per sapere quanto sono fuori dalla rotta giusta, per potermi riallineare, per guardare costantemente verso l’unico vero fine.
Non posso sapere che cosa farà questo papa, ma sono ragionevolmente certo di quello che non farà, tra cui:
1. Non dichiarerà le innumerevoli eresie del precedente pontificato.
2. Non annullerà il pontificato di papa Francesco e tutti i suoi atti (anche perché dovrebbe auto-delegittimarsi).
3. Non procederà alla riconsacrazione di tutta l’area del Vaticano, compresa la basilica di San Pietro.
4. Non annullerà il Novus Ordo Missae di papa Paolo VI.
5. Non dichiarerà “eretici” alcuni dei documenti del CVII come Lumen Gentium e Nostra Aetate.
6. Non affermerà che l’unica via per la salvezza è l’appartenenza alla Chiesa Cattolica Romana.
7. Non ridurrà allo stato laicale tutti i sedicenti teologi, tutti i sacerdoti che hanno fatto scempio della Dottrina, della liturgia, del culto dovuto a Dio, immutabili della Chiesa e non sopprimerà l'Ordine dei Gesuiti.

Claudio Gazzoli - Monterubbiano



giovedì 8 maggio 2025

FUMATA BIANCA


FUMATA BIANCA ! LA NUOVA CHIESA, QUELLA DI SEMPRE

PAPA: mons. Athanasius Schneider.

Prefetto per la SANTA INQUISIZIONE (ex ex Santo Uffizio - ex Dicastero per la Dottrina della Fede):
don Leonardo Maria Pompei.

Prefetto per il Culto Divino e gli Istituti Religiosi: don Alberto Secci

Prefetto per la pastorale parrocchiale: don Stefano Bimbi

 

 

mercoledì 7 maggio 2025

UTOPIA


I primi due atti che il prossimo papa dovrebbe compiere, per il bene della Chiesa e dell’umanità intera:
1. La RICONSACRAZIONE di tutti i luoghi vaticani, i giardini, le chiese, la basilica di San Pietro, dopo la spaventosa profanazione compiuta nell’ottobre 2019 da parte del papa e di molti cardinali e vescovi. Tale riconsacrazione dovrebbe svolgersi alla presenza di tutti i cardinali e vescovi, dopo aver fatto pronunciare il giuramento antimodernista di San Pio X a tutti i consacrati.
2. La soppressione, anche quale monito a tutti gli ordini religiosi, senza se e senza ma, sic et simpliciter, dell’Ordine dei Gesuiti.

 

 

 

UNA MESSA SENZA CONSACRAZIONE

 

È un racconto della serie “questa non mi era mai capitata”, fuori dal “pezzo” del giorno, ma in realtà intimamente connesso con quanto sta accadendo dentro le mura della Cappella Sistina. Un episodio molto significativo dello stato confusionale grave e del dileguamento della Fede a cui è giunta la parte terrena della Chiesa di Nostro Signore e che contiene, nella sua spontanea, apparentemente ingenua, espressione, la perfetta sintesi della situazione.
Mi trovavo sabato scorso, 3 maggio, a Genova con mia moglie, attorno a mezzogiorno. Dopo aver visitato la bellissima cattedrale di San Lorenzo, in pieno centro, siamo entrati nella vicina chiesa dei Santi Ambrogio e Andrea, la chiesa dei gesuiti. Dopo aver ammirato il meraviglioso interno, impreziosito dalle pale d’altare di Rubens e Guido Reni, siamo rimasti per assistere alla Messa che stava iniziando. Confesso di essere rimasto anche per curiosità, che difatti è stata decisamente soddisfatta.
Tralasciando le solite stravaganze della liturgia della parola, mi sono accorto, con grande sconcerto, che dopo il “Santo” il celebrante saltava completamente la Preghiera Eucaristica, passando direttamente alle preghiere dopo la Consacrazione, al Padre Nostro e, ovviamente, allo “scambio della pace”, quindi alla distribuzione della Eucarestia. Poi, visto che mi sembrava che nessuno se ne fosse accorto, ho pensato di assistere ad una di quelle liturgie in cui la Messa viene sostituita da un rito celebrato dal diacono, con la distribuzione delle ostie precedentemente consacrate. Allo scopo di chiarirmi questo dubbio, all’uscita dalla sagrestia, ad un tale in maglietta e pantaloni casual, che assomigliava al celebrante, ho chiesto:
«Mi scusi, è lei il sacerdote celebrante ?».
«» risponde, «ahh, capisco che cosa vuole chiedermi. È vero, mi sono scordato la preghiera di consacrazione !».
Gli ribatto: «no, lei non si è “scordato” la preghiera della consacrazione, lei si è scordato di “fare la consacrazione”».
La breve conversazione è poi proseguita ma mi astengo dal riportare il seguito.
Tralascio ogni commento, perché sarebbe superfluo; dico solo che, facendo spesso il pane in casa, penso sia impossibile “scordarsi” della farina.

Claudio Gazzoli



lunedì 21 aprile 2025

VIVA LA CHIESA SANTA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA

 

 

Ho scattato questa foto il 12 ottobre 2019, gli stessi giorni in cui si adoravano gli idoli pagani, prima nei giardini vaticani poi in santa Maria in Transpontina e a San Pietro, poco prima dell'arrivo dello tsunami, come programmato.
Nonostante le immense porcate che "loro" stavano organizzando, sotto la guida di colui che "ha dedicato la vita al servizio del Signore",  Roma si presentava splendida - perché Roma è per sempre - e il cupolone per nulla sfiorato dai fumi infernali.  A proposito, al servizio di quale signore ?

 

 

 

 

lunedì 10 marzo 2025

PENSIERI LIBERI 6

L’ACQUA È BAGNATA

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato, questa notte, al congresso:
Ci sono solo Due Generi, Maschio e Femmina: Il Nostro Paese non Sarà mai più Woke”.
Qualche decennio fa l'avrebbero preso per pazzo, come se avesse detto che l'acqua è bagnata e il fuoco scotta.
Se vogliamo de-satanizzare il mondo bisogna ricominciare dall'abc.

BARBARIE

Quella donna, che prega in silenzio davanti ad una clinica dove si pratica l'omicidio di Stato, in "Britannia", viene arrestata non perché parla, si attiva, pubblica, proclama, scrive, ma perché pensa, ma non pensa come "loro". E' l'ultimo atto, ma non il finale, perché la rivoluzione non si ferma mai, di quelli che hanno preso il posto di Dio, autoproclamandosi come i nuovi Dei. E' contro quello che noi siamo nel nostro intimo, contro la nostra natura più profonda, che solo Dio conosce, contro la nostra anima. Polverizzati venti secoli di Diritto, che noi abbiamo insegnato a loro, mentre praticavano i sacrifici umani, come stanno rifacendo ora, emulati da tutte le nazioni "progredite". Ritengo che sia uno degli atti di barbarie più brutali di tutta la storia umana. Tra poco arriverà pure qui da noi, visto che ne abbiamo già avuto i prodromi proprio cinque anni fa, mentre in alcuni ambienti... è già praticato.

POVERO SAN ROMOLO !

Il santo che ha dato origine al nome di Sanremo, non è san Remo, che non esiste, ma san Romolo, vescovo genovese morto, nel corso di un viaggio apostolico, nei pressi di questa città. Inizialmente è stato attribuito il nome di San Romolo che poi, nel dialetto locale, si è tramutato in SanRemo. E comunque, povero San Romolo, il cui nome, se pure modificato, viene disonorato da un sabba infernale, con l’intervento diretto ed indiretto di una moltitudine di diavoli, con gli auguri, ma questo pure ormai non fa notizia, di papa Francesco, che proprio non ce la fa a tirarsene fuori, per ovvie ragioni...

Così mentre loro “cantano”, in questa ricorrenza collettiva del delirio di un intero popolo, “loro” si divorano, trasformandolo poi in quello che sappiamo..., questo paese, di cui ormai non rimane, come diceva Metternich, neanche "una mera espressione geografica".

LIQUAMI DI PORCILE

Ho provato a scrivere qualcosa sugli ultimi due "eventi" programmati dalla nostra “amata diocesi di Fermo”, che un tempo... era una delle più importanti diocesi dell’Italia pre-unitaria:
il convegno “strade dell’amore”, organizzato a Montegranaro, in cui, da programma un teologo discetterà del “perché nella nostra Chiesa c’è tanta rigidità verso l’amore omosessuale” e l’intervento a Monterubbiano, in occasione della novena alla Madonna di Lourdes, di un famoso calciatore che, in chiesa davanti alla riproduzione della grotta, racconterà della sua conversione alla religione evangelica-protestante, che, detto per inciso, non riconosce l'Immacolata Concezione; ma non ce l’ho fatta. È come trovarsi sopra una grande vasca per la raccolta dei liquami di un porcile, come quello del mio amico Felice. Non ce la fai a pensare, a riflettere, a scrivere, pensi solo a turarti il naso per non svenire soffocato da quel puzzo insopportabile, anzi di più... la stessa vasca di putridumi asfissianti, rivoltanti, a cui hanno ridotto la Chiesa, nella sua compagine terrena.
Ma la Madonna è infinitamente superiore a queste nostre sozzure, come ha mostrato a Massabbielle, apparendo ad una pastorella all’interno di una grotta utilizzata per il ricovero dei maiali al pascolo e, alle Tre Fontane, in una grotta piena di sudiciumi di un genere di maiali più evoluti.

 
LA STORIA CHE NON CI RACONTANO-1

Il ritorno alla barbarie è la condizione nella quale gli uomini abbandonano Dio per autogovernarsi = democrazia. 

Il percorso, non si può dire giunto a compimento perché la rivoluzione non si ferma mai, iniziato diversi secoli fa, è consistito, nella sua ultima metamorfosi, nell’abbattere il potere autonomo degli Stati e renderli completamente dipendenti dalle organizzazioni controllate da M. con i seguenti atti:
1. Eliminare il controvalore in oro della moneta circolante, l'unico sistema che ha da sempre garantito sulla solvibilità dello Stato nei confronti dei cittadini, ma soprattutto sulla impossibilità di oltrepassare i limiti imposti dalla propria ricchezza.
2. Adescare i cittadini elargendo a loro uno stato di benessere mai raggiunto prima, comprese le risorse per sopravvivere senza lavorare, eliminando il legame virtuoso tra lavoro e sostentamento, ricevendone in cambio una crocetta, una volta ogni cinque anni.
3. Per poter attuare il punto precedente, fare ricorso sistematico alla emissione di titoli di credito, acquistati dalle grandi banche internazionali gestite da M.
4. Produrre, a seguito dell’attuazione dei punti 2,3,4, un DEBITO IMMENSO dello Stato in mano a M.
5. Essere costretti, in virtù di questo terrificante "strozzinaggio", ad attuare tutte le "politiche" che “loro” pretendono: matrimoni multisex, gender e sua diffusione, immigrazione forzata, adesione a tutti i grandi organismi internazionali: accordo sul libero commercio, Maastricth, Agenda 2030, ONU, OMS, UNESCO, FAO....
6. Modificare i modelli di pensiero e di relazione, in modo permanente, con il determinante strumento della televisione, ma anche con la prassi sistematica della Burocrazia e quindi della percezione indottrinante dei sistemi inflessibili ma anche indifferenti dello Stato, nella forma di una presunta “democrazia”, in un Sistema Totalitario in cui svanisce, in modo impercettibile dai più, perché educati a questo, ogni volere individuale, per adeguarsi al volere di chi detiene VERAMENTE il potere. Tutto ciò in linea con quanto già messo in pratica dai paesi a regime comunista, come la Russia di Stalin e poi l'Unione Sovietica, la Cina di Mao; solo che qui avviene in modo più "raffinato", perché - ed è questo il colpo di genio del loro maestro - fatto passare per buono, unico, conquista dell'Umanità, apoteosi del Diritto.
7. Organizzare la “scuola facile” o “diplomificio-laureificio” per togliere manodopera alle aziende manufatturiere e costringerle ad assumere manodopera straniera.
7. ELIMINARE la nozione stessa di FAMIGLIA, perché ostacolo insuperabile alla completa attuazione del loro piano, assecondando relazioni innaturali e mostruose, che fanno schifo pure al diavolo.
8. DESTABILIZZARE LA CHIESA trasformandola in una delle tante organizzazioni affiliate a M. Sopprimere la sua Dottrina perché completamente antitetica rispetto ai principi della rivoluzione.
9. Trasformare la “scuola di stato” in una grandiosa aula di indottrinamento fondato sulla MENZOGNA.
10. Far crescere intere generazioni nella depravazione delle droghe, del sesso facile, delle ossessioni televisive e digitali, per allevare un popolo non popolo, una semplice congerie di individui dove vale l’assioma 1+1=1.

 


 

 

 

giovedì 30 gennaio 2025

VOGLIA DI MEDIOEVO

 

Mi sono ritrovato ad un pranzo di lavoro di un’azienda che opera in settori di “alta tecnologia”. Eravamo in sei, per fortuna mi sono messo di lato. Alla mia sinistra si parlava delle nuove frontiere della cosiddetta intelligenza artificiale (ovviamente molte espressioni “anglosassoni”):
“ma la Luna è ormai superata, ormai ci siamo, tutto è pronto; ora siamo già su Marte” (“ma ce vanno pe’ fa ccheé”, pensavo).
“Sono eccitato all’idea di come cambierà la nostra vita con la AI; il potenziamento del cervello porterà vantaggi eccezionali nel nostro rapporto con il lavoro, la gestione del patrimonio, della casa, dell’energia; avremo molto più tempo libero !”.
“Non avremo più bisogno del medico perché i sensori che trasmetteranno lo stato della macchina corpo ad una AI centralizzata, che farà la diagnosi ed assegnerà la cura. In alcuni paesi è già realtà !”.

Per non ascoltare mi sono persino ritrovato a guardare quella cosa rivoltante che ormai sta accesa in tutti i ristoranti e che non vedevo più da anni. Senza Dio il mondo diventa scemo. Mi sono sentito solo, in una voragine di “nulla”; ho percepito che “Cristo si è fermato” molto più in là, oltre i calanchi della sponda destra del Tronto, oltre i capannoni diffusi di quell’area industriale, oltre quella inquietante fabbrica di pasticche, ormai al di là del mare, oltre l’oceano.
Ho ripensato alle mie scorribande di bambino, ai ferri sotto le scarpe, alle ginocchia “scoppate” e all’acqua nera della catinella in cui mia madre mi lavava; ai muratori che tornavano all’imbrunire con la riga del sole sotto al cappello di carta, alle campane che annunciavano la funzione della sera, alla gallina incerta sull’uscio di casa, all’odore del brodo caldo, alla luce fioca e tremolante delle lampadine a filamento.
E mi è venuta una gran voglia di Medioevo.
Ho trovato un decisivo conforto nel messaggio di Gesù a Maria Valtorta:
«La vostra scienza mi fa orrore, avvilite l’intelletto e come dei folli neppure vi accorgete di avvilirlo. In verità vi dico che molti primitivi sono più uomini di voi.» (dai Quaderni del 30 maggio 1944).

 

 

 


mercoledì 22 gennaio 2025

LA QUALIFICA CHE MANCAVA

 


È arrivato l’abortificio anche a Fermo, la qualifica che mancava. Ora può pienamente dirsi una città al passo con i tempi. Rivoli di bollicine scorreranno nei sui sotterranei, mentre un silenzio tombale effonde dai palazzi attorno alla piazza. Ora il rosso, con il decisivo apporto del giallo, può virare verso l’arancione della bandiera, quando nessuno ascolta il pianto da via Garibaldi.





martedì 21 gennaio 2025

POVERO FRANCESCO, quello vero !

 

- Francescani che si prostrano davanti ad uno schifosissimo idolo.
- Francescani che dichiarano che il purgatorio è una favola del Medioevo.
- Un Francescano chiamato a fare il predicatore del papa che dichiara che “può essere che tra Gesù e i suoi apostoli ci fosse un rapporto omo.... (sodomitico)”.
- Un Francescano cardinale che dichiara che “abbiamo onorato troppo Maria…”.
- Francescani che fanno una dichiarazione di voto a favore del PD.
- Francescani che ballano con altre suore francescane davanti al sagrato di una chiesa.
- Francescani che scherzano con il Sacramento della Confessione.
- Francescani che tirano fiori ai francesi rivoluzionari (le Giornate di Napoli).
- Francescani che ritengono una favola il trasporto miracoloso della Santa Casa.
- Francescani che simpatizzano con gli islamici, che il loro fondatore ha tentato, rischiando la vita, di convertire.
- Francescani che si vantano di aver costruito un enorme santuario (massonico) in onore di Padre Pio.
- Francescani del Sacro Convento di San Francesco di Assisi che compiangono il fotografo Toscani: “È un grande artista che ha condiviso con noi la sua creatività...”.

 

 

 

 

venerdì 3 gennaio 2025

RIAPPROPRIAMOCI DEL TEMPO

Grazie a mia moglie, ieri abbiamo organizzato il 2025 come “esclusivamente” l’anno di Nostro Signore. La selezione delle novene, da svolgere durante l'anno liturgico, rimette a loro posto le pietre miliari del percorso che lo stato laico ha completamente sotterrato, con le sue settarie, autocelebrative ricorrenze, nella discesa inesorabile verso l’abisso. Vuol dire ridare al TEMPO la giusta dimensione, dal tempo delle sagre al Tempo di Dio, riconsegnandolo al Vero Padrone.  Abbandonare la caduta libera nel tempo della morte per ripercorrere il sentiero unico, necessario del tempo della vita. Ritornare al Medioevo, nel rapporto con Dio, azzerando tutte le "conquiste intellettuali" dall'umanesimo in avanti.