giovedì 4 luglio 2024

LA MIA SQUADRA DEL CUORE

La mia “squadra del cuore” ha un presidente strampalato, eccentrico e insolito, persino astioso. Lui ama frequentare le tifoserie delle altre squadre, omaggia le loro bandiere, istiga noi tifosi a fare altrettanto e a frequentare i loro raduni, veste i loro colori, emette documenti, rilascia dichiarazioni ed interviste in aperto contrasto con lo statuto, si sceglie collaboratori al soldo dei nemici, allo stadio inneggia per i goal subiti, ospita le tifoserie avversarie, si inginocchia davanti agli altri presidenti e sostiene che tanto una squadra vale l’altra.
Noi tifosi siamo disorientati, abbiamo pure provato a fare rimostranze presso la sede sociale ma hanno minacciato di toglierci i tesserini di accesso ai posti riservati dello stadio e addirittura di espellerci dalla società. Tra di noi siamo soliti dire: “sono tutti matti !”. Inoltre il presidente è strenuamente difeso da tutti i consiglieri, pensiamo sia per i tanti soldi che circolano, sia per altri piaceri profusi a piene mani in quegli ambienti. Nei circoli delle tifoserie la confusione è enorme, ma sono pochi quelli ai quali produce altrettanto dolore.
Continuo a considerarlo, in senso giuridico, per quanto attiene al mio pensiero di relazione con il mondo, presidente della società, semplicemente perché la società stessa non può non avere un presidente; per il mio sentimento più recondito, per il mio pensiero profondo, nell'intimo del mio cuore di tifoso, non lo considero affatto il Presidente della mia Squadra del Cuore.
 

 

 


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