sabato 6 luglio 2024

LIEVITO DI VERITÁ

 

Può valere per la Chiesa fondata da Nostro Signore lo stesso criterio costitutivo dello Stato post-rivoluzionario ? Possono valere le stesse categorie di interpretazione ? La genesi dell’Italia come Stato unitario è basata sulla menzogna storica consumata in questi 163 anni che ci separano dalla sua costituzione. La menzogna ne costituisce l’essenza, la retorica il lievito che va a formare la “massa”, poi cotta sul grande forno della propaganda e data in pasto per mezzo degli strumenti, sempre più potenti, della propaganda stessa. Alcuni di quelli, la stragrande maggioranza, che non avevano ancora capito, hanno avuto modo di aprire gli occhi in questi ultimi quattro anni. È un sistema autoreferenziale, circolare, in cui ogni legge, ogni provvedimento hanno una validità giuridica assoluta all’interno del sistema stesso, ma relativa rispetto a Colui che guarda dall'alto, anche se pensano di averLo spodestato, il tutto garantito e legittimato, su combinazioni già predisposte, da noi “cittadini”, con un minuto ogni cinque anni della nostra vita.
Ma la Chiesa ha come lievito la Verità, per la quale Gesù, Dio fattosi uomo, ha subìto la condanna alla pena più atroce. La Chiesa non è un sistema autoreferenziale circolare, è una struttura gerarchica lineare, in cui non può trovare posto la menzogna, per ragioni ontologiche e quindi indefettibili. Quando la Chiesa, nella sua organizzazione terrena, adotta le medesime logiche post-rivoluzionarie dello Stato, scegliendo volontariamente la menzogna eletta a sistema, nell'inversione del bene con il male, allora elabora una struttura parallela, non più lineare, ma circolare, nella quale però ogni provvedimento ha valore solo nel suo ambito corrotto, ma nessun valore assoluto, quindi nessun valore di Verità. Lo stesso Codice di Diritto Canonico diventa uno strumento relativo. Per questo, sulla linea retta che porta direttamente a Dio, la scomunica di mons. Carlo Maria Viganò non ha alcun valore.

Claudio Gazzoli





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