venerdì 1 settembre 2023

UN PAESE DI PECORE… che fanno “booohhh”.


Uno dei primi provvedimenti, ma già sono qualche migliaio, che prenderò quando andrò al potere (quindi mai) sarà la eliminazione del libro di testo.
Stamattina sono andato ad acquistare i primi libri per la nuova scuola di mia figlia. Ho speso 141 euro per cinque libri. Sua sorella ha fatto la stessa scuola 7 anni fa e nessuno dei libri da lei usati risulta utile perché, nel frattempo, tutti sono cambiati. Ora mi chiedo, da ingenuo…, ma che cosa può essere cambiato in 7 anni nella grammatica del latino o del greco, nella chimica di base, nella storia antica, nella struttura della lingua italiana, nella matematica e nella geometria, nei “classici” della letteratura, nella storia dell’arte ? Niente, è ovvio, secondo i nostri ragionamenti di persone normali che vorrebbero che la scuola fornisca a loro i “fondamentali” sui quali costruire il proprio pensiero, il proprio giudizio, la propria personalità, o, per dirla con Plutarco “la scintilla che accenda e infonda nella mente l'impulso della ricerca e un amore ardente per la VERITÀ".
Diverso tempo fa, quando facevo parte di quella congrega, in un “collegio dei docenti”, uno di quei luoghi del potere dove si va a ratificare decisioni già prese… con l’illusione di partecipare ad un incantevole consesso democratico, proposi ad una collega, che indicava di cambiare il testo della Divina Commedia suggerendone uno al costo di 28 euro, di adottare l’equivalente libro della Newton Compton al prezzo di 2 euro. Apriti cielo, tra gli improperi che ricevetti ricordo quelli che dicevano “e i commenti al testo ?”, ed io “ma allora l’insegnante che ci sta a fare !”; ma, come diceva un vecchio del mio paese: “è come fa’ a cappellate co li passeri”. Fui l'unico, su 110 insegnanti, a votare contro.
Ma le mie superflue perplessità si risolvono immediatamente (lo sapevo già…) aprendo a caso, non sto barando, uno di questi cinque libri, quello di Storia Geografia, Educazione civica. Sì perché ora si studiano tutte insieme, è la cosiddetta “interdisciplinarietà”, o meglio, il caos, la Torre di Babele, l’ammucchiata come si usa oggi. Lo spirito è: “io non ti do gli strumenti per trarre da solo le conseguenze o per fare i dovuti collegamenti tra fatti solo apparentemente distanti, per farti un tuo giudizio autonomo, in base alle tua sensibilità, alla tua disposizione interiore, alle tue, se pur germoglianti, convinzioni; no, io ti do già le conclusioni, perché voglio che tu sia “uguale” a tutti gli altri”.
A pagina 107 di questo libro della “Bruno Mondadori” si legge:
«Biodiversità e Pandemie: che cosa ci insegna il Covid 19 – Secondo molti scienziati, la pandemia di Covid-19 manifestatasi in Cina nel dicembre 2019 e che nei mesi successivi ha drammaticamente colpito il nostro paese e il resto del mondo non è altro che un tassello di un problema più grande: la grave crisi ambientale che affligge il nostro pianeta.».
Ma certo, semplicemente, si chiama INDOTTRINAMENTO e, per questa loro ideologica, perversa gestione della scuola pubblica, fanno pagare a me 141 euro e non è finita.



P.S.
"Secondo molti scienziati", quelli che scelgono loro e che gli fanno comodo, ovviamente, mica propongono altre interpretazioni di altri scienziati e non...
Sui contenuti ideologici, esilaranti, di questi libri, ci ritornerò...


Non avevo notato che sulla copertina del libro è scritto in bella evidenza: INSIEME VERSO IL 2030, INCLUSIONE SOSTENIBILITÁ COMPETENZE.
"inclusione" non mi è nuovo..., "competenze" de ché !





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